Nella storia dei videogiochi esistono dei titoli che sono stati capaci di rivoluzionare il panorama videoludico a tal punto da diventare un vero e proprio punto di riferimento per l’industria. Era il 1986 quando in Giappone venne rilasciato DRAGON QUEST, titolo nato dalla mente di Yuji Horii ispirandosi ai giochi di ruolo occidentali. Il titolo riscosse un successo straordinario, tanto da dare vita a una saga che ancora oggi è apprezzata da milioni di giocatori grazie al suo connubio tra classicità e innovazione. Il terzo capitolo è forse uno dei più amati dai fan di vecchia data, grazie anche al fatto che funge da prequel per la trilogia di Erdrick dove tutto ebbe inizio. Gli avventurieri di tutto il mondo potranno riscoprire questo capitolo grazie all’arrivo di DRAGON QUEST III HD-2D Remake.
SQUARE ENIX ha infatti deciso di sfruttare il suo apprezzatissimo motore grafico HD-2D per riportare in vita l’intera trilogia di Erdrick — Roto, in Giappone — partendo proprio dal capitolo iniziale in ordine cronologico. Con un comparto tecnico completamente rinnovato, tantissime migliorie e aggiunte al gameplay, il gioco si prospetta un titolo imperdibile per tutti gli amanti degli RPG. Ho passato decine di ore in compagnia di DRAGON QUEST III HD-2D Remake, e ora non vedo l’ora di parlarvene nella mia nuova recensione!
- Titolo: DRAGON QUEST III HD-2D Remake
- Piattaforma: PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC (Steam)
- Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
- Genere: RPG
- Giocatori: 1
- Publisher: SQUARE ENIX
- Sviluppatore: SQUARE ENIX, Artdink
- Lingua: Italiano (testi), Giapponese o Inglese (doppiaggio)
- Data di uscita: 14 novembre 2024
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: primo capitolo, in ordine cronologico, della trilogia di Erdrick. SQUARE ENIX ha già annunciato che nel corso del 2025 sarà disponibile anche DRAGON QUEST I & II HD-2D Remake in modo da avere la trilogia completa su piattaforme di attuale generazione.
Abbiamo recensito DRAGON QUEST III HD-2D Remake con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite PLAION.
Il male imperversa nel mondo da quando l’Ultrademone Padramos si è risvegliato. Fortunatamente un eroe di nome Ortega decide di partire per un viaggio alla ricerca di un modo per sconfiggere il maligno, in modo da creare un ambiente sereno in cui sua moglie e il suo erede possano vivere pacificamente. Purtroppo però l’eroe non riuscirà nella sua impresa, e il suo cammino verrà spezzato prima di riuscire a sconfiggere l’Ultrademone…
Sono passati anni da quel giorno, e l’erede del defunto eroe ha appena compiuto sedici anni. Proprio nel giorno del suo compleanno verrà convocato al palazzo reale di Aliahan dove il Re decide di affidargli la stessa missione di suo padre, partire per un viaggio che lo porterà a sconfiggere l’Ultrademone Padramos. Dopo aver trovato dei degni alleati per questa avventura, l’eroe inizierà un cammino che lo porterà a esplorare tutto il continente alla ricerca di indizi su come raggiungere il suo avversario, sconfiggerlo e realizzare così il sogno di suo padre.
Sulle orme del padre
Dal punto di vista del gameplay DRAGON QUEST III HD-2D Remake ha subito diverse migliorie rispetto alla sua controparte originale, seppur mantenendo tutte le caratteristiche che hanno reso questo titolo iconico negli anni. Piuttosto che stravolgere la struttura del gioco, SQUARE ENIX ha infatti pensato di implementare una serie di migliorie capaci di rendere l’esperienza di gioco più accessibile. All’inizio dell’avventura potremo scegliere tra tre livelli di difficoltà, in modo da poter calibrare la nostra esperienza in base al nostro stile di gioco, e sarà possibile modificare questa scelta in qualsiasi momento. Tra le migliorie all’accessibilità troviamo inoltre la possibilità di velocizzare la velocità in battaglia e la presenza dell’autosalvataggio, ma anche la possibilità di attivare un cursore che ci indicherà dove si trova il prossimo obiettivo principale per la nostra missione.
Durante l’esplorazione troveremo tantissime novità. Sparsi per il mondo di gioco infatti ci capiterà di incontrare dei puntini luminosi sul terreno che, se raccolti, ci garantiranno una serie di oggetti davvero utilissimi per la nostra avventura. Non solo monete, ma anche pezzi di equipaggiamento e i preziosissimi semi con i quali potremo andare a migliorare permanentemente le statistiche dei nostri personaggi. Ma non è finita qui, esplorando infatti ci capiterà di accedere a dei luoghi segreti caratterizzati da un’aspetto un po’ diverso rispetto al resto della mappa che ci circonda. In alcuni di essi sarà possibile ottenere oggetti o persino incontrare mostri che decideranno di unirsi alla nostra causa, ma di questo vi parlerò meglio tra poco.
Personalmente credo che la software house abbia svolto un ottimo lavoro nell’andare a smussare una serie di meccaniche che non erano invecchiate poi così bene. La possibilità di scegliere tra diverse difficoltà è perfetta sia per chi conosce poco la serie, che potrà iniziare un’avventura senza doversi preoccupare troppo, che per i veterani del franchise, che invece potranno decidere di partire fin da subito con un livello di sfida più arduo. Anche la possibilità di implementare il cursore per l’obiettivo principale è una scelta interessante, che si rivelerà utile in quei momenti in cui gli indizi dati dal gioco saranno un po’ troppo criptici. Nonostante apprezzi l’introduzione dei luoghi segreti, che aggiungono un senso di scoperta all’esplorazione, il mio lato completizionista avrebbe preferito che venissero segnati sulla mappa una volta trovati in modo da poter capire quali sono ancora da esplorare.
Una classe per domarli…
SQUARE ENIX però non si è limitata a implementare delle migliorie in DRAGON QUEST III HD-2D Remake. La software house ha infatti aggiunto una serie di elementi di gameplay inediti rispetto alla sua controparte originale, capaci di rendere questa nuova avventura ancora più variegata. Questo aspetto si riflette particolarmente nel sistema di combattimento, grazie a un sistema di Vocazioni completamente rinnovato rispetto all’originale in cui anche le classi fisiche come il Guerriero o il Lottatore otterranno abilità da utilizzare in combattimento e non saranno più legati solamente all’uso degli attacchi base. Una delle più grandi novità però è l’introduzione del Domamostri, una vocazione molto versatile in grado di sfruttare il potere dei mostri che recluteremo nel corso dell’avventura sia per attaccare gli avversari che per aiutare gli alleati con tecniche di cura.
All’interno del remake infatti sarà possibile incontrare dei mostri pacifici che decideranno di unirsi alla nostra causa, e ad essi sarà legato il minigioco inedito delle Arene dei Mostri. In alcune città infatti saranno presenti delle arene nelle quali potremo far combattere i mostri alleati e, se usciremo vincitori, potremo guadagnare ricompense davvero straordinarie. Sarà possibile far salire di livello i nostri mostri semplicemente trovando altre creature della stessa specie, se disponibili. Le novità non finiscono qui, la software house ha infatti implementato all’interno del remake una serie di boss aggiuntivi che andranno a contestualizzare meglio alcuni dei momenti della storia principale.
Ho apprezzato parecchio le novità che il team di sviluppo ha implementato all’interno di DRAGON QUEST III HD-2D Remake, specialmente per quanto riguarda le Vocazioni. Grazie a queste aggiunte infatti il sistema di classi del remake risulta molto più complesso rispetto all’originale, dando nuova vita anche ad alcune vocazioni che nell’originale non avevano molta utilità oltre alla forza fisica. I mostri reclutabili e, di conseguenza, le Arene dei Mostri sono dei contenuti davvero interessanti che si sposano piuttosto bene col resto del gioco e aggiungeranno qualche ora alla nostra avventura. Alcuni di essi infatti saranno davvero ben nascosti, e richiederanno un po’ di ingegno prima di essere reclutati dandoci così un ottimo senso di sfida.
Now in Technicolor
Dal punto di vista tecnico DRAGON QUEST III HD-2D Remake è davvero fenomenale, pur non essendo privo di qualche piccolo difetto. Graficamente il titolo risulta davvero piacevole, l’ormai collaudata formula del motore grafico HD-2D di SQUARE ENIX è stata perfezionata ulteriormente e riesce a omaggiare perfettamente l’originale pur rendendolo estremamente contemporaneo. Ho avuto modo di giocare il remake su PlayStation 5, e durante le mie ore passate in sua compagnia non mi sono capitate problematiche di alcun genere. Nonostante abbia deciso di dare priorità alla Grafica il gioco è risultato sempre estremamente fluido e non ho riscontrati cali di frame rate.
Il comparto sonoro è quanto di meglio ci possiamo aspettare da un capitolo di DRAGON QUEST, grazie alle melodie iconiche realizzate da Koichi Sugiyama. Nonostante la scomparsa del maestro la compagnia è riuscita a omaggiarlo in maniera eccellente grazie a una versione orchestrale dei brani da lui realizzati. Il comparto sonoro è stato inoltre migliorato ulteriormente grazie all’introduzione del doppiaggio, disponibile sia in giapponese che in inglese. Molto piacevole anche la localizzazione dei testi in italiano, che mantiene l’umorismo tipico che caratterizza il franchise.
Narrativamente il gioco soffre un po’ il peso dei suoi anni. Nonostante la software house abbia introdotto alcune scene aggiuntive, incluse battaglie inedite che vanno a contestualizzare alcuni elementi della trama, ci sono dei momenti in cui ci troveremo un po’ sperduti data la poca chiarezza delle informazioni ricevute dagli NPC. Fortunatamente sarà possibile rivedere in qualsiasi momento i dialoghi più importanti grazie alla funzione “Ricorda“, e il poter attivare il cursore per gli obiettivi principali si rivelerà spesso un aiuto importante. Inoltre anche se potremo modificarne l’aspetto, il ruolo del nostro party all’interno della storia sarà davvero molto marginale dato che la compagnia non ha implementato dei dialoghi dedicati a loro. Molto interessanti invece le scene aggiuntive legate al passato di Ortega, che ci permetteranno di scoprire dei dettagli aggiuntivi sul suo viaggio per sconfiggere l’Ultrademone Padramos.
DRAGON QUEST III HD-2D Remake è una riproposizione mozzafiato dell’amatissimo capolavoro, nonché origine narrativa della trilogia di Erdrick. Anni fa, il grande eroe Ortega lasciò la sua famiglia per intraprendere una grande missione, ovvero sconfiggere lo scellerato Ultrademone Padramos. Purtroppo, Ortega fallì nella sua impresa e Padramos minaccia tutt’ora il mondo intero. Ora, la prole di Ortega ha compiuto sedici anni ed è stata convocata dal Re di Aliahan per vedersi affidata una missione di grandissima importanza: proseguire la missione di Ortega, sconfiggere Padramos e salvare il mondo.
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A chi consigliamo DRAGON QUEST III HD-2D Remake?
Se siete fan del franchise, non potete certo lasciarvi sfuggire DRAGON QUEST III HD-2D Remake. Anche chi si è affacciato alla saga più recentemente, grazie al successo dell’undicesimo capitolo, sono sicuro apprezzerà questo tuffo nel passato. SQUARE ENIX ha infatti migliorato notevolmente alcuni degli elementi dell’originale invecchiati non proprio bene rendendo il titolo più accessibile. Grazie ai diversi livelli di difficoltà qualsiasi tipologia di giocatore troverà la sfida adatta a se.
- Le migliorie alla quality of life rendono il gioco più moderno
- Il comparto grafico in HD-2D è davvero sublime
- Tutte le aggiunte a livello di gameplay funzionano benissimo…
- …Ma la trama principale zoppica un po’ in alcuni punti
- I luoghi segreti non vengono segnati sulla mappa
- Seppur classica, la visuale in battaglia poteva essere migliorata
DRAGON QUEST III HD-2D Remake
La rinascita di un classico
Devo ammettere che dopo aver realizzata non una ma ben due anteprime avevo un po’ paura di trovarmi di fronte a un blocco dello scrittore per la recensione di DRAGON QUEST III HD-2D Remake. Fortunatamente il gioco è così ricco di contenuti e novità che trovo davvero impossibile stancarmi di parlarne. Qualitativamente ci troviamo di fronte a un piccolo gioiellino che rimarca come il comparto grafico in HD-2D sia davvero perfetto per questa tipologia di giochi, che si tratti di remake come in questo caso o di nuove IP. SQUARE ENIX è riuscita a smussare una serie di problematiche dell’originale implementando tante migliorie alla quality-of-life, che ci risparmieranno ore di grinding intensivo per non sopperire agli attacchi nemici. Ottima anche la scelta dei diversi livelli di difficoltà, credo che sia un modo perfetto per rendere il gioco più accessibile anche a chi è poco avvezzo con il genere. Mi sarei aspettato un po’ dal comparto narrativo, specialmente per alcuni punti che risultano ancora forse troppo blandi e che avrebbero meritato qualche piccola accortezza aggiuntiva. Nonostante tutto è innegabile che DRAGON QUEST III HD-2D Remake sia un titolo fantastico, e non vedo l’ora di continuare la trilogia di Erdrick coi prossimi capitoli.