The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III – Recensione

La guerra sembrava finita, e invece Rean Schwarzer dovrà ancora scendere in campo indossando nuovi abiti da insegnante. Riuscirà la nuova Classe VII a portare la pace nelle terre imperiali? Lo scopriremo in Trails of Cold Steel III!

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III - Recensione

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III - RecensioneAnno 1206 del Calendario Septiano. Dopo l’annessione di Crossbell, la città più grande del continente, l’Impero di Erebonia ha conquistato anche lo stato indipendente di Nord Ambria diventando, quindi, la fazione più grande, spodestando da questo primato lo storico rivale costituito dallo stato repubblicano di Calvard. Il risultato di tale espansione è stata l’unificazione, su tutto il territorio imperiale, delle leggi sulle tasse. Per contro, le nuove regioni annesse vivono momenti di totale disorganizzazione, incertezza e povertà. Durante questo periodo turbolento, la società segreta Ouroboros – protagonista dei complotti durante la guerra civile – ha iniziato a muovere le sue pedine sulla scacchiera. Rean Schwarzer porta con sé il grande fardello di essere l’eroe che ha sancito la fine della guerra civile collaborando con l’Impero e sarà nominato come nuovo istruttore presso la seconda divisione dell’Accademia Militare di Thors di sede a Leeves, cittadina nei dintorni di Hemidallr, precisamente per i giovani cadetti della rinnovata Classe VII. Come ogni Trails of Cold Steel che si rispetti, la classe dedicata alle Operazioni Speciali sarà al centro degli intrighi e delle guerre di potere. Riuscirà Rean ad essere leader del gruppo dei ragazzi da lui formati ed addestrati? Cosa succederà nuovamente nelle terre di Zemuria?

The Legend Of Heroes: Trails of Cold Steel III arriva finalmente da noi in Occidente il 22 ottobre 2019 su PlayStation 4 dopo due anni dalla sua uscita sul suolo giapponese. Le nuove avventure di Rean Schwarzer proseguiranno non più come cadetto ma come insegnante e linea guida per la nuova leva accademica. Riuscirà nel suo intento? E cos’altro si nasconde nelle trame di potere dietro la fine della guerra civile? Scopriremo che, purtroppo, il continente di Zemuria deve ancora rimandare il suo florido periodo di pace. Lo scontro bellico è sempre in agguato. Essendo un sequel diretto, la recensione e il titolo potranno contenere spoiler di Trails of Cold Steel II.

  • Titolo: The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III
  • Piattaforma: PlayStation 4
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: NIS America
  • Sviluppatore: Nihon Falcom
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 22 ottobre 2019
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: costumi alternativi
  • Note: disponibile nella Early Enrollment Edition con un CD di 5 tracce della colonna sonora, un softcover artbook e copertina reversibile; disponibile la Thors Academy Edition con una collector box a forma di fortezza di Einhel, un peluche, cinque cartoline, una steelbook, CD della colonna sonora “Symphony of Class VII” e un hardcover artbook

Abbiamo recensito The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da NIS America tramite Koch Media.

Questo nuovo episodio della serie The Legend of Heroes si apre con un flashforward che coinvolge personaggi a noi sconosciuti. Come nel precedente capitolo, il prequel ha funzione non solo di spiegare gli eventi che verranno e di annunciare nuovi personaggi, ma ha anche la strategica funzione di tutorial. Avremo modo di provare nuove funzionalità nel combattimento e nuove abilità che vi spiegherò più avanti. Il nostro gruppo proseguirà in quello che sembrerà un dungeon, le fasi si susseguiranno concitate e questi nuovi personaggi sapranno il fatto loro. Verranno fermati da un gruppo Stahlritter, un’organizzazione militare che fa capo ad Ouroboros, una setta misteriosa e sinistra che opera nell’ombra ed è responsabile di molti degli incidenti avvenuti nel continente. Gli Stahlritter sono troppo potenti per il nostro gruppo, che cadrà a seguito di un automatico K.O., ma verranno salvati in extremis da Rean e dai vecchi alunni della ex Classe VII.

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III - Recensione

Dopodiché, la narrazione ritorna tre mesi prima, quando Rean giunge a Leeves e viene introdotto nella seconda divisione dell’Accademia di Thors dove dovrà addestrare la nuova Classe VII, composta, per il momento, da Kurt Vander, Juna Crawford e Altina Orion. Ognuno di loro, così come quasi tutti i personaggi presenti in Trails of Cold Steel III, ha cameo o legami con altri personaggi già visti nei prequel o in altri titoli della serie, alcuni dei quali, purtroppo, non hanno mai varcato le soglie mercato d’oltreoceano.

Settima arte

Parlando del gameplay, Trails of Cold Steel III non si discosta dallo stile di combattimento a turni dei predecessori, bensì lo amplia e lo caratterizza ancora meglio. Ad esempio, l’interfaccia grafica è stata migliorata e ad ogni tasto del pad corrisponde un’azione, il che lo rende molto simile alle battaglie viste nei vari Persona, mentre con i tasti direzionali sarà possibile scegliere di cambiare personaggio del party, prendere oggetti dall’inventario, fuggire, o semplicemente usare il Brave Order, un comando che permette di impartire ordini in battaglia; tramite di esso Rean può aumentare l’attacco di tutto il party, ripristinare la barra dei CP e così via. Il fulcro della battaglia resterà quello di essere bravi a gestire i quartz, ovvero le gemme speciali che andranno ad influenzare i vantaggi di ciascun personaggio presente sul campo di battaglia, incastonate nel rispettivo Arcus II, versione rimodernata del vecchio dispositivo, che Rean regalerà ai suoi alunni.

Ritornano ancora i comandi dedicati alle Arts, le classiche magie e le Craft, le abilità speciali, che consumeranno EP e CP. La novità risiede nelle S Craft, abilità definitive e più potenti di ogni personaggio, selezionabili con il tasto R1. A differenza del secondo capitolo, mancherà l’Overdrive, rimpiazzato dal più comodo Break System. Ogni nemico, inoltre, avrà una barra Break che, se azzerata, lo porterà ad una fase “catatonica” di immobilità. Ad ogni attacco che sferreremo saremo in grado di effettuare attacchi combinati con gli altri membri del gruppo, come una sorta di All-Out-Attack, un vantaggio da non prendere mai sotto gamba e utilizzare durante gli scontri più potenti, magari con i boss.

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III - Recensione

Un altro rinnovo degno di nota sta nelle battaglie tra i Panzer Soldat e i Divine Knight di cui fa parte Valimar, il mecha di Rean. Questi combattimenti tra mecha sono stati rivisti e sarà finalmente possibile utilizzarne tre, al posto di uno come nei precedenti Cold Steel, guidati dagli attuali alunni di Rean, che potranno essere schierati sia nelle retrovie che in posizioni d’attacco. L’obiettivo delle battaglie a bordo dei nostri fidati mecha sarà quello di colpire il punto debole dell’avversario, che rimarrà tutt’altro che statico. Ad ogni attacco che preparerà, il punto debole cambierà e in questo modo dovremo adottare sempre una strategia differente. È possibile utilizzare degli oggetti o magie sui mecha atti a ripristinare HP e Brave Points che serviranno per lanciare gli attacchi, speciali e non. Strategie di supporto saranno senz’altro utili durante le battaglie con i boss, solitamente lunghe ed ostiche, man mano che proseguiremo nell’avventura.

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III - Recensione

Eroi di un mondo da esplorare

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III è un gioco immenso in cui non è difficile arrivare al centinaio di ore all’attivo. È possibile fare qualsiasi cosa: esplorare ogni anfratto dell’Accademia o delle città, abbandonarsi a tantissime quest secondarie e minigiochi come la pesca e il gioco di carte, di cui parlerò più avanti. Sin dall’inizio del primo capitolo potremo guidare Rean in totale libertà: partiremo proprio dal campus di Thors in cui ogni classe, stanza, biblioteca sarà esplorabile.

Ogni studente NPC ci rivolgerà la parola con rispetto per il nostro ruolo e la telecamera si sposterà in prima persona quando qualcuno ci parlerà. I dialoghi più importanti sono contraddistinti con un classico punto esclamativo rosso in un balloon sulla testa del personaggio che vorrà dialogare con noi o offrirci una quest, come di consueto. Tuttavia, molti dialoghi risultano prolissi, e una subquest che potrebbe essere conclusa rapidamente viene rallentata dai tanti, troppi dialoghi presenti. Anche in questo capitolo è presente la funzione High-Speed per velocizzare il gameplay, come già visto nei primi due Trails in versione PS4.

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III - Recensione

La città è estremamente viva e, come apprezzato in titoli come Shenmue, la frenesia cittadina sarà reale e ben scandita nel tempo: durante le ore di giorno gli esercizi commerciali saranno aperti e la gente sarà fuori, di sera il contrario, gli abitanti scarseggeranno per le strade o saranno nei bar. Ad ogni modo, Trails of Cold Steel III non si può considerare un open world, in quanto la nostra esplorazione è circoscritta agli obiettivi e alle cose da fare durante i capitoli della main quest, ma ciò non toglie la possibilità di visitare qualsiasi punto della città, sentieri o foreste, a piedi o in sella a un cavallo. È possibile anche il viaggio rapido per non perdere minuti preziosi. Un elemento gradito che spinge il giocatore a cimentarsi negli eventi collaterali è la crescita che Rean può avere con gli altri personaggi, soprattutto i membri della Classe VII. Il Bond Event ci permetterà di aumentare l’affinità tra Rean e un altro personaggio che si ripercuoterà nelle battaglie, sbloccando dei bond link utilissimi; una chicca di certo non nuova per chi ha giocato ad altri JRPG, ma di certo un’implementazione degna di nota per la saga. Rean può anche aiutare il campus a migliorarsi in attività extrascolastiche attraverso dialoghi aggiuntivi e quest. Per ogni punto ottenuto, l’Academy Grade aumenterà regalandoci degli oggetti unici, mentre gli Academic Point ci verranno regalati ogni qual volta faremo una buona azione o prenderemo una decisione giusta.

Infine, per quanto riguarda i minigiochi, la pesca sarà una delle attività preferite del nostro protagonista, assieme al nuovo gioco di carte chiamato Vantage Master in cui il giocatore avrà a disposizione 20 carte, una principale che segnerà i nostri punti vita e le restanti scelte a piacere dal mazzo. L’obiettivo sarà quello di azzerare i punti vita avversari tramite la combinazione di queste carte raccolte, ognuna di diverso elemento, magia o trappola.

Sharp as Steel

Dal punto di vista tecnico, questo terzo Trails of Cold Steel presenta un netto miglioramento nel comparto grafico rispetto ai suoi predecessori, perché pensato appositamente per PlayStation 4. Ogni dettaglio è migliorato in modo sensazionale grazie a un nuovo engine, che ha permesso di affinare le espressioni del viso, i capelli e i movimenti dei personaggi. Le ambientazioni sono estremamente curate, dalle città ai dungeon, e soprattutto diverse tra loro.

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Ogni negozio presente in Leeves, ad esempio, è arricchito di dettagli, quasi maniacali, e le ambientazioni sono vaste e poste su più livelli. Malgrado la grande mole di elementi sullo schermo, le fasi di caricamento non sono lunghe e la fluidità è il punto forza in questo capitolo, stabile a 60 FPS, anche durante le battaglie all’interno dei mecha. Il lavoro degli sviluppatori di Falcom è davvero certosino e lodevole sotto ogni punto di vista, sonoro compreso, che riesce a regalare forti emozioni grazie ad una colonna sonora a dir poco eccellente. Peccato per la solita, mancata, localizzazione in italiano e per una piccola dimenticanza: il cross-save del secondo capitolo che avrebbe potuto apportare alla nuova avventura le vecchie armi, oggetti e quartz collezionati in precedenza.

È trascorso quasi un anno e mezzo dalla guerra civile di Erebon e da allora molte cose sono cambiate. Dopo le mutevoli posizioni dei paesi sulla politica interna dell’Impero e dopo i cambiamenti avvenuti nella vita di Rean Schwarzer, le ombre del passato hanno lasciato il posto ad un nuovo capitolo. Diplomato alla Thors Military Academy, Rean è ora un istruttore presso il Thors Branch Campus, un’accademia di recente apertura che si trova rapidamente sul palcoscenico nazionale. Qui prende il comando una nuova Class VII che guiderà una nuova generazione di eroi verso un futuro sconosciuto. Trails of Cold Steell III invita i giocatori in un mondo pieno di intrighi. Imbarcati in un tour vorticoso attraverso le terre inesplorate di Erebonian e incontra volti nuovi e vecchi amici familiari ai fan della serie. Seguendo la tradizione di Trails, l’avvincente storia si combina con un cast di incredibili personaggi e con un sistema di combattimento perfezionato. Questo famoso titolo è stato sviluppato per la prima volta per PlayStation 4.

Acquista The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III per PlayStation 4 seguendo questo link al prezzo di 59,99 €. Uscita prevista per il 22 ottobre 2019. Sostieni Akiba Gamers acquistando il gioco su Amazon attraverso questo link!

A chi consigliamo The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III?

Come già accennato per i capitoli precedenti, è difficile iniziare Trails of Cold Steel III senza aver giocato i suoi prequel. Dal menu principale Falcom ha introdotto la senz’altro utile funzione di riepilogo, che mostra ciò che è avvenuto in Trails of Cold Steel I e II con schede personaggio molto dettagliate ed esaustive, eppure molti riferimenti e citazioni vengono irrimediabilmente persi nel corso dell’avventura se non si è familiari con la grande lore del gioco.

Altro errore commesso dagli sviluppatori è quello di aver collegato molte parti della trama con Ao no Kiseki e Zero no Kiseki, mai arrivati in Occidente. Sarebbe stato opportuno un porting su PS4 e successivamente far uscire il terzo capitolo che parla proprio di Crossbell, la città-stato che fa da sfondo alle vicende di Ao/Zero. I videogiocatori che non conoscono The Legend of Heroes saranno sicuramente attratti dalle quasi duecento ore che il gioco può vantare all’attivo, considerando quattro capitoli in cui l’avventura principale si dipanerà largamente e ci saranno miriadi di missioni secondarie da portare a termine. Ma non è solo longevità, Trails of Cold Steel III presenta una storia molto avvincente e complessa, fatta di intrighi fantapolitici e crescite psicologiche da parte degli alunni, poco più che adolescenti, e da parte di Rean stesso, che avrà ancora molto da imparare per essere a tutti gli effetti un adulto, oltre che un buon cavaliere. Tuttavia, è sempre consigliabile giocare prima ai primi due capitoli per poi tuffarsi in questa nuova avventura. Gli amanti dei giochi di ruolo giapponesi di stampo classico, come i vecchi FINAL FANATASY, apprezzeranno sicuramente i combattimenti a turni e la storia complessa, quindi consiglierei di dare una chance a questo immenso franchise.

  • Trama ben scritta, background storico e geopolitico variegato come ogni capitolo della serie e personaggi caratterizzati egregiamente
  • Comparto tecnico pieno di migliorie e dettagli
  • Combattimenti a turni arricchiti da nuove funzioni
  • Un centinaio di ore di gioco

  • Dialoghi un po’ troppo prolissi e dispersivi
  • Alcuni riferimenti a giochi della saga mai usciti in Occidente
The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III
4.5

Classe VII promossa ancora a pieni voti

The Legend Of Heroes: Trails of Cold Steel III mi ha davvero conquistata. Per la prima volta sviluppato per l’attuale console di casa Sony, questo capitolo è una vera e propria ventata di aria fresca. Gli sviluppatori hanno svolto un lavoro egregio per quanto riguarda la modernizzazione, rendendolo molto più appetibile agli occhi dei videogiocatori amanti dell’estetica. Tante cose da fare, riferimenti da cogliere, Trails of Cold Steel III si conferma un JRPG di pregevolissima fattura con annesso un piccolo neo: armatevi di pazienza e abbandonatevi alla grande mole di testo da leggere. Eppure, posso aggiungere, ne vale la pena, perché il ritorno in questo mondo caratterizzato in maniera così precisa e variegata potrà soddisfare la vostra voglia di intrighi politici e combattimenti a turni. Trails of Cold Steel III è il penultimo videogioco dello spin-off della saga di The Legend of Heroes con protagonista l’Ashen Cavalier, Rean Schwarzer. Il quarto e ultimo capitolo, già disponibile sul mercato giapponese, sancirà la fine di questa bellissima avventura dedicata alla Classe VII. Non ci resta che attendere e abbandonarci a questo terzo grande regalo di Falcom per noi fan occidentali.

Appassionata di videogiochi da quando, a cinque anni, ha messo le mani su un Amiga 500. Tra le cose che ama di più: il Giappone, le maratone di serie TV e FINAL FANTASY. Spera con tutta sé stessa in un remake di Xenogears.

2 commenti

  1. Domandona: a quello che ho capito i save dei precedenti gioch non serviranno o quasi a nulla. Ma per quando riguarda le scelte (Bond) fatte nei precedenti giochi, saranno prese in considerazione ? Se si come? grazie

    Rispondi
    • Da quanto provato, non credo. Le bond si vanno ad instaurare con i nuovi personaggi della rinnovata Classe VII 🙂

      Rispondi

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