A metà del XV secolo, il Portogallo era forse lo stato europeo più impegnato sul fronte delle esplorazioni marittime, animato da un desiderio di scoperta e di spingersi oltre quelli che nel mondo medievale venivano definiti i confini della Terra. In prima linea c’erano le compagnie commerciali, bramose di mettere le mani sopra alle ricchezze del nuovo mondo. E sarà proprio la nostra compagnia in Neo ATLAS 1469 a dover esplorare il mondo.
Con queste premesse saremo messi a capo di una compagnia portoghese, con sede centrale a Lisbona. Questa compagnia tuttavia si trova in pessime acque, e starà a noi riuscire a risollevarla con l’aiuto di Miguel, nostro secondo in comando, disegnato incomprensibilmente con uno stile diverso da tutti gli altri personaggi, e molto simile ad una caricatura di Shakespeare. Devo ammettere che il nome Neo ATLAS 1469 mi è giunto del tutto nuovo; ho poi scoperto trattarsi del remake di Neo ATLAS II, titolo uscito esclusivamente in Giappone nel 1999 per PlayStation.
- Titolo: Neo ATLAS 1469
- Piattaforma: Nintendo Switch, PC / Steam
- Versione analizzata: Nintendo Switch (PAL / EU)
- Genere: Gestionale, Strategico
- Giocatori: 1
- Software house: NIS America
- Sviluppatore: Artdink
- Lingua: Inglese (testi)
- Data di uscita: 19 aprile 2019
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: remake di Neo ATLAS II, uscito solo in Giappone nel 1999 per PlayStation
Nel ruolo di proprietario della compagnia commerciale, sarà nostro compito riuscire a riallacciare i commerci con gli altri porti d’Europa, unica parte di mappa conosciuta all’inizio di Neo ATLAS 1469. Per fare ciò bisognerà creare delle rotte commerciali servendosi della propria flotta di navi: collegare due porti farà fare la spola ad un nostro vascello e ci garantirà entrate costanti. Ho notato fin da subito che anche solo il selezionare e quindi “scoprire” una merce presente in una determinata città la registrerà nel nostro libro mastro, dandoci un bel gruzzolo come ricompensa. Inoltre, collegando due città che hanno materie complementari, il valore della merce generata aumenterà esponenzialmente.
Sempre nel corso del tutorial, che copre in realtà i primi capitoli del gioco, risultando quindi essere fin troppo lungo (si parla di più di due ore), ci verrà svelata la seconda grande componente di Neo ATLAS 1469: l’esplorazione marittima. Assegnando al comando di una flotta un ammiraglio sarà infatti possibile intraprendere spedizioni esplorative, per andare a rimuovere quella che nel gergo viene chiamata nebbia di guerra dalla mappa e scoprire finalmente tutti i continenti del globo. Questa è sicuramente la parte più divertente del gestionale di Artdink: non saremo noi direttamente a comandare la missione, ma i nostri ammiragli, che poi ci riferiranno le loro scoperte, che potranno essere raccontate in modo differente da ogni personaggio: starà poi a noi decidere se approvare o rifiutare il rapporto. Ecco così che il mondo cambia forma in base a quello che credono di aver visto o che si sono inventati i nostri sottoposti, in base alle loro caratteristiche legate a carisma, coraggio, e simili. Ogni statistica potrà essere livellata e si alzerà con l’esperienza.
Per dare qualcos’altro da fare ai giocatori mentre gli ammiragli sono in esplorazione e l’oro si accumula nei forzieri, sarà possibile andare a caccia di tesori. Di tanto in tanto nella mappa appariranno delle nuvolette: interagendo con loro saremo in grado di ascoltare le dicerie locali, che a volte potrebbero portarci nella direzione di un luogo o di un artefatto nascosto.
Neo ATLAS 1469 per Nintendo Switch non mi ha dato nessun problema per quanto riguarda il comparto tecnico, sia in modalità portatile che in modalità docked collegato alla TV. D’altronde, la grafica è assolutamente minimale, con gli unici elementi effettivamente animati rappresentati dai nostri vascelli e da alcune città sulla mappa; l’interfaccia principale resa “storica” con putti, trombette, sestanti e soli tristi è però forse un po’ pacchiana e in modalità portatile risulta troppo ingombrante.
- Uno dei pochi gestionali disponibili su Switch
- Possibilità di creare una mappa tutta propria
- Un esperienza tranquilla, ma…
- …Con un tutorial prolisso che dura ore
- Difficoltà praticamente nulla
- Interfaccia un po’ troppo pacchiana
- Incomprensibile per chi non conosce l’inglese
Neo ATLAS 1469
Un oceano profondo come un laghetto
Faccio fatica a dare un giudizio finale che possa riassumere Neo ATLAS 1469, semplicemente perché mentre lo giocavo non riuscivo a capire bene dove il gioco volesse andare a parare. La narrativa ed i dialoghi mi spingevano all’esplorazione, e i cosiddetti problemi economici della compagnia da salvare sono passati subito in secondo piano. Questo titolo prova ad essere troppe cose insieme, riuscendo effettivamente solo in alcune, semplificando di molto la maggior parte delle meccaniche e aggiungendo una forte componente narrativa di solito assente in questo genere. La possibilità di cercare tesori nascosti partendo soltanto da alcune dicerie locali è davvero interessante e lo stesso vale per la possibilità di crearsi una propria mappa del mondo basata sui rapporti degli ammiragli: tutto il resto sembra messo di contorno e non rifinito abbastanza. Parlando con i miei colleghi di Neo ATLAS 1469, l’ho scherzosamente definito “Il mio primo strategico della Chicco”. Non voleva essere una frase denigratoria e adesso capisco quanto ci avessi preso in pieno: questo titolo offre un buon punto di partenza per chi volesse avvicinarsi al genere, per poi eventualmente avventurarsi fra strategici e gestionali complessi, ma non va oltre.