Tramite un tweet pubblicato inizialmente due giorni fa dall’animatore e artista freelance Gen Sato, volto noto nell’industria fin dal 1986 e poi corroborato anche da altre fonti, un’intero studio di animazione sarebbe sparito nel nulla nel corso della notte, lasciando i propri dipendenti e lavoratori a contratto non pagati. L’animatore Gen Sato pur dicendosi devastato e amareggiato non fa nomi, ma nel suo tweet allude più volte ad uno studio ben preciso tramite il kanji che significa “pianto”: si tratterebbe infatti dello Studio Tear, con sede nel quartiere Suginami di Tokyo, dove la maggior parte degli studi di animazione è situata.
まさか、劇場アニメ制作会社が未払いの上、Twitter垢も削除して、トンズラするとは思わなかったわ(泣)
この師走に、でかいトラブルに巻き込まれたなぁ(泣)— 佐藤元 月南ヨ21a 冬コミ・コミッション受付中! おジャ魔女どれみ20周年おめでとう! (@GENP37) December 9, 2019
Stabilita inizialmente nel 2013, questa compagnia si è occupata negli anni principalmente di fornire supporto ad altri studi in progetti già in corso per altri anime, fino a crescere abbastanza da poter annoverare sotto la propria ala alcuni titoli piuttosto conosciuti, come la serie anime Why the Hell are You Here, Teacher!? (Nande koko ni sensei ga!?) del 2018, un OVA per la serie yuri Fragtime uscito appena due settimane fa,e il film anime della serie The Royal Tutor che ha debuttato nei cinema giapponesi a febbraio 2019.
Il sito della compagnia è rimasto offline fino a poche ore fa, mentre il profilo Twitter ufficiale è stato completamente cancellato. Dopo i primi report, altri animatori e lavoratori a contratto per lo studio si sono fatti avanti, con alcuni tweet che vi riportiamo qui sotto, in cui si conferma lo stesso sentimento: nessuno si aspettava questa cosa, e nessuno ovviamente ha ricevuto i pagamenti pattuiti dal contratto.
じゃあ俺もやられてますね…
— アニメーター マツモトテツヤ (@q9o2eRjCtL8enqM) December 9, 2019
はじめまして、私もやられた可能性があるっぽいです…。
— まざきけい (@GSX750S1) December 9, 2019
Per ora pare che nessuno abbia provato a contattare telefonicamente Studio Tear o a recarsi fisicamente nell’ufficio, ma di sicuro l’aver cancellato in quattro e quatr’otto la propria presenza online non è un buon presagio. Altri utenti di Twitter si sono uniti nel cercare di supportare gli artisti coinvolti in questa problematica situazione, per cercare di capire in fretta cosa sia successo esattamente.
Fonte: Gen Sato via SoraNews24