Dopo un lungo periodo di pace, Artemisia è stata attaccata. Un attentato da parte del territorio di Zipang ha portato alla sparizione del Re di Artemisia e del colonnello Lindberg, il più grande soldato dell’esercito del regno. Ci caleremo nei panni di un suo allievo, Nathan Gries, da sempre convinto che il colonnello Lindberg sia vivo e organizzatore di una disperata missione all’interno di Zipang, insieme alla coraggiosa ed esperta leader di un gruppo di mercenari di nome Wolfram, per cercare di salvarlo e scoprire la verità. Inizia così la nostra avventura.
AREA 35 è un piccolo team di sviluppo che ha deciso di pubblicare un gioco di guerra strategico dal nome di TINY METAL per PlayStation 4, Nintendo Switch e PC dal sapore puramente rétro, strizzando l’occhio alla vecchia leggendaria saga di Nintendo, Advance Wars. La versione che ho avuto il piacere di recensire, da fan della vecchia saga Intelligent Systems, è quella per Nintendo Switch. Queste sono le mie opinioni sul gioco: sarà un colpo alla testa o periremo per fuoco amico?
- Titolo: TINY METAL
- Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC
- Genere: Strategico
- Giocatori: 1 (multiplayer online ancora assente)
- Software house: UNTIES, Sony Music Entertainment (Japan) Inc.
- Sviluppatore: AREA 35
- Lingua: Italiano (testi), Giapponese (voci)
- Data di uscita: 21 dicembre 2017
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: successore spirituale della saga di Advance Wars
Minecraft coi fucili?
In TINY METAL la mappa del gioco si divide in riquadri, all’interno dei quali dovremo muovere, a turno, i nostri soldati. Durante le fasi esplorative non avremo la possibilità di costruire, ma potremo semplicemente conquistare alcuni edifici, che, una volta presi tra le nostre fila, ci garantiranno più valuta nel turno successivo che servirà a plasmare nuove truppe, oltre che a far salire di livello quelle che conquisteranno l’edificio. Durante l’esplorazione inoltre potremo trovare alcuni stabilimenti volti alla costruzione di particolari truppe, come gli eliporti per gli elicotteri e i caccia da guerra, oppure altri che una volta raggiunti potranno garantirci la scoperta di una nuova unità segreta. Potremo poi sganciare, da particolari edifici, anche alcune unità “eroiche” che avranno caratteristiche aumentate e potranno garantirci la superiorità negli scontri durante la missione.
Croce e delizia di questo gioco sarà la possibilità di non vedere i territori del nemico, quindi non sapremo né di quante unità dispone né del loro movimento, lasciandoci una sensazione di mistero che potrebbe portare a farci fallire incarichi lunghissimi. La funzione di salvataggio è implementata anche durante la missione: starà a noi utilizzarla al meglio cercando di non salvare in un momento nel quale la missione sarà compromessa e non potremo far nulla per evitare la sconfitta, dovendo poi ricominciarla di nuovo.
You can’t kill the Metal…
I combattimenti sono il cuore di questo gioco. Ogni truppa avrà una mobilità e un raggio di fuoco differente e inoltre sarà più efficace usarne una certa tipologia a seconda dell’avversario; ciascuna risulta infatti essere più forte contro una tipologia di nemico e più debole contro altre (non sarebbe saggio infatti mandare una squadra di soldati coi mitra contro dei carri armati, mentre quelli armati di bazooka saranno ben più efficaci). I territori potranno offrirci dei bonus in percentuale di attacco e difesa nel caso siano sopraelevati oppure nascosti, quindi anche il piazzamento sarà fondamentale. Un attacco alle spalle procurerà una maggiore quantità di danni e avrà una piccola percentuale di colpo critico, che a volte devasterà l’armata nemica in una botta sola. Potremo addirittura concatenare l’attacco con altre unità per distruggere gli obiettivi più ostici o se il calcolo del danno inflitto non sarà al momento sufficiente per debellare la minaccia. Infatti, dopo ogni attacco dovremo tenere conto del contrattacco nemico (ma anche il nemico dovrà farlo), motivo per cui ogni colpo dovrà essere ben calibrato per non lasciare in piedi nessun soldato della fazione avversaria. Da questo punto la componente strategica è ben definita, e organizzare gli scontri è divertente — naturalmente fino a che non vedremo decine di carri armati arrivare da un punto che pensavamo non fosse trafficato. Inoltre, le unità che potremo utilizzare nelle schermaglie sono tantissime, dalla fanteria a svariati automezzi, da carri armati a radar, da caccia di combattimento a elicotteri.
…The Metal will live on!
TINY METAL ci offre una modalità campagna per il single player lunga circa una ventina di ore, insieme alla modalità Skirmish, ovvero missioni da affrontare, purtroppo, solamente contro l’IA. La modalità multiplayer è infatti presente, ma non attualmente disponibile e sinceramente non ne capisco il motivo, visto che la stessa avrebbe garantito sia un voto migliore al gioco in sé, sia avrebbe giovato notevolmente al fattore longevità. La sensazione di prodotto non completato e fatto uscire di fretta la si prova anche durante le partite stesse, a causa di sporadici crash durante il completamento di una lunghe missioni, e ciò non fa che aumentare il senso di frustrazione a discapito del divertimento. Tante piccole cose, poi, come il fastidioso calo improvviso del frame rate o la possibilità di saltare il filmato iniziale dopo circa trenta secondi (roba che non succedeva nemmeno nei peggiori giochi di fine anni novanta) mi fanno pensare che TINY METAL debba essere migliorato in futuro per poter essere apprezzato al meglio, implementando anche la modalità multigiocatore perché, nonostante l’intelligenza artificiale offra un buon livello di sfida, dopo alcune ore diventa abbastanza prevedibile rispetto al comportamento di un giocatore umano.
Heavy Tiny Metal
La scelta estetica fatta da AREA 35 risulta un po’ strana e ha i suoi pro e i suoi contro. Utilizzare i pixel cubettosi per mappa, veicoli e truppe a discapito delle splendide illustrazioni utilizzate per gli artwork e i personaggi, che richiamano il leggendario Sturmtruppen di Bonvì, è una cosa che non ho ben capito, visto che avrebbero potuto utilizzare lo stile grafico “anime” del secondo, ben più piacevole all’occhio rispetto al primo. Il comparto sonoro è di buon livello, con suoni caratteristici e un buon livello dei seiyuu utilizzati per il doppiaggio, nonostante le urla dei soldati morenti siano ridicole, considerando che nel gioco non esce una goccia di sangue. In TINY METAL è presente la graditissima opzione per settare l’audio in giapponese, mentre i testi sono stati localizzati in lingua italiana. Le musiche mi hanno entusiasmato parecchio e sono a cura del maestro Tomoki Miyoshi, già conosciuto per le opere contenute in SoulCalibur V e I am Setsuna.
A chi consigliamo TINY METAL?
Consiglio il titolo agli amanti degli strategici in generale, visto che è in grado di offrire parecchie ore di divertimento, ma ovviamente la scelta di non poter costruire edifici potrebbe far storcere il naso ai giocatori abituati a questo genere di opzione. Il prezzo è particolarmente vantaggioso, e portarlo a casa per meno della metà di un gioco a prezzo pieno potrebbe essere una ghiotta occasione.
- Illustrazioni e storia di buon livello
- Tante unità disponibili
- Prezzo vantaggioso
- Missioni troppo lunghe e ripetitive
- Multiplayer non ancora presente
- Qualche bug di troppo
TINY METAL
Un fucile a salve
TINY METAL, secondo me, è uscito troppo presto e ne paga le conseguenze. Alcuni errori elementari e alcuni glitch che ne causano il crash fanno precipitare l’asticella del voto alla mera sufficienza. È un peccato, perché le premesse erano buone, con una componente multiplayer valida (ma soprattutto giocabile) e con alcuni accorgimenti il gioco si sarebbe meritato almeno mezzo voto in più. Se qualche bug di troppo non vi spaventa potrete tranquillamente portarvelo a casa anche ad un prezzo vantaggioso, sperando che le prossime patch possano illuminare il potenziale bellico di questo gioco.