Chi sono gli Young Lions? Sotto questo nome sono raccolti alcuni giovani wrestler che si allenano sotto la bandiera della New Japan Pro Wrestling, e li prenderò ad esempio per raccontarvi del possibile percorso di crescita che un ragazzo intraprende per diventare un lottatore rinomato nel competitivo e durissimo mondo del Puroresu.
E vi anticipo già che perfino diventare uno Young Lion è di per sé un’impresa degna di nota.
Come comincia il percorso di un Wrestler?
Il percorso può partire da due principali premesse diverse fra loro: le reclute si dividono perlopiù fra liceali scovati come ottimi prospetti atletici in varie discipline sportive (lotta greco-romana, judo, rugby…) o atleti comunque giovani (presi nella decade dai 20 ai 29 anni) fra cui non mancano addirittura pro wrestler con qualche anno d’esperienza, i quali provano a imparare dalle basi la disciplina secondo la strada nipponica.
Gli ammessi al dojo sono i pochi in grado di superare try-out annuali, votati a testare attitudine, potenziale e abilità fisiche. Il dojo è un edificio polivalente che ha all’interno una palestra usata dai wrestler professionisti, oltre a offrire i comfort primari e un dormitorio alle reclute: sono infatti loro stessi a occuparsi di cucinare per sé, per i propri senpai (colleghi con più esperienza) e i propri sensei (i maestri). Inoltre si occupano del lavaggio dei vestiti e di tutte le più comuni mansioni casalinghe alternandole ad allenamenti proibitivi.
Non è insolito infatti che alcune reclute non riescano a completare il percorso di formazione, mentre solo in pochi casi l’abbandono è dovuta a un trasferimento in altre federazioni. Chi invece riesce a completare la prima parte del proprio addestramento, imparando così le basi del wrestling (fra le quali muoversi nel ring, eseguire le mosse base e incassarle) può diventare un membro dello staff a bordo ring.
Prime comparse negli show come addetti ai lavori
I compiti dello staff prevedono ad esempio:
Lo scortare i wrestler durante le loro entrate, in arene in cui il percorso che porta dal backstage al ring prevede strettoie. In questo caso i fan rischiano di importunare i lottatori, e viene affidato proprio ai giovani il compito di bodyguard in questi casi.
Proseguire il compito di bodyguard durante l’incontro. Nel caso in cui i wrestler professionistici portino la rissa fuori dal ring, è possibile vedere i giovani frapporsi fra pubblico e lottatori, facendo da scudi umani nel caso in cui avvengano rischiose manovre aeree da dentro a fuori il ring. I giovani si occupano di spostare in anticipo i fan, nel caso in cui i lottatori finiscano fra le sedie del pubblico durante la rissa.
I giovani si occupano dei wrestler dopo un incontro. Non appena un match termina, infatti, è possibile talvolta assistere all’entrata sul quadrato dei giovani pronti a porgere borse del ghiaccio per lenire il dolore al collo dei lottatori. Dopo gli incontri più proibitivi non è insolito vedere i giovani sostenere l’uscita dei wrestler che a fatica si reggono in piedi per tornare nei propri camerini.
Montare e smontare il ring, è una pratica che aiuta a conoscere il proprio ambiente di lavoro e che aiuta a formare i giovani nel proprio percorso di crescita. Una sorta di lezione di umiltà che aiuta a formare un legame di gratitudine e cooperazione con tutti gli addetti che aiutano una federazione ad avere successo senza far parte dello spettacolo in prima persona.
Vittime sacrificali. La nota dolente dei giovani a bordo ring è il rischio di subire gli sfoghi di lottatori heel (i cattivi della situazione), che non di rado in Giappone lanciano messaggi ai propri rivali prendendosela con gli studenti del dojo e facendone esempio.
Finalmente Young Lion: farsi conoscere
Col benestare dei propri maestri e avendo dimostrato la dovuta maturità, si può finalmente effettuare il debutto sul ring. Se da “staffer” non si è nemmeno considerati, da Young Lion ogni lottatore comincia dallo stesso punto di partenza, dando così a ogni giovane l’opportunità di mostrare al pubblico i propri progressi.
Gli Young Lions non hanno una musica d’entrata personale, ma corrono dritti verso il ring per poi inchinarsi verso gli spettatori che sentono il loro nome per le prime volte. In passato era norma rasare i capelli delle reclute, poiché in Giappone è un gesto che accompagna la svolta di intraprendere una nuova vita. Attuali stelle come Hiroshi Tanahashi e Yuji Nagata, che hanno portato sulle spalle la federazione in un periodo difficile a inizio millennio, hanno lottato per rendere l’esperienza dei giovani d’oggi meno traumatica dell’ambiente punitivo vissuto anni fa.
Il look tipico di uno Young Lion comporta un generico mutandone nero e un paio di stivaletti dello stesso colore, senza alcuna ginocchiera o gomitiera. A loro è permesso di lottare solamente usando mosse elementari come Dropkick o la Boston Crab (a.k.a. Walls of Jericho) con cui spesso tutti i giovani tentano inizialmente di chiudere i match. Inoltre i loro incontri sono i primi della serata, e hanno un durata limitata.
Anche questo non è comunque un periodo semplice. Qualsiasi confronto con wrestler professionisti, con incontri a squadre o rari uno contro uno, finiscono in sconfitte formativebmentre gli incontri fra Young Lions terminano spesso in pareggio, ed eventuali vittorie/sconfitte si dividono fra rivalità combattute in equilibrio e faide in cui un giovane ha puntualmente la meglio sul suo rivale e collega.
La crescita dei Giovani Leoni
Col passare dei tempo gli Young Lion cominciano ad aggiungere mosse nuove al proprio repertorio, includendo talvolta una gomitiera o una ginocchiera al proprio abbigliamento in-ring, si fanno crescere i capelli e mostrano un po’ della propria personalità andando a differenziarsi a piccoli passi dai propri colleghi con un livello d’esperienza simile. Un percorso simile ai ragazzi del Dojo di Tokyo, in tempi recenti, è affrontato dalle reclute del Dojo di Los Angeles e della Nuova Zelanda.
In questi anni sono stati presentati show dedicati a dare più opportunità agli Young Lions, fra cui i Lion’s Gate in Giappone e i Lion’s Break in U.S.A., ma la opportunità più grande data a loro è sicuramente la Young Lion Cup. La coppa è assegnata in un torneo a scadenza irregolare, ed è l’erede spirituale della Karl Gotch Cup assegnata negli anni ’70. (Karl Gotch è uno dei più grandi wrestler della sua epoca NdR). Con 11 edizioni dal 1985, c’è stata una pausa di ben 12 anni dal 2005 prima di avere una nuova edizione.
La Young Lion Cup è un torneo strutturato a girone unico, in cui tutti i partecipanti si affrontano ottenendo 2 punti in caso di vittoria e 1 in caso di pareggio. Alcune edizioni hanno eletto vincitore il wrestler con più punti, altre hanno visto una finale fra i due wrestler con più punti. I possibili vincitori del torneo sono, prevedibilmente, gli Young Lions con più esperienza fra tutti i giovani presenti nella competizione
L’eventuale escursione e il debutto nel professionismo
In passato il torneo dava in premio anche una formativa escursione all’estero, che avrebbe arricchito il giovane vincitore con ulteriore esperienza e conoscenza. Al giorno d’oggi è invece più semplice concedere ai giovani un’escursione grazie ai legami che la NJPW ha stretto con Ring Of Honor in America, con il longevo Consejo Mundial de Lucha Libre in Messico o la giovane Revolution Pro in Inghilterra.
Alcuni giovani proseguono il proprio percorso senza escursione mostrando una crescita più graduale, mentre nell’ultimo periodo c’è chi si sposta nel Dojo di L.A. e viceversa. Fra i due dojo c’è una rivalità accesissima, e se a Tokyo gli allenamenti sono affidati ai wrestler giapponesi veterani della federazione, in America la formazione è affidata alla guida di Katsuyori Shibata, wrestler NJPW attualmente ritirato a causa di un grave infortunio.
In questo periodo di circa due anni gli Young Lions hanno finalmente l’occasione di esprimere sempre più se stessi, mentre i diversi territori in cui vanno a vivere portano a evoluzioni uniche. La personalità mostrata in escursione rimane sperimentale, in attesa di arrivare all’esplosione finale col definitivo debutto professionista. La scalata della federazione può così procedere coi mezzi giusti a sopravvivere, per una carriera longeva e di successo.
Per saperne di più sul Pro Wrestling giapponese date uno sguardo alla pagina Facebook gestita da Niccolò: Turn Tweener Wrestling.