Mega Man Battle Network Legacy Collection – Recensione

La nostra recensione di Mega Man Battle Network Legacy Collection, antologia di titoli originariamente usciti su Game Boy Advance.

Mega Man Battle Network Legacy Collection 1 & 2 - Recensione

Disponibile dallo scorso aprile, per noi europei solo in formato digitale, Mega Man Battle Network Legacy Collection porta su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e Steam una raccolta di titoli dell’era GBA. Erano i primi anni duemila, un vero punto di svolta per il mondo come lo conosciamo: siamo usciti reduci dalla paranoia del Y2K e dell’apocalisse di fine millennio, e abbiamo visto gli eventi cambiare forse troppo velocemente, a volte in maniere terrificante, come dimostrano gli eventi dell’11 settembre. Erano anche gli anni di svolta per il mondo dei videogiochi: Sony stava portando il campo la sua allora nuovissima e avveniristica PlayStation 2, SEGA ce la metteva tutta per mostrare quanto valesse il suo Dreamcast — che purtroppo non ebbe successo quanto la concorrenza ma resta comunque una console coi controfiocchi e con titoli più che ottimi — ma quella che sembrò darsi ancora più da fare di tutti sembrò essere Nintendo, che non solo pose fine all’ormai storica rivalità con SEGA facendo in modo che i suoi titoli uscissero sulle piattaforme della grande N, ma sfornò ben due console che ancora oggi sono incredibilmente amate dai nostalgici della storia dei videogiochi: il GameCube e il piccolo ma leggendario Game Boy Advance. Quest’ultima, in particolare, promise di rivoluzionare il concetto stesso di gioco portatile, essendo una console a 32 bit (La stessa potenza dell’originale PlayStation, per intenderci), in un mondo dove fino ad allora l’idea di gioco portatile si limitava perlopiù agli 8 bit del Game Boy Color (o di un Game Gear che, ancora una volta, non ebbe tutto il successo dello storico “mattone” Nintendo).

Tra gli sviluppatori che maggiormente si concentrarono sulla neonata portatile di casa Nintendo troviamo sicuramente CAPCOM, che non solo rese disponibili alcuni suoi titoli storici sulla piattaforma, come i primi due Breath of Fire usciti originariamente negli anni ’90 su Super Nintendo e Street Fighter Alpha 3, ma creò due nuovissime serie di Mega Man, entrambe nate e conclusesi proprio su Game Boy Advance: una è Mega Man Zero, serie ambientata cento anni gli eventi di Mega Man X e che vede come protagonista il carismatico robo-samurai rosso preferito dai fan in un nuovo contesto e con un design completamente diverso, quasi puccioso (e che ha ricevuto a sua volta una Legacy Collection che include anche la serie ZX, suo seguito). La seconda, e quella che tratteremo per questa recensione, è quella di Mega Man Battle Network, serie che si discosta completamente dalle sue radici platform per darci invece un intrigantissimo miscuglio tra RPG tradizionale, action, un pizzico di Pokémon e gioco di carte, e senza dubbio una delle più popolari dedicate alla mascotte azzurrovestita creata da CAPCOM, considerando quanta gadgettistica sia uscita, senza contare i manga e una popolare (al tempo) serie animata, arrivata in parte anche in Italia sebbene nella versione rivisitata da 4Kids, ovvero Mega Man NT Warrior. Considerando la tendenza di mamma CAPCOM di creare Legacy Collection su Legacy Collection dei suoi titoli storici — in particolar modo per quanto riguarda ogni universo esistente di Mega Man — era solo una questione di tempo prima cogliessero la palla al balzo e facessero finalmente una raccolta anche per questa serie di sei giochi, che lievitano a dieci se consideriamo tutte le versioni esistenti. Ed eccola qui, finalmente, con somma gioia di tutti quelli che l’hanno apprezzata al tempo, sia da bambini che da ragazzi. Vediamo quindi come se la cavano oggigiorno questi giochi e che cosa porta di appetibile per i fan questa nuova Legacy Collection. A voi non resta che fare Jack-in e connettervi alla rete per scoprirlo!

Mega Man Battle Network Legacy Collection 1 & 2 - Recensione

  • Titolo: Mega Man Battle Network Legacy Collection
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC (Steam)
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: RPG
  • Giocatori: 1-2
  • Publisher: CAPCOM
  • Sviluppatore: CAPCOM
  • Lingua: Inglese 
  • Data di uscita: 14 aprile 2023
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: i volumi contengono entrambe le versioni rilasciate dei vari giochi a partire dal 3 in poi

Abbiamo recensito Mega Man Battle Network Legacy Collection con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da CAPCOM tramite PLAION.

Prima di parlare della storia della serie, teniamo presente una cosa: Battle Network è una serie che si espanse dal 2001 al 2005, un’epoca che venne diversi anni prima del mondo tecnologico ed eternamente collegato alla rete che conosciamo oggigiorno. Ecco, mantenendo questo piccolo fatto come promemoria, fermiamoci un attimo ad osservare la premessa base e come CAPCOM si immaginava il futuro prossimo in quegli anni. Potremmo restare piuttosto sorpresi.

Siamo nell’anno 200X, un futuro non molto lontano in cui la tecnologia ha fatto passi da gigante, specialmente per quanto riguarda lo sviluppo di internet. Difatti, tutti i più moderni elettrodomestici, dai fornelli, alle lavagne scolastiche, persino i semafori e le insegne pubblicitarie sono collegati in qualche modo alla rete, e il più importante complesso scientifico del mondo, il SciLab della nazione chiamata Electopia (che poi è il Giappone con un nome più fantasioso) si impegna sempre a migliorare la rete e a creare nuovi e avveniristici apparecchi con funzionalità online che migliorino la vita delle persone. Fra tutti i moderni apparecchi elettronici di questo avveniristico mondo spiccano senza dubbio i Personal Terminal (o PET, per far prima), un perfetto miscuglio tra un cellulare e un computer portatile, con il quale è possibile effettuare chiamate, leggere le email e navigare in rete grazie all’aiuto di un vero e proprio programma senziente contenuto in ognuno di questi terminali, il NetNavi (o anche solo Navi). Un vero e proprio smartphone prima ancora dell’esistenza degli smartphone come li intendiamo oggi, insomma, che tra l’altro contiene pure un avatar virtuale senziente che possiamo mandare a esplorare il vasto mondo della rete, fare acquisti per noi e che possiamo addirittura potenziare e aiutare a respingere i pericolosi virus informatici per mezzo di specialissimi Battle Chip, se non addirittura farlo combattere contro i Navi di altre persone in delle emozionanti Net Battle!

Mega Man Battle Network Legacy Collection – Recensione

Protagonista della nostra storia è il giovanissimo Lan Hikari, un simpatico undicenne che vive ad ACDC, un piccolo sobborgo della più grande città electopiana di DenCity. Figlio dell’illustre scienziato a capo del SciLab, ovvero il Dottor Hikari — che a sua volta è figlio di colui che ha creato la moderna rete com’è intesa oggigiorno — il bambino è il possessore di uno specialissimo Navi fatto apposta per lui dal padre, ovvero Mega Man.EXE, che fin troppo spesso si ritroverà a far da balia al suo padroncino per la sua tendenza a dormire troppo e trascurare i compiti di scuola. Le giornate di Lan si susseguono tranquille, tra una lezione, le uscite con gli amichetti (tra cui spicca la sua aspirante fidanzatina Mayl) e le Net Battle con il suo corpulento rivale Dex.

Ma si sa, i giorni pacifici sono destinati a non durare, e in una comunità pesantemente radicata nella rete come quella di questo mondo, non mancano mai i NetCriminali pronti a seminare il caos a suon di virus e di hacking di vario tipo, se non cercando addirittura di prendere il controllo della rete, cosa che permetterebbe loro di conquistare senza fatica il mondo intero. Ed ecco che Lan e Mega Man si ritroveranno molteplici volte a sventare le più svariate minacce alla salvezza della sua famiglia, dei suoi amici e addirittura del mondo come lo conosciamo, destreggiandosi tra sindacati criminali come la WWW e Nebula, o addirittura a sbaragliare clan di Net-mafiosi, crescendo insieme e scoprendo sempre più dettagli l’uno sull’altro, oltre che gli incredibili misteri sepolti nella rete cibernetica che aspettano solo di essere svelati dal più abile dei Net Battler.

Mega Man Battle Network Legacy Collection – Recensione

Contenuti molto speciali

Com’è ormai prassi per le Legacy Collection dedicate alle varie incarnazioni di Mega Man, abbiamo l’intera serie storica suddivisa in due volumi, il primo che contiene Battle Network 1, 2 e 3 — quest’ultimo il primo ad essere diviso in due versioni con Chip, nemici e personaggi diversi per poter cavalcare il successo di Pokémon — e il secondo con entrambe le versioni di Battle Network 4, 5 e 6. Non solo, ma rende possibile anche importare i chip di una versione di un gioco nell’altra, in modo da poter avere un set completo di chip da poter utilizzare a discapito della versione di un gioco che preferiamo giocare (questo è utile soprattutto se non si ha nessuno con cui scambiare chip online, ma di questo parleremo più in là). Per quanto riguarda le impostazioni grafiche, ci viene data l’opzione di scegliere la grandezza dello schermo, se applicare o meno un filtro per smussare i controlli degli sprite (anche se per me il gioco è mille volte meglio senza) e scegliere una delle svariate cornici disponibili. Inoltre, vengono dati alcuni aiutini per chi vorrebbe navigare (no pun intended) più spedito senza aver paura degli scossoni dovuti alla difficoltà forse talvolta proibitiva della serie (stiamo pur sempre parlando di Mega Man, anche se non è poi difficile come i platform), ovvero la possibilità di importare da subito alcuni chip leggendari e potentissimi sbloccabili normalmente solo giocando ai post-game di ogni gioco, e quella di portare immediatamente al massimo tutte le statistiche del Mega Buster di Mega Man, rendendo gli scontri molto più semplicistici. Sono stati persino resi disponibili, a seconda del gioco giocato, quei chip speciali in collaborazione con Boktai, semisconosciuta serie Konami per Game Boy Advance incentrata sull’utilizzo della vera energia solare (quella del mondo reale, per capirci) per sconfiggere i vampiri, e di cui alcuni personaggi fanno una comparsata.

Altro cambio sostanziale rispetto alle versioni per Game Boy Advance è l’utilizzo di font in alta risoluzione che si adattano perfettamente ad ogni tipo di schermo senza risultare mai sgranati, cosa che fa davvero la differenza in una serie che fa pesantemente uso di testo come questa.

Non mancano ovviamente le chicche per i fan della serie, com’è ormai tradizione per tutte le Legacy Collection di CAPCOM. La prima che salta all’occhio è sicuramente il modo in cui è strutturato il menu principale di ogni Legacy Collection, con un Mega Man.EXE ottimamente reso in cel shading che accoglierà e interagirà col giocatore, reagendo a quello che farà e facendo commenti di vario tipo. Arriva persino a chiedervi di rallentare se muovere il cursore troppo rapidamente fra un cursore e l’altro, o a criticarvi se non avete acceso il gioco da diversi giorni. A rendere la cosa più divertente è il fatto che siano andati a prendere anche i doppiatori originali per dare la voce al personaggio per questi piccoli intermezzi (peccato non ci sia la lingua italiana. Ve l’immaginate aprire il gioco e ritrovarvi la voce di Stefano Crescentini a salutarvi?). Altra chicca per i fan sono gli ormai immancabili artwork che fanno la gioia di qualunque fan, tra key, concept, bozzetti e trivia di vario genere. Se amate Battle Network e i suoi personaggi, vi ci perderete, perché ogni gioco ne ha davvero tanti.

Mega Man Battle Network Legacy Collection – Recensione

Combatti per il domani in rete e vai!

Ma parliamo per un momento del gameplay, perché ritengo che valga la pena di osservarlo più da vicino. Lo stile di gioco di Mega Man Battle Network Legacy Collection è una bestia interessante, nel senso che non esistono davvero altri giochi che abbiano usato uno stile di combattimento come questo — e no, Shanghai.EXE non conta, visto che è un fangame di Touhou fatto apposta come tributo alla serie! — e anche quelli che lo riutilizzano non ne rispecchiano al 100% il feel o le meccaniche, come l’ottimo ma difficile-da-mangiarsi-le-unghie One Step From Eden. Battle Network è, sì, un classico RPG vecchio stampo dove esplori dungeon, apri forzieri e combatti nemici in incontri casuali, curandoti di volta in volta di potenziare il tuo personaggio, ma ciò per cui brilla è il modo in cui ogni scontro viene combattuto. Il campo di battaglia è diviso in 18 piastrelle, a loro volta divise in due metà: le nove piastrelle a sinistra, dove si muoverà Mega Man, e le nove a destra dove si muoveranno i nemici. Appena inizia lo scontro, apparirà sulla sinistra una schermata nella quale andremo a selezionare quale Battle Chip mandare a Mega Man.

Mega Man Battle Network Legacy Collection – Recensione

I chip funzionano in maniera analoga alle carte nei più classici TCG, e vanno inseriti nella cartella di battaglia (leggi: deck) per poter essere usati durante i combattimenti. La cartella può contenere in tutto 30 Battle Chip, che vanno spartiti tra comuni (principalmente attacchi di vario genere, effetti di supporto come la manipolazione del terreno o guarigione) e speciali (come i chip di evocazione che permettono di chiamare sul campo di battaglia un NetNavi specifico che appaia e dia una mano nello scontro, e dei quali se ne può equipaggiare un massimo di cinque) e all’inizio di ogni battaglia ne verranno scelti cinque a caso da poter utilizzare. Normalmente è possibile caricare un chip alla volta, ma se i chip hanno lo stesso nome o lo stesso codice (ovvero una lettera dell’alfabeto che caratterizza ogni chip), potranno essere utilizzati insieme nello stesso turno. Non solo, ma concatenando determinati chip insieme, sarà possibile compiere un’azione speciale chiamata Program Advance, i cui effetti cambiano a seconda dei chip utilizzati per eseguirlo.

Una volta mandati i Battle Chip a Mega Man, avrà inizio lo scontro vero e proprio. Battle Network implementa un sistema in tempo reale, che ci richiederà di muoverci di piastrella in piastrella nella nostra metà di gioco, cercando di colpire i nemici con i nostri Battle Chip — pescandone sempre di nuovi quando serve una volta riempito l’indicatore Custom nella parte alta dello schermo — o con il Mega Buster (il braccio-cannone tipico di Mega Man) mentre al contempo schiviamo gli attacchi del nemico, che ovviamente non se ne starà fermo a farsi colpire! Ogni nemico del gioco ha un suo pattern di attacco e di movimento specifico, e starà a noi impararli per ottenere la vittoria facendo più male possibile nel più breve tempo possibile; questo perché meno tempo ci mettiamo a finire un combattimento, più il nostro Livello di Caccia a fine battaglia sarà alto e un livello alto vuol dire ricompense migliori, come un maggior numero di Zenny (la moneta corrente, insomma) o dei nuovi Battle Chip che ci permettono di sfruttare gli attacchi di uno dei nemici appena sconfitti.

Mega Man Battle Network Legacy Collection – Recensione

Quando metti il “Net” in Net Battle

Uno dei punti salienti più pubblicizzati per Mega Man Battle Network Legacy Collection è sicuramente la componente online e se uno ci pensa,è pure giusto. Mega Man Battle Network uscì in un periodo in cui ancora era impensabile che le console portatili potessero collegarsi alla rete e l’unico multiplayer che si poteva avere veniva dato da un cavetto che collegava il proprio Game Boy a quello di un amico. Si parlava nel gioco di giocare online, di interagire online con altre persone, ma per l’epoca era solo fantascienza, potevamo solo immaginare che potesse essere la realtà… e se per caso siete come me, unica persona del circondario ad essere interessata alla serie, allora le possibilità di giocare con qualcuno scendevano a meno di zero. Quindi si può anche solo immaginare che cosa voglia dire la sola nozione di potersi veramente collegare ad internet per scambiare chip e combattere con i Net Battler di tutto il mondo online, la finzione che diventa finalmente realtà! Giusto? …Giusto?

Voglio dire, sarebbe tutto bello, tutto squisito… ma c’è un piccolo problema di fondo. Tralasciando il fatto che il collegamento a internet si può fare solo dall’interno di uno dei giochi della collezione, ogni collegamento vale per quello specifico gioco e basta. Se per esempio, io dovessi collegarmi alla rete in Battle Network 1, non potrei attingere ai contenuti del 3, e così via. Quindi ogni volta che ci colleghiamo per scambiare chip o per combattere, sarà solo entro i canoni del gioco selezionato in quel momento. E questo crea uno dei maggiori problemi della componente online di Battle Network: non tutti i giochi sono bilanciati allo stesso modo. Se Battle Network 6 presenta delle sfide online più equilibrate e con maggior varietà, Battle Network 1 è un vero e proprio incubo, specialmente se non avete completato il post-game o siete ancora dei novellini, e troverete giocatori su giocatori che usano dei chip e delle impostazioni che vi faranno sbattere la testa al muro. Menzionare il chip Anubis tra cinque o dieci anni mi farà ancora venire voglia di prendermi le gengive a randellate tanto quanto lo fa oggi, probabilmente.

Mega Man Battle Network Legacy Collection – Recensione

Questo senza nemmeno prendere in considerazione la difficoltà nel trovare persone con cui combattere e scambiare chip nella maggioranza dei casi, specialmente se si ha impostato il server europeo. Ho dovuto spesso passare al server mondiale per incotrare qualcuno, e non è stato esattamente ottimale, a causa delle botte di lag che hanno reso il gioco un vero inferno da controllare. Ma ehi, col passare del tempo, c’è comunque la possibilità che più persone comprino le collection, e chissà che la cosa non migliori.

Testo nuovo, errori vecchi

In via del tutto eccezionale, l’italiano è completamente assente in questa Legacy Collection. Anche le compilation precedenti presentavano almeno i menu principali tra un gioco e l’altro in italiano, il che è strano ma trascurabile, visto che sono perlopiù menu composti da immagini e piccole voci da selezionare piuttosto intuitive. Per quanto riguarda la localizzazione dei giochi, è la stessa che la serie si porta dietro da quando uscì su Game Boy Advance, senza alcun vero cambiamento o miglioramento rispetto all’originale. Questo è un po’ un problema, a dire il vero, perché la localizzazione inglese della serie di Battle Network non è mai davvero stata particolarmente brillante. Tralasciando la questione del cambio dei nomi di luoghi e personaggi (Netto che diventa Lan, Enzan che diventa Chaud, il Giappone che diventa Electopia e così via), ci sono tanti, ma tanti, ma tanti strafalcioni testuali che vanno a rovinare la lettura. Errori di battitura, battute che escono dalla bocca del personaggio sbagliato, inesattezze grammaticali. C’è da chiedersi perché non abbiano riveduto e corretto perlomeno gli errori, considerando che si sono presi la briga di aggiungere un nuovo font più nitido. Per quanto riguarda la musica e il sonoro, è quanto abbiamo imparato a conoscere e apprezzare negli anni in cui è uscita la serie, ma se qualcuno si aspetta le versioni rimasterizzate e meno “chiptune” presenti nell’uscita DS di Battle Network 5, rimarrà deluso, visto che le due versioni presenti sulla collection sono solo ed esclusivamente quelle per Game Boy Advance.

A chi consigliamo Mega Man Battle Network Legacy Collection?

Questa è una compilation che farà decisamente gola a tutti coloro che hanno adorato una delle serie più complesse (e per una volta complete) dedicate al “bombardiere blu” CAPCOM, e potrebbe essere anche un’occasione per chi non l’ha mai giocato di poter esplorare un universo che per l’epoca che uscì era incredibilmente avanti. C’è chi potrebbe lamentarsi del prezzo proibitivo di ogni volume, ma considerando che tralasciando il primo della serie, completabile in meno di quindi ore, ogni titolo dura dalle venti ore in su, includendo alcuni dei più intricati e divertenti post-game in assoluto, e che in tutto si hanno ben sei RPG da giocare, mi sembra un prezzo più che di favore. Forse potrebbe non piacere a chi non ha stomaco per gli incontri casuali o per il fattore randomico relativo ai Battle Chip che possono capitare a inizio battaglia, e c’è da dire che il primo gioco è decisamente il più frustrante della collezione, essendo il più rudimentale e dispersivo, con mappe forse troppo labirintiche e troppi incontri casuali, ma è una serie che vale comunque la pena di esplorare, specialmente il terzo e il sesto capitolo, sicuramente i migliori che il pacchetto ha da offrire.

  • Un’intera serie completa di RPG in due volumi
  • Dettagliata grafica 2D che regge ancora oggi
  • Gameplay al contempo frenetico ma strategico
  • Finalmente si può scambiare chip e giocare online…

  • … Quando si riesce a trovare qualcuno
  • Dovrete tollerare gli incontri casuali
  • Presenta gli stessi errori di localizzazione della versione originale
  • Alle volte sa essere molto difficile
Mega Man Battle Network Legacy Collection
4

Una serie che rimarrà connessa al server del vostro cuore

Mega Man Battle Network Legacy Collection è, tra tutte le compilation a tema “vecchie glorie” di CAPCOM, quella che più ho aspettato con trepidazione, essendo questa una delle migliori iterazioni del Blue Bomber insieme alla serie X, e avere finalmente a portata di mano l’intera epopea in tutte le sue versioni, anche se suddivise in due compilation, è un bocconcino che fa decisamente gola. Il suo gameplay frenetico regge ancora perfettamente il ritmo, sebbene qualche volta gli scontri casuali possano risultare frustranti, e i personaggi e le situazioni sono incredibilmente avvincenti e cariche di tensione e momenti cupi, specialmente considerando che è una serie indirizzata ai bambini (il terzo spicca fra tutti per quanto riguarda questo aspetto, forse è il migliore di tutta la serie proprio per questo motivo). L’unica vera lamentela è l’approssimazione che i testi inglesi si portano dietro dai tempi del GBA, che non sempre rendono le cose chiarissime, e mi spiace che non abbiano aggiunto anche lo spin-off platform per GameCube, ovvero Mega Man Network Transmission, ma a parte questo resta un’ottima compilation, specie se avete adorato la serie in gioventù. Ora resta solo da pregare che riservino lo stesso trattamento anche a Mega Man Legends Mega Man Star Force.

Una normalissima bimba ultraventenne che ha trafficato con computer e videogiochi per tutta la vita. Nel tempo libero le piace scarabocchiare sul suo sketchbook.

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