Sono passati un po’ di mesi da quando ho ripreso in mano Pokémon GO, diciamo meno di un anno. Ho giocato tanto, ho camminato tanto, ho goduto delle molteplici novità introdotte da Niantic in vista dell’uscita dell’attesissimo Pokémon: Let’s Go, Eevee! su Nintendo Switch, con la promessa di un’ottima interazione fra i due. Arrivato il gioco, arrivata la Poké Ball Plus, arriva anche la cocente delusione: già dopo i primi giorni il titolo di GAME FREAK ha finito per annoiarmi, riuscendo a intrattenermi spesso anche meno del titolo per cellulare. Così, complice il freddo polare, nonostante viva al sud Italia, ho finito per avviare sempre meno la app di Pokémon GO. Per questo motivo, la mia soglia di attenzione per i titoli mobile, che mi chiede di giocare ad uno solo per volta, mi ha spinto in direzione di un altro importante gioco che fino a questo momento avevo decisamente sottovalutato: DRAGON BALL LEGENDS.
La colpa per il mio coinvolgimento in questo titolo va di sicuro a BaSS che lo ha installato prima di me e ha cominciato a giocarci in maniera davvero assidua, esortandomi a seguirlo e spiegandomene con pazienza tutte le meccaniche di potenziamento dei personaggi. Orfani dei cabinati di SUPER DRAGON BALL HEROES di cui abbiamo abusato in Giappone, nel mobage a tema Super Saiyan di BANDAI NAMCO Entertainment ritroviamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per divertirci nell’attesa dell’arrivo del già attesissimo capitolo per Nintendo Switch: carte, potenziamenti, summon, combattimenti frenetici e soprattutto i nostri personaggi preferiti della saga plasmata da Akira Toriyama.
A differenza di molti altri titoli per cellulari tratti da anime e affini, LEGENDS ci porta sì nell’universo di DRAGON BALL, principalmente in quello di Z, ma affiancandoci a un protagonista del tutto inedito: si tratta di Shallot, un Saiyan proveniente dal passato, che si ritroverà ad attraversare il tempo e lo spazio per giungere nell’epoca di Goku e compagni. Questo personaggio, progettato da Akira Toriyama in persona, viene risvegliato privo di memoria da Trunks del futuro e viene riconosciuto dall’inconfondibile coda. Nel corso della storia il neo-protagonista affronterà nemici e alleati dell’epopea di DBZ, arrivando persino a trasformarsi in Super Saiyan. Shallot sarà l’unica carta che ci porteremo dall’inizio alla fine e, nonostante il grado di partenza sia quello del semplice “Hero” arriverà a rivaleggiare anche con le più forti carte ottenibili nel gioco.
Come nel più classico dei titoli per smartphone, DRAGON BALL LEGENDS ci consentirà infatti di effettuare le consuete “Summon” tramite le apposite gemme, per allargare le nostre fila di guerrieri e ottenerne di nuovi e sempre più potenti, fino ad arrivare all’ambito grado “Sparking” riservato solo ai combattenti più abili. La Summon in sé è decisamente l’evento più emozionante dell’intero gioco: una volta raccattati i ticket o raggiunti i fatidici 1000 cristalli, dovremo scegliere in quale evento pescare e assistere alla sfavillante animazione che vedrà lottare Goku e Freezer su Namecc. Tale animazione, che culminerà solitamente con la Kamehameha che dovremo innescare noi stessi, varierà in base alle carte che otterremo alla fine: più le carte saranno rare e potenti, più l’animazione sarà differente e spettacolare. Ad esempio il cielo diverrà rosso, appariranno le sette sfere del drago, Goku si trasformerà in Super Saiyan, guerrieri come Vegeta prenderanno il suo posto o si uniranno nell’attacco finale e così via. Che sia una summon singola (soloyolo, per gli amici) o una da dieci carte, l’emozione sarà sempre grandissima: peccato che le Sparking saranno quasi sempre difficili da ottenere — nonostante ciò, in meno di due settimane, ne ho già raccolte quasi una dozzina, senza sborsare un centesimo di tasca mia.
Tali carte potranno essere ulteriormente potenziate attraverso la voce “Soul Boost” che sfrutta innumerevoli oggetti che otterremo durante le battaglie per incrementare le statistiche a nostro piacimento, per poi consentirci di aumentarne la classe una volta raggiungo il level cap. Le battaglie sono il punto focale del titolo mobile: sia quelle di storia, anticipate da brevi dialoghi in stile visual novel, che quelle relative agli eventi, potranno essere giocate in prima persona o del tutto automatizzate. Scegliendo tre dei sei personaggi del nostro party scenderemo sul campo e lotteremo scegliendo le carte azione che appariranno nel nostro mazzo ed eseguendo azioni “libere” come schivate, semplici attacchi ravvicinati o a distanza e cambio di personaggi al volo. Potremo attaccare a distanza, da vicino o utilizzare le tecniche speciali di ciascuno dei personaggi e, una volta raccolte tutte le sfere del drago, scatenare il devastante Raging Blast, un super-attacco che vedrà coinvolti tutti i membri del gruppo in campo. Si tratta, a mio avviso, di uno dei titoli per cellulari più spettacolari da vedere e divertenti da giocare sui quali mi sia capitato da mettere le mani, con una resa grafica e una giocabilità che nulla ha da invidiare ai fighting game di DBZ visti su console. Senza contare la divertente modalità PVP, che non consumerà energia e ci consentirà di lottare in tempo reale contro guerrieri provenienti da tutto il mondo (occidentale, temo).
Nonostante le carte più rare siano davvero toste da ottenere con le Summon e assieme a loro gli oggetti per il potenziamento, LEGENDS risulta divertente e in grado di intrattenerci per un buon numero di ore al giorno senza costringerci a spendere valuta reale per ricaricare l’energia o effettuare microtransazioni. Andando avanti nel gioco saremo lautamente ricompensati con qualsiasi cosa possa tornare utile, dalle ricariche energetiche a cristalli per l’evocazione, dagli oggetti necessari a velocizzare il level up dei guerrieri agli equipaggiamenti che serviranno a renderli ancora più minacciosi.
È ormai trascorso qualche mese dal mio ritorno in pista, complice anche l’uscita di Dragon Ball Super: Broly nei cinema italiani. Mi chiedo quanto tempo ancora riuscirà a tenermi incollato: voi da quanto tempo ci state giocando?