D3 PUBLISHER ha inaugurato un nuovo teaser site per Omega Labyrinth Life, secondo capitolo della saga sviluppato dal team Matrix. La particolarità di questo sito è che, oltre a offrirci il solito countdown, fa il verso a una delle serie di Gundam più amate in Giappone e nel resto del mondo: Mobile Suit Gundam 0083 STARDUST MEMORY.
Il sito, infatti, è intitolato Omega Labyrinth Life 0083 STARDUST MEMORY e presenta un visual con l’immagine della Terra vista dallo spazio, con una serie di meteoriti che stanno per colpirla. A rincarare la dose, l’headline recita: “Oppai! Sono tornato a casa” — ovvia citazione all’antagonista Anavel Gato e alla sua celebre frase: “Solomon! Sono tornato!”. L’Operation Stardust della serie originale qui diventa “Operation Star Breasts”, con uno scopo ben più nobile (???) rispetto a quella di Gato.
Il conto alla rovescia terminerà domani alle ore 17:00 JST e il sito svelerà nuove informazioni riguardanti il gioco in sé che, chiaramente, non avranno nulla a che vedere con Gundam 0083. Omega Labyrinth Life vedrà la luce nel corso di quest’anno su Nintendo Switch.
Omega Labyrinth Life – Sinossi
L’Accademia Femminile Bellefleurs possiede un enorme e meraviglioso giardino. Questo splendido giardino è oggetto di una misteriosa leggenda che narra di fiori che continuano a sbocciare in eterno grazie al miracoloso potere emesso dalla pianta sacra “Flora” che cresce al centro di esso. Questo istituto è frequentato da fanciulle di altissimo rango, e la nostra storia inizia con l’arrivo di una nuova studentessa trasferitasi alla Bellefleurs: il suo nome è Hinata Akatsuki. Sebbene il cuore di Hinata fosse colmo di aspettative su ciò che la sua nuova vita scolastica le avrebbe offerto, il giorno dopo il suo arrivo i sempreverdi fiori dell’enorme giardino iniziano ad appassire uno dopo l’altro. Per ripristinare la bellezza di questo meraviglioso giardino, Hinata e le sue compagne, ognuna spinta dai propri sentimenti, si imbarcheranno in un’avventura all’interno di una caverna sacra.
Fonte: D3 PUBLISHER via Gematsu