Rune Factory 5, quinta iterazione dell’omonima serie di “farming simulator” a tema fantasy, arriva a quasi dieci anni di distanza dal suo precedessore, pubblicato su Nintendo 3DS nel luglio 2012. Il team di sviluppo si è assunto un grande rischio nello sviluppare il nuovo capitolo interamente in 3D, abbandonando quasi del tutto la visuale isometrica tipica della serie in favore di un’inquadratura più vicina a quella dell’Action RPG per home console. Saranno dunque riusciti gli sviluppatori di Hakama a rinnovare la serie senza snaturarne i caratteri stilistici e ludici? Andiamo a vedere come se la cava questo Rune Factory 5, titolo uscito il 25 marzo 2022 su Nintendo Switch in esclusiva.
- Titolo: Rune Factory 5
- Piattaforma: Nintendo Switch
- Versione analizzata: Nintendo Switch
- Genere: JRPG, farming
- Giocatori: 1
- Publisher: Marvelous Europe
- Sviluppatore: Hakama Inc.
- Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 25 marzo 2022
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: costumi aggiuntivi
- Note: disponibile in edizione limitata sullo store di Marvelous Europe
Abbiamo recensito Rune Factory 5 con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da XSEED Games tramite Marvelous Europe.
Un inizio difficile
Il primo impatto con Rune Factory 5 non è dei migliori. Le prime fasi di gioco, rigorosamente scandite dal susseguirsi di numerose cutscene, oscillano continuamente tra stili diversi. Un momento ci troviamo davanti a una cinematica completamente animata, seppur in maniera piuttosto grezza, mentre quello successivo assistiamo ad un dialogo con presentazione tipicamente da visual novel, il tutto intervallato da brevi, troppo brevi, intermezzi con grafica anime. La babele stilistica che ci si para dinnanzi ostacola l’immedesimazione del giocatore che, complici le premesse narrative piuttosto banali, potrebbe provare un certo sconforto iniziale.
Se i primi momenti fanno dunque immediatamente rimpiangere lo stile più coeso dei ‘vecchi’ capitoli, dal punto di vista narrativo i fan della serie (e dei JRPG in generale) si sentiranno immediatamente a casa. Il protagonista, di cui potremo selezionare il sesso all’inizio dell’avventura, perderà la memoria dopo aver protetto una bambina dall’attacco di alcuni mostri comparsi improvvisamente. In seguito all’incidente, il nostro “Ares” (o la nostra “Alice”), il cui nome può comunque essere modificato liberamente, verrà trasportato nel villaggio di Rigbarth, da cui proviene la piccola, dove non solo riceverà le dovute cure, ma si ritroverà a coprire un ruolo chiave all’interno della comunità, coltivando la terra per produrre risorse e difendendo la pace del villaggio come membro del SEED.
Le prime ore dell’avventura sospingono il giocatore attraverso un racconto dai toni leggeri, in cui concetti chiave come le “Rune”, i “Farm Dragon”, e gli “Earthmate” non sembrano avere particolare rilevanza (salvo per le importanti conseguenze ludiche delle Rune, la stamina del gioco, il cui esaurimento ci lascerà inermi!). Andando avanti nella storia, però, la posta in gioco si alzerà, trasmettendo un senso d’urgenza crescente, che ci costringerà ad abbandonare l’aratro per dedicarci ad attività che più si addicono a un JRPG tradizionale.
Country Life RPG
Rune Factory 5, come i suoi predecessori, è infatti un gioco dalla doppia anima. A differenza della serie Harvest Moon (oggi conosciuta come Story of Seasons), da cui Rune Factory prende ispirazione, le meccaniche sociali e simulative della vita di campagna rappresentano solo uno degli aspetti principali del gioco: Rune Factory, a questa componente, coniuga infatti una progressione da gioco di ruolo, con una discreta varietà di armi, abilità, moveset, nemici e dungeon. Oltre al miglioramento delle singole statistiche, collegato alla frequenza con cui ci dedichiamo alla corsa, alla pesca, al farci tempestare di botte dai nemici (è così che si innalza la difesa!), e così via, combattere ci farà salire di livello, permettendoci di affrontare mostri sempre più forti.
Il combattimento permette di raccogliere risorse preziose da utilizzare per il crafting, oltre a darci la possibilità di reclutare alcune delle creature incontrate nel mondo di gioco, portandoci ad accumulare preziosi braccianti e rapide cavalcature. I mostri catturati, una volta che si è stabilito con loro un legame, si trasferiranno nella nostra “Monster Barn” e, qualora vengano mantenuti adeguatamente con cibo e vigorose spazzolate, ci daranno una mano a coltivare i campi, oltre a fornirci un mezzo di trasporto con cui spostarci per il mondo di gioco. I confini del mondo di Rune Factory 5 si estendono in fatti ben oltre il villaggio di Rigbarth, andando a comporre quello che, un po’ impropriamente, potremmo definire un piccolo open world. Salvo infatti per l’ingresso negli edifici e nei dungeon, l’overworld è completamente privo di caricamenti, permettendo di raggiungere aree innevate, verdeggianti praterie, e calorosi vulcani senza soluzione di continuità.
Un’ottimizzazione carente
Il tutto purtroppo si ripercuote in maniera evidente sul comparto tecnico, vero tallone d’Achille della produzione. Se infatti le performance, così come la risoluzione, si mantengono su ottimi livelli negli spazi chiusi, rendendo alcuni interni persino gradevoli, appena si esce all’aperto la situazione cambia abbastanza drasticamente. La console ibrida Nintendo, come ormai è stato possibile constatare, dispone di un hardware limitato, da cui solo alcuni team first party sono riusciti a tirare fuori il meglio.
Tra una risoluzione dinamica che scende in maniera piuttosto brusca sotto i 720p (e forse anche sotto i 540p), sia in modalità portatile che docked, e i continui rallentamenti nell’overworld, l’esperienza di gioco è trattenuta da un’ottimizzazione tutt’altro che impeccabile, con spiacevoli conseguenze sia nell’esplorazione che, soprattutto, nelle fasi di combattimento.
TAKE THIS!
Come abbiamo detto in apertura, Rune Factory 5 abbandona la visuale top-down, donando ai combattimenti un dinamismo maggiore che in passato. Il giocatore non solo avrà a disposizione diversi tipi di armi con cui affrontare i nemici, ma anche una rapida schivata con cui evitare gli attacchi, oltre ad abilità speciali e magie (che consumano RN) in grado di infliggere diversi danni. Il sistema di combattimento, vario ed efficace quanto basta, soccombe al peso dei difetti tecnici (soprattutto in modalità portatile), rendendo alcune situazioni davvero frustranti. Non aiuta il fatto che il gioco presenti un livello di difficoltà (liberamente modificabile presso il QG del SEED) tendenzialmente basso, ma che crescerà repentinamente quando meno ce l’aspettiamo, catapultandoci alla clinica, con la falce tra le gambe, senza preavviso. Eppure, nonostante tutto, è difficile punire troppo Rune Factory 5 per la superficialità con cui sono state realizzate alcune sue componenti, soprattutto considerando quanto il gioco ha in realtà da offrire.
Le numerose ore necessarie a completare l’avventura saranno infatti un crescendo, introducendoci in maniera graduale a tutte le possibilità che il titolo offre, che, ammettiamo, sono davvero tante. Tra crafting, arredi, coltivazione, pesca, esplorazione, combattimenti, e romance, Rune Factory 5 ha qualcosa per ogni giocatore: sia chiaro, per godere al meglio del prodotto sarà necessario dedicarsi a ognuna di queste feature, ma niente vieta di interpretare il gameplay come meglio si preferisce, dedicandosi ad un’attività piuttosto che a un’altra, magari trattando il gioco come un normale RPG e posticipando la componente più simulativa all’end game. Tra le varie richieste dei cittadini, le missioni principali, i festival, e gli eventi legati alle romance (presenti in numero generoso e tendenzialmente ben sviluppate), ci sarà sempre qualcosa da fare, rendendo ogni giornata degna di essere vissuta.
Nella tranquilla cittadina di confine di Rigbarth, si stanno verificando eventi misteriosi in grado di influenzare le rune che regolano il delicato equilibrio tra uomo e natura… Come nuovo ranger del SEED, un’organizzazione dedicata al mantenimento della pace, dovrai proteggere la cittadina da mostri violenti, catturandoli con il sigillo magico ufficiale del SEED. Quando non sei in missione, dai una mano agli abitanti di Rigbarth e contribuisci alla crescita del piccolo centro con l’agricoltura, gli eventi festivi e coltivando amicizie! Quando però le minacce rischiano di minare il delicato equilibrio della pace, un vero ranger deve dare prova del suo valore. Collaborando con la popolazione locale, lanciati in una straordinaria avventura per svelare i misteri di questa terra e affidati alla tua forza interiore per contrastare il caos. Combattimento frenetico in stile RPG di azione Avventurati in una vasta e vibrante terra selvaggia in compagnia dei tuoi amici di Rigbarth e sblocca attacchi combinati potenti e, al tempo stesso, spettacolari che richiedono lavoro di squadra e strategia. L’evoluzione dell’agricoltura fantasy Addomestica i mostri e trasformali in servizievoli braccianti mentre coltivi un’ampia varietà di prodotti in sella ai draghi! Rilassati nella tua nuova casa Tra un’avventura e l’altra, ritagliati del tempo per goderti il ritmo rilassato della vita di campagna. Partecipa a concorsi di cucina, artigianato e pesca, o invita la tua dolce metà a contemplare il cielo stellato durante una delle tante feste stagionali celebrate a Rigbarth. Incontra una persona speciale Stringi amicizie e incontra potenziali anime gemelle completando le loro storie individuali. Innamorati, chiedi la loro mano e magari metti su famiglia!
Acquista Rune Factory 5 per Nintendo Switch seguendo questo link al prezzo di 59,99 €. Disponibile dal 25 marzo 2022. Sostieni Akiba Gamers acquistando il gioco su Amazon attraverso questo box!
A chi consigliamo Rune Factory 5?
Con la sua formula atipica, Rune Factory 5 è paradossalmente sia un prodotto di nicchia sia potenzialmente capace di raggiungere un pubblico più ampio dei suoi congeneri. La struttura da JRPG e la trama semplice ma ben cadenzata rendono il titolo appetibile per i fan del gioco di ruolo nipponico, purché questi siano pronti ad accettare una scrittura costellata di cliché e situazioni già viste: in questo senso, il gioco potrebbe forse avere più presa su un pubblico meno maturo, che sia già estimatore di titoli come Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin o i vari esponenti della serie Pokémon.
Allo stesso tempo, Rune Factory 5 è adatto a tutti coloro che siano alla ricerca di un’avventura dai ritmi distesi, in cui dedicarsi ad attività semplici ma gratificanti, mettendo in secondo piano una narrazione drammatica per abbracciare i piaceri della vita rustica. Non esitiamo perciò a consigliarlo a tutti i fan della serie ‘genitrice’ Harvest Moon, oltre agli amanti di Animal Crossing e, soprattutto, di Stardew Valley (titolo simulativo indipendente che arricchisce la formula ludica con persino più possibilità e una scrittura più adulta).
- Ottima longevità
- Tante opzioni per le romance
- Tante cose da fare…
- …Ma non tutte ben realizzate
- Numerosi inciampi tecnici
- Stilisticamente inconsistente
Rune Factory 5
Un prodotto grezzo ma ricco di contenuti
Rune Factory 5 è un’esperienza varia e longeva che stimola costantemente il giocatore proponendogli nuove meccaniche e premiandolo per averle apprese. È così che, nell’arco delle 30/40 ore necessarie per completare solamente la storia, il gameplay si lascia scoprire, diramandosi in varie direzioni e rendendo questo country-life RPG un prodotto unico e vasto. Purtroppo non possiamo sorvolare sui difetti tecnici, che, insieme all’involuzione del comparto artistico, rendendo l’esperienza di gioco davvero spigolosa. Non aiuta il fatto che, con così tante meccaniche da approfondire, non tutte siano state trattate dagli sviluppatori con la dovuta attenzione, favorendo la quantità forse a discapito della qualità. In questo senso, potremmo definire Rune Factory 5 l’all-you-can-eat videoludico: un banchetto in cui non tutto ha un buon sapore (tutt’altro…), ma la quantità riesce, almeno in parte, a compensare.