DARK SOULS III: The Ringed City – Recensione

La fine del mondo è giunta per tutte le creature della cenere e con essa la conclusione dell’Era del Fuoco. I segreti del passato saranno svelati, al prezzo di tutto il sangue di chi non può trovare degna morte, paga per la sua ambizione. Animati dalla brama di divorare il Cavaliere Schiavo Gael, la Città ad Anelli ci si aprirà innanzi in tutto il suo splendore, pronta ad essere esplorata fino al più insondabile dei dettagli per ricostruire una storia sul bordo dell’oblio. Un viaggio dall’orlo fino al fondo dell’abisso, alla ricerca dell’epilogo per un’avventura ormai storica.

È passato un anno dal rilascio di DARK SOULS III: un anno di giocatori morti ma mai frustrati, di speculazioni al limite della paranoia, di vittime e vincitori; un anno il cui costante supporto di FromSoftware ha garantito il perfezionamento di un epilogo degno di considerarsi tale. The Ringed City rappresenta in questo senso la degna chiusura di un cerchio imponente, disegnato nell’arco di cinque anni da giocatori di tutto il mondo alle prese con l’interpretazione di una storia criptica che potesse per tutti essere comune. Sarà riuscito in quest’impresa? Assolutamente sì.

L’ultima fatica per la fiamma sopita si apre in un mondo ormai al collasso, in cui la realtà è distorta e il tempo è confuso: il passato è misto al presente, le immense distese di cenere sono abitate da creature appartenenti a leggende fino ad ora solo sussurrate. The Ringed City propone in un modo esemplare una storia che comprende elementi attinti da ogni capitolo della millenaria storia ospitata in tutti i vari DARK SOULS, offrendo loro una contestualizzazione mai forzata fra le righe del terzo capitolo. Il DLC è colmo di aree segrete e misteri da svelare, di intriganti sotto-trame e di una tonnellata di nuove descrizioni da sviscerare su oggetti, incantesimi e armi con cui ampliare il già gran numero di strategie proposte. Culla di una trama tanto ispirata sono le due ambientazioni, organizzate secondo i classici stilemi gotici e maestosi che da anni caratterizzano l’estetica di questa saga: imponenti deserti e panorami mozzafiato su cui si stagliano architetture dettagliatissime e giganteschi monumenti naturali, in cui trovano spazio sia creature leggendarie che vecchie conoscenze, tali da offrire al giocatore una sfida sempre piacevole da guardare ma anche stimolante da giocare.

Nell’abisso

Le varie zone del DLC propongono nemici organizzati in accorte strategie di sbarramento e secondo scelte di design intelligenti ma a volte proibitive per giocatori con particolari build: nulla di insormontabile, ma potenzialmente frustranti. La prima area esprime alla perfezione tale sbilanciamento, poiché la scelta opinabile di eliminare il danno da caduta pone diversi contrasti: la costruzione di aree verticalmente molto distanti fra loro garantisce indubbiamente un concetto diverso di esplorazione, ma si trasforma spesso in terreno fertile per la frustrazione, in quanto la vastità dell’ambientazione permette a nemici volanti di regnare incontrastati poiché difficili da raggiungere. La loro eliminazione, infatti, richiederà o l’utilizzo sapiente di armi dalla distanza o violenti rush alla ricerca dei loro occulti evocatori, per un mezzo cazzotto allo stomaco per chi è abituato a procedere fra le battaglie con pazienza e disciplina.

I boss sono invece totalmente scevri da questo dualismo, proposti in una stratificata complessità e disegnati secondo un’estetica dai forti richiami al passato: tutti e quattro molto impegnativi, tutti diversi fra loro e maestosi, bellissimi, duri a morire; il boss opzionale è una fra le sfide più difficili che l’intera saga abbia mai proposto, mentre quello finale è animato da un moveset meraviglioso e da ben tre fasi di attacco, in un’arena gigante che eviterei di descrivere per pericolo spoiler.

Per ampliare l’offerta di tal generoso pacchetto, The Ringed City prevede l’introduzione di un nuovo covenant e arene per il PVP, elementi che per quanto possano strizzare sapientemente l’occhio al passato, non brillano per originalità. Poco importa, ad ogni modo, visto che permettono l’approfondimento di un comparto online sempre rispettosamente complementare e mai invasivo. Qualora, dunque, segreti, lore, boss e armi non dovessero bastarvi per le decine di ore di gioco proposte, ci pensa il sapiente uso della componente online ad addolcire un’offerta incredibilmente sensibile verso ogni tipo di giocatore di DARK SOULS.

A chi consigliamo DARK SOULS III: The Ringed City?

Consigliamo DARK SOULS III: The Ringed City a tutti i giocatori di questa saga, a chiunque ci si approcci in ogni modo e per qualunque obiettivo, dalla piacevole sfida allo sviscerare l’opera magna che rappresenta. Consigliato a chi ama l’estetica classica dei titoli, ma sconsigliato a chi si vuole approcciare per la prima volta a questa serie, poiché il lontano punto di accesso potrebbe farvi spendere soldi inutili qualora il gameplay non dovesse soddisfare le vostre aspettative.