Yomi no Tsugai – Recensione

La nostra recensione di Yomi no Tsugai, il nuovo manga di Hiromu Arakawa, celebre autrice di Fullmetal Alchemist

Yomi no Tsugai – Recensione

Panini Comics ha pubblicato la nuova opera dall’autrice di Full Metal Alchemist con un edizione brossurata senza sovraccoperta. Un’opera molto diversa dal suo titolo più famoso, con un taglio action intrigante e un world building molto particolare, che mischia la tradizione degli spiriti e degli yokai al mondo moderno. Un contrasto efficace che riesce a portare avanti una narrazione interessante, non scontata e armonica.

Hiromu Arakawa è nata l’8 maggio 1973 a Makubetsu, nella prefettura di Hokkaidō. Cresce nella fattoria di famiglia (elemento che emerge in molte sue opere), pensando però di diventare mangaka sin da piccola. Arakawa ha iniziato a lavorare nel 1999 come assistente scrittrice di Etō Hiroyuki in GuruGuru: il girotondo della magia. La carriera da mangaka di Arakawa ha avuto il suo inizio con Stray Dog, ma è conosciuta soprattutto come l’autrice di Fullmetal Alchemist, considerato un capolavoro del manga per ragazzi.

Yomi no Tsugai è un’opera che richiama tantissimo lo stile grafico di Fullmetal Alchemist, il vestiario, i design, la fisionomia dei personaggi e il paneling portano la firma inequivocabile del suo stile. Viene però a mancare la componente steampunk ed esoterica, il power system e il mondo “magico” che sta dietro i poteri e le abilità dei personaggi è infatti legato alla tradizione degli yokai. Infine, ultima differenza, i poteri dei personaggi sono affidati a degli stand, rappresentati dagli yokai stessi, che proteggono il loro portatore.

Yomi no Tsugai – Recensione

  • Titolo originale: 黄泉のツガイ (Yomi no Tsugai)
  • Titolo italiano: Yomi no Tsugai
  • Uscita giapponese: settembre 2022
  • Uscita italiana: luglio 2023
  • Numero di volumi: 8 (in corso)
  • Casa editrice: Planet Manga (Panini Comics)
  • Genere: fantasy, soprannaturale
  • Disegni: Hiromu Arakawa
  • Storia: Hiromu Arakawa
  • Formato: brossurato senza sovraccoperta
  • Numero di pagine: 200

Abbiamo recensito Yomi no Tsugai tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da Panini Comics.

Un villaggio nascosto tra i monti

La storia narra di Yuru e Asa, due gemelli molto diversi ma uniti dallo stesso destino. Essi risiedono in un villaggio isolato dal mondo moderno. Qui Yuru, giovane cacciatore e Asa, rinchiusa in una prigione, vivono uno stile di vita quasi medievale, senza l’ausilio della tecnologia. Un giorno, un gruppo di uomini armati a bordo di elicotteri, definiti “draghi” dai cittadini, assalta il villaggio alla ricerca di Yuru. Il ragazzo cerca di mettere in salvo sua sorella ma quando arriva alla prigione trova un cadavere. La cosa assurda è che la persona che l’ha uccisa afferma di essere la vera sorella gemella di Yuru.

Dopo essere fuggito grazie all’aiuto di Dera, un estraneo spesso in visita al villaggio, Yuru scoprirà lentamente la verità riguardo al mondo là fuori. Ma non è tutto, Yuru infatti scoprirà presto di avere un legame indissolubile con due yokai che proteggono il villaggio che diventano magicamente le sue “guardie del corpo”.

Le tematiche

La storia narra di Yuru e Asa, due gemelli molto diversi ma uniti dallo stesso destino. Essi risiedono in un villaggio isolato dal mondo moderno. Qui Yuru, giovane cacciatore e Asa, rinchiusa in una prigione, vivono uno stile di vita quasi medievale, senza l’ausilio della tecnologia e dei mezzi di trasporto a motore. Un giorno, un gruppo di uomini armati a bordo di elicotteri, definiti “draghi” dai cittadini, assalta il villaggio alla ricerca di Yuru. Il ragazzo cerca di mettere in salvo sua sorella ma quando arriva alla prigione trova un cadavere. La cosa assurda è che la persona che l’ha uccisa afferma di essere la vera sorella gemella di Yuru.

Dopo essere fuggito grazie all’aiuto di Dera, un estraneo spesso in visita al villaggio, Yuru scoprirà lentamente la verità riguardo al mondo là fuori. Ma non è tutto, Yuru infatti scoprirà presto di avere un legame indissolubile con i due yokai che proteggono il villaggio che diventano magicamente le sue “guardie del corpo”. Quello che emerge sin dalle prime pagine è sicuramente l’amore per la propria famiglia e, in particolar modo, l’amore che Yuru ha per la sorella. Egli infatti vive per lei e per il bene del villaggio, il suo obiettivo iniziale è quello di diventare un cacciatore professionista in modo da non doversi più spostare dal villaggio, poter star vicino alla sorella e rendersi utile. Da ciò emerge la semplicità del protagonista, capace di addossarsi un peso gigantesco per riuscire a vivere una vita agiata, tranquilla, lontana dal mondo e vicina agli affetti.

Una seconda tematica che emerge sono sicuramente le menzogne che il villaggio propina continuamente ai suoi abitanti. Nel momento in cui Yuru riesce infatti a fuggire dal villaggio si rende conto che un mondo di segreti e scoperte lo aspetta là fuori. Sorge quindi un dubbio gigantesco in lui, perché esiste un villaggio così isolato, perché ci tengono lontani da tutto? Cosa ci nascondono?

Infine, collegato al tema dell’isolamento e del complotto, emerge la scoperta. Uscire dal villaggio permetterà infatti a Yuru di scoprire un mondo nuovo, molto più avanzato rispetto a dove viveva prima. Un mondo in cui dovrà adattarsi, dovrà abbandonare la sua vita rurale e intraprendere un viaggio che lo cambierà e gli permetterà di conoscere il segreto che si cela dietro alla sua nascita e a quella della sorella. L’impostazione narrativa funge quindi da vaso di Pandora, il protagonista apre le porte a un mondo totalmente nuovo, dovrà affrontare questa nuova complessità e tra lo stupore condiviso col lettore imparerà ben presto a cavarsela. Il passaggio al nuovo mondo non recide però il legame con il proprio villaggio di origine grazie alla presenza costante dei due tsugai, gli spiriti guardiani che lo proteggono dai pericoli.

La pulizia del tratto di Arakawa

Il tratto di Arakawa è decisamente riconoscibile. Sintetico, pulito, con una grande prevalenza di bianco e una fisionomia caratteristica, molto espressiva ma allo stesso tempo semplice. Il tratto non è magistrale, il tratteggio a mano è quasi totalmente assente ma l’utilizzo dei retini riesce comunque a creare ottimi contrasti tra ombre e luci. Un tratto decisamente funzionale e chiaro ma, a parer mio, non di impatto come quello di Fullmetal Alchemist.

La regia invece è pulita, semplice, non vi è quasi mai una scelta di inquadrature particolari, lo stesso paneling non presenta particolari esplosioni di gabbia, il tutto è però funzionale a una lettura estremamente scorrevole e chiara. Nonostante questa apparente piattezza, la storia rimane accattivante e si segue senza difficoltà.

Insomma, la Arakawa si conferma essere una fumettista estremamente efficace. Un disegno che non appare ricercato ma che si sposa esattamente con il tipo di regia, con lo stile di paneling e rimane, nonostante tutto, perfettamente riconoscibile. Un esempio di sintesi stilistica che pochi davvero riescono a sviluppare in maniera così organica e precisa.

L’edizione Panini

Panini ha rilasciato un’edizione tankobon classica, un brossurato senza sovraccoperta al modico prezzo di 5,20 euro. Ha anche rilasciato una variant a 7 euro che però a parer mio non dista molto dalla copertina originale sia per idea di composizione che di soggetto. Fondamentalmente l’unica cosa diversa è la posa del protagonista in primo piano e alcuni dettagli di sfondo che mancano nella variant e che la rendono molto più pulita.

Riguardo l’edizione in sé, la scelta di non tradurre le onomatopee ma utilizzare delle piccole note a fianco penso sia una delle scelte migliori per mantenersi fedeli all’impostazione grafica della tavola come l’ha pensata l’autrice. Lo stesso vale per il comparto note, essenziale, comprensibile e non invasivo, ma soprattutto utile per la comprensione di tutti quei termini tipici della tradizione giapponese. Infine a fine volume sono state inserite anche delle strisce comice scritte e disegante dall’autrice stessa, esse danno leggerezza e presentano delle gag molto carine relative al mondo narrativo.

In un villaggio sperduto tra i boschi, dove il tempo sembra essersi fermato, la vita scorre tranquilla. Ma un grande e oscuro segreto che coinvolge i gemelli Yuru e Asa incombe, e trasformerà questa oasi di pace in un campo di battaglia… Consigliato a chi ama Demon Slayer!

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A chi consigliamo Yomi No Tsugai?

Yomi no Tsugai è un titolo interessante. I mondi di Hiroma Arakawa raccontano sempre i rapporti famigliari, specialmente quelli fraterni, raccontano di legami che fioriscono e permettono ai personaggi di realizzarsi e chiudere il cerchio del loro sviluppo. Un manga che fonde tradizione con modernità, consigliato a un pubblico che ama l’azione ma anche i rapporti umani, a chi ha già letto e amato Fullmetal Alchemist e ha imparato ad amare la scrittura leggera e scorrevole dell’autrice.

  • World building interessante
  • Narrazione efficace

  • Non di impatto come Fullmetal Alchemist
Yomi no Tsugai
3.5

Un viaggio in un nuovo mondo

Una vita semplice, rurale, senza l’ausilio della tecnologia, viene sconvolta all’improvviso e catapultata nel mondo moderno. L’unico legame con le proprie origini sono gli tsugai, due spiriti tradizionali che seguiranno il ragazzo nella sua nuova avventura. Yomi no Tsugai è un viaggio alla scoperta di un mondo sconosciuto, pieno di pericoli, azione e mistero. Un viaggio alla scoperta del segreto della propria nascita. Un viaggio alla scoperta di sé.

Scrittore incallito, impugna la penna come fosse una katana e si allena prendendo a colpi di spada un povero taccuino che si porta sempre appresso. Appassionato di fumetti americani e nipponici, il suo più grande sogno è quello di imparare a lanciare sfere di energia dal palmo della mano. Ogni notte sogna l’uscita del nuovo capitolo di Hunter x Hunter, per poi svegliarsi in lacrime e scontrarsi con la dura realtà.

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