EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN – Recensione

La nostra recensione della versione PC di EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN, spin-off della serie EDF sviluppata originariamente da Sandlot

EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN - Recensione

Nel mondo di questo spin-off EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN gli Aggressori, forme aliene che impiegano insetti giganti e altre creature per invadere la Terra, hanno vinto da molto tempo. I governi mondiali sono crollati, dando modo all’organizzazione che dà nome al titolo, l’Earth Defense Force, di avere praticamente carta bianca e sostituirsi a loro. Impersoneremo un soldato dell’EDF risvegliato dopo dieci anni di coma, che in un mondo distrutto dovrà respingere i dominatori alieni e altre minacce come quella rappresentata dalla Kindred Rebellion, un’altra organizzazione umana che non approva i metodi dei nostri datori di lavoro.

Sandlot, storico sviluppatore della saga, per questa volta ha lasciato il testimone a YUKE’S, la software house dietro tutti i giochi della serie WWE di 2K Games ormai da anni, dandole il compito di svecchiare un’esperienza che, come già avevo fatto notare nella mia recensione di EARTH DEFENSE FORCE 5, ormai mostrava davvero troppi segni dell’età. Posso quindi assicurarvi che, se dal lato tecnico è davvero stato fatto un enorme passo in avanti seppur con qualche angolo ancora troppo ruvido, dal punto di vista del gameplay questo EARTH DEFENSE FORCE IRON RAIN non ci è andato giù troppo pesante, realizzando quindi un prodotto un po’ più “annacquato” nelle meccaniche ma sicuramente familiare a chiunque abbia giocato ad un altro titolo della serie.

EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN - Recensione

  • Titolo: EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN
  • Piattaforma: PlayStation 4, PC / Steam
  • Versione analizzata: PC / Steam (EU)
  • Hardware utilizzato: CPU Intel i7-7700, GPU Nvidia RTX 2070/GTX 750, 16GB di RAM
  • Genere: Sparatutto, Action
  • Giocatori: 1-4 (multiplayer online)
  • Publisher: D3 PUBLISHER
  • Sviluppatore: YUKE’S
  • Lingua: Inglese, Italiano (testi), Giapponese, Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 11 aprile 2019 (PlayStation 4), 15 ottobre 2019 (PC / Steam)
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: più di 35 oggetti cosmetici e di personalizzazione equipaggiamento
  • Note: spin-off della serie EARTH DEFENSE FORCE sviluppata da Sandlot

Abbiamo recensito EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN con un codice PC fornitoci gratuitamente da YUKE’S tramite D3 PUBLISHER.

Aw shit, here we go again

Il gameplay di questo IRON RAIN è rimasto sostanzialmente immutato rispetto agli altri capitoli della saga: partendo da una hub centrale dove personalizzare outfit ed equipaggiamento, ci imbarcheremo in varie missioni (cinquantadue in tutto) dove verremo piazzati in un’enorme mappa quasi totalmente distruttibile, ed insieme ad un ristretto gruppo di soldati, affronteremo orde e orde di alieni che, almeno inizialmente, non saranno nient’altro che i modelli di insetto enormi a cui ormai ci eravamo abituati nelle puntate precedenti, il tutto intervallato da alcune creature robotiche ed altre dalle forme decisamente più esotiche. In generale l’obiettivo è molto semplice e va a finire tutto in uno  “stermina qualsiasi cosa si muova”, ma ogni tanto YUKE’S prova a cambiare le carte in tavola aggiungendo alcuni obiettivi, facendoci difendere una zona da un certo numero di ondate, resistere per un certo lasso di tempo, e così via. Insomma, ogni missione nel bene o nel male si assomiglia, cosa resa paradossalmente meno tediosa dal fatto che questo gioco è decisamente più breve della media della serie di Sandlot. Una novità a due facce è rappresentata dalla meccanica di Overdrive, uno stato alterato che per qualche secondo permette di infliggere più dannie ricaricare l’arma molto in fretta. Il rovescio della medaglia è che questa è attivabile solamente una volta durante un’intera missione, cosa che a difficoltà più alte può essere davvero problematica e ne scoraggia l’uso.

EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN

Sono inoltre state fatte delle forti semplificazioni per quanto riguarda le varie classi disponibili: alla base c’è un singolo personaggio che andremo a controllare, incredibilmente personalizzabile non solo negli equipaggiamenti (che troveremo regolarmente avanzando nelle missioni) ma anche nell’aspetto fisico e nel vestiario, così tanto che sarà possibile creare senza problemi un wrestler seminudo con i codini se lo vorremo, una volta sbloccati gli oggetti cosmetici adatti. Le classi, che nei giochi precedenti andavano a modificare radicalmente lo stile di gioco con armi uniche equipaggiabili, qui vengono sostituite dal PA-Gear, una sorta di esoscheletro con diverse funzioni: le armi non sono più limitate e sarà possibile, volendo, fare tantissimi esperimenti, oppure semplicemente entrare in campo con i due lanciarazzi più grandi che ci vengono forniti e andare avanti così, a furia di spam di razzi. Insomma, la libertà data al giocatore è massima, nonostante molte armi siano comunque bloccate a livelli di difficoltà maggiori o a seconda del punteggio che otterremo dopo ogni livello.

Uno dei punti di forza della serie di EARTH DEFENSE FORCE è sempre stato il comparto multiplayer, in grado di rendere ancora più caotici i campi di battaglia già pieni fino all’orlo di esplosioni, urla e insetti volanti. Purtroppo, questa volta non l’ho neanche potuto provare: ad appena un mese dall’uscita infatti sia la modalità PVP che quella co-op online avevano le lobby completamente deserte: il record è stato di tre partite online visibili in contemporanea: una hostata da giapponesi, prontamente rifiutata causa latenza troppo alta, e altre due chiuse da password. Insomma, chi sta giocando di sicuro non lo sta facendo online, e creare una partita mia, aperta a tutto il mondo e di sera, non ha attirato nessuno neanche dopo ben un quarto d’ora.

Back to the… present?

Invece dell’engine proprietario di Sandlot, YUKE’S ha utilizzato l’Unreal Engine 4 alla base di IRON RAIN, ed è la prima cosa che si nota non appena si prende il controller o il mouse e la tastiera (perfettamente supportati) in mano: adesso le ambientazioni sembrano decisamente più vive e dettagliate, con ombre realistiche, texture migliori, tantissimi effetti particellari e in generale mettendo a confronto i precedenti sembra sia stato fatto un passo generazionale enorme. Ovviamente, questa maggiore fedeltà grafica ha portato anche ad un maggiore impegno della GPU su PC: ho testato il gioco con una RTX 2070 e con una GTX 750 Ti overcloccata: nel primo caso con tutti i settaggi al massimo il gioco riesce a tenere tranquillamente i 60 fotogrammi al secondo fissi (purtroppo bloccati), mentre nel secondo con tutti i dettagli al minimo l’esperienza è insopportabile e ingiocabile. Insomma, per godere appieno di queste migliorie sarà necessario quantomeno possedere hardware di fascia media relativamente recente. Un altro problema è dato dalla mancanza di risoluzioni più alte del FULL HD: chi ha un monitor 2K o 4K sarà quindi costretto a giocarlo tristemente in finestra, oppure fare i conti con una sfocatura generale del tutto veramente inaccettabile. Il comparto audio, purtroppo, è completamente dimenticabile: la colonna sonora fa letteralmente solo da sottofondo con nessuna traccia memorabile, mentre i dialoghi mancano un po’ di quell’aspetto so bad it’s so good che tanto apprezzavamo, specialmente in giapponese.

EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN

A chi consigliamo EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN?

EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN cerca di espandere la propria demografica, riuscendoci solo a metà. In questa sua nuova veste dovrebbe riuscire a convincere gli scettici che lo criticavano per dei dettagli visivi veramente obsoleti, ma nel semplificare i vari stili di gioco e nel prendersi più seriamente per quanto riguarda storia e temi forse va ad alienare un po’ quello zoccolo duro dei fan “puristi” che ne apprezzavano il puro e semplice trash. Per i neofiti può essere un buon punto di partenza, e giocato con amici diventa davvero divertente, ma è difficile giustificare l’acquisto di quattro copie al prezzo intero a cui viene venduto attualmente, e non aiuta il fatto che la scena multiplayer, almeno su PC, sia quasi totalmente abbandonata a poco meno di un mese dal lancio. Un plauso va comunque fatto a D3 PUBLISHER che ha deciso di tradurre i testi di questo titolo: non che sia necessario leggere molto per capire la trama o le meccaniche di gioco, ma fa comunque molto piacere non venire completamente ignorati come tanti altri distributori o sviluppatori, anche più blasonati, fanno regolarmente.

  • Graficamente ha fatto un enorme passo in avanti
  • L’azione frenetica e pazzoide per cui la saga è conosciuta c’è sempre
  • Tantissima libertà di personalizzare il proprio personaggio
  • Completa traduzione in italiano dei testi

  • Troppi limiti tecnici su PC
  • Prendendosi più sul serio, il gioco perde un po’ del suo fascino da B-movie
  • Colonna sonora e comparto audio totalmente dimenticabili
  • Il multiplayer su PC è già quasi deserto ad un mese dall’uscita
EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN
3.5

L’allievo batte il maestro… per un soffio

Ho apprezzato questo EARTH DEFENSE FORCE: IRON RAIN decisamente di più rispetto all’ultima entry originale di Sandlot, anche se sono costretto ad ammettere che nell’insieme delle cose è una valutazione che conta poco: questo perchè, nonostante i passi in avanti fatti, il titolo fallisce comunque nell’attirare un nuovo pubblico più mainstream. Il gameplay è rimasto sostanzialmente uguale, con quantità prima di qualità, campagna divertente con amici ma poco chiara e ripetitiva se giocata in single player. IRON RAIN pianta tuttavia i semi della speranza facendo diversi passi in avanti, pur sacrificando un po’ di charme: spero vivamente che questo spin-off getti le basi per qualcosa che verrà costruito negli anni a venire, per riuscire a coniugare con successo una formula che sulla carta può risultare vincente, ma nell’esecuzione pratica ha sempre faticato a causa della natura stessa dell’esperienza ludica. Credo in voi, compagni dell’EDF!

Ossessionato da Le Bizzarre Avventure di JoJo e METAL GEAR, pensa che TRIGGER abbia salvato gli anime. Darebbe tutto pur di vedere un nuovo Trauma Center e il finale di Berserk; generalmente ti vuole bene, finché non gli parli di microtransazioni.

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