RESIDENT EVIL 2: provato il remake su PlayStation 4

L’attesissimo remake di RESIDENT EVIL 2 arriverà a gennaio: alla Milan Games Week lo abbiamo provato in anteprima, ecco le nostre prime impressioni

RESIDENT EVIL 2

I remake sono uno degli argomenti più caldi della nostra cara industria videoludica, molti annunci sono stati così clamorosi da portare quasi alle lacrime molti appassionati, l’esempio più lampante è FINAL FANTASY VII. Altro caso di remake atteso in egual maniera è quello di RESIDENT EVIL 2, gioco, che ha sempre destato attenzione, sia negli appassionati della serie che non. In occasione della Milan Games Week ho potuto provare la demo di questo remake in un box tanto buio quanto angusto collegato al padiglione Sony.

RESIDENT EVIL 2

La demo ci mette nei panni del giovane Leon Scott Kennedy durante la sua lotta per la sopravvivenza nel suo primo giorno come poliziotto. Si rifugia in quello che ritiene uno dei posti più sicuri della città, ovvero la stazione di polizia di Raccoon City. Senza nessuna particolare cutscene o introduzione, ci troviamo immediatamente ai comandi di Leon che si trova nell’atrio della stazione che inizieremo a esplorare in lungo e in largo. La prima tappa della nostra sarà l’enorme scrivania che si trova in mezzo alla sala, nella quale potremo trovare la classica macchina da scrivere che serve a salvare la partita e qualche pacchetto di munizioni. Presi gli oggetti potremo quindi setacciare ogni singolo angolo della stanza in cerca di indizi per proseguire nel gioco, il primo e più ovvio è la base dell’enorme statua che troneggia su tutta la stanza, nella quale ci sono tre grosse cavità circolari, e un meccanismo molto simile a un lucchetto di una valigia, nel quale però al posto dei numeri ci sono oggetti e animali. Abbandonato immediatamente l’enigma per mancanza di un qualsiasi oggetto o suggerimento per risolverlo, il passo successivo come in ogni survival horror è ovviamente l’ispezionare ogni singola porta all’interno della stanza per cercare una via all’interno dell’edificio.

Purtroppo tutte le porte della hall, per un motivo o per l’altro erano inutilizzabili; improvvisamente però, una piccola luce rossa nella parte destra della stanza inizia a lampeggiare in modo sospetto. Incuriositi da quella luce ci avviciniamo a quello che si rivela essere parte del interruttore per aprire la saracinesca, sulla quale vi è attaccato un cartone con una scritta inequivocabile: “Keep Out”. Ma credete che un semplice pezzo di cartone possa fermare la nostra curiosità? Ovviamente no! Attiviamo quindi l’interruttore che però, alza solo di pochi centimetri la saracinesca costringendo il nostro eroe a strisciare per superarla. Lo spettacolo che trova il giovane Leon dalla parte opposta della porta, non sarà dei più incoraggianti, infatti l’intera area, oltre ad essere completamente al buio, è anche in parte allegata. Preso dunque il coraggio a due mani, iniziamo ad addentrarci nel lugubre corridoio. Fin dai primi passi incapperemo in diversi cadaveri e in suoni a dir poco inquietanti e, andando sempre più a fondo in quella nuova area, inizieremo a sentire dei lamenti misti a grida d’aiuto da parte di un uomo; facendoci guidare lungo il corridoio da quelle urla arriveremo in una piccola stanza di controllo completamente imbrattata di sangue.

RESIDENT EVIL 2

Una volta entrati ci accorgeremo immediatamente che le urla provengono da dietro una porta antincendio chiusa: quando cercheremo di aprirla, si avvierà una cutscene dove vedremo Leon che cercherà di aiutare l’agente contro zombie che lo stanno attaccando; purtroppo però gli insaziabili non-morti riescono strappare letteralmente in due l’uomo. Ritrovatosi con solo il busto del suo collega fra le mani, il nostro protagonista prenderà il taccuino che il poliziotto stringeva in cui ci sono degli appunti legati alla soluzione di un enigma della hall principale. Dopo aver chiuso il taccuino altri strani rumori cominceranno a rimbombare per tutto il corridoio, ma questa volta non saranno suoni “fini a sé stessi”, ma il chiaro segnale che tutti i cadaveri sparsi per il corridoio sono diventati zombie e che si stanno dirigendo a fiotte verso di noi. Essendo tutte le porte del corridoio chiuse a chiave, la nostra unica possibilità sarà tornare verso la serranda che dà sulla hall principale, facendoci largo a colpi di pistola e schivate fra l’orda di non morti. Arrivati alla saracinesca però, mentre Leon cercherà di strisciare sotto di essa come all’andata, stavolta però verrà afferrato da un morto vivente. In prenda al panico, la giovane recluta, cerca in tutti i modi di liberarsi senza riuscirci  ma per fortuna però improvvisamente interverrà il tenete Marvin Branagh a salvarlo da un destino peggiore della stessa morte.

E qui sfortunatamente, per questioni di tempo, finisce la nostra piccola anteprima del gioco. Seppur relativamente breve questa prova ci ha fornito non poche informazioni sul remake. Possiamo notare fin da subito che dopo la parentesi puramente sparacchina di RESIDENT EVIL 6 e la svolta non proprio gradita da molti fan con la visuale in prima persona, CAPCOM ha deciso di tornare alla classica struttura da survival horror che per anni ha caratterizzato la serie, strizzando non poco l’occhio al remake del primo capitolo. I punti in comune con quest’ultimo sono infatti tanti, forse a tratti diventano addirittura un po’ troppi. Il remake di RESIDENT EVIL 2 difatti ne va a ripescare quasi totalmente il gameplay modificando però uno degli aspetti più importanti, ovvero la telecamera. Questa non sarà più fissa in un punto della stanza ma sarà puntata alle spalle del nostro alter ego proprio come in nel quarto e nel quinto capitolo della saga. Scelta abbastanza curiosa visto che i primi capitoli devono molto della loro tensione proprio alla telecamera fissa che impedisce al giocatore una visione totale della stanza in cui si trova e di cosa l’aspetta.

Per questo molte scene che nell’originale avevano come punto di forza una sorpresa dovuta proprio a questa caratteristica sono state completamente riadattate per non poter perdere l’effetto “horror”. Un’altra scelta altrettanto curiosa, che si distacca nettamente dagli altri capitoli con la visuale in terza persona, è la totale assenza di un’interfaccia a schermo. Non ci sarà dunque nessuna barra della vita ad indicarci il nostro stato di salute o le munizioni a nostra disposizione e per poter consultare queste informazioni dovremo obbligatoriamente utilizzare l’inventario, proprio come succedeva nel gioco originale.

RESIDENT EVIL 2

Graficamente il remake di RESIDENT EVIL 2 è a dir poco strabiliante. La stazione di polizia non solo risulta fedelissima al gioco originale, ma ogni singolo angolo dell’edificio trasuda cura per i dettagli. Questo è reso possibile anche grazie alla presenza di fogli di giornale  sparsi per tutta la stazione e di altri piccoli oggetti capaci di raccontare al giocatore come si svolgeva la vita a Raccoon City prima dello scoppio dell’epidemia. Altrettanta cura è stata posta nella creazione di ogni singolo effetto luce, riuscendo a creare un mix perfetto ed unico tra bellezza e tensione davvero. Purtroppo però non si può dire lo stesso di animazioni di Leon e degli zombie che, spesso e volentieri, risulteranno goffe e forzate per colpa di un’intelligenza artificiale che al momento non è proprio perfetta. Ultimo ma non ultimo parliamo del doppiaggio… Fin da quando la software house ha annunciato la totale assenza del cast degli storici doppiatori originali c’è sempre stata un’aria di sospetto in merito al futuro del doppiaggio, e purtroppo questa demo ha solamente confermato questa paura. Per tutto il tempo in cui abbiamo avuto modo di provare il titolo, il doppiaggio è risultato davvero forzato e del tutto innaturale per via di urla e gemiti di Leon tanto assurdi da risultare quasi tragicomico e che vanno così a rompere la tensione che il gioco si era tanto impegnato a costruire.

I really wanted to escape with you Leon…

Vale quindi la pena aspettare con impazienza il remake più atteso in assoluto della saga di RESIDENT EVIL? Assolutamente sì, RESIDENT EVIL 2 più che un gioco sembra una vera e propria lettera d’amore ai fan della saga che l’hanno continuata a sostenere in questi ultimi anni davvero difficili. Un gameplay che fonde alla perfezione passato e presente, atmosfera a dir poco perfetta e tensione sempre alle stelle, sono di certo fondamenta solidissime su cui costruire un survival horror. I dubbi in questo caso sono davvero pochissimi e riguardano il doppiaggio, davvero discutibile, e l’IA che non sempre è all’altezza della situazione ma non manca un occhio come sempre ai DLC, che potrebbero nascondere qualche sorpresa. In conclusione, non ci resta che attendere il 25 gennaio 2019, giorno in cui RESIDENT EVIL 2 verrà rilasciato su PlayStation 4, Xbox One e PC. Ti prego, CAPCOM…  ricordati della modalità Tofu Survivor.

Pseudo-giocatore di Weiß Schwarz e Love Liver alla costante ricerca di giochi, anime e manga sconosciuti alle masse che lo facciano sentire come un piccolo Indiana Jones. Nonostante i risultati non proprio incoraggianti, continua a sognare di diventare un pro player.

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