La saga di KINGDOM HEARTS è sicuramente una delle più amate dal pubblico di videogiocatori, che vedono nel racconto ibrido di Tetsuya Nomura una rappresentazione innovativa delle ambientazioni e delle storie classiche da RPG. Configurandosi come vera e propria serie crossover videoludica, KINGDOM HEARTS fonde paesaggi e personaggi dell’universo Disney e di quello dei più famosi FINAL FANTASY in una vicenda molto articolata e stratificata, che vede all’attivo non solo titoli per le console mainstream di Sony e Nintendo, ma anche interessanti giochi mobile che si presentano come indispensabili per comprendere le dinamiche della lore del mondo di SQUARE ENIX e delle relazioni fra i personaggi.
Dai titoli videoludici sono stati tratti negli anni adattamenti manga firmati da Shiro Amano, e tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 è uscito in Italia, edito da Planet Manga e Disney Planet, il fumetto di KINGDOM HEARTS 358/2 Days, tratto dall’omonimo gioco uscito per Nintendo DS nel 2009, e poi riadattato in una sorta di “film” formato dalle cutscene del gioco in HD su PlayStation 3 e PlayStation 4, nella collection KINGDOM HEARTS 1.5 + 2.5 ReMIX.
- Titolo originale: KINGDOM HEARTS 358/2 Days
- Titolo italiano: KINGDOM HEARTS 358/2 Days
- Uscita giapponese: 2010-2012
- Uscita italiana: 29 ottobre 2020 (primo volume)
- Numero di volumi: 5 (completa)
- Casa editrice: Planet Manga, Disney Planet
- Genere: shonen, action, slice of life
- Disegni: Shiro Amano
- Storia: Shiro Amano
- Formato: Brossurato 14,5 x 21
- Numero di pagine: 192 circa
Abbiamo recensito KINGDOM HEARTS 358/2 Days tramite volumi stampa forniti gratuitamente da Planet Manga.
La storia si concentra sul periodo trascorso da Roxas, il Nessuno di Sora, all’interno della vecchia Organizzazione XIII, e sulle sue giornate divise tra missioni per eliminare gli Heartless e la scoperta dei sentimenti umani, primi fra tutti l’amicizia. Roxas, infatti, lega fin da subito con il compagno Axel, con cui condivide non solo la caccia agli Heartless necessari per la formazione del finto Kingdom Hearts voluto dal malvagio Xemnas, ma anche piacevoli incontri serali sulla torre di Crepuscopoli. Quando la misteriosa Xion entra a far parte dell’Organizzazione come quattordicesimo membro, il potere di Roxas, in grado di evocare il leggendario Keyblade, inizia a subire dei mutamenti, e ricordi di un passato non troppo lontano tornano a riaffiorare…
Meglio il manga o il videogioco?
Il manga si presenta abbastanza aderente alla timeline videoludica, e in particolar modo a quella che segue la linea narrativa del film adattato nell’antologia rimasterizzata per PS3 e PS4. È indubbio che siano stati effettuati dei tagli sostanziali alla storia, che così però appare più fluida nella sua trasposizione nelle tavole del manga. La storia così non fa trasparire stacchi netti nell dispiegarsi della narrazione, che si presenta quindi abbastanza accattivante, anche grazie a differenti tagli di inquadratura e inframezzi narrativi scelti da Anno per rendere scorrevole e intuitiva la storia anche per chi non avesse giocato il titolo da cui è tratta.
L’inserimento di scenette comiche di cui sono protagonisti non solo i personaggi principali, Roxas, Axel e Xion, ma anche e soprattutto gli altri membri dell’Organizzazione, rende la storia particolarmente godibile e fresca, rendendo l’atmosfera narrativa meno pesante e decisamente accattivante anche per chi abbia già affrontato la versione videoludica. I capitoli sono scansionati seguendo l’ordine dei giorni contati da Roxas dopo l’entrata nell’Organizzazione XIII: ogni giorno il Nessuno scopre il significato dei sentimenti umani, anche se non è in grado ancora di provarli concretamente. I Nessuno, infatti, replicano solamente le emozioni che hanno provato durante la vita, ricordandosi della loro forma umana prima di morire. Ma Roxas è speciale, non ricorda nulla della sua vita precedente, forse anche perché Sora è particolare come lui: sia perché egli è il leggendario guerriero del Keyblade, ma anche perché la formazione di Roxas è avvenuta in circostanze particolari, essendosi formato nel momento in cui Sora è diventato un Heartless alla Fortezza Oscura.
Le giornate dei Nessuno
I disegni si indirizzano verso una trasposizione cartoonesca della controparte videoludica, non discostandosi però nettamente dall’intento grafico di Tetsuya Nomura: la semplicità e la linearità essenziale del tratto di Amano manifestano una predisposizione a rimanere sui binari segnati dal Concept Artist della serie videoludica, ma al contempo manifestando l’intenzione di non discostarsi troppo da quello che è il medium su cui si muove il suo adattamento: quello del fumetto.
Se, quindi, in scene particolarmente sentite si mantiene uno stile sobrio ma al contempo serio in cui si sente la tensione dell’autore di voler lasciar trasparire la potenza di alcune inquadrature chiave e pregnanti della narrazione in toto, vi sono invece altre tavole in cui Amano si lascia trasportare dalla vena comica e parodistica. Dall’esasperazione delle espressioni alla resa grottesca di peculiarità dei personaggi secondari che non hanno modo di apparire nel videogioco, il tratto dell’autore sembra quasi voler prendere in giro la precisione maniacale di Nomura, e di voler giocare sul non detto della saga videoludica. Ed è proprio questa peculiare giocosità e quasi presa in giro dei membri dell’Organizzazione a rendere la trasposizione manga di KINGDOM HEARTS 358/2 Days innovativa rispetto alla versione giocabile. Possiamo quindi cogliere appieno degli aspetti esilaranti e umoristici che nei giochi della serie principale vengono solamente accennati, ma mai mostrati nella loro interezza.
L’edizione si presenta di grande formato, permettendo così di godere appieno delle tavole e delle dinamiche sequenze di vignette. È possibile così apprezzare non solo i disegni, ma anche gli effetti visivi resi attraverso l’uso dei retini. Divertentissimi sono poi i siparietti comici che si trovano al termine di ogni volume, che sono una ventata d’aria fresca rispetto alle tematiche più serie legate alla narrazione principale.
Le giornate di Roxas sembrano sempre tutte uguali dopo l’entrata nell’Organizzazione XIII, misterioso gruppo di Nessuno che ha l’obiettivo di eliminare gli Heartless per raccogliere più cuori possibili che renderanno possibile la nascita di Kingdom Hearts. Ma è davvero tutto così semplice come sembra? Roxas è in grado di evocare il leggendario Keyblade, anche se non ricorda come ciò sia possibile… Tratto dallo spin off della famosissima saga videoludica KINGDOM HEARTS, 358/2 Days è una storia di amicizia e di perdita, e l’inizio dell’avventura del Nessuno di Sora, trasposta in versione manga dall’ormai noto mangaka Shiro Amano.
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Come rendere innovativa una storia già giocata
La serie è composta da 5 volumi e se il primo si presenta come il prologo della storia, che pone così le basi per comprendere le vicende, già il secondo è come una spinta in avanti nella narrazione. Per chi ha già avuto modo di giocare a KINGDOM HEARTS 358/2 Days, infatti, il secondo volume è ricco di riferimenti alle spinte diegetiche che porteranno poi all’epilogo della narrazione. Per chi invece si approccia solo alla versione a fumetti è sicuramente denso di domande, ma permette di capire le intenzioni intrinseche della storia.
Chi ha amato la saga videoludica sicuramente apprezzerà questa carinissima versione manga, che si presenta come un’alternativa leggera e umoristica della storia di 358/2 Days, non troppo aderente alla storia del videogioco e quindi piacevolissima per corredare la narrazione videoludica con scenette comiche che esaltano il lato spensierato dei membri dell’Organizzazione (Xemnas compreso!). Per chi non ha mai giocato la saga, è sicuramente imprescindibile almeno la lettura dei volumi precedenti e che raccontano la storia di KINGDOM HEARTS 1 e 2 e di Chain of Memories, e si può presentare come punto di partenza per iniziare ad apprezzare la saga videoludica.
Un’umoristica finestra su KINGDOM HEARTS
Dal mio punto di vista giocare KINGDOM HEARTS 358/2 Days o guardare il film in cui è stato trasposto nella Collection per PS3 e PS4 è imprescindibile, ma la versione manga si presenta assolutamente godibile e decisamente in linea con i punti chiave della narrazione videoludica di Tetsuya Nomura. Senza dubbio un intramezzo divertente e leggero della storia di KINGDOM HEARTS, che sicuramente non è così spensierata come può apparire dalle pagine della sua trasposizione manga: ma si tratta di certo di un modo innovativo per approcciarsi ad una delle saghe videoludiche più famose e più apprezzate di sempre, arrivata attualmente a KINGDOM HEARTS: Melody of Memory; la saga è ora disponibile interamente anche su PC, permettendo a chiunque non avesse avuto il tempo di recuperarla finora di godere di un’esperienza indimenticabile.
Spensierata alternativa al videogioco