Come di consuetudine ormai da qualche anno, noi di Akiba Gamers siamo stati gentilmente invitati ad ALEcomics 2022, la fiera del fumetto che, come si evince dal nome stesso, si svolge da sempre in Alessandria, in Piemonte, nella storica cornice del cortile interno della Cittadella e di una delle sue caserme; quest’anno, tra l’altro, anticipata di circa una settimana e dunque svoltasi nel weekend del 3 e 4 settembre. Ne avevamo già parlato l’anno scorso, nel nostro articolo dedicato, di questa suggestiva location. Sicuramente, e penso di parlare a nome di molti, una fiera che si svolge quasi interamente all’aperto è sicuramente più allegra di una invece interamente in qualche tensostruttura o grosso centro conferenze: ALEcomics ottiene già dei buoni punti per questo motivo. Ma andiamo al racconto di questi due giorni.
Arriviamo nella giornata di sabato stracolmi di speranze ben presto rispettate: dopo aver fatto una fatica del diavolo a cercare un parcheggio (cosa assai comune chiaramente per questo tipo di eventi) riusciamo effettivamente ad entrare in Cittadella e come sempre attraversare il portone principale è un po’ come entrare nell’armadio di Narnia, e subito dopo aver oltrepassato i cancelli ci si ritrova in un altro mondo fantastico fatto di cosplay, nerd (che ormai non è più, definitivamente, un insulto) di tutte le età, fumetti, artisti indipendenti, e chi più ne ha più ne metta. Al mattino c’è stato l’incontro con la doppiatrice Emanuela Pacotto, mentre nel pomeriggio l’attenzione è stata monopolizzata dal concerto di Cristina d’Avena, con gli astanti che non si sono lasciati neanche intimidire dal maltempo; un acquazzone improvviso sebbene breve non ha comunque fermato noi dal cantare a squarciagola sotto la pioggia la prima storica sigla di ONE PIECE, esperienza che mi ricorderò per tutta la vita. Andiamo a casa stanchi ma appagati.
Il secondo giorno, invece, c’è stato un panel identico a quello della Pacotto per Gianluca Iacono, oltre a conferenze che si sono tenute più o meno per tutta la durata della manifestazione, con figure professionali del fumetto italiano, illustratori e artisti. Nel pomeriggio, si sono svolti invece due importanti contest: l’ALEcomics Song Contest, concorso canoro che ha visto la storica band Gem Boy alla giuria, in attesa del loro concerto che invece avrebbe poi chiuso la manifestazione. E poi, soprattutto, grazie alla famosa EPICOS, il Cosplay Contest di cui la vincitrice (spoiler) rappresenterà Alecomics ai campionati nazionali italiani di cosplay organizzati dalla stessa. Anche quest’anno un’evento di tutto rispetto con una giuria d’eccezione, e dei costumi in gara davvero fantastici. Come dicevamo prima, leggermente in ritardo sulla tabella di marcia, ALEcomics 2022 si è poi conclusa con un concerto degli stessi Gem Boy.
Una fiera del fumetto però non è solo eventi, ma anche stand di espositori che vendono figure, videogiochi, fumetti, gadget interessanti: da questo punto di vista, l’ALEcomics si è superata piazzando diversi stand anche nel cortile prospiciente al palco e al suo lato sinistro. Tanti negozi storici, come Cosmic Group e Matsuri Nerd, ma anche alcune nuove entry. Purtroppo, e questo è un discorso più generale che di un problema che affligge tutte le fiere del fumetto e che merita un articolo a parte (che arriverà, eccome se arriverà) anche quest’anno si è notata una presenza abbastanza massiccia di stand che vendevano, fra le altre cose, materiale palesemente fanmade e riutilizzato senza il consenso degli artisti originali, per esempio realizzando poster, stampe o “lucky bags” basandosi interamente su design non ufficiali. Ne riparleremo.
In generale, la cosa più bella delle fiere del fumetto è essere circondati da persone con le nostre stesse passioni, stringere nuovi legami, irrobustirne altri, vedere community che si riuniscono; anche quest’anno, ALEcomics 2022 è stata una gioia proprio per questo motivo. Ho iniziato a frequentare le fiere del fumetto ormai più di dieci anni fa, e vedere ragazzi molto più giovani di me approcciarsi a queste passioni mi riempie di ottimismo per il futuro; non siamo più “gli emarginati” come una volta, ma un’enorme community di persone diverse ma che per un paio di giorni possono essere davvero loro stesse, ed essere circondati da loro pari. Il vero potere dei “comics” è questo, e anche questa edizione lo ha riconfermato.
Nell’articolo dell’anno scorso, avevamo individuato alcune aree chiave in cui, per avere ancora più successo, Alecomics avrebbe dovuto migliorare; una di queste, era la presenza di ospiti famosi, nazionali o internazionali, che potessero dare maggiore appeal alla fiera. Questo nostro desiderio quest’anno è stato ampiamente avverato, con la presenza di incontri e sessioni di autografi con doppiatori del calibro di Gianluca Iacono, immortale voce di Vegeta e tanti altri, e di Emanuela Pacotto, la voce di praticamente *almeno* uno dei personaggi femminili di un anime qualsiasi uscito con doppiaggio italiano fra gli anni Novanta e i Duemila: Nami in ONE PIECE, Bulma in DRAGON BALL, Sakura in Naruto… La vera punta di diamante però è stata assolutamente l’esibizione dal vivo di Cristina D’Avena, che ha cantato davanti e insieme ad un nutritissimo pubblico diverse sigle storiche di anime del passato, come L’incantevole Creamy, Sailor Moon, Occhi di Gatto, ma anche più “moderne” come ONE PIECE e DRAGON BALL Z. Sicuramente, questa edizione ha visto i primi ospiti di caratura nazionale e speriamo che anche in futuro si possano ripetere esibizioni di questo tipo; speriamo anche che si riesca, eventualmente, ad invitare mangaka e figure professionali dal mondo dell’animazione direttamente dal Giappone per dei panel speciali.
Purtroppo, come sempre, dobbiamo anche riservarci qualche critica costruttiva, indirizzata tuttavia non solamente agli organizzatori della fiera, ma quindi un po’ come una sorta di “lettera aperta” anche alle istituzioni.
Anche quest’anno, la Self Area e l’Artist Alley (allestite nella Caserma Montesanto), dedicate agli artisti indipendenti e alle autoproduzioni, sono state un po’ troppo “trascurate”. Buona l’idea di piazzare gli stand solo nei corridoi principali e non al ridosso delle colonne, ma si è così creato paradossalmente una sorta di passaggio naturale per cui il pubblico spesso transitava solamente nell’anello esterno della caserma, ignorando il grande e più largo corridoio centrale, anch’esso gremito di banchetti. Inoltre, all’esterno si poteva probabilmente fare qualcosa di più per fare maggiore pubblicità a tutti gli artisti piazzati all’interno; i visitatori più interessati all’aspetto commerciale e mainstream erano quasi ignari della presenza della Self Area. Cartelli più appariscenti, mappe in loco, maggiori inviti ad entrare per i visitatori: l’app di ALEcomics 2022, rilasciata su Play Store e su App Store, ha dato una mano in questo, avendo al loro interno delle dettagliate mappe, tuttavia non erano in molti a sapere della sua esistenza. Inoltre, nell’app erano segnati solo gli ospiti “famosi”, mentre non sarebbe stato male realizzare anche una tab dedicata agli artisti presenti in Self Area e Artist Alley, con breve descrizione e bio.
La parte che vede invece incolpevoli gli organizzatori di ALEcomics 2022 è legata invece come sempre alla poca manutenzione fatta alla Cittadella dagli organi competenti. Inutile dire che la Caserma Montesanto è un edificio abbastanza fatiscente, sia dentro che fuori, che già di suo non invoglia più di tanto ad entrare. L’illuminazione all’interno era decisamente carente, per una zona in cui andrebbero messi bene in mostra i colori e i dettagli delle produzioni originali, in realtà le poche lampade montate sul soffitto sono decisamente insufficienti. E poi, com’è lecito aspettarsi vista l’età e lo spessore dei muri dell’edificio, il segnale all’interno è praticamente nullo, rendendo inutilizzabili se non per chi si trovava vicino all’entrata o alle finestre, gli smartphone e gli eventuali lettori POS e SumUp costringendo all’uso del contante. Altro problema di difficile risoluzione, a meno che non rientri in un piano di riqualificazione generale della Cittadella che, francamente, sarebbe necessario, per poterla utilizzare anche per altri scopi ed eventi.
Tirando le somme, possiamo dire che ALEcomics 2022 è una fiera che sta crescendo rapidamente anno dopo anno, e di cui i progressi positivi si vedono; quest’anno è aumentato di parecchio il numero di stand ed esercenti sia nell’Area Self che nel cortile esterno, andando ad utilizzare anche qualche spazio in più nell’enorme cortile interno, pur lasciando ampie porzioni di prato per assistere agli spettacoli, riposarsi o mangiare in santa pace. Al momento, si tratta sicuramente della miglior fiera del Basso Piemonte e delle zone di confine liguri, nonché di un’importante punto di riferimento annuale per tutti gli appassionati. E adesso, tutti ad attendere l’edizione 2023!