DARK SOULS III: Ashes of Ariandel – Recensione

FromSoftware e BANDAI NAMCO Entertainment arricchiscono l'esperienza di gioco di DARK SOULS III con questo primo DLC: Ashes of Ariandel

DARK SOULS III: Ashes of Ariandel - Recensione

DARK SOULS III: Ashes of Ariandel - RecensioneDopo aver completato il suo primo viaggio nelle malinconiche terre di Lothric, la Fiamma Sopita che era riuscita a riportare ai propri troni gli antichi signori che in passato vincolarono la Fiamma, era pronta per riabbracciare nuovamente le sue antiche armi costruite sul sangue e sulla sofferenza di coloro che precedentemente riuscì ad abbattere. Questa volta il suo viaggio lo avrebbe portato all’interno di un misterioso mondo dipinto, all’interno del quale si nascondevano oscuri segreti, misteriosi figuri e una Fiamma Sopita ancora sconosciuta. Spinto dalla curiosità di sapere cosa avesse portato quel viandante all’interno del tanto misterioso mondo innevato, il coraggioso guerriero, dopo aver indossato per l’ennesima volta la sua armatura, con sguardo fiero e gli occhi colmi di sete di sangue maledetto, era pronto per intraprendere questo nuovo viaggio.

A distanza di sette mesi dalla release ufficiale del titolo, FromSoftware ridona nuova linfa vitale al suo maestoso DARK SOULS III con il primo DLC: Ashes of Ariandel, disponibile dal 25 ottobre. Sugli eventi relativi al pre-rilascio di questo contenuto scaricabile ci sarebbe assai di cui discutere, ma onde evitare di tediarvi con argomenti futili e fini a sé stessi, direi di non perdere tempo e di gettarci a capofitto in questa nuova distesa innevata conosciuta come Mondo dipinto di Ariandel.

  • Titolo: DARK SOULS III: Ashes of Ariandel
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, PC
  • Genere: Action RPG
  • Giocatori: 1-6 (Multiplayer Online)
  • Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: FromSoftware
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 25 ottobre 2016
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: ehm…
  • Note: È il primo DLC di DARK SOULS III

Scusi? Per l’entrata si passa di qua?

Come ormai FromSoftware ci ha abituati, trovare l’ingresso per le zone aggiuntive ottenibili mediante contenuto scaricabile è tutt’altro che semplice. Abbiamo speso diverso tempo prima di capire ove dovessimo recarci per poter accedere al tanto agognato DLC, ma dopo qualche minuto di ricerca e supposizioni abbiamo finalmente lasciato che internet ci illuminasse la via. Il primo difetto di questo DLC, per quanto mi riguarda, sta proprio nella scelta del punto che ci permette di accedervi, poiché non vi è alcun legame tangibile tra il luogo di entrata e gli eventi che potremo vivere una volta che raggiungeremo la nuova zona aggiuntiva. Una volta raggiunta la location che ci permetterà di entrare all’interno del contenuto scaricabile (evitiamo di specificarvi la zona onde evitare di far spoiler a coloro che vogliono vivere a pieno l’esperienza), ci imbatteremo in uno strano NPC che, tra sé e sé, farfuglierà alcune frasi apparentemente senza senso. Qualora decidessimo di interagirvi, avremo modo di decidere se donargli il nostro aiuto o meno (e sarei davvero curioso di sapere chi deciderebbe di non farlo dopo aver speso 15 euro). Nel caso in cui decidessimo di tendergli la nostra mano in segno di collaborazione, questi, tramite uno stralcio di un quadro, ci teletrasporterà all’interno di un mondo dipinto ove la neve, il bianco e la più tetre solitudine fanno da padroni. Una volta usciti fuori dalla grotta di spawn, avremo modo di assaporare in tutta la sua bellezza il magico Mondo dipinto di Ariandel, il cui silenzio e i cui numerosi alberi sono in grado di far spazio a una strana sensazione di malinconia e sofferenza all’interno del videogiocatore.

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Malinconia poiché l’intera location sembra quasi raccontare a parole i dolori e le tristi vicende che si sono susseguite su quelle candide e soffici distese innevate; sofferenza poiché sarà impossibile, almeno per chi ha giocato e rigiocato più volte i precedenti Souls, non notare i richiami con una particolare ambientazione del primo capitolo della saga. Personalmente, dopo aver vissuto numerose avventure a Lothric, mi sono reso conto di quanto questi continui richiami al primo capitolo siano quasi “eccessivi“. DARK SOULS III non riesce a distaccarsi dal titolo da cui ha origine, vuoi per mancanza di nuove argomentazioni e storie di cui trattare oppure per l’incapacità degli sviluppatori di tentare qualcosa di nuovo. Da giornalista direi che il comportamento di FromSoftware, almeno in tal senso, mostri come e quanto la software house nipponica non abbia voluto osare di più; da giocatore direi che quasi la completa totalità delle scelte di design e di lore per questo nuovo titolo sono una “paraculata“. Dopo aver giocato e rigiocato il titolo mi sarei aspettato che quantomeno nel DLC avrei potuto finalmente vivere qualcosa di totalmente nuovo, ma invece sono stato smentito pochi istanti dopo aver discusso con l’NPC che mi avrebbe permesso di accedere alla sontuosa nuova area. Tanto valeva porre anche un cartello con su scritto “Benvenuti nel Mondo dipinto di Ariamis 2.0” e l’opera sarebbe potuta essere considerata definitivamente conclusa. Con ciò non critico l’effettivo contenuto di questo DLC o il gioco in quanto tale, bensì lo studio e la sua paura di ritrovarsi dinanzi ad un nuovo “Caso DARK SOULS II”, su cui i fan del brand discutono ancora oggi per la su pochezza rispetto al primo capitolo della saga. Detto questo, una volta superato il leggero fastidio iniziale, possiamo finalmente cominciare a incamminarci all’interno di questa strana landa desolata ove la neve e degli strani guerrieri accompagnati dai loro fedeli lupi saranno i principali ostacoli tra noi e il nostro obiettivo: scovare ogni singolo segreto che si cela all’interno di quello strano e inquieto mondo dipinto.

King of the North!

Per quanto concerne l’esperienza vivibile all’interno di questo DLC, non posso che dire di ritenermi discretamente soddisfatto. I nemici base che potremo affrontare mano a mano che proseguiremo nei meandri di questo contenuto sono pressoché tutti interessanti, così come anche le varie armature e armi (rispettivamente sei e dodici) che sono ottenibili qualora esplorassimo minuziosamente ogni singolo anfratto della maestosa distesa innevata.

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L’ambientazione di per sé è assai gradevole, così come lo è anche il level design dell’intera location, che conferma l’ineccepibile bravura, almeno in tal senso, dei designer di casa From. Nel corso della nostra avventura avremo modo di imbatterci in varie zone differenti: dagli interni agli esterni, dalla gelida neve alle più dirompenti fiamme, dalla novità del presente ai ricordi del passato. A livello di stile e atmosfera considero questo contenuto quasi superiore ad ogni singola ambientazione vista all’interno del gioco originale (ma in questo campo FromSoftware vince facilmente: adoro le ambientazioni innevate), ma lo stesso non può essere detto in termini di gameplay. Alcune scelte relative ad alcuni moveset dei nemici e a relativi output di attacco sono, a parer mio, eccessivi, specie considerando il fatto che i test effettuati sono stati fatti in New Game normale, senza quindi usufruire della difficoltà aggiuntiva donata dai plus successivi. I lupi, per quanto belli e maestosi, danno quasi la sensazione di essere un semplice reskin dei normali cani che è possibile affrontare per tutta Lothric e per quanto concerne, invece, i singoli moveset di alcuni nemici, li ho trovati davvero molto poco originali. Tutto il contenuto è condito dalla strana sensazione di già visto, il che ha inficiato non poco sulla mia esperienza, sia in termini di gameplay che di godimento del DLC stesso. Più andavo avanti e più sentivo la noia sopraggiungere su di me, fino a che non mi sono trovato dinanzi ad una mistica figura che è stata in grado di risollevare completamente le mediocri sorti di questo contenuto: un NPC. È bastato un singolo NPC per farmi rimanere attaccato allo schermo per l’intera durata del mio pomeriggio in cui ho potuto iniziare e finire il DLC in questione.

Ash Like Snow

Questo Ashes of Ariandel, in fin dei conti, è caratterizzato principalmente da pro e da un contro: il pro è che l’espansione presenta qualche spunto interessante in termini di trama; il contro è che, non appena ve ne accorgerete, avrete già posato le armi a causa della brevità che lo caratterizza. Ebbene sì: nonostante i maestosi DLC di DARK SOULS II e il più che eccellente Bloodborne: The Old Hunters, FromSoftware ha deciso di fare un passo indietro tornando, anche in questo caso, alle origini del suo tanto acclamato brand. Il contenuto, qualora siate abituati ad un gameplay di questo tipo, durerà al più tre ore (quattro se siete maniaci della perlustrazione e della lettura delle singole descrizioni). Questo fattore, sommato al fatto che sono affrontabili solo due boss fight (di cui una opzionale), mi permette di affermare senza alcun rimorso che Ashes of Ariandel, atmosfera e location a parte, è uno dei più deludenti DLC sviluppati dalla software house nipponica. Il mio consiglio è quello di evitare di spendere una cifra pari a quella dell’attuale prezzo di vendita per un contenuto di questo tipo, ma qualora non foste in grado di resistere fino a quando non vi saranno sconti sullo store Microsoft, PlayStation e PC che vi permettano di acquistarlo ad un prezzo più consono all’effettiva qualità di questo contenuto, sappiate a cosa state andando in contro: fanservice, brevità e mancanza dell’effettivo contenuto “aggiuntivo”.

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Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, l’unico elemento che può essere considerato davvero “nuovo” è l’introduzione delle battaglie in arena. Qualora riusciste a ottenere un particolare strumento, tornando al falò dell’Altare del Vincolo avrete modo di selezionare alcune modalità di gioco multiplayer con cui divertirvi in una serie di player vs player per dimostrare la vostra supremazia sugli altri giocatori. Questa nuova feature, per quanto interessante, non la ritengo sinceramente un motivo valido per cui spendere quindici euro, ma anche in questo caso parliamo di un giudizio totalmente soggettivo. Da giocatore mi rendo conto di quanto a molti fan della saga possa far piacere rivedere una ambientazione così tanto simile all’amata Ariamis di DARK SOULS, ma da recensore mi rendo conto di quanto questa scelta sia poco azzeccata, specie per un contenuto venduto al prezzo sopracitato. Non mi sento di dire che questo DLC è un completo disastro, poiché non è così: gli spunti di lore ci sono e sicuramente vi sarà una gran quantità di argomenti su cui dibattere una volta conclusa questa esperienza, ma ciò non toglie tutti i lati negativi che questo contenuto si porta con sé. Attendevo questo DLC sin dal suo annuncio ma già dal momento in cui vidi i primi trailer iniziai a storcere il naso. Ora che l’ho concluso è completamente storto e solo un intervento di chirurgia estetica potrà farmi tornare come prima. Tuttavia, onde evitare di spendere cifre inutili anche per quella, preferisco rimanere in attesa del prossimo DLC, così da capire se aspettare la fine del secondo oppure se rivolgermi ad un chirurgo plastico sin da subito. Detto questo, è arrivato il momento di tirare le somme su questo tanto atteso Ashes of Ariandel.

A chi consigliamo DARK SOULS III: Ashes of Ariandel?

Personalmente mi sento di consigliarlo esclusivamente a coloro a cui quindici euro in più o in meno fanno poca differenza. Per tutti coloro che, come me, sono studenti e per cui magari una spesa di questo tipo può comunque risultare “pesante”, vi consiglio di attendere i primi sconti sui DLC. Di per sé è un downloadable content sufficiente, ma non raggiunge nemmeno lontanamente la corposità di quelli relativi al tanto discusso DARK SOULS II e, soprattutto, quello di Bloodborne, la cui bellezza e vastità definirle impeccabili è riduttivo. Se siete incapaci di attendere e avete voglia di gettarvi nuovamente a capofitto in questa oscura terra abitata da anime maledette e da tenebrose entità, considerate bene a cosa state andando incontro. Onde evitare di ripetermi all’infinito, mi sento di concludere questa breve recensione con un: “benino, ma mi aspettavo di più“.

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  • La boss fight finale è toccante e stilisticamente superba
  • Pregevoli set di armature e nuove armi
  • Ariandel è come un quadro…

  • …Ma che sa di già visto
  • Rapporto durata/prezzo poco conveniente
  • Nemici poco variegati
  • Esiguo numero di boss fight
DARK SOULS III: Ashes of Ariandel
3.5

Un fuoco che avrebbe potuto ardere di più

Mi ritengo personalmente deluso da questo DLC, volete per le mie alte aspettative in merito oppure per il mio profondo legame con il brand. Ashes of Ariandel sottolinea come e quanto FromSoftware, piuttosto che osare proponendo qualcosa che si distacchi completamente da quanto visto precedentemente nella serie Souls, preferisca mantenersi salda su quei pilastri che l’hanno resa celebre nel corso degli anni. I richiami al Mondo dipinto di Ariamis (oltre che per il nome) sono evidenti, e vi assicuro che qualora decideste di acquistarlo capirete maggiormente a cosa tento di fare riferimento. Onde evitare di fare spoiler a qualcuno (poiché purtroppo conosco parecchio la community che sta dietro a questa serie e quante paranoie si facciano in merito ai contenuti che la riguardano) preferisco mantenermi sul vago, così che possiate assaporare in maniera diretta quanto Ashes of Ariandel propone. Penso che questo DLC non possa essere valutato in maniera oggettiva, poiché l’apprezzamento del fanservice o meno è fin troppo soggettivo. Personalmente sono uno di quelli che non se ne lamenta, ma ad ogni cosa vi è un limite. Avrei voluto che questo fuoco ardesse di più, ma a quanto pare, anche in questo caso, non sono rimaste altro che braci.

Videogiocatore da molto, forse troppo tempo. Amante di tutto ciò che è giapponese, compresi i JRPG e il sushi... Soprattutto il sushi.