Lo scorso gennaio è uscita in Italia una nuova mini serie dai tratti horror e paranormal che ricorda per certi versi altre opere dello stesso genere, seppur chiaramente con degli elementi differenti che la caratterizzano. Se Endroll Back infatti richiama un po’ Another, The decagon house murders e persino Detective Conan, capiamo sin da subito che da questi prende solo le vibes, perché questo nuovo manga di Kantetsu illustrato da Haruna Nakazato risulta decisamente originale e forse a tratti più crudo rispetto ai racconti sopra menzionati. Ma andiamo a vedere dapprima la trama e poi ulteriori dettagli tecnici per capire meglio di che si tratta!
Yuka, sorella minore di Asaharu, si è suicidata a causa di numerosi atti di bullismo subiti a scuola. Subito dopo il funerale, un angelo appare davanti al fratello della povera defunta e gli dice di uccidere chi ha spinto sua sorella alla morte. In tal modo, l’angelo riporterà Yuka in vita. Sembra tutto molto facile, ma ci sono alcune regole che Asaharu dovrà rispettare: avrà tre mesi di tempo al massimo per trovare il colpevole, e a ogni errore perderà dieci anni di vita e dovrà rifare tutto da capo. Riuscirà il ragazzo a riportare in vita l’amata sorella?
- Titolo originale: エンドロールバック (Endroll Back)
- Titolo italiano: Endroll Back
- Uscita giapponese: 2019-2021
- Uscita italiana: 29 gennaio 2025
- Numero di volumi: 3 (completa)
- Casa editrice: J-POP Manga
- Genere: Horror, giallo, soprannaturale, thriller
- Disegni: Haruna Nakazato
- Storia: Kantetsu
- Formato: 13×18, b/n e col., sovraccoperta
- Numero di pagine: 560
Abbiamo recensito Endroll Back tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da J-POP Manga.
Amore fraterno
I protagonisti principali della storia sono Asaharu e Yuka Mamiya, rispettivamente fratello e sorella. Entrambi segnati da una vita familiare infelice, Asaharu è però quello dei due che lotta di più per cercare di cancellare dalla propria mente ciò che ha fatto il loro padre, è molto presente nei confronti di Yuka e fa di tutto per renderla felice, mentre lei, al contrario, pensa di meritarsi una vita infelice e sembra ormai rassegnata a subire le angherie dei compagni.
È vero che nel corso della narrazione compaiono diversi altri personaggi, tra i quali abbiamo molti compagni di scuola, qualche professore e l’angelo che si presenta da Asaharu con l’inquietante proposta di riportare in vita la sorella se lui farà tutto quello che gli dice, ma tutto si focalizza sull’amore fraterno tra i due. Un rapporto quasi morboso, quello che spinge Asaharu prima a proteggere Yuka ad ogni costo e poi a compiere atti spregevoli, pur di riportarla in vita. Perché quando amiamo non ci poniamo limiti, anche a costo di sacrificare noi stessi. Ma il confine tra l’affetto senza riserve e l’egoismo è in fondo molto labile…
Hai il diritto di essere felice!
La tematica principale che l’autore affronta in quest’opera, come anche nella sua precedente dal titolo La ragazza bruciata, è quella del bullismo. La protagonista femminile è infatti vittima di episodi poco piacevoli (per non dire direttamente spregevoli) all’interno della propria scuola e gli autori di tutto ciò sono proprio alcuni suoi compagni di classe. Per questo motivo, Yuka è sempre piuttosto triste e finisce poi per spingersi al suicidio, consapevole del fatto che non potrà mai vivere serena e spensierata. La ragazza, inoltre, è costretta ad affrontare una vita difficile anche all’interno della propria famiglia, in quanto il padre è un assassino e questo ovviamente non fa altro che scatenare le male lingue di tutti quelli che la conoscono. Il fratello maggiore di Yuka, Asaharu, fa però di tutto per rendere felice la sua sorellina, promettendole un futuro pieno di gioia, sostenendo che entrambi lo meritano.
Tra i vari argomenti trattati spiccano anche la perdita e la morte, collegate al senso di impotenza che ci si trova ad affrontare quando ci rendiamo conto che non possiamo fare nulla per riportare “indietro” le persone che amiamo; contestualmente, l’opera costituisce anche uno spunto di riflessione per ciò che potrebbe derivare dal cosiddetto motto “occhio per occhio”: è davvero corretto cercare giustizia per sé e per i propri cari infliggendo agli altri le stesse pene e quindi usando violenza e cattiveria? Questo è uno dei tanti interrogativi che vi porrete se leggerete Endroll Back.
Una questione di prospettiva
Dal punto di vista tecnico, le tavole realizzate da Haruna Nakazato risultano molto equilibrate: il tratto è preciso e le forme risultano proporzionate; gli sfondi (sia interni che esterni) sono decisamente curati sotto ogni punto di vista. Essi, infatti, sono ricchi di dettagli e ciò contribuisce, insieme ad un sapiente uso della prospettiva e della profondità, a creare un’ambientazione assai suggestiva. I colori vengono utilizzati solamente per la prima pagina di ciascun volume, raffigurante un’immagine riepilogativa di ciò che accade all’interno dei vari capitoli, denominati “loop“.
Il prezzo di ogni volume è di 7,50€, per un totale di 22,50 € che, oltre a essere il costo complessivo dell’intera serie se si sommano i singoli volumi, corrisponde anche a quello del box da collezione. Si tratta di una cifra abbastanza adeguata, vista anche la qualità della carta utilizzata e dello spesso cartoncino con cui è stata assemblata la scatola all’interno della quale è possibile conservare in maniera molto pratica i tre libriccini, senza che essi si rovinino con il passare del tempo.
Yuka, sorella minore di Asaharu, si è suicidata a causa degli atti di bullismo subiti. All’improvviso, un angelo appare davanti all’addolorato fratello e gli dice: “Uccidi chi ha spinto Yuka Mamiya alla morte. Fallo, e la riporterò in vita”. Il ragazzo decide di partecipare a questa bizzarra “caccia al colpevole”. Il tempo limite è di tre mesi: a ogni errore, perderà 10 anni di vita e dovrà rifare tutto da capo. Cosa accadrà prima? Riuscirà a salvarla o perderà la vita anche lui? Si alza il sipario su un’imprevedibile opera, fatta di salti temporali e suspense. Che il gioco abbia inizio!
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A chi consigliamo Endroll Back?
Sicuramente Endroll Back è l’opera giusta per gli amanti del genere horror e splatter, ma anche per chi predilige i racconti soprannaturali e i “salti nel tempo”. Quella dei loop temporali può considerarsi infatti una trovata geniale per l’ideatore di questo manga che, dando al protagonista la possibilità di viaggiare nel tempo e di “salvare” alcune parti del “gioco”, rende la trama maggiormente avvincente e fa sì che essa possa abbracciare contemporaneamente più generi, diventando così alla portata di un pubblico più vasto. Quindi sì, Endroll Back fa al caso vostro anche se siete amanti dei videogiochi (per esempio)!
- Trama e ritmo coinvolgenti
- Tematiche del bullismo e della morte trattate in modo diretto
- Illustrazioni molto curate
- Talvolta un po’ troppo crudo, compreso il linguaggio
Endroll Back
Un thriller psicologico da paura!
Endroll Back è una delle serie thriller più coinvolgenti degli ultimi tempi. In un concentrato di tre volumi assistiamo ad apparizioni, salti temporali, morti atroci e chi più ne ha più ne metta, il tutto avvolto da un velo di suspense che, si sa, in questi casi non guasta mai. Oltre alla qualità della trama possiamo anche ammirare quella delle tavole curate da Haruna Nakazato, che a nostro avviso ha realizzato un ottimo lavoro con il gioco delle prospettive e con le espressioni ed emozioni dei personaggi. Forse proprio grazie ad alcuni suoi tratti un po’ più crudi, quest’opera ci regala uno spaccato di attualità, inducendoci ad una riflessione sul bullismo, ma anche sull’egosimo e sulla natura umana, nonché sulla contrapposizione tra “bene” e “male”.