BANDAI NAMCO Entertainment porta avanti la sua celebrazione dell’eroe in questo 2020 iniziato da appena pochi mesi e, dopo aver rilasciato ONE PUNCH MAN: A HERO NOBODY KNOWS, tocca a MY HERO ONE’S JUSTICE 2, secondo capitolo del fighting game sviluppato da Byking che propone una continuazione della storia vista nell’anime di My Hero Academia fino a oggi. Vediamo… dove eravamo rimasti?
Nato senza Quirk, il giovane Izuku Midoriya è stato scelto dal paladino della giustizia per eccellenza All Might come nuovo contenitore del One for All, una potente unicità in grado di essere trasmessa. Le qualità del giovane protagonista lo rendevano il più adatto a proseguire la lotta contro il male, specialmente adesso che il fisico di Toshinori Yagi, questo il vero nome di All Might, ha iniziato un irreversibile conto alla rovescia prima del suo totale declino. Ora è il tuo turno.
Dopo il riuscito salvataggio dell’amico e rivale Bakugo dalle grinfie dei terribili villain, e dopo aver assistito alla spettacolare battaglia tra All Might e All for One, il celebre eroe ha dato fondo a tutto il proprio potere passando definitivamente il testimone a Deku, che ora più che mai dovrà iniziare la sua scalata nel mondo degli eroi per essere all’altezza di quel ruolo che gli è stato lasciato. Nuovi nemici ed elettrizzanti battaglie attendono i nostri beniamini della U.A.!
- Titolo: MY HERO ONE’S JUSTICE 2
- Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC / Steam
- Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
- Genere: Fighting Game
- Giocatori: 1-4 (locale e online)
- Publisher: BANDAI NAMCO Entertainment
- Sviluppatore: Byking
- Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 13 marzo 2020
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: ulteriori personaggi giocabili
- Note: disponibile anche una Collector’s Edition contenente gioco, una bellissima figure con LED, una steelbook esclusiva, uno shikishi, due portachiavi e un badge del gioco.
Abbiamo recensito MY HERO ONE’S JUSTICE 2 con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da BANDAI NAMCO Entertainment.
È passato più di un anno da quando BANDAI NAMCO Entertainment ha fatto sognare i fan della serie My Hero Academia con MY HERO ONE’S JUSTICE, secondo titolo per console dedicato all’opera di Kōhei Horikoshi nonché il primo ad arrivare in Occidente (My Hero Academia: Battle for All per Nintendo 3DS ahimé non ebbe la stessa fortuna). Perché tutta questa attesa? Semplice: quando si tratta di prodotti basati su serie in corso, talvolta è necessario attendere che il materiale si accumuli per poter tornare a offrire un prodotto davvero corposo e degno di essere considerato un sequel. E finalmente, con un po’ di pazienza, ci siamo arrivati!
The story so far
Ripartiamo con le vicende della serie proprio lì dove l’avevamo lasciata con il suo predecessore, ovvero, come sicuramente avrete capito dalla introduzione, dal salvataggio di Bakugo dal nascondiglio dei villain e l’epico scontro tra All Might e All for One, dove il nostro pompatissimo paladino della giustizia per eccellenza ha dato fondo a tutto il potere rimasto ancora in lui. Proprio da questo piccolo recap si aprono le vicende di MY HERO ONE’S JUSTICE 2, proposte in maniera automatica al primissimo avvio del gioco, dove abbiamo modo di ammirare anche lo stile narrativo delle vicende che ci accompagneranno nel corso della Story Mode. Il tutto si ripresenta in modo davvero molto simile al primo capitolo, ovvero con dei fotogrammi della serie animata o illustrazioni varie che ci vengono proposte sullo schermo posizionate in modo da ricordarci le vignette delle pagine di un fumetto, tutto perfettamente narrato dai doppiatori dei personaggi.
Anche stavolta avremo una storia divisa in due parti, un lato per gli eroi e uno per i villain, dove nel primo rivivremo gli eventi come li conosciamo e nel secondo ammireremo il tutto da un punto di vista diverso. A offrire un terzo punto di vista ci pensano le missioni secondarie, nelle quali ci imbatteremo spesso fra una missione di storia e l’altra. Sebbene tutti gli stage e quasi tutti i personaggi che compongono il roster iniziale siano disponibili fin da subito, questa modalità ci offre tutt’altra tipologia di oggetti sbloccabili. Fra questi troviamo costumi e accessori per la personalizzazione, voci, schede personaggio e tanto altro ancora, ma solo e soltanto se saremo in grado di soddisfare i vari requisiti (di norma tre per ciascuna missione) che ci verranno proposti. Questi spaziano da un semplice completa il capitolo, di norma il primo punto che si sblocca facilmente, fino a un vinci con una determinata percentuale di vita rimasta, o vinci usando l’attacco Plus Ultra, completa entro un certo numero di secondi, e così via.
Data la porzione di storia offerta, anche in questo secondo capitolo ci troviamo davanti a una modalità storia davvero corposa e longeva, da giocare e rigiocare non solo per completarla nella sua interezza, ma anche per sbloccare tutti i vari bonus che ci vengono messi a disposizione quando, appunto, avremo soddisfatto le varie condizioni richieste da ciascuna battaglia. E di roba da fare, credetemi, ce n’è.
Why can’t I hold all these modes?
Tutti coloro a cui lo Story Mode di solito non basta e cercano più modalità secondarie in grado di aumentare piacevolmente la longevità del gioco, troveranno in questo episodio anche una classica modalità Arcade, in cui sfidare la CPU in una serie di combattimenti a ripetizione senza l’obbligo di seguire la storia, nonché le classiche modalità multigiocatore online che in locale, utile anche per chi non cerca solo la competizione in rete. Per quanto riguarda la modalità online, potremo cimentarci sia in partite amichevoli o classificate contro giocatori di tutto il mondo, sia in battaglie singole che in gruppo, ma è interessante vedere che è presente un’opzione per gli eventi futuri che il gioco metterà a disposizione. In locale invece sarà possibile non solo sfidare l’IA, scegliendo anche il livello di difficoltà, ma avremo addirittura la possibilità di affrontare partite sia a due giocatori che a quattro. Nel primo caso, sia noi che il secondo giocatore avremo totale controllo del nostro team, nel secondo sarà il terzo giocatore a controllare le nostre due spalle e il quarto si occuperà di quelle dell’avversario.
A tutto questo si affianca anche una divertente Mission Mode, in cui selezioneremo i nostri personaggi preferiti per formare un team e affrontare alcune missioni dalla difficoltà variabile. Il tutto ci viene proposto come se fossimo parte di un’agenzia, e starà a noi accettare i vari incarichi messi a disposizione cercando di mantenere sempre alto il livello di supporto perché, una volta che questo sarà sceso a zero, l’eroe in questione verrà rimosso. In questa modalità le battaglie assumono anche un sapore decisamente più tattico, tutto dovuto alla presenza di alcune ricompense capaci di aumentare gli HP, l’attacco oppure offrire altri benefit vari una volta assegnati. Una modalità secondaria abbastanza divertente e utilissima anche solamente quando si vuole spezzare la routine della modalità storia, fin troppo diretta in quel che c’è da fare, e ci si vuole impegnare un po’ di più gestendo anche qualche altro aspetto del gioco.
Brucia Quirk, fino ai limiti estremi!
Chi viene dal precedente capitolo, si ritroverà in mano un titolo davvero molto familiare sotto molti aspetti, ma anche i fan dei giochi BANDAI NAMCO Entertainment basati su serie animate si sentiranno a casa. La formula proposta da questo MY HERO ONE’S JUSTICE 2 è un classico fighting game di stampo Arena Fighter, ovvero quel particolare genere di giochi di combattimento che offre una maggiore libertà di movimento rispetto a un classico picchiaduro, ma che comunque si svolge all’interno di uno scenario (o appunto, di un’arena) ben delineata. Se quello che vi ho appena detto vi riporta alla mente titoli del calibro di JUMP FORCE o il più recente ONE PUNCH MAN: A HERO NOBODY KNOWS, non vi state sbagliando: la tipologia di gioco è esattamente la stessa, fatta eccezione per i partecipanti ai vari scontri. Se nei titoli appena citati potevamo usare dei team fino a un massimo di tre personaggi, liberamente intercambiabili durante il combattimento, stavolta abbiamo sì la possibilità di controllare una squadra sempre composta da un massimo di tre personaggi, ma in questo caso solo uno combatterà effettivamente, mentre gli altri fungono da sidekick, ovvero da spalle o supporter che entreranno in campo solo quando chiamati e se ne andranno subito dopo che avranno effettuato il loro attacco.
Anche stavolta ci troviamo davanti un roster di personaggi davvero molto ricco e interessante, che però continua a essere dotato di un moveset ancora molto limitato. Sebbene non nego comunque che, almeno stavolta, si sia voluto provare a escogitare qualcosa per ampliare un minimo gli attacchi eseguibili dai vari personaggi, restano comunque troppo pochi, e la sensazione di ritrovarsi a effettuare sempre le stesse combo è abbastanza alta. È comunque interessante vedere che lo sviluppatore abbia provato a migliorare ulteriormente il prodotto e l’appeal anche verso chi è più esperto con i videogiochi, offrendo all’inizio di ogni battaglia la possibilità di scegliere se eseguire combinazioni di mosse in maniera automatica o manuale, e se i nuovi attacchi dei vari personaggi dovranno essere eseguiti con una pressione veloce o mantenuta di alcuni tasti. Un’ottima scelta, dato che offre a tutti la possibilità di regolare varie meccaniche in base alle proprie preferenze, al proprio stile e all’esperienza. Ovvero, chi è poco pratico può preferire un sistema di combo automatiche mentre chi ha un po’ più di dimestichezza si può sbilanciare con i controlli manuali. Allo stesso modo, i giocatori dalla mano lesta e sempre in movimento possono preferire un sistema di esecuzione veloce mentre gli altri potrebbero voler evitare di sbagliare i movimenti in balia della fretta e della velocità, andando sul sicuro e tenendo premuta una combinazione di tasti.
What’s new?
Dopo aver parlato del titolo in generale, ho deciso di dedicare questo piccolo paragrafo a tutti coloro che hanno giocato al primo capitolo di questa serie e che in questo momento si stanno chiedendo “ma cosa offre di nuovo?”.
Iniziamo con un po’ di comparazioni utili. Innanzitutto i personaggi, ovvero un bel roster corposo di 41 personaggi giocabili contro i 20 del primo titolo, mentre per quanto riguarda gli stage parliamo di ben 25 contro i passati 15. È giusto far notare la rimozione della meccanica di Ring Out dalle arene che lo permettevano, con personaggi che adesso sbatteranno contro una sorta di muro invisibile invece di finire fuori dal ring e ottenere una sconfitta.
Oltre alla possibilità di effettuare dei veloci scatti ogni volta che ci stiamo parando, adesso possiamo contare su spalle decisamente più utili ed efficienti, che stavolta saranno in grado di usare i rispettivi attacchi Plus Ultra semplicemente premendo due volte il rispettivo tasto dorsale. È carino inoltre citare la presenza di introduzioni ai combattimenti personalizzate a seconda dei personaggi scelti nel team: tre personaggi scelti in modo casuale offrono un’introduzione generica, mentre se sceglieremo alcuni personaggi che nella serie hanno una determinata correlazione, potremo assistere ad alcune introduzioni speciali. Anzi, facciamo così: ve ne mostro due proprio qui sotto!
Polaris
Dal punto di vista estetico ci troviamo davanti a un titolo che strizza l’occhio a tutti gli amanti dell’anime, in quanto l’impronta usata per la realizzazione dei modelli ne richiama molto lo stile. Molto accattivanti anche i menu, come quello principale, che propone qualche sorta di animazione sul fondale, mentre in precedenza avevamo solo modelli statici. Mi è molto piaciuto anche lo stile delle interfacce nelle lotte, come le barre HP e Plus Ultra, che ora hanno un forte richiamo allo stile tipico dei fumetti americani. Tutto sommato, anche in questo caso le finiture grafiche ci sono, anche nei modelli stessi si può notare un leggero miglioramento, anche se non manca di certo qualche problemino. Ad esempio quando un colpo forte in volo che scaglia a terra i personaggi, essi si fondono letteralmente con il terreno più che creare una sorta di cratere. Si poteva fare di meglio, ma nulla che come al solito non si possa risolvere con una patch.
Il comparto sonoro invece è abbastanza orecchiabile e intrigante, molto divertente da ascoltare e piacevole da avere come sottofondo durante le varie battaglie. No, se ve lo state chiedendo, non sembrano esserci brani provenienti dall’anime. Ma va bene lo stesso, DRAGON BALL Z: KAKAROT i vari trailer di Captain Tsubasa: Rise of New Champions mi hanno abituato male.
La battaglia per la giustizia continua, ma questa volta la sfida si fa più grande, più cattiva e più stravagante in MY HERO ONE’S JUSTICE 2. Basato sul famoso anime, tutti i tuoi personaggi preferiti tornano in questo fighting game 3D che mette eroi e cattivi in competizione per la giustizia. Attraversa la storia dell’anime e vivi battaglie memorabili e scene divenute iconiche. Riprendi l’avventura dopo la fine di MY HERO ONE’S JUSTICE e scopri cosa è accaduto a Deku e alla classe della U.A. Il roster di MY HERO ONE’S JUSTICE è tornato e insieme a loro ci sono nuovi personaggi della serie. Insieme ai nuovi personaggi giocabili, crea il team dei tuoi sogni con l’eroe o il cattivo che preferisci. Combatti, metti insieme combo speciali e prova i Quirk per mettere al tappeto i tuoi avversari!
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A chi consigliamo MY HERO ONE’S JUSTICE 2?
Se avete adorato la formula proposta dal primo titolo, allora potreste rimanere piacevolmente sorpresi da questo suo sequel. Tanti personaggi e stage, una storia bella corposa, tante cose da fare e da sbloccare… insomma, qualche novità interessante c’è e si sente. Non tantissime, ma ci sono. Se MY HERO ONE’S JUSTICE vi è piaciuto, non potrete fare a meno di mettere le mani su questo secondo episodio. Se invece già quello non era di vostro gradimento, sappiate che MY HERO ONE’S JUSTICE 2, in quanto proseguimento, offre praticamente la stessa identica sostanza.
- Tanti nuovi personaggi e stage
- Buona longevità e tanti oggetti sbloccabili
- Le novità ci sono. Non tante, ma ci sono
- Il parco mosse continua a essere limitato
- La CPU talvolta confonde le battaglie con l’acchiapparello
- Speravo nel rinnovamento di qualche attacco Plus Ultra
MY HERO ONE’S JUSTICE 2
Un eroico sequel che non spicca ancora il volo
MY HERO ONE’S JUSTICE 2 fa tesoro di tutto quello che è riuscito a proporre il suo predecessore e lo offre nuovamente alla schiera di suoi fedelissimi fan rimasti in attesa di poter proseguire le avventure di Deku e compagni anche in campo videoludico. Certo, non è il più fluido degli Arena Fighter, e non mi sarebbe dispiaciuto vedere risolti alcuni dei problemi che affliggevano anche il primo titolo, tra cui dei personaggi con un moveset davvero basilare che si approccia molto di più a un giocatore alle prime armi che a un veterano, ma una cosa è certa: chi ha amato il buon vecchio MY HERO ONE’S JUSTICE adorerà alla follia anche questo. Grazie ai suoi tantissimi personaggi e una longevità notevole che, specialmente in questi giorni di quarantena da Coronavirus, può davvero far comodo.