Aomanjū – La foresta degli spiriti – Recensione della serie completa

Dopo il primo volume, abbiamo letto anche gli altri quattro e siamo dunque pronti a parlarvi di questa ultima serie di Hisae Iwaoka in maniera un po' più approfondita

Aomanjū - La foresta degli spiriti – Recensione della serie completa

Già autrice di Fiori di biscotto, Dosei Mansion, L’attesa della felicità e altri capolavori simili, Hisae Iwaoka ci ha regalato ancora una volta un’opera delicata e introspettiva: Aomanjū – La foresta degli spiriti, serie completata con l’ultimo numero il 14 luglio, composta da cinque volumi portati in Italia da BAO Publishing, che li ha inseriti nella sua collana Aiken.

Conoscevamo già la trama dall’uscita del primo volume, che però nel corso di quelli successivi si infittisce e si arricchisce di personaggi, misteri e legami a questi connessi: nella foresta di Hoshigahara vi è una casetta abitata da personcine un po’ bizzarre, ossia spiriti di oggetti, piante e qualsiasi altra cosa risulti, apparentemente, inanimata. Soichi, un giovane ragazzino gentile e altruista, sembra essere l’unico umano all’interno del bosco e si prende cura di tutti gli spiriti che lo popolano: dal mughetto Mughi, alla zia Sapienza spirito dell’Enciclopedia, passando per il gallo Citrino, per Pietrino il sassolino, Verdiana la rana, le porte Grugno e Gaudio e così via… Il compito di Soichi è infatti quello di proteggere chi gli sta a cuore, accogliere e aiutare il prossimo, ottenendo in cambio un piccolo timbro per completare la sua scheda magica e raggiungere così la sua amata Shinako, spirito del vento. Riuscirà Soichi a realizzare il suo sogno?

Aomanjū - La foresta degli spiriti – Recensione della serie completa

  • Titolo originale: 星が原あおまんじゅうの森 (Hoshi ga Hara Aa Manjuu no Mori)
  • Titolo italiano: Aomanjū – La foresta degli spiriti
  • Uscita giapponese: 2008
  • Uscita italiana: 11 novembre 2022/14 luglio 2023
  • Numero di volumi: 5 (completa)
  • Casa editrice: BAO Publishing
  • Genere: fantasy, sentimentale
  • Disegni: Hisae Iwaoka
  • Storia: Hisae Iwaoka
  • Formato: 12.6 x 18, brossurato, sovraccoperta, b/n, colori
  • Numero di pagine: da 208 a 216

Abbiamo recensito Aomanjū – La foresta degli spiriti tramite volumi stampa forniti gratuitamente da BAO Publishing.

Anche se non li vedi, non vuol dire che non ci siano…

Questo racconto è basato su alcuni principi della religione shintoista, in particolare fa riferimento alla credenza secondo la quale ogni cosa ha un’anima; spiccano inoltre il concetto della vita dopo la morte, nonché l’importanza della natura, la quale vince su tutto perché dotata di poteri straordinari. Le vicende si svolgono infatti all’interno di un’immensa foresta all’interno della quale è facile perdersi, popolata da creature invisibili agli occhi di un adulto: a parte Soichi, che come accennato sembra essere l’unico umano, gli altri sono tutti spiriti: la sua fidata amica Mughi, spirito di una pianta di mughetto che si presenta al lettore nelle vesti di una bambina dolcissima con i capelli lunghi e voluminosi; Citrino, il gallo che fu chiamato così perché al momento della sua nascita era tutto giallo, in cerca della sua “mamma”, e poi ancora Sapienza, lo spirito dell’Enciclopedia, che sa moltissime cose; Verdiana la rana, il Vento, che si manifesta sotto l’aspetto di una giovane ragazza di nome Shinako (di cui Soichi è innamorato) e di un ragazzo, Nowaki, diventato cinico e ostile a causa della solitudine. Per non parlare di Bottoncino, di Radi, Sofa spirito del divano e Grugno e Gaudio, due uomini gemelli di mezza età vestiti di tutto punto, spiriti delle porte della casetta – locanda situata al centro della foresta.

Questi e altri i personaggi delle vicende, ognuno con una storia da raccontare, la quale in qualche modo si intreccia e si collega a quelle degli altri. Fermandosi alla lettura del primo volume si potrebbe apparentemente pensare che alcuni personaggi ricoprano un ruolo marginale, tuttavia con il proseguire del racconto si capisce che anche i personaggi “secondari”, perfettamente caratterizzati sotto ogni punto di vista, danno un contributo decisivo al dipanarsi del fitto intreccio di esistenze e sentimenti che la Iwaoka ha saputo magistralmente creare.

Le tematiche affrontate sono molteplici: amore, famiglia, amicizia, senso di appartenenza, ma anche dolore, tristezza, morte, perdita, solitudine… In particolare, il punto di forza di questo josei risiede nel saper sviluppare la trama e gli argomenti di cui si vuole parlare facendoli ruotare intorno al concetto di viaggio, esplorazione e avventura. Il lettore, sfogliando le pagine volume dopo volume, sarà portato a immergersi totalmente nella storia, rapito da luoghi incantati e affascinanti, personaggi insoliti e avvenimenti misteriosi, tutti da comprendere e scoprire. Si tratta quindi di un percorso onirico alla scoperta di sé e dell’altro, sinonimo di crescita e di acquisizione di maggior consapevolezza: i personaggi mostrano le loro insicurezze, le loro paure, ma pian piano riescono anche a vincerle e accettarle. Anche quelli in apparenza più piccoli e deboli rivelano la loro grande forza d’animo e riescono a coronare i loro sogni, dunque ancora una volta Hisae Iwaoka ci sorprende con la sua delicatezza, con la quale affronta tematiche proprie della psicanalisi rendendole magicamente alla portata di tutti.

C’è una casa-locanda, al centro della foresta, e un ragazzo affabile e gentile vi accoglierà se ci passate. Solo che la casa è invisibile all’occhio delle persone normali, e i suoi ospiti sono tutti, in un modo o nell’altro spiriti. E cosa cerca quel ragazzo, disposto a – anzi, ansioso di – aiutare chiunque lo incontri? Iwaoka Hisae racconta una storia rimossa di pochi passi dalla quotidianità metropolitana moderna, ma intrisa di poesia e di tenerezza, ma anche di profondità di analisi dell’animo. Se il pollo che si rammarica di essere cresciuto, perché crede che se fosse rimasto pulcino non sarebbe stato abbandonato dai suoi umani non vi commuoverà, be’, siete più forti di noi.

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Tavole raffinate e precise

Dal punto di vista tecnico, possiamo ammirare un tratto pulito e preciso delle illustrazioni, che vanno a comporre tavole estremamente raffinate, le quali lasciano il pubblico a bocca aperta: linee semplici ma decise danno vita a figure tondeggianti e armoniche. A differenza delle precedenti opere, nelle quali la mangaka si era concentrata per lo più sulla realizzazione di architetture particolareggiate, con questo nuovo lavoro la Iwaoka ha voluto lanciare a se stessa una sfida che, nonostante qualche piccola difficoltà da lei stessa ammessa, l’ha vista vincitrice: illustrare una foresta composta da elementi naturali quali piante, fiori, foglie, rami, il tutto nei minimi dettagli e reso da varie prospettive, compresa quella dall’alto verso il basso, che ormai sappiamo essere una peculiare caratteristica dell’autrice.

Al termine di ciascun volume (eccetto l’ultimo) troviamo dei contenuti extra: brevi sequenze di tavole, costituite da simpatiche battute, approfondiscono alcuni lati caratteriali dei personaggi; infine, il “Diario giornaliero della creazione di Aomanjū“, all’interno del quale l’autrice ritrae se stessa all’opera nei suoi momenti più creativi, mostrandoci quanto il suo mestiere possa essere divertente, ma anche impegnativo.

A livello di qualità-prezzo possiamo dire che 8,90 € per ciascun volume giustificano la qualità del prodotto, sia per lo spessore della carta con la quale è stato realizzato, sia per la bellezza delle illustrazioni (comprese quelle di copertina) e gli emozionanti messaggi che intende veicolare, pertanto vale sicuramente la pena acquistare l’opera completa.

A chi consigliamo Aomanjū – La foresta degli spiriti?

Se amate le storie che contengono sempre un pizzico di magia, se vi piace la natura e se credete anche voi che ogni cosa, anche la più semplice e inaspettata, abbia un’anima, allora non potrete fare a meno di leggere “Aomanjū – La foresta degli spiriti”. Una serie dolce, emozionante e in grado di far riflettere, con insegnamenti velati in ogni sua pagina. Un capolavoro di introspezione psicologica dalle illustrazioni mozzafiato, assolutamente da non perdere se siete fan di Hisae Iwaoka, ma anche se ancora non conoscete questa mangaka e volete approcciarvi ai suoi contenuti per la prima volta.

  • Stile immediato e delicato
  • Ritmo incalzante man mano che si prosegue la lettura
  • Illustrazioni semplici, ma al contempo dettagliate
  • Temi della psicanalisi alla portata di tutti

  • Pochi inserti a colori (solo in apertura del terzo volume)
Aomanjū - La foresta degli spiriti
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Da avere nella propria collezione

Da sempre paragonate a quelle di A.A. Milne (creatore di Winnie The Pooh), le opere di Hisae Iwaoka sono caratterizzate da uno stile inconfondibilmente tenero e immediato, dove la semplicità e al contempo l’attenzione per i dettagli si fondono in un tutt’uno, dando vita a illustrazioni e narrazioni che dipingono una vita quotidiana impregnata di onirismo e magia. Anche per quest’ultima opera dell’autrice vale lo stesso: Aomanjū – La foresta degli spiriti è un vero e proprio inno al folklore giapponese, una sorta di favola moderna in cui elementi realistici e fantastici si completano a vicenda. Un viaggio per comprendere l’importanza di stare bene con se stessi, prima che col prossimo; insomma una serie tutta da collezionare, che volume dopo volume donerà un valore aggiunto al vostro animo e alla vostra libreria.

Collezionista sfegatata, ama disegnare fan art a tema Sailor Moon e Toradora. Quando non legge ascolta musica a tutto volume perdendosi tra i fiori del proprio giardino. Puoi facilmente corromperla con del cioccolato, delle patatine fritte, oppure entrambi.

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