Abbiamo provato in anteprima Lapis x Labyrinth, hack and slash a scorrimento orizzontale con elementi RPG sviluppato da Nippon Ichi Software e pubblicato qui in Italia da Koch Media. Per il momento, questa anteprima sarà dedicata più che altro allo spiegare i sistemi base di gioco in modo più chiaro rispetto ai trailer, e all’offrire qualche dettaglio tecnico: per le nostre impressioni sul gioco bisognerà infatti aspettare la recensione vera e propria nei prossimi giorni.
Nei 60 minuti a disposizione per l’anteprima abbiamo avuto modo di completare le prime quest, livellare un po’ di personaggi e dotarli di armi ed equipaggiamenti migliori rispetto a quelli di partenza, oltre ad aver familiarizzato con i controlli e le varie classi disponibili. Lapis x Labyrinth si apre dandoci una brevissima introduzione alla storia: al centro di una foresta antichissima si erge un enorme albero che da vita a tutto il bosco circostante, e si dice che nelle sue radici siano contenute ricchezze inestimabili: negli anni, tantissimi avventurieri hanno tentato la discesa, così tanti che una piccola cittadina è sorta spontaneamente per supportarli. Purtroppo, questi avventurieri non hanno mai fatto ritorno e ben presto la cittadina ha cominciato a spopolarsi; sarà nostro compito farla rinascere dalle ceneri e ottenere quanti più tesori possibile nel frattempo.
Il gioco ci offre la possibilità di creare il nostro party scegliendo fra otto classi in totale: associata ad ogni classe, è presente una breve descrizione dei suoi punti di forza, e sarà poi possibile modificare il nome, il colore, lo stile di capelli e la voce degli avventurieri che andremo a reclutare. Il gruppo durante il gioco potrà essere formato al massimo da quattro membri, ma nulla ci vieta di farne, per esempio, uno composto da quattro personaggi tutti uguali: in caso volessimo apportare dei cambiamenti sarà necessario farlo prima di partire per una missione scendendo dall’hub centrale grazie ad un ascensore, ma in ogni caso il party non deve rispettare nessuna composizione particolare o ordine di personaggi predefinito per essere efficace.
Proprio il modo in cui questi personaggi andranno poi ad esplorare la Golden Forest, un vero e proprio labirinto orientato in verticale, è decisamente insolito: invece di controllare quattro combattenti tutti insieme o a turni, questi risiederanno sulla nostra testa (scherzosamente chiamata dagli sviluppatori pila di dango, proprio per le similitudini con gli gnocchi di riso dolci infilzati con uno spiedino, che gli assomigliano molto) e noi avremo il controllo diretto solo del leader, ossia il personaggio con i piedi per terra: quest’ultimo sarà l’unico a prendere danni diretti dagli attacchi, mentre le teste impilate potranno al massimo venire sbalzate via in caso ricevessimo colpi troppo potenti. Se verranno colpite in quello stato verranno poi sconfitte, ma finché almeno un personaggio rimarrà in piedi sarà possibile recuperare e finire ogni stage. Sarà consentito poi cambiare in qualsiasi momento l’ordine della nostra pila facendo scalare i personaggi in senso orario o antiorario.
Per quanto riguarda il combattimento, avremo a disposizione un sistema di combo eseguibile dal leader concatenando gli attacchi e orientandoli con l’analogico, così come potremo “lanciare” in avanti uno dei personaggi sulla nostra testa per attivare una sua skill (chiamata Assist Order). Combattendo e accumulando combo sempre più lunghe e spettacolari senza venire colpiti riempiremo due barre: la FEVER Mode e la Barra EX. Della FEVER Mode parleremo nel paragrafo successivo, mentre la Barra EX corrisponderà ad una sorta di “mossa finale”, dove tutti e quattro i personaggi del party attiveranno contemporaneamente le loro skill in versione potenziata, solitamente occupando tutto lo schermo e distruggendo istantaneamente tutti i nemici a parte i boss.
Il secondo aspetto importante di Lapis x Labyrinth, e anche lo scopo principale del gioco, è quello di scendere sempre più in profondità nella Golden Forest e raccogliere quanti più tesori possibili. Sconfiggendo nemici e aprendo casse del tesoro disseminate per le mappe si potranno ottenere dei Treasure Point, oltre che materiali per il crafting e raramente anche pezzi di equipaggiamento o artefatti. La ricompensa che si riceverà per il completamento dello stage e la quantità di chiavi ottenute alla fine saranno legate alla quantità dei Treasure Point ottenuti, alla lunghezza del dungeon scelto, e alla nostra prestazione, con un rango che andrà da E a S+. Tramite le chiavi si potranno aprire delle casse speciali post-missione che conterranno armature o armi migliori per i nostri avventurieri. Come detto prima, riempiendo la Barra FEVER si entrerà in FEVER Mode, uno stato alterato che per pochi secondi moltiplica esponenzialmente i Treasure Points ottenuti, oltre a darci diversi bonus all’attacco, agli HP o alla velocità di movimento.
Vi ricordiamo che Lapis x Labyrinth è già uscito in Giappone per PlayStation 4 e Nintendo Switch sotto il nome di Lapis Re Abyss, mentre qui da noi uscirà il 31 maggio, sempre per PlayStation 4 e Nintendo Switch, in edizione fisica oppure in digital delivery. Vi diamo appuntamento alla nostra recensione!