Video e post sponsorizzati, banner, articoli, e chi più ne ha più ne metta. Con una campagna pubblicitaria massiccia siamo stati introdotti al nuovo fenomeno free-to-play del momento, GODDESS OF VICTORY: NIKKE, un prodotto che ha iniziato a far parlare di sé principalmente per un aspetto peculiare: il fanservice.
In modo molto simile a Blue Archive, altro giocatissimo f2p, NIKKE ci mette nei panni di un comandante alle prese con vari plotoni di soldatesse. Il nostro personaggio sarà l’unica figura maschile all’interno del gioco, lasciandoci quindi in balia di un cast di personaggi tutti al femminile, personaggi che dovremo riuscire a scoutare in varie rarità (R, SR e SSR) nell’immancabile meccanica gacha.
Per quanto il fanservice sia sì un lato importante, che a dirla tutta non è neanche poi più di tanto rispetto a quanto se ne sente parlare, il vero cuore di questo titolo è un gameplay semplice ma interessante. Parliamo infatti di uno shooter in cui dovremo assemblare un plotone di soldatesse da spedire nelle varie missioni, missioni che si svolgono in due fasi, una esplorativa in cui dovremo girovagare per alcune mappe e sconfiggere i nemici che le popolano, e quella di battaglia vera e propria, dove non controlleremo interamente i movimenti dei personaggi, ma in cui dovremo solamente mirare i vari nemici e verrà fatto fuoco in automatico una volta acquisito il bersaglio.
Nelle fasi di battaglia vedremo le nostre soldatesse solo di spalle, lasciandoci una visuale interessante per quanti riguarda alcuni derrière (o culi, se mi passate il termine tecnico) che rimbalzeranno sinuosamente grazie al rinculo dei colpi sparati, e per quanto possa sembrare semplice, il gameplay proposto da ciascuna delle eroine cambierà a seconda dell’arma da fuoco: ci sono le mitragliatrici, i fucili d’assalto e quelli di precisione, i lanciarazzi, gli immancabili shotgun, e così via. Ciascuna arma gioca in modo diverso dall’altra per offrire varietà.
A contrastare una meccanica di level-up abbastanza lenta, che non gode ancora della presenza di scenari o missioni extra per ottenere materiali vari come monete, chip di potenziamento e altri oggetti utili per livellare come invece molti altri free-to-play offrono, arriva l’utilissima meccanica di sincronizzazione, che valuta le soldatesse con il livello più alto in nostro possesso e riflette quel livello sui personaggi da noi selezionati. Esempio pratico: avete appena trovato un personaggio che vi piacerebbe portare velocemente su di livello ma vi mancano i materiali? Basterà aggiungerla alla lista dei personaggi da sincronizzare, e questa raggiungerà istantaneamente lo stesso livello a costo zero.
Essendo stato appena lanciato, GODDESS OF VICTORY: NIKKE non gode ancora di molti contenuti allettanti capaci di tenere incollati i giocatori per lunghe sessioni oltre la modalità storia, e ovviamente non manca qualche bug, ma con il feedback dei giocatori (che stanno già iniziando a raccogliere con questionari in-game) potrà avere tutte le carte in regola per diventare un prodotto sempre più valido con il passare del tempo.
Noi ci stiamo già giocando e passando buoni momenti in sua compagnia, e voi? Speriamo non si tratti soltando di uno dei soliti fuochi di paglia che smettono di far parlare di sé quasi subito.