Immaginate di potervi tuffare in un campo di battaglia a bordo del vostro personalissimo Mobile Suit, in uno scenario pieno di avversari che non avranno pietà per niente e nessuno, dove da entrambe le parti c’è solo una cosa che conta più di tutto: vincere. Riusciremo a sopravvivere a tutto questo e a far ritorno vivi e vegeti alle nostre abitazioni? Ovvio che sì, visto che si tratta soltanto di una simulazione!
Tutto ciò che vedremo in Gundam Breaker sarà frutto di un simulatore in grado di scansionare i nostri modellini in plastica, comunemente chiamati GUNPLA dai fan della serie, attraverso un gioco di guerra dove saremo in grado proprio di pilotarli, dandoci la sensazione di un vero campo di battaglia.
Tratto dall’omonima serie animata Mobile Suit Gundam, questo nuovo gioco targato NAMCO BANDAI si rivela uno dei titoli più apprezzabili e divertenti ispirati al Mobile Suit bianco a cui abbia mai giocato, che mi ha garantito innumerevoli ore di divertimento incollato alla mia PlayStation 3 come se nulla fosse. Il motivo? Lo scoprirete tra poco.
- Titolo: Gundam Breaker
- Piattaforma: PlayStation 3, PlayStation Vita
- Genere: Azione, mecha
- Giocatori: 1-4 (multiplayer online)
- Software house: BANDAI NAMCO Games
- Sviluppatore: BANDAI
- Lingua: giapponese (testi e doppiaggio)
- Data di uscita: 27 giugno 2013 (PS3), 31 ottobre 2013 (PS Vita)
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Reperibilità: comune (importazione)
- DLC: non presenti
- Note: Mobile Suit e missioni aggiuntive presenti come aggiornamento di gioco gratuito
Una delle caratteristiche basilari di questo titolo, che ho personalmente trovato magnifica, è la possibilità di creare, intercambiare e colorare il proprio Gundam quasi dal nulla. Basta con i Mobile Suit già visti nelle innumerevoli serie animate, pilotati da tizio o da caio (no, non quello di Kenshiro). Oggi c’è spazio in prima linea anche per la nostra unità personale, indipendentemente dal fatto che essa sia una provvisoria accozzaglia inguardabile di pezzi o la cosa più figa che possa esistere al mondo, beh… almeno per quanto riguarda i nostri gusti. Attraverso la hub del menu principale, questo Gundam Breaker prodotto da BANDAI NAMCO Games per PlayStation 3, e successivamente anche per PlayStation Vita, ci mette a disposizione cinque modalità principali.
Single Player, come il nome stesso suggerisce, è la modalità giocatore singolo, dove affronteremo moltissime battaglie da soli o con l’aiuto di compagni controllati dal computer a seconda della missione che ci verrà offerta. La modalità Multiplayer offre le stesse caratteristiche di quanto riportato poc’anzi, ma con la possibilità di giocare le suddette missioni con l’aiuto dei nostri amici o di altri sconosciuti possessori del titolo, per un massimo di quattro giocatori. Tramite la voce Set Up potremo invece personalizzare il nostro mezzo: sarà possibile creare, cambiare i pezzi e colorare il nostro, o i nostri, personalissimi Mobile Suit, ma sarà comunque possibile effettuare tutto questo anche all’interno delle due modalità già citate. Player Shop è invece un negozio specializzato in GUNPLA, dove potremo vendere pezzi e runner inutilizzati e acquistare nuovi kit e altri oggetti personali. Infine abbiamo Mail, la nostra casella di posta dove, con l’avanzare del gioco, ci verranno mostrati i vari step del tutorial, le conversazioni o gli annunci dei nostri superiori, i nuovi arrivi nel negozio e molto altro. A meno che non siate in grado di leggere e comprendere alla perfezione la lingua giapponese, questa opzione si rivelerà praticamente inutile e per nulla essenziale ai fini del gioco, ma può comunque avere un minimo di utilità per sapere quando il negozio verrà rifornito di nuovi articoli, evitandoci quindi di uscire tutte le volte dall’hangar per nulla.
THIS IS NO STORY, BOY! NO STORY!
Iniziamo subito con una premessa: tutto quello che ci verrà proposto all’interno di questo titolo non potrà contare su una vera e propria storia. Non ci saranno particolari eventi da seguire o una fitta trama coinvolgente, come nella migliore tradizione per questa saga; si tratta di pure e semplici missioni condite da pochissime cutscene. Come di consueto, a inizio gioco verremo sottoposti a un tutorial, tramite il quale saremo introdotti ai comandi di gioco prima di buttarci a capofitto nell’azione vera e propria in cerca delle tanto agognate parti per iniziare a costruire il nostro Mobile Suit ideale, o quantomeno decente, visto quello che ci verrà propinato nelle prime fasi.
Devo dire la verità: nonostante il gioco sia molto gradevole e divertente, ci sarà veramente da piangere sangue per riuscire a ottenere parti minimamente decenti dai nostri nemici, per cui consiglio vivamente di armarsi di santa pazienza, affrontare le missioni con quello che troviamo e sperare che, abbattendo nemici dopo nemici, avremo la fortuna di trovare nuovi pezzi, individuabili sul campo di battaglia tramite icone azzurre o puntini gialli sulla mini-mappa a lato dello schermo. In questo caso conviene fiondarsi brutalmente al recupero e, una volta terminata la missione, equipaggiarli solamente in caso il pezzo in questione ci porti un netto miglioramento rispetto ai pezzi già equipaggiati. Inizialmente sarà normale avere un ammasso senza senso di pezzi dei Mobile Suit più disparati, quindi non fatevi scoraggiare: siete ancora alle prime fasi di gioco, e perciò è consigliabile ripetere più di una volta le missioni in cui abbiamo già riportato una tranquilla vittoria e che abbiano una notevole quantità di Mobile Suit diversi, così da essere in grado di ottenere nuove parti, e magari anche componenti diverse, in quanto il pezzo e il livello di ciascun pezzo di GUNPLA sarà totalmente casuale. Tenete bene a mente solo un piccolo, ma importantissimo dettaglio: essere distrutti sul campo di battaglia non porterà al fallimento della nostra missione; dopo l’esplosione verremo nuovamente lanciati in campo, ma al termine della battaglia, per ogni vita perduta, ci verrà assegnata una penalità, che comporterà la privazione di una delle parti trovate con tanta fatica.
Una delle cose più fastidiose di Gundam Breaker, tuttavia, sarà l’acquisizione bersaglio. Questa funzione infatti, darà spesso e volentieri non poche grane ai giocatori, in quanto renderà impossibile avere una panoramica a 360° perché il nostro sguardo rimarrà fisso sul nemico che avremo sotto tiro e, se a volte ci capiterà di spostare inconsciamente l’analogico destro con la speranza di vedere colui che ci sta attaccando alle spalle, o se qualche nemico stia arrivando da un altra direzione, il bersaglio si sposterà su un altro avversario confondendoci, facendoci perdere il ritmo di gioco e facendoci bestemmiare in aramaico antico (testato). Premendo R3, invece, potremo disattivare questa modalità “automatica”, ottenendo certamente un maggior controllo sulla visuale, ma complicandoci ugualmente le cose perché, non avendo automaticamente sotto tiro il nostro bersaglio, i nostri attacchi andranno spesso a colpire il nulla cosmico.
L’Attacco dei Giganti
I nemici che incontreremo saranno piuttosto forti, specialmente i mid-boss, in quanto saranno potenziati e ci si pareranno spesso davanti, rendendo i combattimenti più difficili, ma allo stesso tempo più godibili, in quanto maggiormente competitivi. I boss veri e propri di fine missione saranno decisamente più potenti e anche loro potenziati all’inverosimile. Se tutto questo ancora non vi basta, a volte sarà addirittura possibile ritrovarsi contro uno o due Perfect Grade, cioè Mobile Suit estremamente potenti e soprattutto giganti. Non temete, non ci ritroveremo mai da soli a combattere contro di essi: ad accompagnarci in quasi qualsiasi delle missioni di gioco avremo a disposizione dei compagni controllati dal computer, che aumenteranno di numero a seconda della difficoltà della missione, arrivando a un massimo di tre alleati che ci daranno man forte nelle missioni più ostiche.
Dopo aver portato a termine svariate missioni, avremo l’opportunità di affrontare dei Mobile Armor, tradotto in parole povere per i neofiti della serie in: “Non vi bastano uno o due Perfect Grade giganti contemporaneamente? Bene, adesso vi accontentiamo noi!”. Tali Mobile Armor richiederanno davvero tutta la nostra forza, abilità e l’equipaggiamento delle migliori parti in nostro possesso. Ovviamente, una volta portate a termine, queste missioni speciali sapranno ricompensarci adeguatamente: stringete quindi i denti e date del vostro meglio. Giunti al termine di ciascuna missione, potremo vedere quello che è stato il nostro andamento sul campo di battaglia e le varie ricompense ottenute, tra cui esperienza, monete di gioco e le tanto agognate parti da poter caricare sul nostro Mobile Suit, classificabili in: testa, braccia, busto, gambe, scudo, backpack, arma per attacchi ravvicinati e arma per attacchi a lungo raggio. Una volta completate le missioni verremo immediatamente trasportati dentro l’hangar, dove sarà possibile scegliere una nuova sfida attraverso il pannello centrale o, avvicinandosi al nostro Mobile Suit, entrare in quella che sarà una delle feature più apprezzabili del gioco: la modalità di personalizzazione del nostro mezzo.
Pimp my GUNPLA
Come prima cosa, selezionando Parts Build, potremo “vedere” (si, perché saranno oscurati, ma a un occhio attento ed esperto sarà facile capire di che parti si trattano) i runner appena raccolti in battaglia e, se questi saranno di nostro gradimento, selezionandoli potremo procedere al montaggio del pezzo completo che andrà a posizionarsi nella galleria di parti già in nostro possesso. Una volta assemblate tutte le componenti che vorremo tenere da parte per un futuro, in quanto magari al momento richiederanno un livello troppo altro, oppure equipaggiarle subito, selezionando “Customize GUNPLA” sarà possibile dare il via alla vera e propria creazione: spostandosi con L2 o R2 fra le varie categorie sarà possibile scegliere, testare e, se il risultato ci aggrada confermare la nostra scelta. Le parti avranno caratteristiche proprie e aumenteranno le statistiche del nostro Mobile Suit, ma non sarà facile trovare tutti i pezzi di nostro gradimento, per cui sarà necessario dover riaffrontare più e più volte alcune missioni e, ovviamente, disporre di tanta fortuna. Anche nel caso il pezzo di nostro gradimento sia di basso livello e peggiori le statistiche del nostro mezzo non dovremo scoraggiarci, sarà possibile, sempre con tanta fortuna e tanto lavoro, trovarne un altro identico di livello più alto, che andrà quindi a migliorare le prestazioni del nostro Mobile Suit, oltre che il suo aspetto fisico. Ma pensate sia finita qui? Ovvio che no! Che Mobile Suit personale sarebbe se esteticamente si rivelasse un pugno in un occhio? Non possiamo mica andare in giro a fare l’Arlecchino della Guerra di Un Anno! Per questo giunge in nostro aiuto l’ultima voce della modalità di personalizzazione chiamata Paint Gunpla: selezionadola sarà possibile colorare il nostro modello come più ci piace, rendendolo quindi anche visivamente accattivante, oltre che potente. Sarà inoltre possibile modificare il nome del nostro Mobile Suit, o forse dovrei dire nostri, in quanto il gioco permetterà di salvare il nostro mecha all’interno di uno dei cinque slot disponibili, che potranno contenere fino a quattro nostre creazioni ciascuno.
Una volta che avremo pezzi inutili a sufficienza, di cui non avremo più bisogno, perché ci confonderanno inutilmente nel cercare i pezzi in nostro possesso, o che non abbiamo proprio mai equipaggiato, sarà possibile recarsi nell’apposito Shop per venderli e ricavarci un po’ di soldi (virtuali, s’intende). Sfortunatamente però, e ve ne renderete presto conto, il negozio si rivelerà una delle cose più inutili del gioco, in quanto inizialmente potrete solo acquistare varie tute da pilota tratte da molte delle serie di Gundam da far indossare al nostro personaggio, e altre caratteristiche opzionali da equipaggiare al nostro mezzo. I kit contenenti Mobile Suit completi verranno messi in vendita solamente dopo aver terminato la prima boss battle vera e propria, quindi intorno alla nona missione, e sarà subito possibile rendersi conto di piccolo particolare: sono decisamente troppo cari! Nonostante si effettuino molte missioni e si rivendano infinite quantità di pezzi inutilizzati, ne passerà di tempo prima di poterci permettere un kit completo, dato il loro prezzo più adatto al mercato nero degli organi piuttosto che a quello dei model kit.
Nonostante il prezzo troppo alto, non temete: vi sconsiglio vivamente di procedere all’acquisto di uno qualsiasi di questi kit completi, se non per valore puramente estetico o per piacere personale; le parti contenute in ciascuno dei suddetti kit saranno di bassissimo livello, quindi praticamente inutili se acquistate nel momento in cui sarete riusciti faticosamente a mettere da parte i soldi necessari grazie alle numerosissime missioni effettuate e un infinità di pezzi venduti. Nel corso del gioco il negozio verrà progressivamente rifornito di nuovi GUNPLA sempre inutili, in quanto, almeno nel mio caso, verranno aggiunti proprio quando avremo già trovato in giro le varie parti di quello specifico Mobile Suit e ne necessitiamo solo di una o due per completarlo del tutto. È quindi sempre consigliabile effetturare più e più volte le missioni e cercarle addosso ai nemici in quanto, acquistandone di già completi, non solo saranno di bassissimo livello, ma ci precluderemo anche la possibilità di passare più tempo giocando e, ovviamente, daremo fondo alle monete guadagnate con impegno e fatica per delle parti che ,visto il livello, difficilmente equipaggeremo.
Più siamo, meglio è
Nonostante ad affiancarci in quasi tutte le missioni di gioco siano presenti alcuni compagni controllati dal computer, ci si renderà presto conto che, a lungo andare, la modalità Single Player diventerà quasi impossibile da portare a termine. Sarà infatti necessario immergersi nella modalità multigiocatore online di Gundam Breaker per farci dare una mano da altri giocatori o dai nostri amici, preferibilmente forti, per poter proseguire e portare a termine le missioni più ostiche senza dover imprecare qualsiasi santo presente in paradiso. Personalmente però, ho trovato questa modalità molto apprezzabile ed estremamente divertente, forse anche più della modalità giocatore singolo, specie se giocata con amici, magari parlando a voce su Skype o qualsivoglia programma che permetta di effettuare chiamate vocali.
Una volta selezionata la modalità Multiplayer Online, ci verranno proposte due scelte: cerca stanza e crea stanza, che ci permetterà ovviamente l’una, di cercare una stanza già esistente creata da un nostro amico o da qualche sconosciuto (presumibilmente giapponese) e l’altra, di crearla personalmente e attendere giocatori a caso o invitare i nostri amici. Dove dopo aver creato una nostra lobby sarà possibile, comunicando agli amici il nome che gli avrete assegnato o semplicemente lasciando aperto a chiunque riesca a trovarla ed entrarci, di ritrovarsi tutti insieme nell’hangar, giusto per farsi una bella partitina con persone a volte più abili dello stesso computer, che potranno quindi dare manforte in una determinata missione o anche solamente per andare tutti insieme alla ricerca di nuove parti. A differenza della modalità Single Player, una volta che il nostro Mobile Suit verrà distrutto, nella modalità multigiocatore sarà possibile farlo rianimare dai nostri compagni entro un tempo limite prestabilito; dopo che il conto alla rovescia sarà terminato e nessuno dei nostri compagni ha avuto la possibilità di rianimarci, verremo rimandati si nuovamente in campo, ma verrà registrata a termine della missione una nostra sconfitta, e sappiamo bene, in questo caso, a cosa equivale una sconfitta, vero?
Fate il vostro gioco!
Graficamente parlando, Gundam Breaker non è poi così malvagio; ovviamente non farà gridare al miracolo, e spesso e volentieri si potranno tranquillamente contare i pixel del nostro Mobile Suit, ma non possiamo definirlo certo un comparto grafico così tanto pessimo. Definiamola una grafica gradevole su PlayStation 3, ma decisamente più adatta a PlayStation Vita. I vari stage di gioco, per quanto siano belli e alcuni molto originali, per la maggioranza non provengono da nessuna delle serie da cui il gioco è tratto, e spesso ci ritroveremo a combattere dentro scenari del mondo reale come il tavolo di un modellista o quello di un casinò, con tanto di roulette.
Il comparto sonoro è buono, ma anche qui non mi sento di definirlo stratosferico, direi accettabile. Immagino avrebbero potuto fare decisamente di più, e anche in questo caso, nessuno dei brani presenti è stato tratto dalla serie originale, e sinceramente non avrei disprezzato la loro presenza.
A chi consigliamo Gundam Breaker?
Essendo un gioco tratto da una saga d’animazione di successo, i principali giocatori a cui mi sento di consigliare il titolo sono i fan di Mobile Suit Gundam, che sicuramente apprezzeranno questo gioco così come l’ho apprezzato io. Essendo molto simile a un Musou nelle battaglie, anche i fan di quella precisa tipologia di gioco potrebbero trovare Gundam Breaker un titolo estremamente godibile e divertente; certo, non ai livelli grafici di Dynasty Warriors: GUNDAM, ma comunque ugualmente apprezzabile. Sfortunatamente, il gioco è disponibile esclusivamente in territorio nipponico e in lingua giapponese, quindi a meno che non siate fan della serie o videogiocatori incalliti che acquistano titoli d’importazione perché masticano la lingua e apprezzano il genere, dubito che possiate anche solo prenderne in considerazione l’acquisto.
- Modalità di personalizzazione appagante
- Divertente in singolo, ma molto più spassoso in multiplayer online con gli amici
- Meccaniche di gioco comprensibili anche senza conoscere la lingua o senza aver bisogno di una guida
- Aggiornamento gratuito contenente svariate nuove missioni e Mobile Suit
- Negozio pressoché inutile
- Indispensabile la connessione a internet; senza modalità multiplayer online, da metà gioco sarà impossibile proseguire da soli
- “Acquisizione bersaglio” a volte frustrante
- Impossibile mettere in pausa
Gundam Breaker
Uno dei migliori titoli di Gundam in circolazione, confinato purtroppo al solo territorio giapponese
Capisco che Mobile Suit Gundam sia una serie che nel resto del mondo non abbia la stessa quantità di fan quanti ne possa contare in Giappone, ma con l’ormai più frequente presenza nel mercato videoludico di titoli trascurabilissimi, BANDAI NAMCO Games crea un titolo davvero divertente e coinvolgente, che purtroppo rimane chiuso al solo Giappone, e preclude così la possibilità di far conoscere sia un bel titolo quale si rivela Gundam Breaker, che anche la serie animata da cui è tratto, anche a coloro che non ne hanno mai sentito minimamente parlare, ma che si potrebbero divertire molto, sia da soli che in compagnia. Sfortunatamente, i titoli meritevoli tratti dalla questa saga, che non vedremo mai in occidente, a meno che non li importiamo, sono davvero tanti. Per quanto mi riguarda, non vedo l’ora di mettere le mani su Gundam Breaker 2, in uscita il prossimo 18 dicembre, ovviamente solo in Giappone… ma che ve lo dico a fa’?