BLEACH: Thousand-Year Blood War, quando è prevista l’uscita in Italia?

BLEACH: Thousand-Year Blood War, quando è prevista l'uscita in Italia?

È stata attesa per tantissimo tempo, forse pure troppo mi permetterei di aggiungere, ma finalmente il grande momento è giunto: BLEACH: Thousand-Year Blood War è tra noi. O quasi… Sono in molti a chiedersi: quando è prevista l’uscita in Italia di BLEACH: Thousand-Year Blood War su Disney+? Vediamo di fare chiarezza.

Era il 18 marzo 2020 quando, in piene celebrazioni per il ventesimo anniversario della serie manga BLEACH di Kubo Tite, vennero annunciati ben due nuovi anime in arrivo. Il primo di questi progetti, nonché anche il primo a vedere la luce, è stato proprio l’adattamento anime di Burn the Witch, una breve opera dello stesso Tite che prende luogo in una Londra alternativa, ambientazione in cui le due giovani streghe Noel e Ninny si ritrovano a lavorare per la Soul Society ben dodici anni dopo la fine delle vicende di Ichigo e compagni. Il secondo annuncio, invece, è stato quello che ha mandato letteralmente in visibilio i fan:

L’arco narrativo Thousand-Year Blood War diventerà un anime!

Il precedente adattamento anime di BLEACH, la cui messa in onda è partita ufficialmente nel lontano 2001 in Giappone, si è conclusa nel 2016 con un totale di 366 episodi spalmati in più stagioni continue, che però non hanno incontrato molto il favore del fandom in quanto, oltre a presentare parti filler poco interessanti, si è conclusa lasciando fuori proprio la parte finale del manga, ovvero la saga Thousand-Year Blood War, lo spettacolare conflitto tra il Gotei 13 e il Vandenreich. Le stagioni di questo primo anime sono arrivate recentemente in Italia grazie a Dynit, che le ha proposte doppiate in italiano sul servizio Amazon Prime Video.

Ci sono voluti quindi ben quattro anni per rivedere Ichigo e soci in azione in forma animata, ma quando tutto sembrava andare per il meglio, ecco che i fan hanno ricevuto una mazzata non da poco: i diritti di messa in onda di questo attesissimo anime diventano di proprietà di Disney per la sua Disney+, piattaforma streaming che sta offrendo tantissime serie e film davvero interessanti, ma che non sta affatto godendo di buona fama tra i fan dell’animazione nipponica, in quanto ottiene sì i diritti di varie serie per la pubblicazione anche per i territori occidentali, ma… chi le ha mai viste in Italia?

Inizialmente tutti coloro che avevano questa paura sono stati un po’ sminuiti perché partivano prevenuti, dopotutto non è possibile che un franchise del calibro di BLEACH venga trattato allo stesso modo di altre opere minori, no? E invece sì.

Al momento di questo articolo, l’anime BLEACH: Thousand-Year Blood War è ufficialmente iniziato in Giappone, ma per quanto riguarda la diffusione nel nostro territorio e l’uscita su Disney+ tutto continua a tacere. Non c’è stato alcun accenno di annuncio, una minima informazione, niente di niente, dando così nuova linfa a un problema che ormai da anni si stava cercando di debellare: la pirateria.

In un mondo ormai sempre più dominato da internet, cercare di proporre al pubblico i propri contenuti quanto più vicini possibile alla release originale fa in qualche modo prendere maggiormente in considerazione l’idea di sottoscrivere un abbonamento per un servizio streaming legale, ma così facendo si spinge nuovamente la gente a ricorrere nuovamente alla pirateria per riuscire a seguire il proprio show preferito.

La pirateria è un problema che nel 2022 non avrebbe più senso di esistere, data la presenza di tantissimi servizi che cercano di rendere accessibili per tutto il mondo i contenuti di un altro paese in formato simulcast o simulpub. Ma un trattamento come quello che sta riservando Disney ai fan dell’animazione nipponica non aiuta di certo.

E noi siamo qui, a chiederci quando potremo finalmente gustarci l’anime BLEACH: Thousand-Year Blood War. Cercheremo di tenervi aggiornati non appena ci saranno novità in merito all’uscita su Disney+, ma per il momento tutto tace.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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