I videogiochi tratti dagli anime sono davvero tantissimi, ma tante sono anche le serie che meriterebbero una degna trasposizione. Scoprite con noi quali!
Sin dall’alba dei tempi, o più verosimilmente da qualche annetto dopo, il panorama videoludico è stato solito accogliere trasposizioni di serie animate nipponiche più o meno famose, titoli in grado di offrire ai giocatori la possibilità di vestire i panni dei propri eroi preferiti, e rivivere le loro avventure… e perché no, talvolta offrendo anche storie totalmente originali realizzate per l’occasione.
Sebbene nel corso degli anni sia diventato sempre meno raro vedere trasposizioni del genere, è quantomeno triste constatare che il 90% di questi, almeno nel nostro territorio, siano appartenenti alle classiche serie blasonate e strafamose che sfornano un nuovo titolo all’anno di default. Insomma, per dirla in parole povere, sempre gli stessi. Chi conosce l’universo fumettistico e animato nipponico sa che esistono una grande quantità di serie che potrebbero esser VERAMENTE prese in considerazione per una trasposizione videoludica, o magari di una NUOVA trasposizione videoludica, in caso siano scomparsi dalla corcolazione e quelle che hanno avuto sono totalmente da dimenticare.
Ma quali potrebbero mai essere? Quali potrebbero essere gli anime degni di diventare un videogame, o che magari si meriterebbero una nuova occasione nella generazione attuale? Proviamo a citarne alcuni!
Yoroiden Samurai Trooper
Ridendo e scherzando, da quando questa idea è uscita fuori in una delle tante chiamate redazionali su Skype, non vi nascondo che è diventato uno dei miei sogni proibiti. L’idea di far vestire nuovamente le armature ai giovani Ryo, Sami, Simo, Shido e Shimo (Ryo, Seiji, Shin, Shu e Touma in Giappone) per combattere Harago e i suoi sottoposti, mi manda letteralmente in estasi. Ma che tipologia di titolo può esser realizzato per una serie che ci ha accompagnato fin da piccoli, quale I Cinque Samurai? Essendo un titolo che si basa unicamente su spettacolari combattimenti in armatura, si potrebbe prendere come esempio un’altra serie che vede come protagonisti cinque ragazzi in grado di indossare potenti armature, ma più che essere samurai, sono conosciuti come cavalieri: Saint Seiya.
Essendo stati più fortunati, i cavalieri di Athena hanno ricevuto nel tempo svariate trasposizioni dei più disparati generi, ma se vogliamo tirare in ballo solo quelli più recenti troviamo un simil-musou e due fighting game. Avendo una caratterizzazione di base davvero molto simile, anche Yoroiden Samurai Trooper è un titolo che si potrebbe prestare benissimo a una trasposizione videoludica di entrambi i generi. Personalmente lo vedrei meglio con combattimenti uno contro uno piuttosto che un musou, magari sviluppato da Dimps, e magari tecnicamente migliore di quello che è stato Saint Seiya: Soldiers’ Soul. Dai, ma chi voglio prendere in giro? Lo comprerei comunque…
Una trasposizione videoludica DECENTE tratta da I Cinque Samurai è una di quelle cose che, per quanto non vada più d’accordo con le console Microsoft, riuscirebbe a farmi addirittura comprare Xbox One nel caso fosse rilasciata come esclusiva. Il che è tutto un dire!
Per quanto ormai questa stupenda serie inizi ad avere sulle spalle i suoi discreti anni, anni in cui ha ricevuto poco e niente rispetto ad altre opere dello stesso periodo che tutt’ora godono di una fama pazzesca, BANDAI ha da poco riesumato Ryo e compagni per trasformarli in costosissime action figure della linea Armor Plus, registrando addirittura dei buoni dati di vendita. Questo ha nettamente fatto capire che nel mondo c’è ancora voglia de I Cinque Samurai, quindi chissà… magari un giorno questo piccolo sogno videoludico potrebbe diventare realtà. Probabilmente no, ma la speranza è sempre l’ultima a morire!
Mahoujin Guru Guru
Durante la visione del reboot animato di quella che un tempo era conosciuta su Rai 2 come Guru Guru – il Girotondo della Magia, da poco iniziato tra l’altro, mi sono ritrovato a pensare tra me e me: essendo questa una serie che fa da parodia al genere RPG, non potrebbe davvero diventare un RPG?
Al che ho iniziato a pensare alle cose più malsane; un semplice RPG a turni per Nintendo 3DS in cui possiamo trovare i nostri amati Nike e Kokori, rispettivamente in veste di cavaliere e maga, il danzatore Kita Kita Edvarg come bardo, l’animazione del folletto “nulla di nulla” ogni volta che un nostro attacco va a vuoto e non fa danno, e in men che non si dica mi sono ripreso da questo pensiero, ritrovandomi con il portafogli in mano.
Però voglio essere totalmente sincero: può funzionare una cosa del genere? Per quanto posso davvero riuscire a immaginarlo in molti dei suoi aspetti, mi viene forse da pensare che tutto questo avrebbe sì presa su di me, ma magari poca sugli altri, e che al di là delle idee magari una cosa del genere può davvero funzionare poco per il pubblico. In questo caso si potrebbe tentare di aggirare il problema e catturare un po’ più l’utenza buttandolo nel genere action RPG, visto che il mercato videoludico ormai sembra puntare sempre di più in quella direzione, o se proprio di RPG non se ne vuol sentir parlare, al massimo lo si potrebbe far diventare un qualcosa di simile a DRAGON QUEST HEROES.
Rurouni Kenshin
Sebbene questa grandissima serie non abbia mai raggiunto in Italia la stessa fama ottenuta in USA e Giappone, purtroppo, il buon samurai vagabondo si merita decisamente molto di più di un titolo mobile… sebbene di pregevole fattura, eh. In passato questa serie ha potuto contare su diversi videogames, ma la sua corsa su console si è arrestata su PSP, facendo solo una comparsata su PS3 con J-Stars Victory VS. Anche in questo caso, visto il genere, mi sentirei di passare la palla nuovamente a KOEI TECMO GAMES e uno dei suoi consueti Musou.
Sfortunatamente, caso vuole che la serie, almeno i diritti videoludici, siano di proprietà di BANDAI NAMCO Entertainment, e sapete cosa mi viene in mente se unisco le parole hack and slash e BANDAI NAMCO? Il nefasto Kamen Rider: Battride War.
In questo caso, forse il titolo mobile appena uscito può bastare…
Shaman King
Nel corso degli anni, anche Yoh Asakura e compagni hanno ricevuto qualche trasposizione videoludica, per lo più tutte arrivate nel periodo di trasmissione dell’anime in Giappone e poi in occidente. Anche questa fantastica serie si meriterebbe un comeback, un qualcosa che riesca a dare il giusto merito a un’opera di successo, ma che non è stata minimamente presa in considerazione neanche nel discutibilissimo J-Stars Victory VS.
Per Shaman King vedrei davvero bene un picchiaduro o qualcosa di più leggero e libero tipico di Dimps, diciamo come uno dei recenti titoli made-in BANDAI NAMCO Entertainment tratti da serie animate, vedi i Saint Seiya per PS4 o i vari Dragon Ball XenoVerse. Diciamo pure che, per renderlo più attuale e completo, si potrebbero affiancare ai celebri protagonisti anche i personaggi di Shaman King Flowers.
Devo esser sincero però; anche quella sorta di ibrido mezzo RPG e mezzo action per PS2, ovvero Power of Spirit, non è che mi sia dispiaciuto tantissimo. Per una serie Shōnen come questa però, riesco a vedere più pertinente un bel titolo di combattimenti puri, semplici e diretti.
My Hero Academia
Probabilmente starete pensando: “Kurà, ma il caldo ti ha fottuto il cervello? Non solo ti sei dimenticato che un gioco tratto dalla serie My Hero Academia esiste già, ma che lo hai anche recensito?” – ma c’è una spiegazione a tutto.
Se avete letto la recensione in questione, avrete sicuramente capito che My Hero Academia: Battle for All per Nintendo 3DS è stato tutto tranne che un bel gioco; i combattimenti lenti e il parco mosse fin troppo spoglio non riescono a rendere giustizia a una serie che, per il punto in cui si trova il manga al momento, è un qualcosa di decisamente più coinvolgente ed enfatizzante.
Dalla sua parte ha una scusante, ovvero quella di esser basato su una porzione del primo arco narrativo dell’anime, una delle parti che considero più calme, e quindi il bello deve ancora arrivare. Con la serie animata attualmente in corso, ormai giunta a una nuova stagione, vedrei sinceramente bene il suo ritorno all’interno del panorama videoludico, meglio su PS4 e PS Vita, magari anche Nintendo Switch se vogliamo, con un qualcosa di tecnicamente più completo e realizzato in modo più pensato, più elaborato. Perché no, magari sviluppato da CyberConnect2, ma più sulla falsariga degli ultimi titoli della serie Naruto piuttosto che JoJo’s Bizarre Adventure: Eyes of Heaven.
Ma di una cosa voglio esser chiaro: l’anime sta iniziando a carburare proprio adesso, con l’arrivo di Stain, e ne succederanno delle belle anche in seguito. Se un nuovo titolo tratto da My Hero Academia dovesse arrivare, mi auguro davvero che questo avvenga un po’ più avanti, ovvero quando la serie animata avrà quasi raggiunto il manga, si guardi un po’ indietro, e riesca a offrire tutto quello narrato dalla fine del primo gioco (o anche ripartendo dall’inizio, perché no) fino a quel punto.
Una trasposizione videoludica decente di questa serie ci vorrebbe, perché tra i vari titoli mobile e quel misero titolo 3DS, ad oggi questa opera di Kōhei Horikoshi non ha ricevuto quel che veramente si merita.
City Hunter
Questa è davvero difficile. Sinceramente anni e anni fa apprezzai davvero il gioco per PC Engine, ma oggi come oggi avrebbe poco seguito un ipotetico remake di quel genere. Se però si vuole sfruttare al meglio le potenzialità delle altre console, specialmente quelle casalinghe, bisogna pensare davvero più in grande.
Per una serie come questa, mi immaginerei una sorta di ibrido tra Yakuza e METAL GEAR SOLID… che detta così sembra un mix dimmerda, ma proverò a spiegarmi meglio. Quello che balena nella mia mente perversa, è una sorta di titolo che vedrebbe il buon Ryo Saeba girovagare in lungo e in largo per Shinjuku, dove non solo si potrebbe interagire con il suo appartamento, nel quale ci sarebbe possibile continuare con il proseguimento della storia della serie originale, ma dove sarebbe possibile recarci anche presso l’ormai noto tabellone della stazione, dove trovare, sotto la voce XYZ, anche svariate side-mission da poter affrontare.
Durante queste missioni parallele o quelle di storia, il tutto assumerebbe un tocco alla METAL GEAR, dove spostarci in vari scenari e abbattere a colpi di pistola i propri avversari, magari con qualche aggiunta random di Quick Time Event per ripercorrere fedelmente alcune celebri scene della serie. Ovviamente tra i personaggi giocabili troverebbe posto anche il buon Falcon, e chissà.. magari in giro per la città si farebbe vivo qualche teppistello che chiederebbe a gran voce di testare il gigantesco martello di Kaori.
Air Gear
Una serie che ormai, sfortunatamente, sta invecchiando e passando poco a poco nel dimenticatoio. Anche questa opera targata Oh Great!, sia per azione che per fanservice, si sposerebbe benissimo con una trasposizione videoludica.
Per un titolo tratto da Air Gear vedrei bene Marvelous! alla guida, un qualcosa che possa sfruttare lo stesso motore dei vari Versus della serie SENRAN KAGURA, ovviamente inserendo qualche meccanica unica, visto la tipologia di battaglie, e velocizzando il tutto quanto basta per rendere al meglio quella freneticità nei movimenti e degli scontri che caratterizzano quest’opera.
Mi accorgo però che non si tratta di una serie iper-famosissima, e quindi ha poche possibilità di affiancare altre opere che godono di un pizzico in più di notorietà, e che possono continuare a ricevere visibilità e altri progetti anche se rimaste nel dimenticatoio per anni e anni.
InuYasha
Decisamente un fighting game. Cioè, se chiudo gli occhi e provo a pensare a una sua ipotetica trasposizione videoludica attuale, riesco solo a immaginarla appunto come picchiaduro.
Magari sarà il fatto di aver provato, e non apprezzato, alcuni dei vecchi titoli usciti per questa serie per farmi dire con convinzione che InuYasha si troverebbe davvero bene con questo genere.
L’ultimo titolo tratto questa particolare opera di Rumiko Takahashi ha visto la luce su PS2, e da allora il panorama videoludico ha fatto passi avanti. Sinceramente non disprezzerei mettere le mani su un gioco non troppo restrittivo e limitato… anche perché altrimenti sarebbe un problema riuscire a evitare la dannatissima mano di Miroku.
Yu Yu Hakusho
Scusatemi, scusatemi di cuore. Dal momento che ho creato io questa lista, non potevo non ficcarci dentro anche la mia serie preferita. Si, sono a conoscenza che KLabGames stia attualmente realizzando un titolo mobile tratto da questa opera di Yoshihiro Togashi, ma diciamoci la verità… potrebbe mai bastarmi un mobage? Assolutissimamente NO!
Se escludiamo J-Stars Victory VS., titolo più recente in cui compaiono alcuni dei personaggi di questa serie, nonché titolo che mi ha fatto capire che Yu Yu Hakusho potrebbe ancora dare molto su console, l’ultimo titolo davvero degno di nota è stato Yu Yu Hakusho Forever per PS2, una sorta di versione simile, ma decisamente sottotono in quanto a meccaniche, di Dragon Ball Z Budokai 3.
Per questa serie, tipicamente Shōnen e caratterizzata da mzzate ignoranti e colpi speciali, vorrei dal profondo del cuore una sorta di versione migliorata dell’appena citato Yu Yu Hakusho Forever, ovvero con un sistema di gioco finalmente aggiornato con tutte quelle piccole cose che di cui sentiva il bisogno, qualcosa di attuale, e magari che possa anche contare sull’aggiunta di qualche altro personaggio che, ahimé, a suo tempo non è stato preso in considerazione.
SLAM DUNK
Ok, ci ho pensato e ripensato, ma più penso a un gioco della serie SLAM DUNK che possa debuttare nel 2017 su console, e con più capisco che ne uscirebbe una roba brutta. Una roba brutta, che però comprerei al day one perché è SLAM DUNK.
I precedenti titoli realizzati per la serie non sono proprio bellissimi, tranne SD Heat Up!! per Super Nintendo. Sebbene lo adorassi come Dio sceso in terra (eccome se lo adoravo!) ho la sensazione che oggi come oggi non avrebbe probabilmente presa. L’unica trasposizione plausibile che quest’opera potrebbe ricevere è qualcosa di molto simile a Dear Boys: Fast Break!, altro titolo tratto da una serie sul medesimo sport, davvero di semplice realizzazione; un classico gioco di basket, anche mediocre direi, ma che tramite il riempimento di una speciale barra, può permetterci di effettuare (mediante la pressione di appositi tasti) particolari giocate/schiacciate/tiri a canestro sicuri, magari triggerando anche qualche simpatica e celebre scenetta vista nell’opera originale.
Questo è quanto mi viene in mente per questa intramontabile serie, un qualcosa che può vagamente assomigliare al non più recentissimo Captain Tsubasa per PS2. Magari parlerò solo per me, solo per quanto riguarda i miei gusti, ma preferirei decisamente un titolo realizzato in questo modo, seppur mediocre, rispetto a un qualcosa di terribile basato sulle stesse meccaniche dei giochi di Kuroko No Basket per Nintendo 3DS.
Gensoumaden Saiyuki
Con la nuova serie animata attualmente in corso, perché non tirare fuori anche un nuovo videogame? Per ora non se ne parla proprio eh, ma chissà!
Sebbene i due picchiaduro per PS2 non siano poi stati bellissimi, è comunque stato intrigante vestire i panni dei personaggi e nemici celebri della serie e menare un po’ le mani. Magari su PS4 potrebbe uscirne qualcosa di apprezzabile, sempre ammesso che la compagnia incaricata dello sviluppo ne sia all’altezza.
Per quanto mi riguarda, anche un simil-musou, se ben realizzato, potrebbe davvero essere pertinente all’opera originale. Voglio dire, la serie è caratterizzata da scene in cui il gruppo di Sanzo arriva a salvare alcuni poveri umani da orde di demoni-merda (con il suffisso “-merda” di solito si intende tutti quei personaggi random che possono essere sconfitti anche con uno starnuto) per poi passare, da lì a fine episodio, a qualche avversario decisamente più “rilevante”, o magari uno dei celebri cattivi. Per cui, non ci starebbe poi tanto male, no?
Magic Knight Rayearth
Come suggerito dai colleghi Kilroy e Faith, anche le belle Hikaru, Umi e Fuu (italianizzate in Luce, Marina e Anemone) si meriterebbero di tornare alla ribalta con una nuova trasposizione videoludica. Resa celebre dal gruppo di mangaka tutto al femminile conosciuto come CLAMP, questa serie potrebbe tornare a splendere ai giorni nostri su Nintendo 3DS, ma unicamente come remake dell’RPG originariamente uscito sui Super Nintendo nipponici nel lontano 1995.
Nei loro sogni, infatti, c’è la possibilità di poter rivedere e poter nuovamente mettere le mani non proprio su un semplice remake, ovvero con le classiche migliorie varie per risultare quantomeno attuale, come è stato fatto per alcuni FINAL FANTASY per Nintendo DS o i DRAGON QUEST per 3DS, ma preferirebbero un qualcosa che riesca ad andare addirittura oltre, coprendo così gli eventi della serie per intero.
Siamo così giunti al termine di questo primo appuntamento. Nell’attesa della seconda e ultima parte, fateci sapere nei commenti quali, secondo voi, sono le serie che si meriterebbero, o ri-meriterebbero, una trasposizione videoludica ai giorni nostri.
Alla prossima puntata!