I combattenti della serie PHANTOM BREAKER tornano con questa seconda riedizione denominata OMNIA, la prima a uscire dal territorio giapponese approdando in Occidente il 15 marzo 2022 su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC tramite Steam. Sviluppato dalle software house MAGES. e GameLoop e pubblicato per l’occasione da Rocket Panda Games, PHANTOM BREAKER: OMNIA è l’ultima versione dell’originale fighting game uscito su Xbox 360 nel 2011. La saga appartiene a quella fetta di picchiaduro 2D riconducibili a una nicchia ristretta ma energica di giocatori nipponici, che sono soliti riempire le sale giochi pronti a lunghe sessioni di scontri. La serie non ha mai visto veri e propri sequel ma solo edizioni aggiornate che andavano ad effettuare aggiunte, modifiche e bilanciamenti a quelle precedenti, esattamente come quella che prenderemo in analisi oggi.
L’unica eccezione che la serie ha fatto è stata con Phantom Breaker: Battle Grounds Overdrive, un beat ‘em up in salsa retrò che trovate recensito sulle nostre pagine. Rispetto alla precedente versione EXTRA, uscita nel 2013, OMNIA ottiene con questo update un nuovo stile di combattimento per ogni personaggio, un remix completo della colonna sonora selezionabile dal menù, il doppiaggio ora disponibile sia in inglese che giapponese e, infine, due nuovi personaggi: Artifactor e Maestra. Inoltre sono presenti tutte le aggiunte che il team aveva già implementato in EXTRA, cui vari ribilanciamenti nel gameplay, stages e altri aggiustamenti.
- Titolo: PHANTOM BREAKER: OMNIA
- Piattaforma: Nintendo Switch, PlayStation 4, PC / Steam
- Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
- Genere: Picchiaduro
- Giocatori: 1 – 2
- Publisher: Rocket Panda Games
- Sviluppatore: MAGES., GameLoop
- Lingua: Inglese, Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 15 marzo 2022
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: ni tratta di una versione riveduta ed espansa dell’originale Phantom Breaker uscito su Xbox 360 nel 2011
Abbiamo recensito PHANTOM BREAKER: OMNIA con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da Mages tramite Rocket Panda Games.
La narrazione del gioco è realizzata con lo stile tipico delle visual novel, da cui tra l’altro è tratto il titolo. La modalità storia, articolata in un numero variabile di scontri di difficoltà sempre crescente per ogni personaggio, non gioca certo sulla sua originalità e vede i lottatori protagonisti affrontarsi tra loro all’interno di un torneo indetto dal misterioso Phantom; come immaginabile la trama ha l’unica funzione di fare da pretesto agli scontri che ci accompagneranno per una decina di ore circa necessarie al completamento della stessa. Nel menu di selezione dei personaggi della campagna il titolo ci mette comunque a disposizione un riassunto degli avvenimenti precedenti, una funzione ottima per i più curiosi. Nonostante ciò vi raccomandiamo comunque di giocarla quanto possibile siccome sarà una modalità perfetta da utilizzare come tutorial d’introduzione alle meccaniche principali.
The Fire in your Heart is Burning
Il roster offerto dal titolo conta 22 personaggi in totale incluse le due guest Kurisu e Rimi, provenienti rispettivamente dalle serie STEINS;GATE e CHAOS;HEAD. Ogni combattente dispone di un parametro di partenza che lo classifica come a corto, medio o lungo raggio, a cui si aggiunge una di tre classi che possiamo selezionare; queste classi, Quick Style, Hard Style e Omnia Style, ridistribuiscono in maniera differente le statistiche velocità, potenza di danno e vitalità in base alle preferenze del giocatore, e conferendo caratteristiche uniche come il doppio salto, disponibile solo con il Quick Style. L’Omnia Style in particolare è molto user-friendly, essendo una via di mezzo tra le statistiche degli altri due stili, poiché rende semplice effettuare le combo a discapito dell’assenza di alcune abilità tra cui un paio di cui parleremo dopo.
Di base ogni personaggio può scagliare un attacco leggero, uno medio o uno pesante che andranno combinati agli attacchi speciali. Questi ultimi sono fondamentali in quanto basati sulla barra burst (che si ricarica scattando incontro al nemico e subendo/infliggendo colpi) e poiché producono effetti diversi in base alla direzione con cui accompagneremo la combo; con la barra burst carica almeno al 200% invece saremo in grado di effettuare la mossa finale Phantom Break, diversa per ognuno e in grado di rovesciare le sorti dell’incontro. In aggiunta, durante lo scontro verrà segnalata a schermo la possibilità di attivare l’overdrive, azione disponibile sono con gli stili Quick e Hard, che aumenta la velocità di movimento o dona una sorta di invincibilità temporanea in relazione allo stile scelto. Il titolo poi si avvale di componenti già rodate nei picchiaduro come le proiezioni e le schivate, ma anche di mosse più particolari come l’air recovery o l’emergency mode, una manovra evasiva per sfuggire dalle combo avversarie.
Inizialmente forse il gioco può presentare qualche piccola barriera d’ingresso da abbattere per i neofiti, ma dopo una manciata di scontri con ogni lottatore o lottatrice si impara il tipo di approccio che il gioco richiede e soprattutto a gestire la barra burst anche per i contrattacchi, colonna portante del gameplay. In generale il sistema di gioco risulta ben bilanciato e aperto, anche se ci sentiamo di consigliarvi di iniziare con Kurisu o Fin, che in fase di recensione ci sono sembrate le lottatrici più adatte ad un primo approccio rispetto ad altre. Per chiudere con ciò che riguarda il combat system uno degli aspetti negativi è probabilmente l’IA nelle partite offline, facilmente sbaragliabile con una ripetizione compulsiva di mosse a distanza a cui non sarà in grado di reagire; proprio per questo il nostro consiglio è di vivere l’esperienza di gioco maggiormente in multiplayer online o locale.
So, do you wish to duel me?
Un difetto che abbiamo riscontrato è la scomodità nel consultare le mosse di ogni singolo personaggio, visualizzabili solo dal menu principale nell’apposita sezione e non presenti premendo il tasto pausa durante gli scontri. Ad aggiungersi vi è un character design pieno di stereotipi e personaggi poco memorabili artisticamente, oltre a un adattamento in lingua italiana che presenta qualche incertezza. Quella che invece risulta essere una gradita aggiunta è la possibilità offerta ai giocatori di rimappare i comandi di gioco anche su console, con cui adattare su misura per noi la periferica in nostro possesso. Infine una nota di merito riguarda la sezione “Guida al Gioco”, una sezione raggiungibile dal menù principale dedicata all’apprendimento delle meccaniche più importanti che riporta in maniera ordinata e completa tutte le informazioni di gioco in modo molto comprensibile.
Analizzando il livello tecnico ovviamente non ci troviamo di fronte a una produzione curatissima, ma comunque i modelli 2D sono di ottima fattura (lo stesso non vale per quelli realizzati in tecnica mista) così come sono molto buone e leggibili le animazioni. Peccato invece per gli scenari tridimensionali, che sentono il peso degli anni e mettono in risalto le tre generazioni passate dal titolo originale; vero è che tutto questo favorisce un impianto in Full HD e garantisce i 60FPS sempre stabili, ma restituisce un colpo d’occhio che fa storcere il naso a cui però farete l’abitudine in fretta.
A chi consigliamo PHANTOM BREAKER: OMNIA?
Sicuramente PHANTOM BREAKER: OMNIA farà la gioia degli appassionati del genere e ha dalla sua un gameplay divertente, appagante e abbastanza variegato. Ovvio è che non abbiamo sotto le mani un esponente assoluto dei picchiaduro come il recente GUILTY GEAR -STRIVE-, ma senza dubbio vi ritroverete ad affrontare un titolo in grado di intrattenervi per qualche ora e più. Un peccato per la componente offline, che oltre a una storia vista e rivista dispone sì di un buon numero di modalità di gioco secondarie ma che sono comuni nel genere e finiscono per stancare in fretta dopo un paio di partite.
- Divertente e soddisfacente
- Roster ben diversificato
- Contenuti offline inevitabilmente diventano presto ripetitivi
- Direzione artistica banale
- Modelli 3D degli scenari tecnicamente arretrati
PHANTOM BREAKER: OMNIA
Un piacevole svago senza pretese
Anche se di primo acchito può risultare alienante per alcuni, PHANTOM BREAKER: OMNIA è un picchiaduro 2D tecnico vecchio stampo che sa come divertire. I tre stili proposti sono interessanti da approfondire e c’è qualche meccanica particolare molto interessante da padroneggiare. Qualche modalità di gioco più particolare sarebbe stata gradita, così come un comparto tecnico più al passo con i tempi, ma nonostante tutto il titolo saprà intrattenervi per ore e regalarvi soddisfazioni pur non raggiungendo i livelli dei big del genere.
Paolino
Gioco carino, trama inesistente, ma personalmente non la trovo una caratteristica fondamentale in un picchiaduro (uccidetemi, ma la penso così).
Inserito in una “serata picchiaduro” con amici fa il suo dovere e penso che sia questo l’obbiettivo che si prefigge (o quantomeno ciò a cui dovrebbe pensare chi lo compra).
Prezzo “di listino” comunque non altissimo (34€ su Steam) quindi lo si trova sui siti di key a meno di 20€ cercando un pochino (che per essere uscito praticamente l’altro ieri non è male).