GRANBLUE FANTASY: Relink – Recensione

Annunciato inizialmente nel 2016 e afflitto da diverse battute d’arresto, GRANBLUE FANTASY: Relink, spin-off dell’omonimo titolo uscito su dispositivi mobile, è ora disponibile dallo scorso 1 febbraio, presentando diverse novità che potranno far gola sia agli affezionati del franchise che i nuovi giocatori che decidono di avvicinarcisi per la prima volta.

Il gioco infatti presenta tutti i tratti distintivi che hanno reso celebre GRANBLUE FANTASY, oltre a una campagna hack-and-slash ricca d’azione e un comparto multiplayer longevo e vario. Non perdiamo altro tempo però e addentriamoci in questa nostra ultima recensione! Buona lettura.

GRANBLUE FANTASY: Relink ripresenta come ambientazione il regno dei cieli sconfinati, caratterizzato dalle sue iconiche isole fluttuanti. Nel gioco impersoneremo Gran (o Djeeta nel caso decidessimo di impersonare la controparte femminile), comandante di una ciurma di navigatori dei cieli alla ricerca della fantomatica Estalucia, una leggendaria isola situata oltre i confini dei cieli. Al nostro fianco troveremo ancora una volta il piccolo drago Vyrn e Lyria, una ragazza dai poteri misteriosi e legata indissolubilmente al protagonista. Ad aiutarci troviamo ancora una variopinta banda di campioni e reietti, composti da new entry e vecchie conoscenze degli appassionati di Granblue.

I problemi però non spettano ad arrivare in GRANBLUE FANTASY: Relink, e dopo un inizio gioco rocambolesco che ci farà da tutorial, verremo a sapere che nella contrada celeste di Zegagrande, dove ogni isola è protetta dalle poderose creature primordiali (ovvero delle armi viventi create dagli Astrali e che ora influenzano con il loro potere le zone in cui risiedono), una misteriosa organizzazione nota come la Chiesa di Avia sta cercando di espandere lentamente il suo dominio, presentando una trama principale ricca di colpi di scena…

Verso nuove contrade celesti

GRANBLUE FANTASY: Relink presenta una trama principale breve ma ricca d’azione, ultimabile in poco meno di 15 ore, e che raramente presenterà tempi morti (spesso interrotti da divertenti intermezzi). La storia è suddivisa in capitoli, ognuno dei quali presenterà una diversa location tra le isole presenti nella nuova contrada celeste che farà da sfondo per questa nuova storia. La trama ci viene raccontata tramite diverse cutscene e dialoghi testuali, ma per tutti coloro che non hanno dimestichezza col passato della saga troviamo anche la possibilità di conoscere il passato di ognuno dei protagonisti (come quello di Gran che fornirà dettagli sulla lore della serie), presentando anche ricchi retroscena che si intrecceranno con la presente avventura. Questi piccoli flashback prendono il nome di Episodi del Destino e saranno circa undici per ogni personaggio. Al termine di ogni Episodio verrà fornito un aumento degli HP e della potenza d’attacco, ma avremo anche la possibilità di sbloccare slot aggiuntivi per i nostri sigilli. I vari Episodi si sbloccheranno proseguendo con la trama principale e salendo di livello, dove il tetto massimo è per il momento il livello 100. La trama principale è di per sé ben recitata, anche se le risposte del nostro protagonista sembreranno in più occasioni poco in armonia con il contesto o la situazione, rompendo a tratti anche l’atmosfera.

Il punto forte dell’intera esperienza è però il suo sistema di missioni, che riesce a fondere un titolo fantasy hack and slash ad una natura di incarichi che ricorda molto i famosi hunting game come Monster Hunter. Il titolo offre infatti più di cento missioni secondarie che potranno essere affrontate dal nostro party (composto da quattro membri di cui tre controllati dall’IA) o da un party online in compagnia di altri tre giocatori. A seconda del tipo di missione, ci ritroveremo in ambienti già visitati durante la campagna principale e che ora offrono nuove sfide come orde di nemici da sconfiggere, combattimenti contro boss, difendere un punto sulla mappa o sopravvivere a diverse ondate di nemici. Le missioni presentano anche un’alta rigiocabilità, influenzate dalla possibilità di ottenere nuovi oggetti per la creazione e ricevere la valutazione massima  S++, influenzata dall’esperienza ottenuta, dal tempo impiegato, dagli obiettivi secondari completati e dal nostro comportamento durante la missione (come essere stati i giocatori che hanno usato più abilità attive).

I contenuti più interessanti sono però riservati all’enorme endgame del titolo, lasciando che la storia principale sia solo un piccolo antipasto a confronto. Il titolo mette a disposizione del giocatore anche diverse attività secondarie all’interno della campagna principale, come sfide platform per raccogliere ricchi scrigni d’oro o sfide segrete contro potenti avversari che ricompenseranno con diverse quantità d’esperienza. Le varie città che fungeranno da hub metteranno a disposizione dei giocatori anche diversi incarichi secondari, come la raccolta di ingredienti o la sconfitta di determinate tipologie di nemici.

Un ibrido che funziona

Se i titoli hunting game a cui il gioco si avvicina per meccanica e stile solitamente offrono differenti classi legate alle armi, in GRANBLUE FANTASY: Relink un sistema molto simile è legato ai vari personaggi presenti in gioco. Ogni membro del party possiederà un elemento affine (come acqua, vento, fuoco, luce) e anche un personale set di abilità e pattern di attacco. Questi sono molto vari e vanno dall’uso della spada a una mano ad armi a distanza, toccando anche classi magiche e dedite all’evocazione. Fin dall’inizio avremo a nostra disposizione già diversi personaggi a cui attingere, con l’unico obbligo di usare Gran come personaggio giocabile per tutta la durata della storia. Completando particolari missioni secondarie si potrà poi ottenere una speciale carta d’evocazione personaggi che ci permetterà di richiamare altre figure storiche della saga e che in molti avranno avuto l’occasione di conoscere attraverso il più recente GRANBLUE FANTASY Versus: Rising.

Questi personaggi “extra” si fondono alla perfezione con il nuovo arco narrativo, presentando storie uniche all’interno dei vari episodi dedicati. Inoltre finire la trama principale permetterà di aggiungere ai propri personaggi utilizzabili anche un nuovo e potente alleato. La profondità delle varie classi emerge anche tramite il potenziamento dei vari alberi dedicati all’attacco e alla difesa, dove potremo sbloccare nuove abilità attive e passive che potranno spesso far la differenza sul campo di battaglia. I Punti Competenza utili per sbloccare nuovi abilità vi permetteranno anche di potenziare le abilità celate di ogni arma dopo averla potenziata sufficientemente dal fabbro. Questi punti possono essere ottenuti salendo di livello oppure aprendo i vari scrigni sparsi per il mondo di gioco. L’esperienza ottenuta non verrà poi suddivisa solo tra i membri del party, ma anche tra i personaggi non utilizzati e lasciati in “panchina”.

Il titolo offre un soddisfacente sistema di combattimento, penalizzato solo da una telecamera alle volte fin troppo limitante. Ogni personaggio disporrà di un attacco base e uno speciale, con la possibilità di concatenarli in diverse combo. Con la pressione del tasto R1 potremo accedere alle abilità disponibili (un massimo di quattro equipaggiabili) che potranno essere offensive, difensive, di supporto, ravvicinate o a distanza, oltre a possedere spesso un determinato elemento di riferimento. Determinate situazioni in game permetteranno anche di eseguire dei potenti attacchi definiti Attacchi Legame e che saranno supportati da altri membri del party. Le interazioni con la squadra non finiscono però qui e vi permetteranno anche di eseguire potentissime combinazioni uniche per la composizione del party. Sconfiggendo e attaccando i nemici riempiremo infatti una particolare abilità che ci permetterà di scatenare una potente Skybound Art, ma che se lanciata prima (o dopo) un altro membro della squadra ci permetterà di potenziarne l’effetto. Nel caso tutti i membri del party lancino una Skybound Art in successione, si darà vita a un potente colpo aggiuntivo che infliggerà ingenti danni al nemico, oltre a restituire una gran sensazione di affiatamento all’interno del party. Ogni personaggio disporrà inoltre del proprio menù equipaggiamento, dove potremo modificare l’arma in uso, i sigilli equipaggiati, lo stile del personaggio e le quattro abilità che porteremo con noi in missione.

Il cielo di Zegagrande

Visivamente GRANBLUE FANTASY: Relink colpisce il giocatore con scorci mozzafiato e coloratissimi, usando palette cromatiche che puntano sul far risaltare anche i vari colpi messi a segno. Lo stile artistico elevato è presente persino nei vari menù disponibili e nel diario di Lyria che potremo consultare come compendio di gioco, ma anche nelle emote disponibili per ognuno dei singoli personaggi. Indiscutibile anche la presenza di una meravigliosa colonna sonora che potremmo sbloccare man mano che avanzeremo tra gli extra del diario di Lyria. A questo si aggiunge anche un eccellente doppiaggio inglese e giapponese, anche se le battute doppiate al di fuori della trama principale non sono tantissime.

I titolo offre di per sé una grandissima quantità di contenuti da esplorare che può tenere un giocatore incollato per centinaia di ore senza annoiarsi, senza dimenticare la già confermata presenza di futuri aggiornamenti che andranno ad includere, tra le tante cose, anche nuovi boss e due nuovi personaggi giocabili provenienti dall’universo di Granblue.

A chi consigliamo GRANBLUE FANTASY: Relink?

GRANBLUE FANTASY: Relink è consigliato a tutti gli amanti del franchise, ma anche a tutti coloro che lo vogliono sfruttare come primo approccio e non hanno nemmeno mai giocato il precedente GRANBLUE FANTASY Versus: Rising perché poco attirati dalla sua natura picchiaduro. Il gioco è consigliato anche agli amanti degli hunting game, trovando in Relink piccole somiglianze che potranno portare una ventata d’aria fresca su un simile sistema di gioco. Consigliato anche a chi ha poca dimestichezza con gli RPG, assistendo il giocatore nel combattimento e nello studio di ogni singolo personaggio.