Sembra strano da dire, eppure acquistare una tastiera di buona qualità si rivela spesso essere un vero e proprio investimento per il futuro: chi strabuzza gli occhi immaginando di dover pagare dai 150 ai 200 euro per una semplice tastiera dimentica che per chi sta molto tempo al PC è necessaria una periferica di qualità alta per evitare problemi di sovraffaticamento delle mani, crampi, nel peggiore dei casi persino tunnel carpale dopo usi prolungati. ASUS con la sua linea REPUBLIC OF GAMERS tuttavia riesce a proporre un prodotto di fascia altrettanto alta ad un prezzo leggermente minore rispetto ai competitor: sto parlando della ROG Strix Scope TKL nella sua versione Deluxe, che ho potuto provare per alcune settimane e di cui dopo un utilizzo prolungato posso darvi una buona impressione. Se cercate un monitor con cui affrontare al meglio la next-gen, vi lasciamo a un’altra recensione di un prodotto ASUS: il monitor XG438Q.
Contenuti, qualità costruttiva e installazione
La tastiera, dalle dimensioni contenute come vedremo più avanti, ci arriva in un packaging tutto sommato non troppo eccentrico, nei classici colori ROG rosso e nero, con qualche informazione sui lati e sul retro. All’apertura troviamo il corpo vero e proprio della tastiera, un cavo solido e intrecciato in formato USB-C con attacco USB-A per connettere la stessa al PC (o anche ad Xbox One, se necessario, per i giochi che supportano questa opzione), la manualistica e infine il poggiapolso imbottito e rivestito in materiale simil-pelle (magnetico, non incastrabile). Il telaio della tastiera è completamente in alluminio, cosa che la rende davvero robusta al tatto e anche piuttosto pesante, ma che gli dona anche una sensazione davvero premium, molto più di altre tastiere in fasce simili di prezzo. Il peso complessivo è ovviamente aumentato da questa scelta: senza poggiapolso, l’unità centrale arriva a pesare più di 850 grammi, che per essere una tastiera tenkeyless è piuttosto pesantuccia. Per una comparazione, pesa quasi quanto la mia tastiera full-size senza poggiapolso, che essendo comunque in plastica vi aggiungerebbe ben poco.
Il TKL nel nome del prodotto è proprio un acronimo di ten-key-less, il che vuol dire che manca, per risparmiare spazio, il tastierino numerico sulla destra tanto amato da chi traffica giornalmente con elaboratori di testo, tabelle et similia. Questo tipo di tastiere è adatto più al gaming che alla produttività, come vedremo più avanti. Il setup della periferica è davvero semplice: basta collegare il cavo USB, rimuovibile totalmente per guadagnare spazio quando si trasporta la tastiera fuori casa (per esempio ad per un LAN party) al PC, e avvicinare semplicemente il poggiapolso al lato inferiore della tastiera: i magneti faranno il resto e attaccheranno le due metà, in maniera solida ma in certi frangenti non abbastanza. Dopo qualche secondo la tastiera si configurerà autonomamente attivandosi con l’effetto di illuminazione di default dei LED RGB presenti, ovvero un effetto arcobaleno. Ho menzionato la poca presa fatta dai magneti: facendo scorrere le mani sulla tastiera capita infatti alcune volte che la frizione fatta dal polso sull’imbottitura vada a spostare o ad allontanare il poggiapolso involontariamente. Di contro, questo però rappresenta anche un’opportunità per chi ha le mani grandi: tenere più separato il poggiapolso dai testi permette un maggiore comfort in questo caso, permettendoci di tenere le mani più distese.
Diamo qualche dimensione: il corpo principale della tastiera misura 356 x 136 x 40 mm, mentre per il poggiapolso abbiamo una misura di 356 x 75 x 21 mm. Il tutto pesa circa 1KG. Come si può vedere dalla foto comparativa con la mia daily driver ovvero una Corsair K70 RGB, le dimensioni risultano davvero contenute, adatte anche per chi vuole giocare in mobilità. Il software che controlla l’illuminazione e permette di impostare macro e funzioni uniche, ovvero l’Armoury II, è supportato solo su Windows 10, e come tale chi dovesse utilizzare ancora sistemi operativi in attuale fine del ciclo vitale come Windows 7 si troverà senza supporto software. Lo stesso vale per gli utenti Mac e Linux.
Funzionalità e caratteristiche uniche
Il motivo principale per cui acquistare una tastiera meccanica sta appunto nella differenza di input (meccanico invece che elettronico, duh) rispetto alle tastiere a membrana, dove la pressione di un tasto semplicemente chiude un circuito. Oltre al rumore decisamente più sexy che fa una tastiera di questo tipo, vi sono vantaggi anche a livello di rapidità di responso, maggiore riparabilità, possibilità di modding e tanto altro. Questa ROG Strix Scope utilizza degli switch (interruttori) Cherry MX nella loro variante Red, senza sostanziali modifiche. Si tratta di switch lineari, ossia che non hanno all’interno del meccanismo bernoccoli o altri espedienti per simulare il rumore di una macchina da scrivere e hanno anche una forza attuativa minore (appena 45g). Sono assolutamente le più adatte per un puro uso gaming, perchè basta una lieve pressione di un qualsiasi tasto per registrare l’input, e dunque maggiormente adatto a chi ha bisogno di premere i suddetti in tempi molto rapidi e ha bisogno della minore latenza possibile.
Essendo una tastiera votata alla compattezza e alla portabilità, non sono presenti tasti dedicati per il controllo media e per eventuali link rapidi ad applicazioni. Queste funzionalità sono state inserite come funzioni secondarie di altri tasti, ed è possibile switchare al volo fra le due modalità. In questo senso una feature che ho apprezzato tantissimo (e che farà la gioia di molti falegnami) è data dal Tasto Stealth: premendo F12 sulla tastiera infatti istantaneamente ogni finestra verrà minimizzata riportandoci al desktop e l’audio verrà immediatamente mutato. Utilissimo per non far sapere a vostra madre che avete appena passato le ultime 8 ore a guardare un livestream di Usada Pekora (ogni riferimento a persone reali è puramente casuale).
I LED RGB inseriti all’interno della tastiera sono sufficientemente luminosi da essere chiaramente distinguibili anche alla luce del sole, ma non mi è molto chiara la ragione per cui ASUS abbia deciso di inserire anche una barra trasparente LED nel lato inferiore, dato che utilizzando il poggiapolsi incluso questa viene nascosta completamente. Gli effetti di luce presenti controllabili con il software Armoury II oppure direttamente tramite scorciatoie sulla tastiera sono davvero tanti, e ho apprezzato la sincronizzazione totale con Aura Sync, ovvero la tecnologia che aggrega tutti i LED addressabili in ogni periferica e pezzo prodotto da ASUS sincronizzandoli per esempio in base al gioco a schermo. Chi si immerge appieno nell’ecosistema ASUS può vantare di impressionanti effetti immersivi, come si può vedere da tantissimi video dimostrativi.
Prestazioni e uso giornaliero
Le promesse di ASUS, ergonomia e ottime prestazioni, sono state rispettate? La risposta è sicuramente positiva, ma ci sono alcuni caveat che non posso non menzionare. Il primo è legato proprio alla dimensione: ho faticato molto ad abituarmi al layout dei tasti della ROG Strix Scope, avendo mani piuttosto larghe. Superato l’ostacolo iniziale, tuttavia, l’esperienza di digitazione è stata sicuramente piacevole, sia in ambito gaming sia in ambito produttività, per quanto più limitata. Pur risparmiando il maggior spazio possibile i tasti sono sufficientemente distanziati e la legenda è abbastanza chiara da permettermi di non fare errori e di tenere comunque le dita anche a riposo in una posizione confortevole, grazie anche al poggiapolso che ho trovato comodissimo e la vera punta di diamante della periferica. L’imbottitura è morbida al punto giusto da adattarsi al peso del polso ma non a sformarsi permanentemente (almeno per il primo periodo, non posso garantire per usi molto prolungati) trattandosi inoltre di tessuto esterno simil-pelle, c’è anche il rischio che a lungo andare si possano formare sgualciture o strappi.
Il layout dei tasti presenta alcuni accorgimenti dedicati proprio a chi adora gli FPS: un esempio è dato dal tasto CTRL che di solito in questo tipo di giochi si usa per accovacciarsi e migliorare la mira, che in questa tastiera è stato allungato per evitare la pressione di tasti sbagliati (come il tasto Windows) e non posso che apprezzare una scelta di questo tipo, oppure la barra spaziatrice leggermente più stretta, anche se purtroppo sono pochi i titoli nipponici ad usufruire al meglio di uno schema di controlli mouse+tastiera.
Gli switch Red utilizzati in questo modello non sono particolarmente rumorosi, pur con un distinto suono “da tastiera meccanica” che modelli di fascia inferiore riescono solamente a simulare. Per questo motivo è adatta anche ad un utilizzo notturno o in ambienti condivisi senza disturbare nessuno. Certo, l’esperienza varia da persona a persona ovviamente, ma in linea di massima una tastiera TKL compatta come questa è stata pensata per il gaming, e sarebbe inopportuno negarlo. La mancanza del tastierino laterale con numeri, punteggiatura e funzioni dedicate andrà ad intaccare parecchio la produttività di chi ne ha bisogno giornalmente, passando più tempo magari su un foglio di calcolo piuttosto che a partecipare a raid in Eorzea. Non ho avuto particolari problemi per la scrittura (il 90% della stesura di questa recensione è stata fatta proprio sulla ROG Strix Scope) però se il gaming su PC è un passatempo secondario e l’esperienza, il feeling e il feedback di digitazione è la cosa che valutate maggiormente in una tastiera, allora questo modello non fa per voi.
Tastiera da gioco ROG Strix Scope TKL Deluxe cablata meccanica RGB per giochi FPS, con interruttori Cherry MX, telaio in alluminio, poggia polsi ergonomico e illuminazione Aura Sync.
- Creata per FPS Gamer: il fattore di forma tenkeyless offre più spazio per muovere il mouse, mentre il tasto L-Ctrl ingrandito riduce al minimo la pressione involontaria di altri tasti
- Portabilità: la tastiera compatta si inserisce facilmente negli zaini, mentre il cavo staccabile previene graffi e segni visibili.
- Interruttore a commutazione rapida: passaggio istantaneo tra gli ingressi dei tasti funzione e dei tasti multimediali
- Pulsante stealth: premete per nascondere tutte le applicazioni e disattivare l’audio per una privacy istantanea; toccate di nuovo per riprodurlo
- Interruttori Cherry MX: attuatori a microinterruttori di fabbricazione tedesca per input di precisione con feedback tattile
- Costruzione durevole: la piastra superiore in alluminio con un’estetica sorprendente combina resistenza e stile
- Poggiapolsi magnetico: l’ampia e morbida imbottitura garantisce il comfort durante le maratone di gioco
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Nella periferica piccola c’è il vino buono
Come menzionato nei paragrafi precedenti, una tastiera di questo tipo (come tutti gli altri prodotti della serie Republic of Gamers) è stata pensata per il gaming al primissimo posto, con un occhio attento anche al prezzo, che in questo caso si aggira intorno ai 170 euro, anche se è possibile trovarla spesso scontata sotto o vicina ai 150 euro. Questa fascia di prezzo presenta alcuni competitor altrettanto premium e altrettanto agguerriti , ma che non possono competere in portabilità e comfort rispetto alla ROG Strix Scope TKL Deluxe. Questo la rende la tastiera perfetta per chi predilige titoli frenetici, come appunto gli appartenenti al genere FPS, andando a fare qualche sacrificio per quanto riguarda la produttività. Il buon supporto software, la portabilità estrema e le dimensioni contenute sono tutti bonus che la rendono un prodotto sì di nicchia, ma fra i migliori nello specifico ambito delle periferiche compatte.
La miglior tastiera compatta sul mercato