GUNDAM BATTLE: GUNPLA WARFARE non ce la fa contro nessuno

Un nuovo titolo della serie Gundam Breaker è arrivato… su smartphone! Ecco a voi recensione GUNDAM BATTLE: GUNPLA WARFARE

GUNDAM BATTLE: GUNPLA WARFARE – Recensione

Tristezza. È questo il sentimento che NEW GUNDAM BREAKER, nuova iterazione della divertente serie di Gundam Breaker, nonché il primo ad arrivare anche in Occidente, ha lasciato dentro me ed altri Akibas una volta spenta la PlayStation 4. Ammetto che per noi questa serie ha un significato particolare, non solo perché riusciva sempre a divertirci nonostante le pecche che alcune delle varie entry portavano con sé, ma proprio perché adoravamo giocarci insieme e spaccarci fino a tarda notte. Da quel momento ammetto di aver sperato con tutto me stesso che BANDAI NAMCO Entertainment rivedesse le proprie mosse, per tornare sui propri passi e annunciare presto un VERO Gundam Breaker che si possa definire un follow-up dei primi tre.

E di punto in bianco, un bel giorno di luglio, l’annuncio è arrivato: Gundam Breaker Mobile.

Nonostante non fosse esattamente il prodotto nel quale ho riversato tutte le mie preghiere, GUNDAM BATTLE: GUNPLA WARFARE, questo il suo titolo occidentale, ha da poco visto la luce in Giappone, Asia e Nord America (e per il momento solo in questi territori, almeno stando al sito ufficiale), ovvero dopo neanche un mese di distanza dal suo annuncio, arrivandoci tra capo e collo senza la diffusione di informazioni, video di gameplay, immagini e quant’altro. Quasi come una bomba pronta a esplodere tra le nostre mani, senza però che sapessimo se poteva disintegrarci interamente o se invece si trattava solo di fuochi d’artificio che, una volta esplosi, avrebbero accontentato tutti.

Essendo in tutto e per tutto parte della serie Breaker, anche se il titolo occidentale cerca in qualche modo di nasconderlo per non so quale oscuro motivo (magari proprio per lo scivolone di NEW GUNDAM BREAKER?), questo mobage offre una forte componente narrativa sotto forma di Story Mode, nel quale ci divideremo tra dialoghi a cui rispondere a piacimento (senza però cambi di trama sostanziali come nelle visual novel) e GUNPLA Battle contro team avversari. Il character design dei personaggi prende una piega diversa da quanto visto nella serie fino ad oggi, uno stile carino ma abbastanza sottotono in confronto a quello a cui ci avevano abituati, che però per un titolo mobile ci può anche stare, tutto sommato.

La hub di gioco, invece di ispirarsi agli hangar come i primi Gundam Breaker, ricicla stilisticamente l’idea del “tavolo da lavoro” già vista proprio in NEW GUNDAM BREAKER, anche se in modo ovviamente più contenuto. Trattandosi di un free-to-play per cellulari e tablet, al suo nucleo c’è una forte componente gacha dedicata sia alle varie parti per il nostro GUNPLA che ai Piloti celebri della serie, che potremo assegnare alle varie unità da noi realizzate. L’opzione Pilota è infatti una delle nuove meccaniche introdotte: sebbene saremo sempre noi, lo studente protagonista della storia, a controllare il nostro Mobile Suit, la presenza del pilota permetterà un ulteriore boost alle statistiche e offrirà svariati vantaggi talvolta legati proprio alle abilità del personaggio stesso. Come ogni buon free-to-play, all’interno del titolo potremo migliorare i pezzi in nostro possesso semplicemente facendoli salire di livello o aumentando la loro classe, ma anche riciclarli per creare qualcosa di nuovo che unisca le abilità delle componenti utilizzate.

Tra le modalità offerte da GUNDAM BATTLE: GUNPLA WARFARE non troveremo solo uno Story Mode in qualche modo apprezzabile, ma anche le Free Mission e le Daily Mission (quest’ultima, che cambia di giorno in giorno, è dedicata all’ottenimento di monete di gioco o oggetti per il power-up delle varie parti del nostro GUNPLA) assieme a una modalità per gli Eventi che presenterà missioni per un periodo limitato capace di offrirci ricompense esclusive, nonché l’immancabile Arena. Tutte modalità più o meno standard, onnipresenti in gran parte dei mobage di stampo nipponico.

Il team che il giocatore potrà schierare in campo sarà composto da tre Mobile Suit, uno controllato da noi (con la possibilità di impostare i comandi automatici per aiutare i giocatori nei momenti di grind intenso) e altre due controllati dalla CPU, a cui si aggiungerà eventualmente un amico o uno dei personaggi di storia che selezioneremo prima di entrare in ogni missione. Purtroppo la difficoltà di gioco arranca molto prima di riuscire a offrire un tocco di sfida anche minimo, cosa che purtroppo ci farà passare svariate missioni in cui scenderemo in campo e, ancor prima di esser riusciti a destreggiarci tra i vari controlli, vinceremo senza nemmeno aver alzato un dito. Il gioco purtroppo non è proprio ottimale per i dispositivi mobile: la sua natura verticale ci permette sì di ammirare la nostra unità in modo intero e statuario, ma limita molto il campo visivo e concentra tutti i comandi in una porzione ristretta dello schermo, risultando non poco confusionario. Anche una volta presa confidenza, il tutto fatica a risultare comunque minimamente divertente e interessante.

Un cambiamento sostanziale giunge anche per la classica funzionalità di colorazione dei GUNPLA, caratterizzata da grandi libertà e possibilità su console, ma qui su smartphone abbastanza limitata a colorazioni standard, con dei set che richiamano gli schemi di colore delle più celebri unità della serie e che potranno essere sbloccati con la progressione in-game. Sono presenti anche le decal da applicare liberamente ai nostri modelli, sebbene siano poche e tutte abbastanza standardizzate (al momento, magari potranno essere ampliate nei futuri aggiornamenti), quindi anche da questo punto di vista non c’è davvero nulla di eclatante.

Il conto, grazie

Per quanto avessi molti pregiudizi su GUNDAM BATTLE: GUNPLA WARFARE sin dal suo annuncio, vestire i panni del redattore mi ha sempre richiesto di metterli tutti da parte per giudicare un qualsiasi prodotto nel modo più imparziale possibile ma, ahimè, mi sono ritrovato in mano esattamente quello che mi aspettavo: un gioco povero sotto ogni punto di vista. Invece di rialzarsi con ancora più motivazione di prima per regalarci un nuovo Gundam Breaker degno di questo nome, BANDAI NAMCO Entertainment ha voluto giocare la discutibile carta del ti piace vincere facile su cellulari per intascarsi giusto qualche soldino extra, senza pensare minimamente che un gioco del genere, la cui componente action richiede talvolta reattività e pressione di comandi anche simultanei, sarebbe risultato godibile unicamente su console, o al limite su PC. Riciclando vari elementi e correggendo attentamente gli errori compiuti con l’ultimo capitolo principale della serie, avrebbero potuto consegnare un prodotto gratuito e con microtransazioni decisamente più divertente sotto ogni punto di vista, ma su console, permettendo così l’uso di controller per destreggiarci meglio tra i vari comandi e ampliando decisamente la visuale di gioco e di quello che ci circonda. In sintesi: free-to-play sì, ma solo se fatto usando la testa. E purtroppo questo non è il caso. Avanti il prossimo!

Una vera delusione

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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