BLUE LOCK: alla scoperta dell’anime

Lo scorso ottobre ha debuttato ufficialmente l’anime di uno degli spokon più apprezzati dell’ultimo periodo, BLUE LOCK, fumetto ideato da Muneyuki Kaneshiro (As the Gods Will, Jagan) e disegnato da Yusuke Nomura arrivato nel nostro paese ad agosto grazie a Planet Manga, la quale propose il primo volume a un prezzo speciale di quattro euro, rispetto ai sette standard di copertina. Il successo dietro la serie però va oltre il solo calcio: molte dinamiche all’interno della “prigione blu” sono più da classico degli shonen, dato che avremo dei veri e propri power-up e una costante lotta per la sopravvivenza.

Quanto visto nei primi episodi risulta molto fedele alla controparte cartacea, con l’unica grande differenza che si presenta proprio nelle battute iniziali del primo episodio, dove per questioni presumibilmente di tempo, la riunione della Japan Football Union è stata tagliata di netto con l’azione che si sposta immediatamente alla partita in cui Isagi viene sconfitto da Kira. Nonostante ciò toccherà a Ego, l’ideatore del progetto, spiegare ai ragazzi il motivo della nascita del Blue Lock, ossia la volontà di stravolgere il calcio giapponese, da sempre incentrato sul gioco di squadra e che non ha mai avuto un “bomber di razza”.

L’obiettivo di questa stravagante struttura di allenamento e detenzione è quella di creare l’attaccante perfetto, e lo farà in una sorta di battle royale tra i giocatori più promettenti dell’intero Giappone. I “diamanti grezzi” come chiamati da Ego, verranno qui divisi in varie sezioni e già nel Team Z, quello in cui sarà presente il protagonista Yoichi Isagi, potremo ammirare personalità interessanti e tutte diverse fra loro. Non mancheranno giocatori che fanno del loro fisico un punto di forza, chi punta tutto sul dribbling, o persino talenti alla ricerca di un riscatto dopo aver subito un brutto infortunio. Tradimenti, voglia di superare i propri limiti, impadronirsi dei punti di forza degli avversari, tutto questo e molto altro è presente in ogni partita di Blue Lock.

Quest’opera ha goduto di un grandissimo successo in patria, tanto da arrivare a fare colpo persino sul mangaka Hajime Isayama, creatore del celebre Attack on Titan, il quale ne ha addirittura consigliato la lettura ai suoi fan. Non solo: l’opera di Nomura e Kaneshiro è riuscita a conquistare persino il 45° Kodansha Manga Award, dimostrando che con una buona trama di sottofondo anche un fumetto sportivo può arrivare ad imporsi al grande pubblico. Un purista del calcio lo apprezzerà probabilmente meno di un Giant Killing, ma con la sua componente da “Hunger Games” Blue Lock ha certamente trovato una grande cerchia di appassionati pronti a scoprire se Isagi riuscirà davvero a far vincere la prima storica Coppa del Mondo al Giappone.

Curato dallo studio 8-bit, famoso per aver realizzato le prime due stagioni dell’apprezzato Vita da Slime, l’anime vede coinvolti nella produzione Tetsuaki Watanabe, con Shunsuke Ishikawa in qualità di assistente alla regia, mentre al character design invece troviamo Masaru Shindo e Taku Kishimoto a supervisione della sceneggiatura. La opening Chaos ga kiwamaru cantata dagli Unison Square Garden, così come la ending Winner di Shugo Nakamura, ci sapranno catapultare appieno nell’atmosfera dell’opera.

Per noi italiani, la visione è disponibile attraverso la piattaforma Crunchyroll, con la diffusione di episodi a cadenza settimanale in simulcasting, restando quindi in pari con quelli trasmessi in Giappone. I primi tre episodi sono visionabili in maniera totalmente gratuita, mentre dal quarto in poi sono accessibili solo agli abbonati.