LOST SPHEAR – Le prime impressioni

LOST SPHEAR

Arriva finalmente anche in Europa la demo di LOST SPHEAR, nuovo titolo targato Tokyo RPG Factory in arrivo su PlayStation 4, Switch e PC

Tokyo RPG Factory è uno studio salito alla ribalta nel 2016 grazie al nostalgico I am Setsuna, titolo che richiama fortemente a JRPG classici come Chrono Trigger. Il successo riscosso tra i videogiocatori ha dato modo alla sussidiaria di SQUARE ENIX di sviluppare un secondo titolo, si tratta di LOST SPHEAR in arrivo il prossimo 23 gennaio su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC.

Dopo aver spulciato in lungo e in largo la demo rilasciata solamente ieri su PlayStation Store ed eShop ho deciso di condividere con voi le mie prime impressioni.

La trama di LOST SPHEAR ruota attorno ad un mondo devastato da una spaventosa catastrofe, capace di cancellare letteralmente il tessuto della realtà stessa. Al centro della vicenda troviamo il giovane Kanata che, dopo aver assistito alla scomparsa del suo villaggio, scopre di avere in sé il potere delle Memorie. Questa misteriosa abilità consente al protagonista di utilizzare i frammenti di ricordi ottenuti sconfiggendo nemici per forgiare dei Artefatti mistici capaci di ricostruire tutto ciò che la catastrofe ha cancellato.

Purtroppo tutti questi dettagli non li potremo scoprire grazie alla demo, che ci trasporterà direttamente nel vivo dell’azione senza darci alcun indizio sul mondo che ci circonda. Nei panni di Kanata e dei suoi alleati dovremo utilizzare il potere delle Memorie per aprirci la strada che ci porterà all’interno della Montagna Sacra Rahet dove, spalleggiati dai soldati imperiali, dovremo cercare di contrastare i temibili Twilighters, tribù che pare sia in grado di comunicare con le bestie. Purtroppo i pochi dialoghi presenti all’interno di questa versione di prova saranno perlopiù incomprensibili, in quanto fanno riferimento ad un universo di gioco di cui per ora sappiamo ben poco.

Nostalgia Canaglia

Fin dalle prime fasi della demo possiamo avere un assaggio delle tantissime caratteristiche ed innovazioni proposte da LOST SPHEAR. Il potere degli Artefatti non solo ci consentirà di ricostruire il mondo di gioco, ma garantirà ai protagonisti dei vantaggi sia in battaglia che durante l’esplorazione, come ad esempio la possibilità di rendere più efficaci gli attacchi fisici sfavorendo le magie. Questi effetti però saranno una vera e propria arma a doppio taglio da usare con molta cautela infatti non sarà solamente il nostro party a beneficiarne, ma anche quello avversario.

Il sistema di combattimento va a riprende quanto già visto in I am Setsuna, andando però a migliorare e modificare alcuni aspetti. Fa il suo ritorno l’Active Time Battle (o ATB per noi della vecchia guardia) grazie al quale potremo combattere rispettando dei turni dinamici, i nemici infatti non staranno inermi in attesa della nostra mossa ma saranno liberi di attaccarci. Dovremo quindi stare estremamente attenti a utilizzare i nostri personaggi non appena la loro barra ATB sarà carica, in modo da non rimanere scoperti da eventuali attacchi avversari. Ogni personaggio, oltre a possedere delle abilità uniche, sarà caratterizzato da un raggio d’azione differente per l’attacco base. Questo ci consentirà di poter scegliere strategicamente dove muovere i protagonisti, in modo da riuscire a colpire più nemici con un unico attacco.

Altri due elementi che fanno il loro ritorno dal primo titolo di Tokyo RPG Factory sono gli Spiritnite, particolari cristalli equipaggiabili che garantiranno ai protagonisti tutta una serie di abilità e tecniche di battaglia, e il sistema di Momentum. Durante i combattimenti potremo infatti accumulare Momentum Charge che, se utilizzate durante un attacco, potranno conferire alle nostre abilità effetti unici garantendo ai nostri personaggi bonus come ad esempio un graduale recupero di HP o un aumento alla difesa.

La vera innovazione che caratterizza l’universo di LOST SPHEAR e la presenza delle speciali armature Vulcosuit, grazie alle quali potremo potenziare ulteriormente il nostro party. Kanata e i suoi alleati infatti otterranno un notevole aumento delle statistiche indossando le armature e avranno la possibilità di utilizzare i potentissimi Paradigm Drive, abilità uniche capaci di sovvertire le sorti di una battaglia. Ad esempio l’armatura Fablulesco, appartenente al protagonista, avrà a disposizione la tecnica Co-Op che ci permetterà di eseguire devastanti attacchi combinati con uno dei nostri compagni di squadra.

Per poter utilizzare le abilità della nostra Vulcosuit dovremo utilizzare i VP, punti condivisi da tutti i membri del party e che possono essere restaurati tramite oggetti o col tempo ma solo dopo averla disequipaggiata. Le armature mostreranno tutta la loro potenza anche durante le fasi esplorative, grazie alla possibilità di distruggere massi o altri ostacoli che intralciano il nostro cammino e abilità uniche come Boost che, al costo di pochi VP, ci consentirà di aumentare la velocità di movimento e ignorare i nemici che incontreremo.

I am (NOT) Setsuna

Il comparto tecnico di LOST SPHEAR è una vera e propria ode ai JRPG classici degli anni ’90. Nonostante il titolo sia stato creato con un’occhio puntato verso il passato, l’aspetto grafico risulta ben curato e armonioso sia nelle animazioni che negli ambienti di gioco. Anche le musiche sono un chiaro riferimento all’epoca d’oro dei giochi di ruolo, grazie a melodie capaci di adattarsi perfettamente ad ogni occasione. Provandolo sia su PlayStation 4 che su Nintendo Switch le differenze sono state minime. Se con l’ammiraglia Sony ci troviamo di fronte ad una definizione maggiore, la possibilità di giocare il titolo in portatile sull’ibrida Nintendo è una vera e propria carta vincente.

Purtroppo i contenuti che offre la demo sono davvero pochi ed è difficile poter dare un parere obiettivo su un titolo di cui abbiamo potuto ammirare solamente un piccolo frammento, specialmente per il fatto che veniamo catapultati in un mondo di cui non conosciamo nulla rendendo così impossibile la comprensione delle vicende vissute dai suoi protagonisti. Ed è questo il motivo per cui il titolo mi ha lasciato perlopiù indifferente, se da una parte trovo interessanti alcune innovazioni dall’altra mi ritrovo a pensare all’impatto emotivo che invece riusciva a trasmettere Setsuna, con le sue ambientazioni candide e le malinconiche melodie di pianoforte.

Non ci resta dunque che aspettare la versione completa di LOST SPHEAR per capire se Tokyo RPG Factory è riuscita a confezionare un altro titolo nostalgico e valido o se verrà confermata la prima impressione di indifferenza.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.