PlayStation 5 torna a mostrarsi in pubblico, anche se in forma meno diretta di quanto ci aspettavamo. Durante la prima “conferenza” del Summer Game Fest presentata da Geoff Keighley con tre membri di spicco di Epic Games fra cui il CEO Tim Sweeney e il capo del reparto di sviluppo software Eric Libreri apprendiamo che il prossimo anno debutterà Unreal Engine 5, la nuova iterazione del dettagliatissimo motore grafico e fisico usato per produrre gran parte dei videogiochi che amiamo e che ormai anche le software house giapponesi stanno imparando ad utilizzare al meglio.
Per mostrarci le potenzialità di Unreal Engine 5 è stato utilizzato un prototipo per sviluppatori di PlayStation 5, con immagine catturata direttamente con una capture card collegata all’uscita video. La demo “Lumen in the Land of Ninite“, creata ad arte per mostrare tutte le nuove feature che verranno introdotte nel 2021 (anno di commercializzazione di Unreal Engine 5) ci mostra un’esploratrice alle prese con quelle che sembrano essere le polverose rovine di un tempio antico.
I due punti salienti della presentazione sono le due nuove tecnologie sviluppate dal team di Epic Games: la prima, Ninite, è un sistema di virtualizzazione della geometria poligonale, cosa che dovrebbe teoricamente, stando a quanto spiegato da Libreri, permettere l’importazione e l’adattamento in Unreal Engine di modelli poligonali dettagliatissimi, come quelli usati per esempio nella CGI dei film di Hollywood, senza dover scalare texture o ridurre triangoli da nessuna parte e con un impatto sulla performance davvero marginale.
Nel secondo caso, con Lumen, si tratta invece di un nuovo sistema di illuminazione globale che reagisce in maniera dinamica ai cambiamenti avvenuti in una determinata scena: nell’editor di Unreal Engine 5 un sistema generato con Lumen permetterà agli artisti di vedere fin da subito gli effetti che una certa fonte di luce potrebbe avere su una scena, a livello millimetrico oppure addirittura chilometrico, senza doverlo renderizzare prima, ma tutto creato in tempo reale: una sorta di alternativa al Ray-Tracing presente nelle schede Nvidia, ma che a quanto pare potrebbe lavorare in concomitanza con Lumen.
Insomma, anche se qualcuno ha avuto da ridire sulle prestazioni della console, che utilizzava una risoluzione dinamica la maggior parte delle volte più vicina al 2K, piuttosto che al 4k, e un framerate non sempre stabile, la tech demo mostrata da Epic Games ha sicuramente moltissimo potenziale e non vediamo l’ora di vedere cosa riusciranno a farci gli sviluppatori talentuosi delle varie software house giapponesi.
Fonte: Epic Games via Gematsu