Dopo anni di assenza, l’hunting game per eccellenza torna sulle console casalinghe con un episodio inedito. Monster Hunter: World sarà davvero per tutti?
Erano svariati anni che la saga di Monster Hunter non faceva capolino su console fisse in occidente, esattamente dal 2011, anno in cui Monster Hunter 3 Ultimate fu portato su Wii U, oltre che su Nintendo 3DS. Se sulle console da salotto di Sony non se ne vedeva uno dalle origini di questa saga, mentre su Xbox possiamo tranquillamente parlare di debutto, se escludiamo Frontier Online, l’MMORPG uscito unicamente in Giappone. Grazie alla nostra prova a Lucca Comics & Games 2017 e alla beta resa disponibile esclusivamente su PlayStation 4, ho avuto modo di farmi una idea del nuovo titolo targato CAPCOM e in arrivo alla fine del prossimo gennaio.
Tu sei il benvenuto nella cassa blu
Uno dei punti di forza, nonché novità di Monster Hunter: World, è la rimozione dei fastidiosissimi caricamenti tra le varie sezioni della mappa, problema che ha sempre afflitto la saga sin dalle sue origini, forse per l’hardware delle console sulle quali veniva sviluppato il capitolo in questione, o forse perché persino il suo ben più sconosciuto rivale Toukiden (precisamente nel secondo capitolo) era riuscito ad aggirare il problema, senza distinzione tra la versione PS Vita e PlayStation 4; potremo dire addio finalmente ai caricamenti indesiderati nei momenti più inopportuni o più concitati, per esempio quando un mostro ci spingeva via dall’area mandandoci in quella adiacente. Rimanendo sulla questione mappa, ho apprezzato la cura nei dettagli riposti nella flora, la diversificazione di essa nelle varie aree, e la possibilità di sfruttare appieno i vari dislivelli nelle fasi di combattimento; risulta assai appagante saltare da un punto rialzato per attaccare il mostro in maniera diretta o saltargli in groppa così da infliggergli qualche danno a suon di pugnalate. Nella beta messa a disposizione, le aree visitabili erano due, una prevalentemente boschiva, e l’altra con paludi e aree infertili. Altra piccola — ma non meno importante — novità è l’immissione di svariati accampamenti disseminati qua e là sulla mappa, nei quali potremo riorganizzare il nostro equipaggiamento, quello del nostro compagno Felyne, mangiare qualcosa cucinato dalla nostra Assistente (la quale non smetterà di darci consigli per la nostra caccia, anche dopo aver lasciato la tenda), e raccogliere gli oggetti elargitici come di consueto nella grande cassa blu.
Lunga vita alle lucciole
Diciamoci la verità, non a tutti piacciono le Palle Pittura, un oggetto utile alla segnalazione di un mostro, magari fuggiasco, sulla nostra mappa; CAPCOM ha ascoltato le nostre preghiere, complice l’introduzione di una mappa loadingfree, e in Monster Hunter: World ha introdotto gli Insetti Guida. Questi coleotteri avranno due compiti principali: indicarci la strada per il mostro protagonista della nostra caccia e segnalare oggetti utili per lo svolgimento della nostra missione, come pietre o erbe curative, ma anche gli importantissimi indizi.
Grazie all’introduzione di elementi come il sistema degli indizi e gli insetti guida ci sentiremo decisamente più coinvolti nelle battute di caccia: sarà di vitale importanza cercare le tracce del passaggio della nostra preda, come le impronte. È qui che entrano in gioco i nostri compagni insetti: dopo aver analizzato diversi indizi relativi al mostro, questi luminescenti alleati ci guideranno fino alla sua posizione precisa. Tuttavia, dovremo prestare attenzione, in quanto non sempre essi ci porteranno dal giusto mostro, ovvero l’obiettivo della missione, facendoci perdere a volte tempo prezioso con creature che potremmo benissimo lasciare indisturbate. Al contrario, quando nella missione intrapresa sarà presente un unico mostro, tutto l’entusiasmo si spegnerà nel momento in cui, grazie a questa guida, lo troveremo in pochissimo, ma veramente pochissimo tempo.
Qualitativamente parlando, il prodotto mostrato in questa beta risulta validissimo: il motore grafico affinato da CAPCOM fa la sua porca figura, sia, come detto prima, nelle ambientazioni variegate, ma anche nei modelli poligonali dei mostri. Sono rimasto davvero a bocca aperta in alcune occasioni, e non nascondo di essermi distratto nel notare alcuni particolari come la pelliccia oppure le lacerazioni sulle zampe di alcuni mostri presi di mira dai nostri continui colpi. Distrarmi a causa della grafica mozzafiato mi è costato caro all’interno del gioco, e proprio a causa di questo mi è capitato di perdere i sensi un paio di volte. Promosse a pieni voti resa estetica e ambientazioni, ma il gameplay sembra davvero sia stato semplificato per avvicinare gli scettici come me, oppure per coinvolgere neofiti, coloro che si avvicinano per la prima volta alla serie, finora spaventati dall’eccessivo impegno che richiedeva. Nella beta di Monster Hunter: World ho completato le tre missioni completamente da solo, senza alcun problema di sorta, e io, conoscendomi, posso affermare di essere sempre stato negato con qualsiasi Monster Hunter che abbia mai giocato. Quindi immaginate cosa significa provarci con un team di quattro cacciatori: per farvi capire, la missione più facile l’abbiamo completata in meno di tre minuti, senza versare nemmeno una goccia di sudore — ma prima di gridare allo scandalo, è lecito pensare che l’equipaggiamento fornitoci per questa beta fosse leggermente più potente rispetto alla difficoltà delle missioni offerte.
Oltre alla modalità Giocatore Singolo, ho avuto modo di testare la modalità Area di Addestramento e quella Multigiocatore. Nella prima ho potuto sfogare la mia rabbia repressa su barili di legno o persino colonne, testando le varie combinazioni di tasti delle armi disponibili; nella seconda invece ho potuto cimentarmi in una delle tre missioni con altri cacciatori reclutati online, facendo affidamento alle consuete modalità di ricerca, rapida o personalizzata o tramite ID sessione, oppure creando una mia sessione libera o privata.
La stagione di caccia riapre a gennaio
Sarò onesto con voi, Monster Hunter: World non è uno dei titoli che acquisterò al day one, anche perché il prossimo gennaio è bello ricco di uscite per me più importanti, ma chi lo sa: forse in un non molto lontano futuro, con qualche offerta vantaggiosa, potrei recuperare un videogioco che di primo acchito non mi ha colpito così a fondo e che io stesso, inizialmente, ho definito semplicemente un Monster Hunter col graficone. Un pregiudizio che, grazie alle novità di cui vi ho parlato poc’anzi, posso ora smentire. Certo, il presunto calo della difficoltà potrebbe far storcere il naso a molti veterani, ma chissà che col debutto della versione completa anche questi si possano ricredere. Non ci rimane che aspettare il 2018 e che riapra la stagione di caccia!