SONIC ORIGINS – Recensione

SEGA ci porta indietro nel tempo con l’antologia definitiva dei Sonic the Hedgehog per Mega Drive. Ecco la recensione di Sonic Origins!

SONIC ORIGINS – Recensione

Intramontabile icona degli anni ’90 in contrapposizione all’idraulico Nintendo, in più di trent’anni di carriera Sonic il riccio ha attraversato innumerevoli incarnazioni, nascendo sulle console SEGA e approdando poi su tutte le piattaforme in commercio. Un cast di personaggi carismatici e dal fascino inimitabile che di recente ha conquistato le sale cinematografiche con due imperdibili lungometraggi che si sono guadagnati la palma di miglior trasposizione di un videogioco sul grande schermo. Un successo che oggi possiamo celebrare sulle nostre console e PC con un’antologia dei quattro titoli in sedici bit originali usciti per la prima volta su SEGA Mega Drive e sulla sua periferica Mega CD. Disponibile dallo scorso 23 giugno, SONIC ORIGINS porta sulle attuali console e su PC quattro titoli classici arricchiti da interessanti novità: scopriamole insieme nella nostra recensione.

SONIC ORIGINS – Recensione

  • Titolo: Sonic Origins
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch, PC
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: Platform
  • Giocatori: 1-2
  • Publisher: SEGA
  • Sviluppatore: SEGA, Sonic Team,
  • Lingua: Italiano (testi)
  • Data di uscita: 23 giugno 2022
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: Pacchetto Premium Fun, Pacchetto Classic Music
  • Note: i brani di Sonic 3, originariamente composti da Michael Jackson, sono stati sostituiti da nuove tracce

Abbiamo recensito Sonic Origins con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da SEGA tramite Koch Media.

Lo scopo di Sonic Origins è quello di diventare l’antologia definitiva per i capitoli originari del franchise del riccio di casa SEGA, portando sugli hardware più recenti quattro titoli che hanno fatto la storia: il primo Sonic the Hedgehog, per molti in bundle con il proprio Mega Drive, i suoi sequel Sonic 2 e 3 (con l’espansione relativa a Knuckles già inclusa nel pacchetto) e infine Sonic CD, titolo di punta dell’ingombrante periferica con disco caratterizzato da livelli dinamici e filmati in stile anime, fino a prima di quel momento impensabili per un gioco su cartuccia. Ma Sonic Origins non è solo questo, non solamente le quattro rom originali sbattute in un pacchetto con un’interfaccia poco curata. Tutt’altro.

SONIC ORIGINS – Recensione

Un cuore a 16 bit

Al primo avvio di Sonic Origins ci accorgiamo subito di una delle più grandi novità introdotte in questa raccolta, degli splendidi filmati in animazione 2D realizzati con il medesimo stile dei cortometraggi di Sonic Mania Adventures, che tra l’altro troveremo per intero come contenuti bonus all’interno della modalità Museo assieme a tutti i filmati originali di Sonic Origins. Questi filmati originali sono un contenuto aggiunto dal valore decisamente alto, dato che introducono e legano al meglio ciascun gioco e mostrano alcuni retroscena narrati finora solo in maniera testuale, come le “origini” di Tails e il modo in cui veniva bullizzato dai suoi simili sul suo pianeta natale.

Tails viene bullizzato dai suoi simili in Sonic Origins

Potremo affrontare Sonic Origins in molteplici maniere: innanzitutto potremo decidere se cimentarci nella modalità Classica o Anniversario. La prima ci consentirà di affrontare i quattro giochi nella loro incarnazione originale, con il formato 4:3, le vite limitate e i “continua”. La seconda, Anniversario, è stata ricostruita interamente in 16:9 e sostituisce le vite con speciali gettoni ed eliminerà i continua. Infine, vi è una modalità Storia ci consentirà di giocare i quattro titoli come un unico grande titolo in sequenza cronologica, intervallata dai filmati citati poc’anzi. A queste si aggiungono l’inedita modalità Missione nonché la ricchissima modalità Museo, che include tracce musicali, illustrazioni, manuali dei giochi in tutte le lingue, tutti i filmati del gioco (anche in versione work in progress), la serie completa di Sonic Mania Adventures e dulcis in fundo persino il concerto orchestrale in tutto il suo splendore.

Ogni riccio un capriccio

La modalità Anniversario ci permette di affrontare ciascuno dei quattro giochi nella sua forma più moderna, nonostante si possa riscontrare la presenza di qualche fastidioso bug che probabilmente verrà corretto in futuro. All’inizio di ciascuna partita potremo scegliere quale dei tre protagonisti impersonare: Sonic, Tails o Knuckles, oppure (a seconda del gioco) la coppia Sonic & Tails o Knuckles & Tails. Purtroppo, la piccola volpe a due code è affetta dal più fastidioso dei problemi e per questo motivo preferirete spesso giocare facendone a meno. Tenderà costantemente a morire, a rimanere incastrato in qualche ostacolo, a perdersi nel livello mentre voi andate avanti, oppure a non arrivare col tempismo giusto quando chiamato per sollevarci dal suolo per qualche istante. Fortunatamente si tratta di uno dei pochi problemi che abbiamo potuto riscontrare nella versione PlayStation 5 presa in esame per questa recensione, assieme ad alcuni sporadici momenti in cui siamo rimasti incastrati a rimbalzare all’infinito, o abbiamo avuto a che fare con hitbox non proprio “legali” per alcuni nemici.

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Ciascun gioco terrà conto del nostro completamento con ognuno dei personaggi disponibili, e potremo continuare dall’inizio del livello dove siamo arrivati a ogni avvio della partita. Purtroppo, e se ne sentiva davvero il bisogno, non è possibile salvare la partita nel bel mezzo del livello e riprendere da dove avevamo lasciato, come invece accade in altre versioni dei titoli (SEGA Mega Drive Classics, oppure la versione Nintendo Switch Online di Sonic 2). Gli aiuti messi a disposizione del giocatore si limitano solamente alla presenza di vite e continua infiniti nella modalità Anniversario, nonché per l’utilizzo delle speciali monete che ci consentono di ritentare i livelli bonus se non riusciremo a fare nostri gli smeraldi del caos. Non c’è alcun altro aiuto, come ad esempio il rewind dei due titolo citati poc’anzi, e questo potrebbe scoraggiare i giocatori più giovani o alle prime armi, non abituati alla crudeltà estrema dei giochi dei primi anni Novanta. E possiamo dire di aver avuto non pochi grattacapi nel completare da cima a fondo l’intera avventura messa a disposizione da Sonic Origins.

Una volta completato ciascun gioco nella modalità Anniversario sbloccheremo inoltre due altre modalità: la Modalità Specchio e Assalto al Boss. Molto esplicative già dal nome, la prima ci permetterà di giocare il titolo con i livelli totalmente specchiati, mentre la seconda ci consentirà di affrontare uno dopo l’altro tutti i boss di ciascun titolo. Tuttavia, tra i contenuti che ho apprezzato maggiormente nel titolo (oltre alla già citata modalità Museo) vi è la modalità Missioni, che ci permetterà di accumulare facilmente monete da spendere per il Museo e per completare i bonus stage. Nelle missioni saremo chiamati ad affrontare una serie di sfide più o meno difficili suddivise per gioco (alcune di esse, purtroppo, incluse solo nel pacchetto DLC Premium Fun).

Ad esempio, abbattere un certo numero di nemici specifici prima di tagliare il traguardo, raccogliere un determinato numero di anelli, oppure terminare il livello senza eliminare nemmeno una delle creature di Robotnik. Ciascuna sfida ci premierà, oltre che con i gettoni, con un voto che va da C a S, che ci verrà assegnato a seconda del tempo che ci impiegheremo a portare a termine la sfida. Una modalità davvero molto soddisfacente.

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Porco… spino

La pixel art originale di questi quattro giochi di Sonic non sente minimamente il peso degli anni e risulta incredibilmente attuale anche a più di trent’anni di distanza dall’uscita originale. Su PlayStation 5 il titolo risulta fluido e perfettamente godibile su uno schermo 4K, tuttavia avrei preferito trovare nelle opzioni qualche impostazione in più che riguardasse le modalità di visualizzazione dei quattro giochi, dato che purtroppo potremo scegliere solamente se giocare con l’anti-aliasing attivo oppure no. Nel primo caso, i pixel risulteranno orribilmente sfocati, sconsiglio vivamente a chiunque di abilitare questo settaggio. Sarebbe stato molto meglio poter attivare a piacimento i diversi filtri che simulano le scanline dei CRT, come accade invece nei titoli delle antologie di Capcom Arcade Stadium, che riescono addirittura a replicare la curvatura dei vecchi televisori a tubo catodico.

Dal punto di vista sonoro, fatta eccezione per Sonic 3 & Knuckles, che non presenta le tracce musicali originali (composte da Michael Jackson, mica da un fesso qualunque), ritroviamo tutte le musiche che eravamo abituati a sentire da ragazzini, come anche nuove tracce utilizzate nei menu e riarrangiamenti e remix presenti nella modalità Museo. C’è da dire che, in termini di qualità, il comparto audio è davvero eccellente. Come tocco di classe, inoltre, il team di sviluppo si è prodigato di rendere il menu principale dell’antologia parecchio accattivante dal punto di vista estetico, progettando dei ricchi modelli poligonali delle isole che potremo osservare anche in maniera ravvicinata, con personaggi e creature nemiche che si muovono al loro interno come se fossero vive. Ci tengo ancora una volta a tessere le lodi delle splendide cutscene animate, che contribiscono di gran lunga a impreziosire un prodotto finale già di per sé parecchio valido.

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A chi consigliamo Sonic Origins?

L’antologia di Sonic Origins è rivolta sia a chi ha vissuto i tempi d’oro del Mega Drive e ha adorato queste quattro avventure della mascotte SEGA, sia a tutti coloro che non hanno mai avuto il piacere di giocarle fino a questo momento. Magari anche a tutti i più giovani che si sono avvicinati a Sonic con le recenti trasposizioni cinematografiche, che potranno ritrovare molte delle situazioni e personaggi visti sul grande schermo nei tre giochi numerati. Dal mecha gigante di Robotnik all’alleanza fra quest’ultimo e l’echidna Knuckles, dal mondo dei funghi (frecciatina a Mario?) alla celebre sequenza sul biplano rosso. Origins è il modo migliore per fare un tuffo nel passato e godersi i giochi originali che trenta anni fa hanno plasmato questo inossidabile franchise.

  • Quattro ottimi titoli senza tempo
  • La modalità Missioni
  • Il Museo è davvero immenso e ricco di prezioso materiale
  • Le splendide cutscene animate

  • Totale assenza di filtri CRT
  • Sporadici bug
  • L’assenza di cheat e save state potrebbe rendere i giochi frustranti per alcuni
  • Disponibile solo in download digitale
Sonic Origins
4

Ritorno di fiamma per il velocista blu

Non sono molti i giochi a resistere così bene al tempo come i quattro titoli di Sonic contenuti in questa raccolta. È bastato portarli in 16:9 e modificare il sistema a vite limitate per dar vita a un gioco certamente impegnativo, ma di gran lunga meno di quanto i quattro titoli originali lo erano trent’anni fa. Sonic Origins è un prodotto indirizzato agli affezionati di vecchia data così come a tutti i nuovi amici del riccio blu, persino ai più giovani che amano le sfide. Con tutti gli accorgimenti implementati dai developer Sonic abbraccia la filosofia del trial & error senza schermate di game over che costringono il giocatore a ricominciare da capo, ma allo stesso tempo non facilita eccessivamente le cose offrendo facili espedienti per “barare” come invece è possibile fare in SEGA Mega Drive Classics. I quattro giochi in modalità Anniversario risultano più divertenti che mai e con la modalità Classica è possibile goderseli in maniera identica a com’erano un tempo. Oltre a questo le modalità Missioni e Museo costituiscono un ottimo valore aggiunto che, insieme alle cutscene animate e alla cura riposta nell’interfaccia utente, contribuiscono a creare un pacchetto davvero imperdibile.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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