Se avete aperto questo articolo è per due motivi: avete appena finito di vedere EVANGELION 3.0 + 1.01: THRICE UPON A TIME, ma il finale vi ha lasciati confusi, rilasciato oggi su Amazon Prime Video insieme agli altri tre film della tetralogia Rebuild; oppure, siete degli ardenti detrattori di questa reimmaginazione da parte di Hideaki Anno del canon originale, e volete semplicemente sapere come va a finire, e qual è il “vero finale” di Neon Genesis Evangelion. In ogni caso, spiegheremo per filo e per segno che cosa succede durante il finale, e le sue implicazioni. Per le nostre impressioni sul film in generale, vi lasciamo alla nostra recensione della versione vista in anteprima.
Inutile dire che l’intero articolo al di sotto di questo paragrafo è uno spoiler, quindi se non volete rovinata la sorpresa non vi consiglio di procedere oltre nella lettura; guardate il film e poi tornate qui se non avete capito qualcosa. Con i dovuti avvisi del caso dunque ci apprestiamo a spiegarvi esattamente come il director giapponese ha voluto terminare definitivamente questa leggendaria saga ventennale. Inoltre, lasceremo le analisi più profonde e simboliche agli esperti del settore; noi ci limiteremo a descrivere lo svolgimento degli eventi senza (per ora) attribuirgli significati ulteriori.
Per ragioni di spazio e di tempo, iniziamo a definire cosa intendiamo per “finale” di EVANGELION 3.0 + 1.01: ovvero l’inizio della battaglia tra Gendo Ikari e suo figlio Shinji, il primo all’interno di un EVA-13 risvegliato, il secondo all’interno del suo EVA-01. Ci troviamo nei piani più bassi della Calvary Base in Antartide, dove molti anni prima ha avuto luogo il Second Impact, a causa degli umani che hanno disturbato il sonno di Adam. Qui, un Gendo che ormai è un’entità che va ben oltre i limiti umani vuole portare definitivamente a termine il piano di Perfezionamento dell’Uomo, ormai andato ben oltre gli iniziali piani della SEELE, attraverso un Additional Impact scatenato dall’EVA-13, fusosi con l’EVA-02 di Asuka trasformata in nono Angelo, e con il suddetto Gendo che, distruggendo le difese esterne della AAA Wunder, libera una Unità 01 che fa cadere oltre la Porta del Guf.
Padre e figlio sprofondano all’interno del guscio di Adam dentro alle Porte del Guf, nell’anti-universo dove l’LCL riesce a dare forma all’immaginazione e ai ricordi delle persone, e qui iniziano a scontrarsi: Gendo armato della Lancia di Longinus, che rappresenta la disperazione, e Shinji armato della Lancia di Cassius, che rappresenta la speranza. Ben presto, Shinji si accorge che il combattimento è inutile, perchè le due unità Evangelion sono praticamente speculari nei movimenti, e si arriva ad un impasse, dopo aver combattuto in diversi scenari immaginari che arrivano persino a rompere la quarta parete, mostrandoci set cinematografici, magazzini con costumi e modellini di Evangelion e simili.
Qui, Shinji decide di fare l’unica cosa che non era mai riuscito a fare: parlare onestamente con il padre. La battaglia mentale si conclude: all’interno di un vagone di un treno vuoto, simbolo fortemente legato a Shinji e al suo isolamento, i due hanno una conversazione profonda sui motivi che hanno spinto Gendo ad agire in quel modo. Shinji vede quanto il padre alla sua età fosse simile a lui, isolato, solitario e concentrato solo dai suoi studi, fino al suo incontro con Yui. Vediamo come il desiderio di conoscenza abbia spinto Gendo, Yui e Fuyutsuki (e forse addirittura Mari stessa) a voler svelare a tutti i costi i misteri del mondo, e come Gendo ha preso la morte di Yui che lo ha devastato psicologicamente, vero catalizzatore degli eventi di Neon Genesis Evangelion. Shinji e suo padre riescono in qualche modo a conciliarsi, o quantomeno a capirsi veramente l’un l’altro per la prima volta, con Gendo che ammette i propri errori nell’aver voluto abbandonare suo figlio e fuggire invece di prendersene cura come avrebbe dovuto fare in realtà.
In “superficie”, la battaglia fra WILLE e NERV infuria ancora; l’EVA-08 in qualche modo si “fonde” con le unità EVA-09, 10, 11 e 12 per combattere contro le forze rimaste della NERV, mentre la nave AAA Wunder con la sola Misato al comando, tenta una mossa disperata per fermare l’Additional Impact: trasformare l’intera nave in una ulteriore lancia, ovvero la Lancia di Gaius, in modo da farla avere a Shinji: questo artefatto dovrebbe avere il potere di riscrivere l’intera realtà dimensionale. Per riuscirci, Misato con la Wunder si lancia a tutta velocità contro una gigantesca Rei simile a quella che avevamo visto in END OF EVANGELION, riuscendo a penetrare le sue difese con l’autodistruzione della nave, ma sacrificando la sua vita in cambio.
Questo fa sì che la Lancia di Gaius appaia nelle mani di Shinji: ora non è più Gendo ad avere la chiave per cambiare il destino del mondo. Lo scienziato a capo della NERV capisce dunque di aver perso definitivamente ammettendo che il figlio è ormai cresciuto e, ironicamente, è diventato più maturo di lui: comunque soddisfatto per aver raggiunto una sorta di comprensione con Shinji, abbandona il “treno dei pensieri” e dunque lascia in mano a Shinji il potere di riscrivere la realtà e di interrompere il Perfezionamento dell’Uomo. Qui EVANGELION 3.0+1.01: THRICE UPON A TIME e il suo finale prendono tinte ancora più surreali: tramite il potere della Lancia di Gaius, Shinji decide di riscrivere la realtà, ma prima di farlo, si confronta con tutte le persone a lui vicine. Confessa i suoi più profondi sentimenti a Kaworu, Asuka e Rei, e prende finalmente la decisione di riscrivere completamente la storia recente del mondo; una Neon Genesis, ma senza gli Evangelion. Un mondo dove gli Angeli, la NERV e tutto il resto proprio non sono mai esistiti.
Uno Shinji decisamente più maturo è dunque pronto a sacrificare la sua vita per ottenere questo risultato, impalandosi con la Lancia di Gaius; ma viene fermato dallo spirito all’interno dell’EVA-01, ovvero sua madre Yui, che lo espelle forzatamente dall’Entry Plug; Shinji dovrà vivere in questo nuovo mondo, a sacrificarsi definitivamente sarà sua madre, che viene abbracciata da dietro dall’EVA-13, con Gendo Ikari al suo interno. Madre e padre finalmente riuniti, completano il processo di riscrittura radicale della realtà performando un rituale conosciuto come Deicidio, cancellando tutti gli Evangelion e tutte le tracce della loro esistenza dalla storia dell’umanità. La Rei gigante si dissolve nello spazio, e tutte le anime del mondo, condensate all’interno della sua testa, vengono rilasciate. Il mondo viene ripristinato a com’era prima dei vari Impact, e le persone e gli animali trasformati da questi eventi ritornano ad avere forma, ricadendo lentamente sulla terra. Shinji aspetta l’arrivo di Mari Makinami Illustrious, precedentemente dispersa nell’anti-universo, su una spiaggia che lentamente viene sempre più “semplificata” nei tratti e nelle animazioni per indicare la riscrittura della realtà. Quest’ultima arriva proprio all’ultimo secondo, ringraziando la sua Unità 08+09+10+11+12 e dicendogli addio come “Ultimo degli Evangelion”.
Nella sequenza finale, ambientata in una stazione ferroviaria in un mondo “normale”, vediamo di sfuggita Asuka, Rei e Kaworu decisamente più cresciutelli, fino ad arrivare a Shinji; anch’esso adulto e vestito da buon salaryman ma ancora con il DSS Choker addosso. Quest’ultimo si incontra con Mari Makinami Illustrious che ripete una frase detta in precedenza nel film prima di togliergli il collare, indicando che loro due hanno comunque alcune memorie di quanto successo in precedenza. I due si alzano ed escono dalla stazione, sulle note di One Last Kiss di Utada Hikaru; li vediamo correre verso l’esterno, inseriti in sovrimpressione in una sequenza filmata dall’alto in live action, che ci mostra la città di Ube, in cui Hideaki Anno è nato. Così EVANGELION 3.0 + 1.01: THRICE UPON A TIME ha un finale: tutti i Children, in un mondo senza Eva e Angeli, sono liberi di vivere la propria vita. E il mondo senza Evangelion, ironicamente, è proprio la nostra realtà. Se qualcuno vede uno Shinji e una Mari adulti girare per le strade di Ube, nella prefettura di Yamaguchi, per favore ce lo faccia sapere.