The Two Lions – Recensione

The Two Lions è una storia su come nasce un amore inaspettato, sulla difficoltà di accettarlo a causa dei retaggi della propria società, un piacevole slice of life che invoglia a non mentire a se stessi, a seguire la propria volontà. Una storia ambientata all’università, il titolo è un gioco di parole è legato ai nomi dei due personaggi, perché entrambi contengono la parola “leone”:  Junpei Shishido (il kanji shishi, a seconda di come viene scritto, vuol dire leone) e Leo Onizuka. A dispetto di questa coincidenza però, i due universitari non potrebbero essere più diversi. Il primo è luminoso e solare, mentre il secondo è scontroso e solitario.

Nagisa Furuya si avvicina al mondo del fumetto realizzando una serie di opere autoprodotte ispirate a Gintama. Nel 2014 inizia la sua carriera come mangaka nella casa editrice Ichijinsha pubblicando Number Call nella rivista Gateau. L’anno seguente sarà la volta di All About Ocean Blue, ma il vero successo arriva nel 2017 con Kimi wa natsu no naka (You are in the blue summer), vincitore anche del primo premio nella categoria “Book Cover” ai Chil Chil BL Awards 2018 e da cui verrà poi elaborato un secondo volume, Kimi to natsu no naka (The blue summer and you). Tra le sue altre opere Hoshi Dake ga Shitteru (2016) e Futari no Lion (2017).

Le sue storie tenere e adolescenziali hanno conquistato migliaia di lettori. In questo manga la vediamo però giostrarsi in un’ambientazione diversa dal suo solito, ovvero l’università. L’amore e i sentimenti sono descritti e rappresentati in maniera più matura e consapevole da un tratto molto delicato ed elegante.

La vicenda

Poco dopo aver iniziato l’università. Junpei, un ragazzo solare e amichevole, incontra l’ombroso Leo. Da subito Junpei ha la sensazione di conoscerlo, per questo, attratto dal suo carattere misterioso, inizia a farci amicizia. Junpei scoprirà ben presto che Leo frequentava il suo stesso liceo ed era temuto da tutti quanti, segreto leader della scuola. Junpei però non si ferma al pregiudizio e decide di coinvolgere il ragazzo che, per fuggire dai giorni trascorsi in solitudine del liceo, ha deciso di frequentare un’università lontana da casa per cercare di fare nuove conoscenze.

Ecco dunque la causa del carattere brusco e silenzioso di Leo, un carattere che sarà destinato ad aprirsi di fronte alla solarità di Junpei. I nostri protagonisti iniziano così a frequentarsi assiduamente e Junpei capisce che, a dispetto della sua fama da bad boy, Leo è un ragazzo molto affascinante, con tanti lati buffi e misteriosi. Un esempio? È un vero asso ai fornelli, con un grande talento nella preparazione dei dolci. Come se non bastasse, è pieno di interessi (ha una vera passione per la musica rock) e adora i gattini! Quella che era dunque cominciata come un’innocente amicizia potrebbe allora rivelarsi qualcosa di molto più intenso…

L’elegante tratto dell’autrice

A una prima occhiata il fumetto appare estremamente bilanciato e leggibile, il sapiente utilizzo dei grigi conferisce al tratto un eleganza luminosa e una semplicità molto d’impatto. I design dei personaggi sono molto chiari e distinguibili pur non essendo particolarmente complessi. Il forte utilizzo di close up nel comparto registico permette alle emozioni di emergere con grande impatto. Altro aspetto molto importante è la rappresentazione dei volti e delle espressioni facciali, la mangaka non è una virtuosa ma le espressioni che riesce a rappresentare contribuiscono tantissimo alla narrazione emotiva, sicuramente un grande punto di forza.

Il paneling è tipico del genere shojo, con numerose sgabbiature e pagine con poche vignette (spesso in overlay su sfondi paesaggistici urbani), ciò conferisce alla storia un ampio respiro e un’atmosfera di pace. L’abile maestria della mangaka ti spinge a soffermarti, a osservare, a respirare. Le stesse scene di dialogo sono intervallate da momenti di silenzio molto espressivi.

Tematiche

Il tema principale, essendo un romance, è sicuramente quello dei rapporti umani. O meglio, come i rapporti umani possano farci crescere e dirci di più su noi stessi. I protagonisti, specialmente Junpei, arriveranno ad esplorare il confine dell’amicizia fino a sfociare in qualcosa di molto più intenso, di più profondo, qualcosa che inizialmente entrambi faticano a chiamare amore.

La difficoltà di comprendere sé stessi è al centro della vicenda, una difficoltà superata solo dall’impulso che l’amore genera, una difficoltà che viene anche dall’esterno, da una società incapace di accettare pienamente l’omosessualità. Il volume quindi rappresenta un viaggio alla scoperta delle proprie pulsioni, dei propri desideri.

Importante è dunque il rapporto diadico che si instaura tra i due “leoni”, con caratteri diametralmente opposti e forse proprio per questo, attratti l’uno dall’altro. Leo, inoltre, col suo passato ombroso, si fa portavoce forse del messaggio più bello del manga: ovvero che dalla forza debba scaturire la gentilezza, chi non p capace di farlo sarà destinato a sopraffare continuamente gli altri per affermare la propria posizione. Essere forti e gentili dunque è uno dei tanti insegnamenti che l’autrice vuole donarci.

L’edizione Star Comics

Il volume è un brossurato con sovraccoperta, la copertina richiama esattamente quella dell’edizione originale giapponese, i colori chiaro pastello rimandano ad un atmosfera di pace e tranquillità. Il volume è privo di redazionali e possiede un’illustrazione a colori in prima pagina da cui emerge un coloring molto pulito e delicato, perfettamente in linea con il design dell’autore.

L’adattamento è molto chiaro e privo di punti oscuri. Il comparto note, seppur scarso, va a spiegare in maniera esaustiva tutti gli elementi che sono propri della cultura giapponese, insieme ai cartelli e alle insegne dei locali negli sfondi e nelle ambientazioni. L’impaginazione infine si rifà anch’essa a quella originale senza lasciare bordi ai lati della pagina, permettendo alle vignette di arrivare fino al limite della pagina donando alla narrazione un’ampio respiro emotivo.

A chi consigliamo The Two Lions?

The Two Lions è un ottimo boy’s love che racconta molto. Il volume lo consigliamo a tutti gli amanti dei generi romance, in modo particolare a chi adora le storie di amore sul nascere, quello spazio fatto di insicurezze e incomprensioni che si risolvono solo quando si comprende che il desiderio è ricambiato.