void tRrLM(); //Void Terrarium – Recensione

Void Terrarium, nuovo titolo RPG-roguelike di Nippon Ichi Software, giunge in Europa su Nintendo Switch e PlayStation 4 grazie a NIS America. Ecco la nostra recensione

void tRrLM(); //Void Terrarium

void tRrLM(); //Void Terrarium (d’ora in avanti Void Terrarium per semplicità) è il nuovo titolo di Nippon Ichi Software diretto da Masayuki Furuya, creatore di A Rose in the Twilight e htoL#NiQ: The Firefly Diary, uscito in patria il 23 gennaio 2020 e pronto a sbarcare anche in Europa grazie a NIS America su Nintendo Switch e PlayStation 4 il 10 luglio 2020 in versione digitale, e il 17 luglio in versione fisica.

In un mondo dove l’umanità è stata portata all’estinzione a causa della diffusione di letali funghi tossici, un piccolo robot di manutenzione scartato trova una ragazza in fin di vita fra la spazzatura di un cantiere in demolizione. Grazie al supporto di un’intelligenza artificiale dismessa conosciuta come factoryAI, che si rivolge a lui col soprannome “Robbie”, il robot riesce a rimetterla in salute e scopre che potrebbe trattarsi dell’ultimo essere umano rimasto sul pianeta. Per poter garantire la sua sopravvivenza in un ambiente ormai ostile, i due amici decidono di creare un rifugio per la piccola creatura, a cui danno il nome di Toriko. Ma per prendersi cura di lei, rinforzando il terrario e guarendo le numerose malattie che colpiranno la fragile ragazza, Robbie dovrà avventurarsi per le terre desolate piene di macchine vagabonde e creature mutanti per raccogliere le risorse necessarie. Lungo il cammino, il futuro incerto dell’esistenza di Toriko e dell’intera razza umana verrà presto alla luce.

Ecco la nostra recensione di un intrigante titolo che mescola meccaniche RPG, Roguelike e gestionali in un contesto post-apocalittico.

void tRrLM(); //Void Terrarium

  • Titolo: void tRrLM(); //Void Terrarium
  • Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch
  • Genere: RPG, Roguelike
  • Giocatori: 1
  • Publisher: NIS America
  • Sviluppatore: Nippon Ichi Software
  • Lingua: Inglese (testi)
  • Data di uscita: 10 luglio 2020 (17 luglio in edizione fisica)
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: disponibile in edizione limitata con colonna sonora, calendario, spille, portachiavi e poster

Abbiamo recensito void tRrLM(); //Void Terrarium con un codice fornitoci gratuitamente da NIS America.

void tRrLM(); //Void Terrarium - Recensione

Due macchine e il loro “animaletto”

La narrazione e i personaggi non sono certamente il fulcro di Void Terrarium. La storia (che vi prenderà una ventina d’ore a seconda di quanto siete bravi e fortunati), seppur piacevole e con qualche sviluppo interessante, è infatti solamente un mero pretesto per giustificare le numerose spedizioni del povero Robbie in territorio ostile, ma non si tratta in alcun modo di un difetto, visto che il gioco non ha alcuna ambizione da questo punto di vista. Anzi, la caratterizzazione dei protagonisti, dei quali l’intelligenza artificiale è l’unica dotata di parola, vi farà affezionare presto al simpatico trio. I dialoghi fra il robottino e factoryAI non si prendono mai troppo sul serio e vi strapperanno più di un sorriso, mentre i momenti in cui interagiscono con Toriko sono davvero teneri e delicati.

Un coinvolgimento assicurato anche dall’ottimo comparto artistico, che maschera alla perfezione gli evidenti limiti tecnici della produzione grazie a uno stile affascinante che, nelle animazioni dei personaggi e del protagonista in particolare, ricorda moltissimo lo stop motion. La palette cromatica è piena di colori cupi e freddi, in linea con il contesto decadente e in rovina delle ambientazioni, ma anche qui non manca una piacevole dose di leggerezza, riscontrabile nei tratti “kawaii” di Toriko e dei suoi due compagni di viaggio, o nelle colorate decorazioni del terrario personalizzabili dal giocatore, che non stona in alcun modo con tutto il resto. Le performance sono ottime: anche su Switch, la piattaforma su cui ho avuto la possibilità di provare il gioco, in modalità portatile non ho mai incontrato cali nella qualità visiva e nel frame rate.

Parole altrettanto entusiastiche non le posso spendere purtroppo per la colonna sonora. I brani di accompagnamento risultano tutti riusciti e adatti all’atmosfera del gioco nel loro genere elettronico-dubstep, ma nessuno di loro rimane davvero impresso e a lungo andare diventano tutti abbastanza ripetitivi a causa del fattore loop, legato intrinsecamente ai numerosi tentativi che vi serviranno per completare ogni missione. Non valutabile il doppiaggio per via della sua assenza, ma come già spiegato nel precedente paragrafo si tratta di una caratteristica che non incide assolutamente sul coinvolgimento del giocatore.

Void Terrarium

Roguelike e Tamagotchi

Il vero fulcro dell’esperienza di Void Terrarium è rappresentato dal suo gameplay, che come già detto è una fusione molto interessante e riuscita di meccaniche RPG, roguelike e gestionali. Elencare ogni singolo aspetto del pacchetto messo a punto dal team di Nippon Ichi Software è un’impresa ardua e risulterebbe solo un noioso elenco, vi basti sapere che tutti gli elementi inseriti nel gioco confluiscono in un prodotto dal tasso di sfida abbastanza impegnativo e ben calibrato (ad eccezione di alcuni problemi di cui parlerò più avanti).

In sostanza, void tRrLM(); //Void Terrarium è un action in terza persona con visuale dall’alto, dove il giocatore comanda il protagonista Robbie nell’esplorazione di dungeon generati proceduralmente, in pieno stile roguelike. Lo scopo è raccogliere le risorse necessarie per poter provvedere al sostentamento e alla cura della povera Toriko, all’espansione del terrario e, in generale, per poter avanzare nella trama. Ogni area di gioco è suddivisa in più livelli (o layer, nella traduzione inglese di NIS America), il cui numero è variabile e la cui difficoltà aumenta man mano che si avanza. La sfida è rappresentata dai combattimenti contro una buona varietà di nemici, dotati dei più disparati poteri (non manca anche qualche vero e proprio boss), e dalla presenza di fastidiose trappole non segnalate sulla mappa, a meno di non utilizzare un apposito oggetto.

All’inizio di ciascuna area Robbie parte sempre dal livello 1, e più si sconfiggono nemici più si acquisisce l’esperienza necessaria per potenziarsi. A ogni livello guadagnato, il giocatore può scegliere un potenziamento da una lista che gli si presenta davanti, meccanica che permette di personalizzare Robbie nel modo che gli è più congeniale. Incentrati sull’attacco in mischia, sull’attacco a distanza, sulla difesa o sull’evasione e così via, la varietà di approcci che void tRrLM(); //Void Terrarium propone è sorprendentemente profonda e garantisce sempre un’esperienza coinvolgente e mai ripetitiva. Oltre a questi potenziamenti temporanei, che andranno persi qualora il protagonista andasse incontro alla morte o decidesse di sospendere l’esplorazione per tornare al terrario (l’hub principale), ve ne sono altri permanenti legati all’avanzamento della storia e allo sblocco di determinati oggetti per arredare il terrario, fondamentali per poter progredire e avventurarsi nelle aree più avanzate.

Il combat system è abbastanza particolare e necessita di essere assimilato a dovere. All’apparenza potrebbe sembrare un “banale” action in tempo reale, visto che i combattimenti avvengono sul momento, ma in realtà le sue fondamenta si basano su quello a turni. Ogni input scelto dal giocatore, come spostare Robbie di una casella in qualsiasi direzione, raccogliere un oggetto o compiere un attacco, rappresenta un turno a tutti gli effetti al termine del quale anche i nemici eseguiranno le loro azioni. Soprattutto nei livelli più difficili dei singoli dungeon, questo sistema costringe il giocatore a un approccio più ragionato, dove è obbligatorio saper utilizzare al meglio tutte le risorse a propria disposizione (oggetti, equipaggiamenti, potenziamenti, etc.) pena l’inevitabile fallimento.

Oltre all’esplorazione e ai combattimenti, vi è anche tutto l’aspetto gestionale legato alla cura della dolce e fragile Toriko all’interno del terrario, il cui status sarà sempre visibile grazie a un’interfaccia in basso a sinistra che richiama in maniera evidente i mitici Tamagotchi. Sarà compito del giocatore fornirle un adeguato nutrimento, se possibile non contaminato, in modo da non dover essere costretti a interrompere l’esplorazione di un dungeon per provvedere a tale necessità, curarla dalle numerose malattie che la colpiranno, per le quali sarà necessario recarsi in apposite aree temporanee (caratterizzate da un numero di livelli più basso della media) per raccogliere gli oggetti e i medicinali necessari, e infine… pulire i suoi escrementi! Tutti obblighi che incideranno non poco sulla vostra progressione nel gioco.

Una sfida non sempre ben bilanciata

Il gameplay di Void Terrarium è dunque un ibrido RPG-Roguelike davvero intrigante e ben riuscito che, dopo avermi spiazzato nei primi minuti, mi ha subito catturato grazie al suo tasso di sfida e al buon bilanciamento di tutte le sue componenti, il cui risultato va oltre la somma delle singole parti. Purtroppo tale bilanciamento non si rivela sempre perfetto e in più punti ci sono stati dei picchi di difficoltà, legati anche alla natura casuale delle mappe e dei nemici/trappole/oggetti ivi contenuti, che hanno inciso negativamente sulla mia esperienza di gioco e che, se meglio gestiti, mi avrebbero fatto assegnare un voto più alto a fine recensione.

In particolare, ho trovato lo spawn dei nemici e la loro densità nei livelli più profondi dei dungeon spesso inutilmente punitivi. In un gioco che centellina le risorse necessarie per poter proseguire, obbligando il giocatore a usarle in maniera intelligente in sinergia con la crescita del personaggio, ritrovarsi a dover fronteggiare un esercito di mostri e automi apparsi all’improvviso a causa di una trappola di allarme o dell’entrata in una cosiddetta “Monster House” (rare zone della mappa piene di mostri, per l’appunto) non è proprio il massimo.

Si tratta di un ottimo modo per salire di livello e raccogliere altre preziose risorse, ma nel corso della mia esperienza sono stati più i casi in cui tali eventi mi hanno costretto a ripetere, spesso malvolentieri, un numero elevato di livelli. Per carità, il fattore trial-and-error è con tutta probabilità uno degli aspetti tipici dei videogiochi roguelike, e l’ottima qualità del gameplay di Void Terrarium ha attenuato questo problema, ma a mio parere sarebbe bastato davvero poco per far scomparire questi picchi di difficoltà mantenendo comunque elevato e soddisfacente il tasso di sfida.

A chi consigliamo void tRrLM(); //Void Terrarium?

Void Terrarium è decisamente consigliato a tutti gli amanti dei roguelike, che qui troveranno pane per i loro denti, e a chi cerca un’esperienza di gioco impegnativa e diversa dal solito, pregna di tutto lo stile delle produzioni di Nippon Ichi Software. Non lo consiglio con altrettanta convinzione agli appassionati di RPG (e JRPG in particolare), poiché questa componente è del tutto subordinata a quella roguelike e ciò potrebbe risultare indigesto e spiazzante. In questo caso però void tRrLM(); //Void Terrarium è un ottimo modo per avvicinarsi a un sottogenere che ci ha regalato negli ultimi anni alcune perle di assoluto valore. Come tutte le produzioni localizzate da NIS America, l’unica lingua presente è quella inglese, ma non si tratta in alcun modo di un ostacolo grazie al comparto narrativo in secondo piano e alla natura poco “testuale” del gameplay.

Dal creatore dei classici, htoL#NiQ: The Firefly Diary e A Rose in the Twilight arriva Void Terrarium. In un mondo contaminato da funghi tossici, un robot di manutenzione scartato trova una ragazza di nome Toriko sull’orlo della morte tra la spazzatura di un cantiere di demolizione. Dopo averla ricondotta in salute, si scopre che potrebbe essere l’ultima umana rimasta, ed è altamente vulnerabile alle condizioni mortali del mondo esterno. Per garantire la sua sopravvivenza, il robot e il suo nuovo amico, un’intelligenza artificiale dismessa conosciuta come factoryAI, creano un rifugio per lei all’interno di un terrario. Per rinforzare il terrario e la cattiva salute di Toriko, il robot solitario deve avventurarsi nelle terre desolate per raccogliere risorse mentre combatte le macchine vagabonde e le creature mutanti che vagano lì. Lungo la strada, il futuro incerto dell’esistenza di Toriko e dell’intera razza umana, lentamente verrà alla luce.

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  • Ottimo mix di meccaniche RPG, roguelike e gestionali
  • Divertente e appagante
  • Artisticamente molto curato
  • Vi affezionerete ai protagonisti

  • A tratti inutilmente punitivo
  • Gestione dello spawn dei nemici rivedibile
  • Colonna sonora ripetitiva
  • Longevità buona ma non eccezionale
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Una ragazzina, un robot e un’intelligenza artificiale

In conclusione, Void Terrarium è un lavoro pregevolissimo che saprà accontentare gli amanti delle sfide e dei giochi impegnativi, grazie a un’abile miscela di meccaniche roguelike, RPG e gestionali che si traduce in un gameplay molto divertente e appagante. Un sistema che costringe il giocatore a non dare mai nulla per scontato, ma che purtroppo risulta in alcuni frangenti inutilmente frustrante e punitivo, a causa di una gestione dei nemici all’interno delle singole mappe abbastanza rivedibile, dove il fattore casuale incide più del dovuto e potrebbe costringervi a ripetere forzatamente determinati passaggi. Il tutto è incastonato in una cornice estetica davvero piacevole e ispirata, leggera e a tratti “kawaii” nonostante l’atmosfera post-apocalittica, con un comparto narrativo piacevole che vi farà affezionare presto allo strambo trio di protagonisti. Non si tratta di un titolo perfetto, ma Void Terrarium è un RPG a cui vi consigliamo di dare assolutamente una possibilità se apprezzate il genere.

Figura mitologica, ossessionata da tutto ciò che proviene dal Giappone, che ama districarsi abilmente fra mille impegni e buoni propositi che non realizzerà mai. Quando non impugna un controller, si diletta a guardare anime e leggere manga di dubbio gusto. Tendenzialmente ti vuole bene, soprattutto se gli parli delle serie Trails, Ys e Utawarerumono.

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