El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster – Recensione

Abbiamo giocato El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster, disponibile ora su Nintendo Switch. Ecco la nostra recensione!

El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster – Recensione

Pubblicato originariamente nel 2011 su PlayStation 3 e Xbox 360, El Shaddai: Ascension of the Metatron si contraddistinse all’epoca in particolare per il design artistico e le tracce musicali, non ché la presenza di un HUD “pulito” e una trama criptica quanto profonda. Nonostante questo, l’opera non visse mai una vera e propria epoca d’oro, registrando persino un basso numero di vendite.

Il titolo torna a far parlare di sé solo dieci anni dopo, nel settembre del 2021, attraverso una prima versione remaster per PC, che permise al titolo di vivere una seconda vita, complice anche la pubblicazione di un sequel, The Lost Child, qualche anno prima. Il gioco adesso è pronto a far parlare nuovamente di sé, attraverso una nuova versione remaster su Nintendo Switch uscita lo scorso 28 aprile. Riuscirà finalmente il titolo ad arrivare ad un pubblico più ampio? O finirà per rimanere ancora oggi una piccola perla dedicata unicamente ad un pubblico di nicchia? Scopritelo nella nostra ultima recensione.

El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster – Recensione

  • Titolo: El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Azione
  • Giocatori:
  • Publisher: crim Co., Ltd., Gamera Games
  • Sviluppatore: crim Co., Ltd.
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese e Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 28 aprile 2024
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: nessuna

Abbiamo recensito El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da crim tramite PR Hound.

Semyaza, un ex membro del Consiglio del Cielo, ruba dei frammenti appartenenti alla saggezza di Dio, discendendo sulla Terra per vivere a pieno il suo amore per gli esseri umani. Insieme ad Azazel, Ezekiel, Armaros, Sariel, Arakiel e Baraqel, detti Grigori, accelerano l’evoluzione umana e producono nuove creature ibride, chiamate Nephilim, che minacciano ora di distruggere il mondo. Enoch, originariamente portato in Cielo come scriba, viene inviato sulla Terra da Dio per catturare i Grigori prima che il Consiglio Celeste scateni un grande diluvio per spazzare via tutta la vita. Dopo tre secoli di ricerche, accompagnato dall’angelo custode Lucifel e da quattro Arcangeli, Enoch scopre finalmente dove si trova la Torre di Grigori, pronto ad affrontare una realtà più cupa di quanto abbia mai potuto immaginare…

El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster – Recensione

Tra hack and slash e libri apocrifi

Sebbene il titolo sia caratterizzato da una trama non sempre semplice da seguire e da piccoli escamotage ludici (come quello di riportare il giocatore al menù iniziale dopo la prima apparente morte) che vogliono differenziarlo dai titoli simili e decimante più blasonati, lo stesso non si può dire del suo gameplay. El Shaddai: Ascension of the Metatron punta al far vivere al giocatore un’esperienza semplice, incentrata principalmente sulla completa fruizione della trama e la bellezza delle ambientazioni di gioco. A catturare l’attenzione, tra le molteplici unicità del titolo, è in primis l’assenza di un vero e proprio HUD, con i danni inflitti e ricevuti ben visibili, rispettivamente, solo sull’armatura dei nemici e del protagonista stesso. Anche i comandi portano avanti uno stile di gioco incentrato sulla “semplicità”, presentando un tasto per saltare, uno per attaccare, uno per parare (o in combinazione con i tasti azione eseguire mosse speciali) ed infine uno per purificare le armi, funzione inoltre alla base dell’intero gameplay.

Il gioco presenterà solo tre diverse armi: un arco per il combattimento ravvicinato e veloce, una serie di proiettili dalla distanza che allontaneranno Enoch dal pericolo, risultando però più deboli, ed infine uno scudo per il combattimento ravvicinato una ravvicinata che aiuterà ad infliggere più danni seppur lentamente. Attaccando i nemici la nostra arma perderà progressivamente d’efficacia, fino a divenire completamente corrotta, infliggendo così un minor numero di danni. Saremo così chiamati a purificare le nostre armi, azione che per quanto immediata ci porterà a sacrificare la nostra difesa per breve tempo. Le armi potranno essere recuperate nelle varie zone di gioco, ma potranno persino essere rubate ai nostri nemici dopo aver inflitto abbastanza danni da stordirli. In tal caso, dopo una breve animazione, il nostro protagonista sottrarrà l’arma del nemico, lasciandolo privo di potere offensivo e facilmente abbattibile. Enoch potrà però fare affidamento su una sola arma alla volta, costringendo il giocatore a scegliere con oculatezza quale arma utilizzare per la migliore strategia. Avanzando nella trama potremo inoltre attivare l’overboost, che aumenta la potenza di attacco e sblocca abilità uniche.

El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster – Recensione

I livelli ospitano aree segrete e oggetti da collezione insieme ad oggetti che aiutano il giocatore. Questi oggetti sono le Luci della Benedizione, che ripristinano l’armatura di Enoch, le Fiamme del Potere, che possono essere utilizzate per aumentare il livello di overboost e i Frutti della Saggezza, che forniscono accesso ad una delle tre topologie d’armi. Nella maggior parte degli scenari in cui Enoch verrà messo fuori combattimento, il giocatore potrà rianimarlo premendo rapidamente i pulsanti frontali, con la finestra di recupero che diminuisce man mano che il gioco procede. Completare il titolo non sarà però un’impresa, data anche la difficoltà facilmente accessibile ed una longevità che si attesta sulle 7-8 ore.

El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster – Recensione

Design che invecchiano come il vino

El Shaddai: Ascension of the Metatron conquista ancora una volta però con il suo elevato design artistico, che spesso si traduce anche in un cambio di prospettiva e stile di gioco. Il titolo infatti porterà spesso il giocatore ad affrontare diverse situazioni, siano esse caratterizzate dalla classica visuale in terza persona, oppure da una più vivace veste platform 2D, che grazie all’elevata fluidità del titolo portano divertimento e appagamento assicurato. Su Nintendo Switch il titolo si comporta egregiamente, seppur non mantenendo sempre stabili i suoi 6o FPS. Le ambientazioni sono bellissime da vedere e non sarà rado fermarsi ad ammirarle o scattare qualche istantanee. Il titolo permette di vivere un’esperienza unica, paragonabile a tratti ad un viaggio all’interno di una mostra d’arte, accompagnati da alcune delle tracce più belle e suggestive dei vecchi tempi.

Qualche pecca può essere riscontrata all’interno della ripetitività delle situazioni o dei nemici, così come nella localizzazione italiana dei testi che presenta qualche leggero errore, non inficiando però l’esperienza complessiva. Da segnalare anche la presenza di un QR Code nel menù pausa di gioco, ideato per riportare al manuale originale del titolo che, al momento della stesura di questa recensione, è possibile consultare unicamente in inglese.

A chi consigliamo El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster?

El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster è consigliato a tutti color che lo hanno amato nella sua versione originale circa tredici anni fa, oltre a tutti quei giocatori che sono rimasti incuriositi anche solo dal suo ricercato design, capace di suscitare ispirazione quanto nostalgia. Un tiolo consigliato anche per il prezzo a cui viene fornita l’esperienza, che vi porterà sicuramente a vivere un’avventura decisamente d’altri tempi, ma questa volta in senso positivo.

El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster – Recensione

  • Stile artistico unico, dal design alla colonna sonora
  • Meccaniche hack and slash accessibili a tutti
  • Trama breve ma ricca…

  • …Anche se spesso difficile da seguire correttamente
  • L’eccessiva semplicità potrebbe portare in molti a reputarlo spoglio
  • Cali di frame e piccoli errori di localizzazione sono spesso molto evidenti
El Shaddai: Ascension of the Metatron HD Remaster
3.9

Il fascino di un'opera senza tempo

El Shaddai: Ascension of the Metatron è uno dei pochi titoli a non albergare il “grigio videoludico”, dimostrandosi un titolo controverso in quanto o lo si ama o lo si odia, con poche (quasi nulle) vie di mezzo. Viverlo oggi, dopo più di dieci anni dalla sua pubblicazione originale, costringe ad accettare piccoli compromessi che oggi giorno potrebbero essere viste più come pecche che motivi di lode. Un HUD assente, un’elevata semplicità (quasi monotonia) nei comandi, l’assenza di una reale progressione del personaggio e una trama criptica, sono motivi di controversia quanto di fascino nel suo voler andare oltre i dettami divenuti oramai standard in questo panorama videoludico. Ad impreziosire l’opera troviamo ancora una volta il suo punto forte, il design ricercato e delle tracce musicali capaci di conquistare velocemente il giocatore. In questa remaster HD su Switch troviamo anche un’ottima fluidità, ad esclusione di qualche caduta nelle fasi più concitate. Un titolo da recuperare, così da potervi perdere almeno una volta all’interno dei suoi quadri interattivi e, per noi, divenuti oramai senza tempo.

Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ama perdersi nella scrittura ascoltando le OST di FINAL FANTASY e KINGDOM HEARTS. Convinto fieramente che la bellezza di un equip sia più importante delle sue statistiche, è sempre alla ricerca di nuovi oggetti da aggiungere alla sua collezione videoludica.

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