Keigo Shinzo (nato nel 1987 nella prefettura di Ishikawa) si è sempre saputo distinguere per una scelta di tematiche piuttosto ‘svecchianti’ nel filone del manga slice of life. Tale genere infatti, sembra aver preso particolarmente piede negli ultimi anni. L’autore non si rivolge ad un pubblico in particolare, ed è proprio questo che permette a chiunque di apprezzare le sue opere. In particolare in Holiday Junction, questo aspetto è evidente.
Vengono presentate sette storie in totale, e i protagonisti sono talmente variegati che ognuno di noi potrebbe rispecchiarsi in qualcuno di essi, anche solo in un atteggiamento, un’espressione, un pensiero. Ragazzi, bambini, animali, anziani, adulti. Scopriamo che ognuno di loro ha desideri a volte impronunciabili, a volte all’apparenza folli. Ma nessuno di loro cede. Tutti, piuttosto, hanno di ammirevole il saper/dover andare avanti, fondamentalmente da soli.
Lo stesso autore dichiara che in diverse storie ha attinto a piene mani dalle proprie esperienze personali. In particolare nella storia Il fratello e la sua sorellina, la figura dell’energico e sportivo Ichiro ricalca molto suo fratello.
In Vacanza vengono messe a confronto le realtà di due amici che trascorrono una giornata insieme dopo tanto tempo. Ormai gli anni del liceo sono alle spalle, davanti c’è la prospettiva di un lavoro precario, di una felicità che sembra non arrivare mai.
Anche Forza Yoichi!, il cui protagonista è un bambino, ricalca bene uno degli aspetti umani più complessi: l’aspettativa che sentiamo verso gli altri, ma a volte, la peggiore, quella verso noi stessi. Non ci accettiamo, siamo una delusione. E comprenderlo forse è una delle prime cose che la vita ti sbatte in faccia. No mercy.
Il sesso piace, in genere, a tutti. O alla maggior parte delle persone, a dar retta ai rotocalchi. Quindi non poteva mancare una strizzata d’occhio a quest’altro aspetto dell’umana natura in Coppia Godzilla: qui l’assurdo viene inserito in un contesto quotidiano. A quanto pare un lucertolone alto un centinaio di metri che distrugge Tokyo non è certo un motivo per non fare sesso come se non ci fosse un domani. Chapeau.
Anche nella storia ‘Detesto le belle donne’ è palpabile il disagio del protagonista (ed anche di chi legge, tanto che il primo pensiero che sfiora il lettore frettoloso è quello di stare leggendo un racconto di pedofilia) che riporta invece alla luce il trauma di Keigo verso il genere femminile. In Giappone non è raro trovare persone ‘affette’ da Lolicon (contrazione delle parole Lolita e complex), ossia un’attrazione verso ragazze giovanissime, quasi ancora bambine ma sessualmente attraenti. Prima di gridare allo scandalo però, ricordiamo che il buon vecchio Vladimir Nabokov già nel ’55 scriveva di queste tematiche e che, sostanzialmente, al di fuori del Giappone è un aspetto culturale di difficile comprensione.
La tenerezza si fa strada in particolare con altri due racconti. “Il signor Matsuda allo stagno” (tra l’altro questo racconto risulta essere uno Spin-off di “Moriyamachuu Kyoushuujo”, altra opera in volume unico dell’autore, inedita in Italia): chi di noi non si è mai illuso e cullato in quell’idea umana de ‘È il fato, è il destino’? Il sessantenne Matsuda non fa certo eccezione. E ci ricorda che ci si può emozionare (e sentire delusi) ad ogni età. Un anno della vita di Bun-chan è una storia a sé, che si distacca dalle altre in particolar modo, in quanto gran parte del fumetto è muto. Il protagonista è un pasciuto gatto e l’autore riesce a comunicare tutto ciò che questo animale vive e subisce: tristezza, pena, angoscia. Una storia che riesce a recapitare queste sensazioni con appena qualche accenno di battuta è sicuramente degna di essere letta (anche qui l’autore strizza l’occhio alla personale esperienza d’acquisto di un distributore automatico di cibo per il proprio micio).
Se ti è piaciuto consigliamo Buonanotte Pun Pun (13 volumi, edito da Panini Comics), di Inio Asano (autore della stessa generazione di Keigo) che ha contribuito a dare una svolta al modo di concepire il manga, introducendo il versante psicologico ed emozionale come fulcro di sviluppo delle storie.
La società giapponese messa a nudo, senza riserve
Holiday Juction rientra in quella categoria di manga seinen, il cui target in genere è un pubblico maschile maggiorenne. Pur essendo tranquillamente fruibile da un pubblico ben più eterogeneo, siamo portati a credere che questa scelta sia dovuta al fatto che alcune opere della raccolta siano apparse originariamente sulla rivista Manga Erotics.
Dynit ha deciso di pubblicare quest’opera per la sua collana Showcase. Possiamo affermare con sicurezza che Shinzo Keigo è un autore da tenere decisamente d’occhio, visto la sua la candidatura alla prestigiosa selezione ufficiale di Angouleme per Tokyo Alien Bros. Il suo stile infatti si presenta nella sua semplicità, d’impatto e di ampio respiro, con retini usati il minimo indispensabile, cosa che fa apparire le pagine pulite e scorrevoli.
Per lettori filantropi