Fa sempre uno strano effetto quando una serie longeva di videogiochi arriva a festeggiare una meta monumentale come il trentesimo anniversario, come in questo caso con SUPER ROBOT WARS 30. Un effetto agrodolce, di congratulazioni verso gli sviluppatori con un pizzico di consapevolezza di non essere più tanto giovani. Quando poi la serie in questione ha una mole mastodontica come quella della leggendaria serie di SUPER ROBOT WARS (o Taisen, per i puristi), che conta oltre novanta titoli sotto la cintura, si può ben capire l’effetto di soddisfazione che possa dare. Nata su Game Boy nel 1991 per mano di Banpresto, casa di sviluppo ormai assimilata da BANDAI NAMCO, SUPER ROBOT WARS è una serie di RPG strategici a turni da sempre caratterizzati da una componente molto particolare: essere il crossover mecha definitivo, in cui robot giganti di svariate serie anime interagiscono fra loro sconfiggendo insieme i nemici della Terra (che poi solitamente sono gli antagonisti delle varie serie incluse nei vari giochi). Nel corso dei suoi trent’anni di vita, dubito che ci sia anche solo una serie robotica che non sia stata inclusa in uno dei suoi giochi, sia nota che inedita qui in Italia, sebbene sia pressoché immancabile la “santissima trinità” Mazinger-Getter-Gundam che caratterizzò la serie dal primissimo episodio.
Ma non sono solo personaggi degli anime mecha più o meno famosi. Negli ultimi anni, infatti, sono stati presenti anche personaggi di serie che con i mecha hanno ben poco a vedere, come Cowboy Bebop e Nadia: Il Mistero della Pietra Azzurra. E non contiamo neanche i molteplici Banpresto Originals, personaggi originali creati dagli sviluppatori come protagonisti effettivi di ogni gioco (cosa che fa molto scrittore di fan fiction quando mette i propri OC nella propria serie preferita!), talmente apprezzati da avere un proprio universo condiviso chiamato Original Generation, serie che fra l’altro è stata a lungo l’unica iterazione mai sbarcata in occidente. Infatti, buona parte della serie di SRW è rimasta purtroppo relegata sul territorio giapponese, e solo gli ultimi capitoli hanno ricevuto una localizzazione ufficiale in lingua inglese, sebbene finora solo per il mercato asiatico. Ed ecco un altro dei motivi per cui il gioco di cui tratteremo oggi, SUPER ROBOT WARS 30, è doppiamente significativo: non solo si tratta di un titolo commemorativo per il trentesimo anniversario della “Grande Guerra dei Super Robot”, ma segna anche la prima volta in assoluto in cui un gioco standard della serie sbarca sul suolo europeo, quindi c’è ancora più da festeggiare.
- Titolo: SUPER ROBOT WARS 30
- Piattaforma: PC / Steam
- Versione recensita: PC / Steam (EU)
- Genere: RPG Strategico
- Giocatori: 1
- Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
- Sviluppatore: BANDAI NAMCO GAMES
- Lingua: Inglese (testi), giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 28 ottobre 2021
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: Scenari e unità bonus, BGM vocale, oggetti extra
- Note: Si tratta del gioco per commemorare il trentennale della saga di SUPER ROBOT WARS
Abbiamo recensito SUPER ROBOT WARS 30 con un codice Steam fornitoci gratuitamente da BANDAI NAMCO Entertainment.
La premessa di SUPER ROBOT WARS 30 è semplice: Ci troviamo in un futuro prossimo, dove il nostro pianeta, nonostante le continue battaglie (di cui una avvenuta trent’anni prima che, guarda un po’, viene chiamata la Guerra dei Super Robot…) è attanagliato da crisi di ogni tipo, sia al suo interno nello spazio circostante: i crimini compiuti per mano dei robot sono in aumento, dei perfidi mastermind continuano ad aizzare i loro ferocissimi mostri giganti contro le popolazioni inermi, fazioni appartenenti alle colonie spaziali continuano a volere la guerra, popoli extraterrestri sono all’assalto e, come se non bastasse continuano a spuntare come funghi strani portali ultradimensionali. In questo clima non esattamente roseo vestiremo i panni di uno dei due protagonisti: il sarcastico vagabondo Edge o la graziosa ma solitaria Az. Il protagonista si ritroverà ad unire le forze con un gruppo di studenti e insegnanti dell’accademia militare numero 30, capitanati dalla graziosa presidentessa del consiglio Mitsuba, e che si ritroveranno loro malgrado a gestire la gigantesca Dreisstrager, un’avveniristica corazzata spaziale dotata di un supercomputer in grado di evolversi. Grazie a questa potente nave e al misterioso mech chiamato Huckebein 30, i nostri eroi recluteranno sotto il loro stendardo molteplici piloti, sia terrestri che extraterrestri, se non addirittura di altre dimensioni, e formeranno il Dreikreuz, un gruppo federale indipendente con lo scopo ultimo di porre fine a tutti i conflitti per unificare il mondo sotto un’unica grande pace.
Su col morale!
Chi ha mai toccato un gioco della serie SUPER ROBOT WARS dovrebbe sapere bene di cosa si tratta, ma essendo una serie abbastanza di nicchia qui da noi, vi basti sapere che è un tattico a turni in cui muovere come su una scacchiera i nostri mech per soddisfare i vari requisiti di ogni stage. Potremo muoverci per avvicinarci ai nemici finché non li abbiamo nel nostro raggio, e poi scatenargli contro le nostre armi migliori per distruggerli, oppure possiamo usare kit di riparazione o di rifornimento per poter ripristinare i nostri HP o l’Energia e le munizioni necessarie per usare i colpi più potenti, senza contare i preziosissimi Comandi di spirito, vere e proprie “magie” di supporto che possono darci dei bonus durante il nostro turno, come aumentare il tasso di mira e schivata, raddoppiare i danni al nemico, curare gli alleati e così via.
Diverse sono le cose di cui tenere conto per poter eccellere: oltre ovviamente alle particolarità dei vari terreni come ogni buon tattico a turni, non bisogna mai trascurare le proprietà delle proprie armi, come ad esempio se sia possibile usarle o meno dopo essersi mossi, se sono a base di proiettili o a raggi e se il nemico è vulnerabile o meno alla tipologia di colpo usato, ma, soprattutto, a quanto Morale serve per poter utilizzare un determinato attacco. Infatti, ogni pilota ha un valore di Morale che solitamente si aggira intorno a 100, e che aumenterà con particolari passive, parti di rafforzamento da equipaggiare sul proprio mech o più semplicemente sconfiggendo i nemici, e avere un Morale alto è molto utile poiché non solo migliora le probabilità di successo di un pilota, ma permette anche di utilizzare gli attacchi più potenti della sua unità (che poi sono spesso le mosse finali usate negli scontri dei vari anime… sì, hanno trovato una scusante per spiegare perché non usino il loro colpo più potente all’inizio!). Sconfiggere i nemici e superare gli stage fa ricevere in ricompensa le tre vitalissime valute che useremo per potenziare i piloti e le unità, ovvero MxP, crediti e PP. I primi li useremo per potenziare i sistemi della Dreisstrager per darci dei bonus non indifferenti durante gli stage e nelle sessioni di intermission fra uno stage e l’altro, i secondi servono a potenziare i parametri e le armi dei vari robot, e i terzi si usano per far apprendere abilità di supporto ai piloti. Potrebbe sembrare complesso, ma è in realtà abbastanza facile da capire, e inoltre c’è da dire che, a meno che non lo si giochi a livelli di difficoltà elevati, SRW 30 sia di rado difficile da strapparsi i capelli.
Voglio andare dove mi va
Ci sono diverse cose che caratterizzano SRW30 rispetto agli altri giochi della serie: il primo fra tutti è la totale flessibilità delle missioni e la libertà che viene data al giocatore. Invece di muoverci passivamente da un capitolo all’altro in ordine cronologico come nel resto della serie, nella schermata di intermezzo fra uno stage e l’altro ci verrà data l’opzione non solo di selezionare quale missione vogliamo accettare (in base ad esempio a quanto sono forti i nemici, o se la missione di turno è incentrata su una serie che ci piace), ma anche di muoverci lungo la superficie terrestre o al di fuori della sua atmosfera. Sebbene la prima opzione sia quella decisamente più intuitiva e lineare, la seconda ci permetterà di racimolare punti extra andando nelle zone contrassegnate da punti esclamativi arancioni, di completare le ostiche ma soddisfacenti missioni di ricerca delle reliquie (Che poi sono delle parti di potenziamento particolarmente rare) o, se abbiamo fortuna, di farci dare una ricompensa a nostra scelta da una fata quando riusciremo a incontrarla.
Quindi, se si vuole spolpare per bene ogni anfratto del gioco o si vuole andare dritti al sodo della trama svolgendo unicamente le missioni contrassegnate da una stellina, lo si può fare liberamente, anche perché il gioco è strutturato in modo talmente flessibile da avere molteplici variabili di dialoghi a seconda delle azioni dei giocatori, e ci tranquillizza dicendoci che comunque giochiamo, incontreremo comunque tutti i personaggi inclusi nel gioco. Tutta questa flessibilità rimuove tuttavia una caratteristica che da anni è stata un caposaldo della serie: l’ottenimento degli SR Point (o battle masteries, come sono stati chiamati in certi giochi), ovvero dei requisiti speciali che richiedono una particolare bravura e strategia per essere ottenuti, e il cui ottenimento aumenta la difficoltà di tutto il gioco. Fortunatamente, il gioco si fa perdonare sia con le missioni per le reliquie che con le missioni di addestramento speciali, che non sono certo il massimo della facilità.
Il ritorno degli eroi
Sono veramente tante le serie anime, più o meno nuove, che ci accompagneranno in questo SUPER ROBOT WARS 30. Tralasciando l’immancabile trinità di Mazinger (qui nella sua veste Infinity con un inedito Mazinkaiser), Getter (con la tostissima incarnazione Shin Getter) e i vari Gundam (tra cui i personaggi del recente film Gundam NT), vedremo il ritorno di alcune facce familiari come la cricca di Gun x Sword, le ragazze di Rayearth (serie senz’altro gestita meglio che in SRWT) e, soprattutto, il ritorno del filone mecha denominato Yuusha (o Brave), con Brave Police J-Decker e quel piccolo capolavoro che è la saga di King of Braves GaoGaiGar, questa volta con le vicende del recentissimo manga GaoGaiGar vs. Betterman, una delle serie inedite di questo gioco insieme all’isekai Knights & Magic e l’acclamatissimo SSSS. Gridman.
Le animazioni sono in buona parte davvero di ottima fattura, sebbene tocchi abituarsi un po’ allo stile della telecamera decisamente più dinamico e frammentario rispetto ai giochi passati, e alcune unità risultino decisamente animate con molta più cura rispetto ad altre – basta guardare le animazioni scattose usate sul povero GaoGaiGo paragonandole a quelle di altre serie – e in alcuni casi sia palese un riutilizzo di animazioni estrapolate da SRWT come nel caso delle unità di Gun X Sword. Nel complesso è comunque molto gradevole da guardare, e crea abbastanza hype anche così.
Anche la traduzione inglese è di ottima fattura, diventando sempre meglio con ogni gioco che passa (i primi giochi ufficialmente in inglese sul mercato asiatico, Moon Dwellers e SRWV, avevano una traduzione che era al meglio discreta e al peggio fin troppo stonata, ma sto divagando), mentre doppiaggio e musiche sono al solito, ineccepibile livello a cui ormai ci ha abituato la serie, e per la prima volta, l’unità del protagonista ha una theme song non semplicemente strumentale ma vocale! Anzi, è presente persino un DLC pack in cui i temi delle varie unità (ovvero la versione strumentale delle sigle dei vari anime) sono sostituiti dalla versione originale e cantata!
A chi consigliamo SUPER ROBOT WARS 30?
Questo è un gioco che andrebbe giocato da tutti i fan del genere mecha, sia vecchi che nuovi, ai fan degli strategici e, ovviamente, dai fan di lunga data di questa longevissima serie. I molteplici livelli di difficoltà e la sua flessibilità lo rendono appetibile anche per i neofiti del genere, grazie anche ai dettagliati tutorial al suo interno. Ricordate tuttavia che la localizzazione occidentale è unicamente in inglese, quindi se non conoscete questa lingua, potreste avere problemi a capire la trama.
- Molta libertà di movimento
- Ritorno di alcune serie storiche
- Mai troppo difficile o frustrante
- Ottimo comparto grafico…
- …Ma certe animazioni sono poco curate
- L’assenza degli SR Point potrebbe far storcere il naso
- Disponibile unicamente in lingua inglese
- Perché solo su PC in Europa?
SUPER ROBOT WARS 30
Il sunto di trent’anni di pura epicità
SUPER ROBOT WARS 30 è quello che dovrebbero essere tutti quanti i giochi che commemorano degli anniversari epocali: un perfetto miscuglio di gameplay classico e caratteristiche innovative abbastanza da dare qualcosa di fresco e stimolante. I dialoghi sono simpatici, l’azione spettacolare e la trama mai troppo complicata ma che riesce a fondere bene tutte le serie incluse. E poi, chissà che non possa accendere in voi l’interesse in qualche serie che non conoscevate ma che avete imparato ad apprezzare giocando come è successo spesso a me? Se amate i mecha e gli strategici, allora sarebbe un delitto farselo sfuggire.