Svanita ogni presunta possibilità di pace, le truppe di Archadia ripresero l’avanzata verso Rabanastre. Il destino di Dalmasca era ormai segnato. Opporsi sarebbe stato inutile. Con questi pensieri in mente, così mi rivolsi al popolo di Dalmasca: “Figli e figlie di Dalmasca, vi chiedo di deporre le armi e di innalzare preghiere al loro posto. Pregate per l’anima misericordiosa di Sua Altezza Raminas, che tanto desiderava la pace. E pregate anche per l’anima della fiera principessa Ashe che, di fronte alla sconfitta del suo Regno, ha preferito la morte. Sappiate, inoltre, che il capitano Basch von Ronsemburg, per incitamento alla sedizione e per l’assassinio di Sua Altezza Raminas, è stato giustiziato in quanto reo di alto tradimento. Chiunque si ostini a combattere è da considerarsi alla stregua del capitano: un ignobile ribelle che porterà Dalmasca alla rovina.” –Halim Ondore IV
Dopo un fortunatissimo lancio su PlayStation 4 nel 2017, e l’anno successivo su PC, è arrivato il momento per FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE di sbarcare anche su Xbox One e Nintendo Switch. Sviluppato da SQUARE ENIX nel lontano 2006, questa particolare edizione rimasterizzata offre ai giocatori europei un’esperienza di gioco totalmente rinnovata grazie a dei contenuti che per circa dieci anni furono esclusivi per il mercato nipponico. Ma come se la caverà su un hardware particolare come quello di Nintendo Switch?
- Titolo: FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE
- Piattaforma: Nintendo Switch, Xbox One
- Versione analizzata: Nintendo Switch (PAL / EU)
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Software house: SQUARE ENIX
- Sviluppatore: SQUARE ENIX
- Lingua: Italiano (testi), Inglese e Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 30 aprile 2018
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
È un giorno di festa a Dalmasca, la principessa Ashelia B’nargin Dalmasca è infatti appena convolata a nozze con Rasler Heios Nabradia, principe di Nabradia. Purtroppo però, la felicità di quello che sarebbe dovuto essere il giorno più lieto della loro vita si trasformerà presto in un incubo: l’Impero di Archadia ha infatti cominciato un attacco ai danni dei loro regni. Dopo la battaglia di Nalbina, nella quale il principe perde la vita, re Raminas, padre di Ashe, decide di firmare un accordo di pace con l’impero. Questo però non è che una trappola dell’impero, e anche il re purtroppo subirà un destino fatale. Privata di suo padre e dell’amore della sua vita, la principessa decide di togliersi la vita, o almeno così è stato dichiarato ufficialmente…
Sono passati due anni dall’evento e, nonostante il disaccordo del popolo, Vayne Solidor viene nominato console della città di Rabanastre, capitale di Dalmasca. Durante i festeggiamenti per la nomina, un ladruncolo di nome Vaan decide di infiltrarsi nel palazzo reale alla ricerca di qualche tesoro da poter rivendere al mercato nero. Il ragazzo è uno dei tanti giovani a cui la guerra ha cambiato la vita, avendo perso durante il conflitto l’unico suo familiare ancora in vita, suo fratello Reks. Da allora vive con Penelo, sua amica d’infanzia, anch’essa orfana di genitori, e altri ragazzi nelle loro stesse condizioni. Vaan riesce nel suo intento d’infiltrarsi nel palazzo e ruba la misteriosa pietra preziosa conosciuta come “Magilite della Dea”.
Durante il furto incontra Balthier e Fran, duo di aviopirati anch’essi alla ricerca di tesori che rivendicano la proprietà della pietra. Il giovane, dapprima restio alle richieste dei due, sarà costretto a seguirli quando si troveranno inconsapevolmente coinvolti in un attacco da parte della Resistenza di Dalmasca ai danni del neoeletto console. Durante la fuga faranno la conoscenza di Amalia, capo della Resistenza, con la quale collaboreranno all’interno delle fogne della città. Scoperti dall’Impero, i tre ladri si ritroveranno imprigionati a Nalbina, dove incontreranno Basch, ex capitano delle guardie reali accusato del regicidio di Raminas e dell’omicidio di Reks. Questo sarà solo l’inizio di una serie di vicende che porterà un gruppo di improbabili eroi, ognuno coi propri motivi personali, ad allearsi per il bene di Ivalice.
Causa ed Effetto
Dal punto di vista del gameplay FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE ha portato una serie di novità alla saga non indifferenti, diventando il vero e proprio anello di congiunzione tra lo stile classico a turni dei precedenti capitoli e la svolta più improntata verso l’azione che sarebbe arrivata successivamente. Il dodicesimo capitolo ha infatti uno stile di gioco più simile a quello di un MMO, andando ad introdurre per la prima volta in un capitolo single player della saga la possibilità di vedere i nemici all’interno dell’overworld, dandoci così la possibilità di scegliere liberamente quali combattere e quali no.
Il mondo di gioco è estremamente vasto, e i nemici che lo abitano sono caratterizzati da un’IA ben strutturata. Non tutte le creature che abitano il mondo di Ivalice sono infatti aggressive, e spesso ci capiterà di vedere gruppi di buffi animaletti innocui o creature combattere tra loro per la supremazia del luogo. Per via del passaggio al sistema Active Dimension Battle (ADB), che permette di avere il controllo diretto solamente su uno dei personaggi del party in combattimenti in tempo reale, la software house ha dovuto creare un sistema in grado di dare al giocatore la possibilità di decidere il comportamento degli altri membri della squadra in modo che possano agire autonomamente.
Ed è così che nasce il sistema Gambit, vero e proprio modo per il giocatore di creare una sorta di intelligenza artificiale per la propria squadra. Ogni personaggio ha infatti a disposizione una serie di slot nei quali si potranno impostare quali azioni utilizzerà in base alle diverse variabili che possono capitare durante una battaglia, in una sorta di principio di azione/reazione newtoniano in versione videoludica. Ad esempio potremo decidere di far utilizzare loro un’abilità curativa quando i propri HP scendono sotto una determinata soglia, oppure di attaccare in autonomia i nemici più vicini, o concentrarsi su quelli più potenti.
Ce l’hai la licenza?
Per quanto riguarda l’evoluzione dei personaggi in FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE è stato adottato il sistema Zodiac Job System, grande assente nella versione originale del titolo. In un vero e proprio ritorno al passato, grazie a questo sistema potremo optare per un determinato ruolo in battaglia per ognuno dei nostri personaggi andando a scegliere una tra le dodici scacchiere di Licenze disponibili. All’interno di esse saranno presenti delle caselle, attivabili con i Punti Licenza (PL) ottenuti in battaglia, che ci permetteranno di ottenere miglioramenti alle statistiche, la possibilità di usare determinati pezzi di equipaggiamento e sbloccare nuove abilità.
Andando avanti con l’avventura sarà possibile scegliere una seconda scacchiera per ogni personaggio, e questo permetterà al giocatore di andare ad equilibrare le varie lacune create utilizzando solamente una classe. Fortunatamente la scelta non sarà definitiva, avremo infatti modo di sperimentare le varie scacchiere e ripartire da zero in caso di necessità semplicemente parlando con Montblanc all’interno della sede del Clan Centurio. In cambio riceveremo tutti i PL accumulati fino a quel momento, e potremo così spenderli su una nuova scacchiera per non perdere i progressi effettuati.
Uno dei punti di forza di FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE è senza ombra di dubbio la sua mole di contenuti. Non solo la trama principale richiederà parecchie ore per essere portata a termine, ma la longevità aumenterà ulteriormente grazie alla presenza di tantissimi contenuti nascosti e missioni secondarie. Ma non è tutto, avremo infatti a nostra disposizione la Modalità Sfida, all’interno della quale potremo affrontare gruppi di nemici con un livello di difficoltà sempre crescente, e persino il post game ci riserva due possibilità molto interessanti. Dopo aver completato la trama principale e dopo aver completato la modalità Sfida sbloccheremo infatti due tipologie diverse di Nuovo Gioco +, una facilitata in cui partiremo con i personaggi al livello massimo e una estremamente difficile in cui essi non otterranno mai esperienza.
Gotta go fast
Dal punto di vista tecnico FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE sfoggia un aspetto invidiabile su Nintendo Switch. Non solo graficamente risulta appagante e ben dettagliato sia in modalità TV che in portatile, nonostante la risoluzione inferiore rispetto alle altre piattaforme, ma la carta vincente sta proprio nell’unicità della console ibrida della casa di Kyoto. La possibilità di poter continuare una sessione di gioco senza doverla interrompere passando alla modalità portatile è davvero una comodità da non sottovalutare, e rende l’esperienza più leggera nonostante l’immensa mole di contenuti del titolo.
Il comparto audio si riconferma ancora una volta come uno dei punti più validi di FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE, grazie anche alla possibilità di scegliere tra tre tipologie di colonna sonora differenti. All’interno del menù principale sarà infatti possibile decidere se ascoltare i brani riarrangiati appositamente per la remastered, le tracce audio della versione PlayStation 2 o i brani tratti dal CD della colonna sonora originale. Inoltre avremo la possibilità di scegliere se utilizzare il doppiaggio inglese o quello giapponese, permettendoci così di personalizzare maggiormente la nostra esperienza di gioco.
Avventurati nel mondo di Ivalice in tempo di guerra. Il piccolo Regno di Dalmasca, caduto in rovina dopo essere stato conquistato dall’Impero di Archadia, si trova in un periodo di grande instabilità. La principessa Ashe, sola e unica erede al trono, guida la Resistenza con la speranza di porre fine all’occupazione della sua terra. Vaan, un giovane che ha perso la famiglia durante la guerra, sogna invece di solcare, libero, i cieli di Ivalice.
Unisciti a questi due improbabili alleati e ai loro compagni in una lotta per la libertà del regno, parti per un’avventura epica e aiutali a riconquistare la loro madrepatria. Questa versione rimasterizzata in alta definizione offre svariate novità, tra cui la ricostruzione del sistema di combattimento e sistema di ruoli. L’audio e la grafica in alta definizione permetteranno ai fan storici e non solo di vivere un’avventura del tutto rinnovata nel mondo di Ivalice.
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Senza ombra di dubbio uno dei fattori più positivi dell’intero titolo è la possibilità di poter accelerare la velocità di gioco. Per poter sbloccare ogni Licenza sulle scacchiere dei nostri personaggi sarà infatti fondamentale accumulare tantissimi LP e per farlo dovremo combattere contro centinaia di nemici. Questo farming, che potrebbe rivelarsi troppo intenso per un neofita del genere, sarà dunque alleggerito dalla possibilità di velocizzare il gioco. Combinata con i giusti Gambit, la funzione di accelerazione ci permetterà di ottenere tantissimi punti in un tempo davvero esiguo non dovendoci dunque preoccupare di spendere troppe ore solamente per accumulare LP.
A chi consigliamo FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE?
Le caratteristiche uniche di Nintendo Switch fanno sì che questa versione di FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE sia forse la migliore disponibile al momento. Nonostante i compromessi a livello di risoluzione e frame rate, la possibilità di giocare in modalità portatile fa sì che l’esperienza di gioco risulti più fluida e meno pesante anche per coloro che lo hanno già giocato in passato. Un acquisto obbligato per tutti gli amanti dei JRPG.
- Musicalmente impeccabile
- Longevità praticamente infinita
- La possibilità di giocarlo in portatile…
- …Ma al prezzo di una risoluzione inferiore
- Spesso troppo facile grazie ai Gambit
- La trama resta ancora uno dei punti deboli
FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE
Stesso gioco, nuove possibilità
Nonostante il dodicesimo capitolo non sia tra i miei preferiti, per via di una trama fin troppo scontata e neanche troppo velatamente ispirata a Star Wars, devo ammettere che FINAL FANTASY XII: THE ZODIAC AGE su Nintendo Switch ha un suo fascino inaspettato. Pur confermando che il sistema di Gambit rende l’interazione del giocatore spesso ininfluente e che il titolo ha subito un abbassamento drastico del livello di difficoltà, questi alleggerimenti sono adattissimi al gioco in modalità portatile avendo con noi una sfida non troppo pesante da affrontare per brevi sessioni di gioco. Lo Zodiac Job System e la possibilità di scegliere tra tre stili differenti per la colonna sonora rimangono dei saldi punti di forza e, se preferite la qualità generale del gioco rispetto al suo aspetto grafico, questa è forse la versione migliore del titolo attualmente in circolazione.