“Voglio uccidere City Hunter”. Quante volte, in ormai oltre un trentennio, gli appassionati dell’opera di Tsukasa Hojo hanno letto o udito questa frase? Eppure, non è un mistero, fa sempre un po’ ridire, soprattutto per quello che è l’esito, il più delle volte, dello scontro, che si è sempre concluso con la vittoria schiacciante e assordante del buon Ryo Saeba. Ciononostante, al netto dello stile di vita del detective privato più strampalato e perverso della storia dell’animazione giapponese, quel senso di pericolo continuo può diventare pesante, soprattutto quando l’incedere del tempo ci ricorda sempre di più quanto sia difficile ed allo stesso tempo meraviglioso avere qualcosa da perdere. Con l’adattamento animato CITY HUNTER THE MOVIE: Angel Dust, lo studio Sunrise sembra proprio voler prendere di peso quanto detto poco sopra e spiattellarlo con forza in faccia agli spettatori che, diciamoci la verità, hanno sempre avuto un amore viscerale nei confronti del protagonista di una delle opere più longeve e famose del suo medium di riferimento. D’altronde, il peso specifico dell’arco narrativo trattato, uno dei più importanti a livello tematico di tutta la storia, era evidente che fosse destinato a mettere a nudo tutto ciò che abbiamo detto poc’anzi, grazie non soltanto ad una storia emozionante e ricca di azione ma anche, e soprattutto, a una matrioska narrativa che affonda le proprie radici in un passato mai veramente esplorato a dovere.
Angel Dust è un prodotto ricco, ben realizzato, pieno di camei di grande spicco e, perché no, a dir poco pirotecnico sul piano audiivisivo, ma soprattutto è un viaggio che mette a nudo un lato del protagonista ed anche della storia in sé che forse non avevamo ancora scoperto davvero, soprattutto se si fa riferimento al solo materiale televisivo.
- Titolo originale: 劇場版シティーハンター 天使の涙 (Gekijо̄ban CITY HUNTER: Tenshi no Namida)
- Titolo inglese: CITY HUNTER The Movie: Angel Dust
- Uscita giapponese: settembre 2023
- Uscita italiana: 19 febbraio 2024
- Piattaforma: Cinema
- Genere: azione, poliziesco, drammatico
- Durata: 94 minuti
- Studio di animazione: Sunrise
- Adattato da: manga di Tsukasa Hojo
- Lingua: italiano, giapponese con sottotitoli
Abbiamo recensito CITY HUNTER The Movie: Angel Dust grazie all’anteprima fornitaci da Anime Factory e PLAION.
Ritorno al passato
Angel Dust ha il grande merito di essere un fiume in piena di emozioni ed eventi, sin da subito. La pellicola realizzata e supervisionata da Kenji Kodama parte come un razzo, tra l’altro scomodando dei pezzi da novanta (un numero scelto non a caso!) come le tre sorelle Kisugi (nella versione italiana Tashikei), ossia le indimenticabili protagoniste della serie Occhi di Gatto (Cat’s Eye), che per l’occasione si uniscono a Lupin e Jigen per realizzare un apprezzatissimo cameo di grandi proporzioni, più per il valore intrinseco che per la quantità di spazio ricevuto. L’inizio di Angel Dust spalanca le porte ad un racconto molto classico nella sua gestione e concezione, che sembra però sin da subito avere tutte le carte in regola per potersi aprire verso orizzonti potenzialmente mai esplorati. La lotta all’immancabile organizzazione criminale, che per qualche strano motivo sembra dare la caccia al buon Ryo Saeba, finisce, lentamente, con il passare in secondo piano, a causa anche dell’arrivo di una misteriosa figura che, per ragioni che chiaramente non vogliamo svelarvi, si avvicina al protagonista: la bella ed enigmatica Angie.
Angie: l’angelo biondo che fa impazzire Ryo
Angie è un personaggio fortemente stereotipato, ma funziona a dovere e quasi ruba la scena al protagonista. La sua figura spicca a dir poco, specialmente se la si contestualizza al termine della corsa. La giovane dagli occhi di ghiaccio è destinata a stravolgere fortemente l’ecosistema su cui la storia si è basata per anni, fondamentalmente perché la sua presenza simboleggia lo spettro di un passato che, come il peggiore degli esattori, è tornato a chiedere il conto in maniera spietata, fredda, impaziente e insensibile. La trama di CITY HUNTER The Movie: Angel Dust, l’avrete ormai capito, è molto cupa. Certo, sia chiaro, non mancano i soliti esilaranti commenti e le gag a sfondo erotico del protagonista, prontamente rincorso e rimesso in riga dalla sua Kaori, ma il cambio di rotta è a dir poco lapalissiano, specialmente nella seconda metà della pellicola. CITY HUNTER The Movie: Angel Dust funziona molto bene sul piano della narrazione, che ci è risultata interessante e ben orchestrata durante tutta la sua durata. L’intelaiatura narrativa, tra scoperte indesiderate e dolorose, fasi d’azione e di puro spionaggio, funziona a dovere e sopratutto riesce a far luce su tante di quelle domande che i molti appassionati si sono posti durante gli anni. Il tutto si traduce in un vortice di eventi che, soprattutto sul finale, spalanca le porte a un futuro incerto, che questa produzione, realizzata per celebrare i trentacinque anni di vita della serie animata, avrà il compito di illustrare, anche perché è veramente impossibile non interrogarsi su come i tasselli andranno poi a incastonarsi tra loro.
Il prezzo del dolore
Uno degli aspetti più riusciti della produzione, come vi abbiamo detto poco sopra, è la gestione dei ritmi. La storia raccontata ha un grande valore narrativo, fa luce su tante cose e pone le basi per altrettante altre, ma è proprio il modo in cui ogni cosa è stata trasposta sullo schermo a farci apprezzare ancor di più la pellicola. Durante la visione, al netto degli immancabili cambi di rotta in termini di tematiche e “pesantezza” degli argomenti trattati, ci siamo trovati di fronte alla quasi totale assenza di momenti morti, e ci è sembrato che ogni tassello fosse sempre al posto giusto, al momento giusto. Come dicevamo poc’anzi, ci ha convinto parecchio anche il modo in cui il nuovo personaggio è stato inserito nella storia. Angie è una figura di grande fascino e, unita alle ottime basi di partenza di un cast sempre spettacolare, riesce a fare veramente una splendida impressione, specialmente perché, in certi momenti, ci è sembrato che la storia ruotasse più intorno a lei che allo stesso protagonista.
Chiaramente, questo è anche dovuto alla qualità del materiale di partenza su cui la pellicola si basa, ma abbiamo trovato il tutto condensato a dovere e raccontato con i giusti tempi e con un piglio familiare, che ha avuto anche il grande merito di prendere per mano lo spettatore e fargli capire che, in qualche modo, il tempo sembra essersi quasi arrestato. Se proprio volessimo cercare un po’ il proverbiale pelo nell’uovo, quello potrebbe essere la gestione del finale, che abbiamo trovato forse un tantino pesante e confusionario. Per ovvie ragioni di pathos e spettacolarità, i produttori hanno lasciato un po’ troppo poco spazio alla parte più cicciosa della storia ma, per fortuna, a ritirare su prontamente la situazione ci ha pensato uno scontro finale spettacolare, memorabile e per certi versi solenne, che ha avuto il grande merito di concludere nel migliore dei modi un racconto dalle tinte volutamente spietate e che, alla fine, ha raggiunto un climax di dimensioni a dir poco ingombranti.
Spettacolo polivalente
Anche sul piano artistico ed audiovisivo, il lavoro svolto sulla produzione è decisamente riuscito. CITY HUNTER THE MOVIE: ANGEL DUST è un prodotto validissimo sul piano delle animazioni e della resa in generale di tutti gli elementi fondamentali che rappresentano l’indice di valutazione oggettivo di una produzione del genere. Lo studio di animazione ha optato per una pulizia generale dell’immagine evidente e piacevole, e per una resa cromatica bilanciata, senza “strappi” tendenti né ai colori forti e accesi né a quelli più tenui e morbidi. La palette cromatica scelta riesce a rendere l’immagine sempre molto piacevole, il che, unito ad una gestione delle animazioni molto intelligente, dà un aspetto vincente a tutta la pellicola. Sia chiaro: non siamo di fronte a un lavoro gigantesco o particolarmente audace, anzi, ma il tutto funziona a dovere. Le animazioni, come dicevamo poc’anzi, le abbiamo trovate molto piacevoli, soprattutto nelle fasi più concitate e nella gestione degli scambi di colpi, sempre molto credibili e piacevoli da vedere. Il computo generale è dunque vincente, senza troppi affanni, ed ancora una volta un plauso va fatto anche sul piano della continuità visiva, con il team che si è preoccupato di dare allo spettatore un quadro complessivo familiare nella sua armonia, che sembra voler giurare amore infinito ad un prodotto che, diciamolo, ha un fascino immortale.
Emozioni sonore
Allo stesso modo, abbiamo trovato il lavoro svolto sul comparto sonoro a dir poco eccellente. Tralasciando le vibranti emozioni generate dall’ascoltare un pezzo immortale come GET WILD, che accompagna i titoli di coda come sempre e che ci ha riportato indietro nel tempo di un paio di decadi, è tutta la soundtrack che accompagna la pellicola a risultare a dir poco vincente. Anche l’effettistica generale è di ottimo livello, con i suoni di armi, veicoli e via dicendo, sempre molto credibili e ben contestualizzati. Quello che mi ha convinto con riserva, invece, è il doppiaggio italiano. Non tutti gli attori scelti per impersonare i vari personaggi della pellicola ci sono sembrati egualmente a fuoco e ben coinvolti nella narrazione, e lo si capisce anche e soprattutto in momenti in cui abbiamo ascoltato delle linee di dialogo poco espressive e comunque contestualizziate male con la controparte animata del personaggio di riferimento. Sia chiaro, il risultato finale è comunque valido, ma forse con un po’ di attenzione in più si sarebbe potuto fare un lavoro ancor più certosino.
A chi consigliamo CITY HUNTER The Movie: Angel Dust?
CITY HUNTER The Movie: Angel Dust è un prodotto che ci sentiamo di consigliare a mani basse a tutti gli appassionati della serie, anche a quelli “meno aggiornati”. Il grande merito della pellicola è anche riuscire a legare bene i fili con il passato e a raccontarsi bene, senza lasciare indietro nessuno e, soprattutto, aprire le porte in maniera inequivocabile verso una fase della narrazione che ha tutto il sapore di essere arrivata al climax più spietato e puro della sua storia.
- Regia di ottimo livello
- La storia affonda le radici nel passato del protagonista e spalanca le porte per il futuro
- Angie è un gran bel personaggio
- Animazioni di qualità
- Doppiaggio italiano non sempre perfetto
- Forse c’è un po’ troppa poca azione, che si condensa eccessivamente sul finale
CITY HUNTER The Movie: Angel Dust
Azione, dramma, passione
CITY HUNTER THE MOVIE: ANGEL DUST funziona, appassiona, prende per mano lo spettatore e lo guida in una storia di capitale importanza, che fa luce sul passato del protagonista e proietta il tutto, con un ritmo solidissimo, verso un futuro incerto ma da vedere molto spettacolare. A tutto ciò si unisce un ottimo lavoro svolto sul comparto audiovisivo che, senza particolari guizzi creativi, riesce a risultare un tassello vincente in più, in una produzione che, in ogni caso, giura e grida amore da ogni poro verso il materiale di riferimento, e va già bene così.