Che Hideki Kamiya covasse in sé il desiderio di poter lavorare a Bayonetta 3 è un concetto che conoscevamo in molti, visto che per ben due anni aveva espresso la volontà di tornare a lavorare alla serie come durante l’intervista all’E3 2016 dove aveva chiaramente detto che non poteva certamente fermarsi al secondo capitolo. E poi l’annuncio poco meno di due mesi fa, confermando una realtà che avevamo atteso per davvero tanto tempo.
In molti si erano chiesti perché come esclusiva Nintendo Switch e oggi lo stesso Kamiya viene in nostro soccorso raccontandoci una storia sul passato della serie attraverso quindici post inviati attraverso il suo account Twitter. Tutto inizia ricordando come funziona il rapporto tra le varie case di sviluppo, con la firma di un contratto per la produzione di un titolo specifico ricevendo fondi periodici. Per il primo Bayonetta l’accordo fu firmato con SEGA, che anche oggi ne detiene i diritti, sviluppando inizialmente il titolo solo per Xbox 360 essendo ancora troppo giovani per riuscire a sostenere uno sviluppo multi-piattaforma. La pubblicazione su PlayStation 3 e PC è stata affidata a compagnie legate a SEGA, a cui spetta la discrezione di promuovere o meno nuovi sviluppi.
Per Bayonetta 2 invece si seguì quasi una linea affine, trovando sempre in SEGA il punto di partenza per lo sviluppo costretti però a uno stop improvviso ai fondi a causa di alcuni problemi interni alla compagnia. Fu grazie a Nintendo che Bayonetta 2 fu pubblicato, con la loro volontà di inserirsi nell’accordo commerciale e di dare a PlatinumGames il denaro di cui aveva bisogno per ultimare il gioco portandolo così su Wii U. L’arrivo del primo Bayonetta sulla medesima piattaforma fu conseguenza di un accordo successivo tra le due compagnie, con un sentito ringraziamento a SEGA per non averne rifiutato l’adattamento.
Bayonetta 3 infine può essere considerato come un ringraziamento a Nintendo per il supporto ricevuto fino a quel momento, senza il quale probabilmente la saga non sarebbe esistita o almeno non come la vediamo oggi. Certo, la decisione di pubblicarlo su Nintendo Switch è stata anche stavolta frutto dell’intesa tra la casa di Kyoto e SEGA secondo una loro personale strategia commerciale ma è indubbio l’impegno di PlatinumGames nella produzione. Vogliono sviluppare un grande titolo e possiamo essere certi che non ci deluderanno.
Fonte: PlatinumGames via DualShockers