DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles per Nintendo Switch – Recensione

DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles torna in grande stile e in versione completa su Nintendo Switch. La nostra recensione!

DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles per Nintendo Switch – Recensione

Passato quache mese dall’esordio videoludico di Tanjiro e compagni su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S, Xbox One e PC, è finalmente arrivato il momento che anche i fan della popolarissima opera di Koyoharu Gotōge muniti di Nintendo Switch abbiano la loro dose di DEMON SLAYER: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles.

In un Giappone del periodo Taisho, il giovane Kamado Tanjiro trascorre la propria vita assieme alla madre e ai suoi fratelli e sorelle. Durante lo svolgimento di alcuni compiti lontano da casa, in quella che inizialmente sembrava una giornata come tante altre, un terribile incidente sconvolge profondamente la sua esistenza. Durante il rientro riesce a percepire nell’aria che qualcosa non va, qualcosa che punta dritto alla propria abitazione: la sua famiglia è stata brutalmente sterminata da quella che inizialmente sembra una bestia famelica e solo sua sorella Nezuko pare esserne sopravvissuta. Non ci vorrà molto prima che il ragazzo apprenda la verità dietro a questo efferato massacro, decidendo di mettere la propria vita in gioco per un grande obiettivo: riuscire a far tornare umana la sorella, l’unico componente rimasto della sua famiglia.

DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles per Nintendo Switch – Recensione

  • Titolo: DEMON SLAYER: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Arena Fighter
  • Giocatori: 1-2
  • Publisher: Aniplex, SEGA
  • Sviluppatore: CyberConnect2
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese o Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 10 giugno 2022
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: Stagione 2 di personaggi in arrivo
  • Note: disponibili di base i 6 demoni giocabili distribuiti gratuitamente post-lancio per le precedenti edizioni di gioco

Abbiamo recensito DEMON SLAYER: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da SEGA tramite Koch Media.

DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles per Nintendo Switch – Recensione

Eccoci tornare ancora una volta alle prese con DEMON SLAYER: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles nella sua recentissima edizione Nintendo Switch che, oltre a offrirci la possibilità di godere del gioco anche in modalità portatile, sulla carta si pone di base come “completa” di tutti quei contenuti fatti uscire nel corso del tempo per le versioni del titolo rilasciate in precedenza sulle altre piattaforme. Ma partiamo dal principio!

Round 2 – Fight!

La modalità Storia del gioco ripercorre le vicende di Tanjiro e compagni dal principio e fino a dove si interrompe la prima stagione dell’anime, senza però farsi mancare un piccolo extra. Sebbene la trama arrivi a coprire l’inizio vero e proprio della serie tramite filmati, nel gioco cominceremo a muovere i primi passi nella fase di allenamento con Urokodaki e la battaglia contro Sabito, vale a dire il momento del risveglio vero e proprio del protagonista e delle abilità apprese. Ogni capitolo di storia si propone come una sorta di percorso diramato, iniziando con quello centrale e poi sbloccando via via degli appositi frammenti che andranno a coprire la narrazione delle diramazioni.

DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles per Nintendo Switch – Recensione

Quanto ci ritroveremo ad affrontare in questa modalità si svolge principalmente in tre fasi: ci saranno scene video da guardare, ci sarà una fase esplorativa in cui controllare il protagonista e comprimari all’interno delle varie ambientazioni dove si svolgono i rispettivi archi narrativi coperti, e ovviamente ci saranno e battaglie, il vero cuore pulsante di questo arena fighter che, strano a dirsi, non porta in alcun modo firma di BANDAI NAMCO Entertainment sebbene possa sembrare il tipico prodotto tie-in che è solita sfornare negli ultimi anni. Ma perché li ricorda così tanto? Presto detto: sebbene il posto di BANDAI NAMCO sia stato stavolta preso da Aniplex e SEGA, allo sviluppo troviamo nientemeno che CyberConnect 2, developer dei vari Ultimate Ninja Storm di Naruto, sulla carta davvero molto simili.

Chi fa da sé fa per tre

Avete letto bene: arena fighter. Con questo nome, infatti, sono stati raggruppati nel corso degli ultimi anni tutti quei fighting game che, a differenza dei picchiaduro, propongono combattimenti in modo meno diretto e meno statico, offrendo una certa libertà di movimento comunque delineata da barriere invisibili, insomma una “arena”. Al suo interno potremo affrontare battaglie che daranno libero sfogo alle più potenti e spettacolari abilità dei personaggi, che potranno essere affrontate in coppia nel caso si scelga due membri della squadra degli ammazzademoni, o da solo nel caso si voglia scegliere uno dei demoni.

I personaggi “umani” (e Nezuko) potranno quindi scendere in campo in team, dove attraverso il riempimento e l’uso di un’apposita barra potremo chiamare il compagno per sferrare un potente attacco, per toglierci dai guai durante situazioni di pericolo, o più semplicemente dare il cambio al combattente attualmente sul terreno. Dall’altro lato, sebbene da soli, i demoni avranno accesso a un diverso indicatore per scatenare attacchi sovrumani e scappare dalle situazioni pericolose, e attivando l’impeto o furore potranno addirittura recuperare vita. Così facendo, si è saggiamente riusciti a proporre una sorta di varietà al gameplay in base ai personaggi scelti, senza che nessuno sia più avvantaggiato rispetto agli altri.

Sebbene ogni volta si pensi a giochi tie-in di questa tipologia vengono in mente prodotti molto elementari, The Hinokami Chronicles riesce a sfondare questa barriera e divertire più di quanto ci si possa aspettare nonostante la poca profondità dei controlli, molto immediati e con poche variazioni, a cui si aggiungono i classici comandi per eseguire le mosse speciali, tecniche finali e power-up.

Come ciliegina sulla torta, a conclusione di ogni combattimento importante, ovvero come perfetta fine di ogni boss fight di rilievo, The Hinokami Chronicles diventa in tutto e per tutto la fiera dei quick time event, ma non inteso in maniera negativa. Si tratta infatti di meccaniche che entrano in gioco solo quando il nemico è praticamente agli sgoccioli della propria energia vitale, che regala su schermo delle spettacolarissime ed enfatizzanti sequenze animate che non ci lasciano fermi a guardare, ma che richiedono la nostra attenta partecipazione.

Luna calante

A gettare un po’ d’ombra sull’avventura ci pensa purtroppo la parte esplorativa che precede le battaglie importanti di ciascun capitolo di storia. Una mappa, basata di volta in volta sull’ambientazione del relativo arco narrativo, sarà il nostro terreno di caccia per i demoni avversari, nel quale dovremo prima scovare indizi sparsi qui e là e raffigurati sulla mappa come dei punti esclamativi blu. A primo impatto sembra un’idea buona e divertente capace di arricchire l’esperienza di gioco, ma ben presto inizia a farsi largo la sensazione che qualcosa non va come dovrebbe: si tratta di mappe talvolta vaste che in realtà si palesano come un enorme corridoio preimpostato in cui non si salta a piacere e non si può aumentare la velocità di movimento. Dovendo spesso e volentieri attraversare la mappa in questione e spingerci verso i punti più remoti, tutto per riuscire a raccogliere i vari collezionabili come frammenti e kimetsu point, regalare un piccolo tasto a una corsa più veloce non avrebbe di certo fatto male, facendo addirittura risparmiare del tempo passato a controllare l’analogico con una mano e grattarsi con l’altra.

DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles per Nintendo Switch – Recensione

Parlando di cose che si sarebbero potute fare per migliorare la fase esplorativa, non avrei visto di cattivo occhio nemmeno la presenza di combattimenti casuali contro i demoni minori, invece che piazzarli in maniera predefinita solo una volta raggiunte determinate aree in ciascuna mappa. Per dirlo in parole povere, quello che si sarebbe potuto fare per migliorare questa porzione di gameplay sarebbe stato regalargli un po’ di dinamicità, un po’ di grinta per dargli giusto quella spinta in più di cui si sente davvero il bisogno.

Have a break

Ma una volta terminata l’avventura principale? Una volta messi in pari con le vicende della modalità Storia, non ci resta altro da fare se non gettarci nei combattimenti contro la CPU o un amico, o perché no, magari dare battaglia ad altri utenti attraverso la componente multiplayer online. A ciascun giocatore verrà data la possibilità di personalizzare il proprio ID ammazzademoni per presentarsi al mondo nel miglior modo possibile, sfruttando i tanti, anzi tantissimi sbloccabili messi a disposizione dalla modalità Ricompense: tra personaggi, stage, costumi alternativi, avatar, frasi e tanto altro ancora.

Prima di gettarsi a capofitto nelle battaglie contro altri giocatori, potrebbe però tornare utile la modalità Addestramento, la quale presenta una serie di missioni e sfide utili per prendere familiarità con i vari personaggi, il loro parco mosse e le combo che potremo effettuare. Insomma, che ci si voglia fiondare a capofitto nell’online o si preferisca continuare l’esperienza singola attraverso delle sfide, qualche modalità di gioco secondaria non manca di certo.

DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles per Nintendo Switch – Recensione

Non ci sono più le mezze stagioni

The Hinokami Chronicles si mette a disposizione di noi giocatori come un prodotto dalla longevità nella media per questo genere di titoli. È vero, non è eccessivamente duraturo, ma questo purtroppo è anche dovuto all’averlo prodotto solo dopo appena una stagione dell’anime da cui è tratto. Le origini di questo titolo sono infatte state alquanto turbolente: il voler battere il ferro finché è caldo ha portato a una sorta di corsa contro il tempo, che ha finito per consegnare ai giocatori un titolo con un roster davvero povero, dove originariamente mancavano addirittura i demoni giocabili. Fortunatamente, come detto anche in apertura, coloro che metteranno le mani su questa versione Nintendo Switch troveranno un prodotto completo dei contenuti rilasciati post-lancio, ma ammetto che non sarebbe stato male aspettare giusto quel poco in più da poter inserire anche la storia e giusto quella manciata di personaggi in più introdotti dalla seconda stagione dell’anime.

È bene precisare che i personaggi della Stagione 2 dell’adattamento animato di DEMON SLAYER: Kimetsu no Yaiba sono già stati annunciati nel momento pubblichiamo questa recensione, ma ancora si ignora quando potremo finalmente aggiungerli al roster tramite DLC a pagamento.

La danza del dio del fuoco

Con tutta sincerità, il primo approccio che abbiamo avuto con questo titolo ci ha fatto esclamare un secco “wow!”. Ad oggi, crediamo fermamente che DEMON SLAYER: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles sia l’arena fighter basato su un prodotto animato più bello degli ultimi anni. CyberConnect2 ha davvero fatto un lavoro con i fiocchi per rendere graficamente questo prodotto più simile possibile all’anime, una caratteristica che non ci dispiacerebbe vedere sempre più spesso per i titoli della stessa tipologia. Fatta eccezione per un paio di fugaci cali osservati in modalità portatile, l’esperienza di gioco è stabile con i suoi 30 fps, che per il momento sembrano rimanere tali: di base non è stato offerto l’update a 60 fps rilasciato nel tempo per le edizioni console di nuova generazione e PC e non sembra che questo possa venir rilasciato in seguito. Inoltre, abbiamo notato talvolta che, nella fase esplorativa e principalmente nelle mappe con molti elementi di vegetazione, piante e fili d’erba saltano fuori con effetto pop-up solo quando saremo abbastanza vicini, sicuramente per evitare di appesantire troppo il motore grafico su una console non propriamente performante come quelle della concorrenza.

DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles per Nintendo Switch – Recensione

Ad affiancare un ottimo comparto tecnico troviamo un sonoro altrettanto degno di nota, con un doppiaggio praticamente completo di tutte le scene di storia e brani musicali dei combattimenti che richiamano molto l’atmosfera della serie e, soprattutto, dell’anime stesso. Ammetto che in alcune cutscene ben precise, specialmente nel finale, non ci sarebbe davvero dispiaciuto poter ascoltare in sottofondo qualche brano cantato… ma temo non si possa avere tutto dalla vita.

A chi consigliamo DEMON SLAYER: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles?

Trattandosi del primo titolo dedicato all’opera DEMON SLAYER, coloro che non dovrebbero farselo assolutamente scappare sono prima di tutti i fan, ma se preso nell’insieme anche chi apprezza il genere può trovare un gioco davvero appagante. Trattandosi di un prodotto pensato per essere approcciato da qualsiasi tipo di giocatore, dal neofita a quelli più avanzati, questi ultimi potrebbero incappare nei soliti problemi tipici degli arena fighter, come la poca profondità dei controlli e l’eccessiva semplicità.

DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles per Nintendo Switch – Recensione

DEMON SLAYER: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles, il primo videogioco ufficiale di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba, torna alla ribalta su Nintendo Switch!

  • Battaglie esilaranti nell’arena – Padroneggia la moltitudine di abilità spettacolari di un ampio elenco di personaggi dell’anime, inclusi Tanjiro e Nezuko, per superare gli sfidanti in battaglie testa a testa, in locale e online.
  • Dramma commovente – Prendi la spada di Tanjiro Kamado e segui il suo viaggio per diventare un Demon Slayer e trasformare sua sorella Nezuko di nuovo in un essere umano.
  • Emozionanti battaglie con i boss – Azione e dramma raggiungono il loro apice in battaglie appositamente progettate contro potenti demoni che metteranno alla prova il coraggio di Tanjiro.
  • Cast vocale originale dell’anime – I cast originali inglesi e giapponesi dell’anime tornano per portare i loro autentici ritratti nel gioco.

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  • Presenta di base tutti i contenuti aggiunti rilasciati per le precedenti edizioni…
  • Accessibile a qualsiasi tipologia di giocatore
  • Visivamente spettacolare

  • …Ma resta un prodotto nato dalla troppa fretta
  • Fase esplorativa sottotono e a tratti tediosa
  • Poco longevo e profondo per chi cerca una vera sfida
DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles
3.7

Tutto è come sarebbe dovuto essere

Se penso agli arena fighter a cui abbiamo giocato in passato, non possiamo fare a meno di pensare che DEMON SLAYER: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles sia uno degli esponenti meglio riusciti di questo genere. L’impegno e le capacità messe da CyberConnect2 nello sviluppo sono qualcosa di impressionante, ma il tutto viene frenato solo da un particolare: la fretta con cui si è voluto annunciarlo e rilasciarlo. Con più calma, più pazienza per riuscire a consegnare sin dal principio quantomeno i contenuti base e qualche accorgimento in più per la parte esplorativa, se la sarebbe probabilmente giocata con i big del genere. Questa edizione Nintendo Switch è, in tutto e per tutto, come sarebbe dovuto essere il gioco sin dal principio, ovvero una buona base da poter migliorare e implementare con nuovi contenuti. Peccato per la mancanza dell’aggiornamento che porta il tutto a 60 fps, ma considerando che questo manca anche nelle versioni PS4 e Xbox One, penso risulti decisamente impensabile per la console ibrida di Nintendo.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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