Labyrinth of Galleria: The Moon Society – Recensione

Labyrinth of Galleria: The Moon Society è pronto a trascinarvi nel suo profondo labirinto da questo 17 febbraio su Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5 e PC

Labyrinth of Galleria: The Moon Society – Recensione

Annunciato lo scorso giugno 2022, Labyrinth of Galleria: The Moon Society ha subito attirato l’attenzione dei giocatori attraverso un game design unico e l’opportunità di affrontare un dungeon labirintico per più di cinquanta ore di gioco. La software house ha inoltre reso possibile prenotare, tramite il NISA Europe Online Store, la Limited Edition del titolo che includerà all’interno una copia fisica del gioco per la piattaforma scelta, un artbook dalla copertina rigida, un gioco di carte con uno speciale tappetino in cui giocarlo e il CD della colonna sonora, tutto racchiuso in un box da collezione. Sul sito è anche possibile preordinare l’Acrylic Glitter Standee di Eureka e Fantie, oltre il gioco in edizione standard.

L’abbiamo avuto con largo anticipo tra le nostre mani e siamo finalmente pronti a parlarvene in ogni suo dettaglio nella nostra recensione.

Labyrinth of Galleria: The Moon Society – Recensione

  • Titolo: Labyrinth of Galleria: The Moon Society
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, PC (Steam)
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: Dungeon RPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: NIS America
  • Sviluppatore: Nippon Ichi Software
  • Lingua: Inglese (testi), Inglese e Giapponese (voci)
  • Data di uscita: 17 febbraio 2023
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: si tratta del seguito di Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk, anche se i titoli non sono direttamente collegati

Abbiamo recensito Labyrinth of Galleria: The Moon Society con un codice PlayStation fornitoci gratuitamente da NIS America tramite PLAION.

Lontana dalla città, lontana da occhi indiscreti, si trova una villa apparentemente abbandonata, residenza di una vecchia strega e del suo padrone. Qui siamo stati richiamati noi, un vecchia anima inquieta e senza pace, ora al servizio della giovane Eureka per trovare gli antichi manufatti custoditi nel pericoloso labirinto custodito del maniero. Saremo riusciti a scoprire i suoi segreti? O vagheremo in eterno per quei pericolosi corridoi?

Welcome to Galleria Manor

In Labyrinth of Galleria: The Moon Society interpreteremo uno spirito errante convocato dall’anziana strega Madame Marta e dalla sua assistente Eureka, con lo scopo di guidare un esercito di burattini nelle profondità di un misterioso labirinto sotterraneo al fine di reclamare magici artefatti custoditi al suo interno. Ma attenzione: non saremo soli all’interno del labirinto, infatti saranno numerose le schiere di mostri e nemici intenti a ostacolarci. La trama del gioco ci spinge quindi a incamminarci nuovamente dopo ogni sconfitta o ritirata, per raggiungere sempre più le profondità dell’intricato dungeon. Prima di ogni “partenza” potremo sostare all’interno della villa, nonché hub principale del gioco. Qui potremo dedicarci a varie attività, come ad esempio lavorare al banco per marionette (dove creare, distruggere e riparare quest’ultime), comprare e vendere scorte al negozio, creare potenti pozioni e fare rapporto a Madame Marta ogni qual volta avanzeremo nella trama di gioco.

Labyrinth of Galleria: The Moon Society – Recensione

Il gioco offre ben più di cinquanta ore di esplorazione e combattimenti, dove vi possiamo anticipare che dopo circa dieci ore di gioco avrete a stento scalfito la superficie di ciò che offre l’esperienza complessiva. Una volta entrati “nell’armadio mangia-uomini“, che funge come portale di ingresso per il labirinto, il gioco passerà a una schermata in prima persona, dove il nostro compito diverrà orientarci tra i vari corridoi per raggiungere la missione di zona. Per aiutarci in questo avremo a disposizione una mappa che farà combaciare ogni nostro passo a un quadrato della griglia su cui è rappresentata, così da permetterci una facile orientazione. Qui, in base ai vari bonus che potremo sbloccare nel corso dell’avventura, verranno rappresentati i nemici di zona, le note lasciate dal gioco o dal giocatore, i punti di missione, i forzieri, e molto altro ancora. Ogni volta che aggiungeremo un quadrato alla mappa otterremo un punto, che nell’hub principale di gioco ci fornirà diverse ricompense ad ogni nuovo traguardo.

La grande sorpresa si trova però in una esplorazione a dir poco interminabile. Senza contare i quasi infiniti piani del labirinto, sbloccheremo avanzando sempre nuove abilità, come quella di camminare nell’acqua oppure di distruggere i muri, così da creare i vostri percorsi e le vostre scorciatoie, sbloccando sempre più “caselle” di mappa. Sarà proprio l’esplorazione a creare quindi nel giocatore una reale dipendenza dalle sue meccaniche, portandovi alla classica frase “Esploro per un’ultima volta e poi spengo“.

L’esplorazione, per dirsi terminata, dovrà essere conclusa tornando al punto di partenza, almeno nelle prime fasi. Se moriremo nel corso dell’esplorazione perderemo tutto il Mana ottenuto, una valuta in game (assieme all’argento) che ci permetterà di sbloccare sempre più bonus utili per le nostre infinite avventure, come la possibilità di non cadere la prima volta che ci dirigeremo verso un precipizio oppure ottenere più esperienza dai nemici abbattuti. Se invece non avremo voglia di tornare al punto di partenza (perché magari ci troviamo al sesto piano e raggiungere il primo sarebbe fin troppo pericoloso) avremo a disposizione delle particolari campane che ci riporteranno alla base, facendoci perdere solo il 10% di Mana. Queste campane però sono molto rare e conviene utilizzarle solo in caso di estrema necessità. Al medesimo modo, avanzando nella storia, potremo anche sbloccare un particolare incantesimo che ci riporterà all’hub principale al costo solo del 30% del Mana raccolto.

Labyrinth of Galleria: The Moon Society – Recensione

Più che semplici marionette

Per farci largo all’interno dei numerosi dungeon, avremo a disposizione il nostro personale esercito di marionette, pronte a sbaragliare qualsiasi nemico ci si ponga davanti. Queste si dividono in dodici classi, ognuna caratterizzata da particolari bonus. Di queste solo otto sono personalizzabili riguardo il genere, ma comunque tutte potranno essere personalizzate nell’aspetto del modello (tre maschili e tre femminili), nella palette di colore, nel nome, nel soprannome, nella natura del personaggio (come ad esempio “coraggioso” e i vari bonus che ne derivano), cibo preferito, crescita delle statistiche e molto altro. Tutti i parametri che non vorremo compilare in fase di creazione della marionetta verranno completati in modo casuale dal sistema.

Per creare una marionetta necessiteremo in un involucro vuoto e di un’anima, che varierà anche di rarità in base alla potenza della marionetta. Il gioco permette di equipaggiare fino a un massimo di quaranta marionette contemporaneamente, assegnando anche a ognuna di essa un ruolo particolare all’interno della brigata, per ottenere bonus considerevoli. Potremo inoltre assegnare ogni marionetta a una retroguardia o avanguardia, cambiandone il turno di attacco in combattimento e gli effetti ottenuti. Non mancherà anche la possibilità di cambiare marionette rotte o non utili alla situazione anche in fase di esplorazione. Se per caso dovesse invece venir voglia di distruggere una marionetta per crearne un’altra, potremo farlo senza problema alcuno, ottenendo nuovamente anche i materiali utilizzati.

Al termine di ogni combattimento le marionette otterranno anche esperienza divisibile in “esperienza personale” e “esperienza di ruolo”. La prima potenzia i parametri singoli della marionetta, la seconda il ruolo che ricopre in brigata, migliorando i bonus equipaggiati. Per finire evidenziamo come le marionette possano anche rimaner ferite in battaglia, perdendo considerevoli bonus in combattimento. Se ferita potrà combattere con molteplici debuff, mentre se distrutta sarà inutilizzabile durante gli sconti. Poteremo però ripararle all’apposito banco dell’hub principale, pagando una somma di argento o usando dei particolari blocchi di legno acquistabili all’emporio. Se invece vogliamo ripararle in fase di esplorazione dovremo ricorrere a particolari e rari oggetti, capaci di ripararle del tutto a meno che non sia distrutta la testa della marionetta.

I combattimenti si svolgono seguendo i classici turni, con una prima fase in cui selezioneremo il comando eseguibile per ogni marionetta, mentre nella seconda avverrà l’effettivo combattimento. Purtroppo l’ordine di assegnazione del comando non rispecchia completamente il turno effettivo in cui la suddetta marionetta attaccherà, creando non poca confusione nelle fasi più strategiche. I comandi a nostra disposizione sono quello di attacco, di magia legato al nostro ruolo in brigata, di fortificazione del ruolo e di fuga dal combattimento. Se andiamo a spendere invece punti Rinforzo (particolari punti che ci permettono di eseguire particolari azioni anche in esplorazione come rompere muri o fuggire dal labirinto) allora il repertorio delle mosse si espanderà, permettendo altre azioni come quella di difenderci oppure utilizzare oggetti. La rapidità di attacco e il danno inferto (come la difesa ai colpi) dipenderanno non solo dalle nostre statistiche, ma anche dall’equipaggiamento di ogni marionetta, divisibile in arma mano destra, arma mano sinistra, protezione testa, protezione busto, scarpe e accessorio. Le armi a nostra disposizione sono molteplici e tra queste possiamo trovare balestre, campane, spade, lance, scudi, scettri e molte altre. In ogni scheda personaggio sarà presente anche il grado di affinità con una particolare classe di armi, denotata dalle diverse lettere dell’alfabeto. Questo ci aiuta non poco a capire che tipi di arma e strategia adottare per una particolare marionetta.

I nemici incontrati non saranno pochi, ognuno anche dotato di diverse sue varianti. Ogni nemico possiede due barre: una per lo stordimento e una per gli HP. Purtroppo solo la prima sarà visibile la prima volta che incontreremo il nemico, sbloccando quella degli HP solo se sconfitto almeno una volta. Proseguendo con la trama sbloccheremo anche la possibilità di consultare un particolare compendio che ci illustrerà debolezze e resistenze del nemico sconfitto.

Dai creatori di Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk arriva un nuovo capitolo dell’avventura dungeon ricca di fascino e mistero! Evocato dalla magnifica Madame Marta, sei uno spirito errante in attesa del tuo prossimo comando. Con l’aiuto di Eureka, l’assistente di Madame Marta, e un esercito marionette dotate di anima, hai il compito di scavare nelle profondità di un misterioso labirinto sotterraneo brulicante di mostri incantati con il compito di portare alla luce i Curios che si trovano all’interno! Labyrinth of Galleria: The Moon Society offre avventure dungeon crawling e 50 ore di esplorazione con un cast di compagni completamente personalizzabili pronti ad eseguire i tuoi ordini. Tuffati nell’oscurità e scopri i segreti all’interno del Labirinto di Galleria… se ne hai il coraggio!

Acquista Labyrinth of Galleria: The Moon Society per PlayStation 5, PlayStation 4 o Nintendo Switch seguendo questo link al prezzo di 48,09 €. Sostieni Akiba Gamers acquistando il gioco su Amazon attraverso questo box!

Labirinti dall’alto impatto visivo

Su PlayStation 5, versione da noi testata, Labyrinth of Galleria: The Moon Society non soffre di nessun rallentamento, dimostrandosi anche molto piacevole e fluido soprattutto sul lungo impatto visivo. Abbiamo trovato anche molto adatte al contesto le varie tracce musicali disponibili durante la sosta all’hub principale o durante i dialoghi con i vari comprimari. Ad aver invece convinto meno le tracce durante le fasi esplorative, molto più ripetitive e spesso fastidiose, deconcentrando non poco il giocatore. Ad essere degno di nota invece l’intero lavoro svolto sui bozzetti di gioco e i personaggi, lasciandoci stregati e innamorati di ogni personaggio, dalla piccola Eureka alle varie marionette disponibili. Non possiamo invece dire lo stesso delle ambientazioni all’interno del labirinto che, per quanto varie tra un armadio e l’altro, presentavano raramente reali differenze tra i piani della stessa zona.

Labyrinth of Galleria: The Moon Society – Recensione

Nel titolo è assente a malincuore una localizzazione italiana, che fa sentire tutto il suo peso soprattutto durante i lunghi discorsi tra Eureka e gli alti ospiti della Villa. A compensare questo troviamo però un ottimo doppiaggio giapponese che risolleva non di poco le sorti del titolo.

A chi consigliamo Labyrinth of Galleria: The Moon Society?

Labyrinth of Galleria: The Moon Society è un prodotto destinato sicuramente agli amanti dei dungeon RPG, con fasi di esplorazione brevi ma ricche, capaci di intrattenere il giocatore per e ore senza mai annoiarlo. Il gioco è capace di catturare con la sua eccellente meccanica esplorativa, soddisfacendo anche tutti coloro che amano una personalizzazione più profonda e che li faccia sentire realmente padroni del proprio personaggio.

  • Artwork curati nel dettaglio per i personaggi
  • Profonda personalizzazione di ogni dinamica
  • Formula ludica capace di creare dipendenza…

  • …Anche se la monotonia porta ad accorciare di molto le sessioni di gioco
  • Ambienti non sufficientemente vari e diversificati
  • Assenza di una localizzazione italiana
Labyrinth of Galleria: The Moon Society
3.8

Un labirinto da cui non vorreste più uscire

Dai creatori di Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk, Labyrinth of Galleria: The Moon Society si presenta come un prodotto ricco e accattivante, con più di cinquanta ore di gioco dedite all’esplorazione di un dungeon a dir poco infinito. Attraverso una storia svelata poco alla volta e un sistema di combattimento a turni che richiama i JRPG di stampo classico, il titolo saprà come rendere entusiasti tutti gli appassionati del genere, conquistando anche tutti coloro che lo sfrutteranno come prima occasione per approcciarsi al genere. A non convincerci pienamente l’assenza di una localizzazione italiana che avrebbe favorito la fruizione di una profonda trama principale, rendendola più che un semplice contorno al gameplay. Punto dolente anche la poca varietà delle ambientazioni, complice di una maggiore monotonia caratterizzante l’intera opera.

Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ama perdersi nella scrittura ascoltando le OST di FINAL FANTASY e KINGDOM HEARTS. Convinto fieramente che la bellezza di un equip sia più importante delle sue statistiche, è sempre alla ricerca di nuovi oggetti da aggiungere alla sua collezione videoludica.

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