Nonostante l’italianissimo nome possa trarre in inganno, Arozzi non ha nulla a che fare con il nostro Paese. Si tratta infatti di un’azienda svedese, attiva sin dal 2013 nell’ambito gaming; più precisamente, in quelle che sono le fondamenta di una buona esperienza videoludica, prima ancora di console e di monitor: ovvero in sedie e scrivanie apposite, create per garantire comfort e una buona postura. Stando ore e ore davanti al PC, la mia postura ne ha spesso risentito, ma da quando ho iniziato a utilizzare sedie di una certa qualità, la cosa è migliorata. E proprio questa Arozzi Verona Signature Soft Fabric che andiamo a recensire oggi è un ottimo esempio di sedia di qualità a un prezzo piuttosto contenuto (ricordatevi, di schiena ne avete una sola, bisogna considerarlo un investimento).
Qualità costruttiva, materiali e funzionalità
La sedia di cui parliamo oggi ci è stata mandata da Arozzi, che ha preferito farci provare la versione Soft Fabric: sostanzialmente, con il rivestimento in tessuto piuttosto che in finta pelle, come vengono invece vendute la stragrande maggioranza delle sedie da gaming disponibili sul mercato oggi (per i fan della PU leather, è comunque presente una versione di questa sedia che la utilizza). Con 28 kg di peso totale della scatola arrivataci non è certo una piuma, ma il packaging si è rivelato abbastanza solido e compatto per resistere agli urti e allo stress di una spedizione internazionale, dalle fredde terre svedesi.
Dentro la scatola è presente il minimo indispensabile: oltre a tutti i pezzi della sedia disassemblati, l’unico attrezzo che ci serve (incluso) è una chiave esagonale. Il montaggio è stato piuttosto semplice e intuitivo, non richiedendo appunto particolari attrezzi, alla fine si tratta sostanzialmente di incastrare i pezzi e di avvitarli, ma consiglio per evitare guai a chiunque sia poco pratico di farsi aiutare da un’altra persona. Purtroppo, le istruzioni non sono risultate chiarissime andando a scimmiottare un pochino quelle di IKEA, con omini stilizzati e senza spiegazioni a parole, causando qualche grattacapo. Detto questo, con un po’ di manualità in appena una mezz’ora la Arozzi Verona Signature Soft Fabric era pronta per essere usata. Sin dalla fase di montaggio ci si accorge della solidità della sedia, grazie ai materiali usati: la base infatti, comprese anche le sbarre che vanno a sostenere la seduta, è fatta interamente d’acciaio. Stessa cosa per le gambe e le ruote, e per il meccanismo che si occupa di inclinazione e altezza e che va montato sotto la seduta, che da solo avrà costituito circa il 50% del peso dell’intero scatolone.
La Arozzi Verona Signature Soft Fabric ha, per quanto riguarda le possibilità di regolazione, tutto quello che ci si aspetta da una sedia da ufficio o da gaming: una manopola per bloccare o sbloccare l’inclinazione della sedia, un’altra per l’altezza della seduta, due cuscini morbidi rimovibili (uno per il collo e uno per il supporto lombare) e per finire dei braccioli in plastica rigida con effetto leggermente gommato chiamati “4D armrests” semplicemente perché possono essere regolati in molte direzioni diverse (e non perché riescono a traslarsi anche nella quarta dimensione). Attraverso alcune linguette è possibile infatti modificarne l’altezza, l’inclinazione e la distanza dalla sedia, e dunque trovare davvero la quadra a seconda della propria posizione. Tuttavia, fra queste regolazioni non ne è presente una per “bloccare” la posizione, e dunque i braccioli sembrano sempre un po’ traballanti. Non un grosso problema, ma a volte potrebbe succedervi di spostarli inavvertitamente dando un colpo col gomito o simili.
Estetica e comodità
La sedia, una volta montata, fa decisamente la sua bella figura. A mio parere, più di quelle in finta pelle. Il tessuto è infatti di buona qualità sia alla vista che al tatto, anche se logicamente è meno resistente rispetto alla PU leather e come tale richiede alcuni accorgimenti particolari; per non rovinarla, non mangiare e non bere su di essa sarebbe un buon inizio, ma anche tenerla lontana se possibile da animali domestici. Questa variante della Verona Signature è inoltre molto bella a vedersi perché discreta: non sono presenti scritte o loghi troppo pacchiani, avendo solo quello di Arozzi stampato in cima allo schienale e sui cuscini. La sedia è disponibile con le cuciture e le finiture blu, rosse oppure gialle (dorate) e io ho scelto quest’ultimo colore proprio perché a mio parere è il più discreto e si sposa bene con un setup principalmente nero. Attenzione però che rispetto alle immagini che si possono vedere sul sito, a una luce normale il tessuto più che nero è una sorta di grigio fumo, comunque piuttosto scuro.
C’è molto da apprezzare in questa sedia oltre all’estetica: lo schienale è molto largo e quindi dovrebbe accomodare anche persone non solo dalla corporatura robusta, ma anche con le spalle larghe o particolarmente alte. Purtroppo, sul sito è segnato solo un limite di peso e non vi sono linee guida sull’altezza per sapersi orientare; in ogni caso io sono alto circa 1.85 e ci sono stato perfettamente: anche chi è leggermente più alto non dovrebbe avere alcun problema. I cuscini, rimovibili, possono dunque essere cambiati all’occorrenza in caso avessimo bisogno di maggiore imbottitura e anche in situazioni di inclinazioni estreme superiori ai 150° non ho riscontrato particolare instabilità. Sia stando perfettamente dritto giocando al PC che inclinato con un controller in mano, le ampie opzioni di regolazione (specialmente dei braccioli) permettono di avere sempre le braccia correttamente supportate. Grazie al tessuto traspirante, mi aspetto che d’estate la sedia non diventi così rovente come quelle classiche in finta pelle, anche se come detto questo porta tutta una serie di altri accorgimenti da seguire per una corretta manutenzione.
La più grande critica che posso muovere alla Arozzi Verona Signature Soft Fabric è decisamente quella che muovo alla seduta troppo rigida. Il cuscino su cui ci si siede è davvero troppo poco imbottito e se siete abituati a restare “svaccati” sulla sedia, per quanto questo sia tutto un altro problema di postura, la Verona Signature vi farà piuttosto male almeno all’inizio, fino a quando la schiena e i glutei non si abitueranno a mantenersi in una posizione più corretta. Ciononostante, anche una volta assunta una postura corretta, la seduta è risultata comunque essere non sufficientemente imbottita per sostenere il mio peso, nonostante io sia ben sotto il limite dei 130kg massimi supportati secondo il materiale informativo. Ovviamente nelle prossime settimane, abituandomici sempre di più, scoprirò se si tratta di un problema mio o della sedia, nel frattempo forse dovreste cominciare a fare un po’ di squat per supportare il peso del vostro corpo in maniera migliore, oppure aggiungere un cuscino ulteriore. In sostanza, questa è una di quelle sedie che “obbligano” l’utilizzatore a restare in posizione corretta, che se da un lato potrebbe portare vantaggi a lungo termine, a breve termine sicuramente risulterà un po’ frustrante e in certi casi addirittura doloroso.
La Verona Signature Soft Fabric™ è la versione aggiornata della sedia da gioco Verona! Mantenendo l’ergonomia e le caratteristiche popolari della sedia, la Verona Signature Soft Fabric™ ha sostituito la sua pelle PU di qualità automobilistica con un tessuto di rivestimento di alta qualità durevole. Il soft fabric™ è una bella alternativa alla pelle PU e aiuta a migliorare la traspirabilità della sedia ed è molto morbido al tatto.
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Arozzi colpisce ancora
In linea di massima posso dirmi piuttosto soddisfatto della Arozzi Verona Signature Soft Fabric. Dopo un periodo di acclimamento un po’ faticoso in cui la mia postura andava a cambiare (in meglio), i problemi con la seduta troppo rigida sono andati progressivamente a ridursi, e mi aspetto e spero che le cose migliorino ulteriormente. Per quanto siano meno comode, le sedie che forzano un pochino chi le usa a mantenere una postura adeguata sono un “male necessario” al quale spesso si deve la salute della nostra spina dorsale a lungo termine. Lasciando i giudizi soggettivi alle preferenze di chi legge sulla dèbacle fra tessuto e finta pelle, ognuno con i suoi pro e i contro, consiglio questa Verona Signature a tutti coloro che passano diverse ore al PC non solo per giocare ma anche per scuola e smart working. Il prezzo di 329 euro potrebbe far storcere il naso, ma purtroppo è la media per una sedia di qualità, considerando che una equivalente da ufficio, senza estetica “da gamer”, è in grado di costare anche dai 500 euro in su. Attenzione solo al peso: per chi pesasse più di 100-110kg potrebbe essere d’uopo puntare su una sedia più adatta della stessa compagnia, come la Arozzi Vernazza, che ha una seduta più larga e più alta con un’imbottitura maggiore.
Un’ottima sedia a un prezzo competitivo