Era aprile 2021, sull’app di Manga Plus venne pubblicato il primo capitolo di una nuova serie che saltò subito ai miei occhi. Una serie adolescenziale mischia elementi dei grandi classici shueisha, una serie che unisce il folklore giapponese e gli yokai con le più famose teorie del complotto a tema alieni. Un comparto grafico e un paneling estremamente dinamico e pulito, che attinge alla scuola Toriyama, Kishimoto e Kubo. Nel pentolone gli elementi si mischiano abilmente, il tocco di demenzialità e la love story adolescenziale finiscono per dare il colpo di grazia. Dandadan inizia a correre appena nato, e corre molto veloce. Le saghe si susseguono con un ritmo incalzante, le avventure di Momo e Okarun li portano a esplorare sempre più a fondo il mondo dell’invisibile. Infine arriviamo a fine 2024, Science SARU annuncia l’anime, in Occidente viene distribuito da Crunchyroll e Netflix: è un successo mondiale.
Ora che la prima stagione è stata conclusa, ora che tutti ne stanno parlando, lasciatemi gongolare un po’ e lasciatemi dire “io lo sapevo!”. Perché ho nutrito grande fiducia in Yokinobu Tatsu e nel suo bizzarrissimo modo di approcciarsi allo shonen, e non mi sono sbagliato di molto…
- Titolo originale: ダンダダン (Dandadan)
- Titolo inglese: Dandadan
- Uscita giapponese: Ottobre 2024
- Uscita italiana: Ottobre 2024
- Piattaforma: Crunchyroll, Netflix
- Genere: Sci-fi, Sovrannaturale, Adolescenziale
- Numero di episodi: 12
- Durata: 20 minuti circa
- Studio di animazione: Science SARU
- Adattato da: manga di Yukinobu Tatsu
- Lingua: Giapponese/Italiano (due diversi doppiaggi)
Abbiamo recensito Dandadan tramite piattaforma streaming Crunchyroll.
Yokai, alieni e kaiju
Abbiamo già anticipato quali siano i temi principali della serie, ovvero gli alieni e gli yokai, ma come vengono distribuiti questi elementi all’interno della trama? La storia si apre come un normalissimo slice of life adolescenziale. Momo è una ragazza molto estroversa, alla ricerca del suo primo amore. Non è una ragazza molto fortunata in questo senso, per chi avesse mai letto Slam Dunk, possiamo definirla una Sakuragi al femminile. Dopo essere stata delusa per l’ennesima volta dal ragazzo che le piaceva, incontra però il nerd della scuola, Ken Takakura (Okarun) e da subito tra i due si accende una strana intesa.
Entrambi scoprono infatti di avere interessi particolari, Okarun è infatti appassionato di ufologia, mentre Momo crede agli spiriti e ai fantasmi. I due iniziano subito a scontrarsi, sostenendo le proprie convinzioni a discapito di quelle dell’altro, e dopo varie litigate decidono di fare una scommessa: Momo dovrà recarsi in un luogo famoso per le apparizioni aliene mentre Okarun dovrà raggiungere una famosissima galleria infestata dai fantasmi, chi ha ragione vince. Il risultato? Nessuno dei due scoprirà di avere torto, alieni e spiriti esistono ENTRAMBI!
Da qui in poi il loro legame diverrà sempre più stretto, i due ragazzi si ritroveranno ad affrontare avventure più che bizzarre, tra alieni che vogliono invadere la terra e terribili spiriti che infestano e maledicono le strade del Giappone. Personaggi e situazioni assurde si susseguono ad un ritmo davvero impressionante, tra i colori e i design più pazzi, ispirati tutti quanti alle leggende metropolitane più famose. Il tutto condito da un romanticismo adolescenziale e goffo di due ragazzi che si piacciono ma sono ancora troppo immaturi per ammetterlo a loro stessi. Insomma, una trama mai banale, che non annoia, irriverente al punto giusto ed emozionante.
Il lavoro di Science SARU
L’adattamento del manga è stato preso in carico da Science SARU, casa di animazione co-fondata da Masaaki Yuasa, genio indiscusso dell’animazione giapponese. Lo stile di animazione possiamo dire prenda una strada molto diversa da manga da un punto di vista grafico. Mentre il manga infatti possiede un tratto estremamente pulito, a tratti manieristico e una regia dinamica fuori controllo, l’anime sacrifica la pulizia e il dettaglio per puntare molto di più sulla bizzarria dei design, i colori stroboscopici e la dinamica dell’azione che piega le forme. Ma il risultato non è assolutamente da meno rispetto al manga, anzi, si sposa benissimo col medium audiovisivo e permette di veicolare molto bene le bizzarrie contenute nell’opera.
Non mancano delle differenze, seppur minime, nello storytelling e nel modo in cui alcuni flashback vengono utilizzati all’interno dell’opera, differenze che vanno in questo caso a favore dell’anime. In modo particolare il flashback dell’acrobata di capelli setosi (che ci permette di presentare uno yokai molto famoso e il legame con uno dei personaggi secondari) è, a parer mio, più efficace rispetto al manga. La scena infatti, che è muta sia nel manga che nell’anime, è sostenuta nell’anime da una colonna sonora che potenzia di molto la soggettiva emotiva e permette una migliore empatizzazione con il personaggio in questione. Per il resto le differenze col manga sono davvero poche a livello di intreccio, l’opera animata è, in questo senso, una trasposizione 1:1 dell’opera originale.
Momo e Okarun
Arriviamo però alle tematiche e ai messaggi che quest’opera ci veicola fin da subito. In primis notiamo un grande focus sui rapporti verticali tra personaggi, la condivisione, l’amicizia e l’amore. Sì perché Momo e Okarun, oltre a dover fare a patti con i loro sentimenti e dichiararsi l’uno all’altra, troveranno per la strada altri personaggi che presto diventeranno loro amici. La cooperazione nelle situazioni di emergenza diventa dunque un tema cardine e la coralità prende sempre più piede in quest’opera. Chi ha letto il manga lo sa ancora meglio.
Un altro tema fondamentale è sicuramente la tolleranza, l’accettazione degli altri punti di vista. Gli scontri infatti si tramutano molto spesso in scontri morali prima che fisici. Alieni e Yokai infatti hanno anch’essi dei sentimenti e una storia che li ha resi tali, questo permetterà ai ragazzi di maturare una visione più complessa del mondo in cui vivono, comprenderanno ben presto l’importanza della comprensione e dell’empatia. Insomma, da un punto di vista morale non è un’opera divisiva, non ci sono buoni e cattivi in termini assoluti, solamente punti di vista.
L’adattamento italiano
Il doppiaggio italiano, o per meglio dire i doppiaggi, sono stati realizzati in maniera distinta da Crunchyroll e da Netflix. Per Netflix la realizzazione del doppiaggio è stata affidata a CDC Sefit Group, mentre Crunchyroll ha affidato il compito a Molok Studios. Gli adattamenti stessi e i dialoghi differiscono, quello di Netflix appare un pelo più sboccato nei toni ma la resa è quasi identica. Entrambi non censurano quasi nulla dell’opera originale, sono sboccati al punto giusto e ricalcano la demenzialità del prodotto. La scelta dei doppiatori è in entrambi i casi molto giusta, anche se personalmente preferisco un pochino di più quella di Netflix.
C’è tuttavia da fare una considerazione riguardo al doppiaggio italiano, ovvero che in questo caso più che mai la barriera linguistico-culturale si sente molto. L’originale giapponese appare molto più adatto nelle scene demenziali e comiche in quanto il tono utilizzato e la comicità che ne emerge hanno una ritmica tipica della loro cultura. Ma la cosa non si ferma solo a una questione di tempi comici, si riflette infatti anche nelle numerosissime reference alle leggende metropolitane giapponesi, i ritagli sulla vita quotidiana degli adolescenti o alcuni giochi di parole comprensibili solo da chi parla la lingua del Sol Levante. Ma questo non è sicuramente un problema di chi ha fatto l’adattamento, anzi, è una barriera estremamente faticosa da superare.
A chi consigliamo Dandadan?
Consiglio Dandadan chi adora la demenzialità giapponese, a chi adora gli elementi classici degli shonen (Yu degli Spettri, Bleach, Dragon Ball, Arale) ma mescolati in maniera estremamente caotica e originale. A chi non ha voglia di nuovi ingredienti sulla tavola, ma solamente di nuovi piatti con cui deliziare il proprio palato.
- Visivamente spettacolare
- Divertente e demenziale
- Forse un finale un po’ troppo troncato
Dandadan
Un caos totale!
Alieni che invadono la terra, spiriti terrificanti capaci delle peggio azioni. Nel mondo di Dandadan non si ha un attimo di respiro, una volta che l’invisibile viene rivelato, il caos scoppia e niente sarà più come prima. Fatevi trascinare, sballottare e divertire come non mai da questa serie, non ne potrete fare più a meno!