Ha fatto molto scalpore, qualche giorno, fa l’uscita su Crunchyroll di Please Put Them On, Takamine-san, un anime piuttosto “particolare” per il suo genere, ma come tanti altri già visti; in questo caso però c’è stato un inaspettato trattamento di riguardo… ma andiamo con ordine.
L’anime è tratto dall’omonimo manga in corso di 9 volumi, presentato al pubblico come rom-com e fantascientifico. Scritto da Yuichi Hiiragi e pubblicato da SQUARE ENIX, il titolo non è certo completamente ignoto al pubblico in Giappone, ma è ancora inedito in Italia. Il primo episodio si apre con tutte le premesse di una commedia romantica scolastica, nello stile di Nagatoro o The Dangers in My Heart, tanto per intenderci: Una ragazza di nome Takamine, ovviamente la migliore e la più bella della classe, nasconde un segreto inaspettato dietro alla sua perfezione.
Grazie a un misterioso potere la studentessa ha la capacità di riscrivere il tempo semplicemente togliendosi un indumento intimo. Questo le ha permesso di mantenere alti i voti e a vincere le gare scolastiche, ma c’è un problema: chi riesce a vedere il suo corpo nudo mantiene i ricordi di quanto è successo, esponendola al rischio di essere scoperte. Così accade quando un suo compagno di classe, Shirota, la vede per caso mentre si sta rimettendo il reggiseno nello sgabuzzino della palestra. Quando il ragazzo si accorge che qualcosa non va, vedendo l’esito di un esame cambiare quasi per magia, decide di parlarne con lei; Takamine però lo ricatta: Shirota dovrà fare da armadio ambulante, trasportando per la ragazza i ricambi da indossare dopo aver usato il suo potere.
Venti minuti di ecchi e fanservice
Fin qui non c’è nulla di male, in fondo i giapponesi ci hanno abituato a ben peggio: abbiamo un titolo effettivamente romantico, e che rientra nella categoria nota come Ecchi, diversa dall’Hentai. Chi segue assiduamente il mondo degli anime e professa di non sapere di cosa stiamo parlando mente spudoratamente, perché anche per sbaglio si incrocia qualche titolo simile; per chi però non ha ben chiara la differenza, oggi si può riassumere così: se per l’Hentai si va fino a scene sessualmente esplicite, per l’Ecchi invece si rimane sui binari di una maliziosa comicità e sottointesi, fatta di ammiccamenti e di scene di nudo mai integrali, ma al massimo della parte superiore del corpo. Insomma, Please Put Them On, Takamine-san rientra perfettamente in questa seconda tipologia (almeno per il primo episodio) pur con parecchio fanservice, ma allora cosa ha creato tanto scalpore? Non possiamo infatti dire che il primo episodio sia un concentrato di trash o mal animato: lo studio LIDENFILMS fa un lavoro discreto e la trama, che potrebbe avere risvolti intriganti, si adatta benissimo a una commedia romantica. Tuttavia venti minuti di fanservice hanno lasciato la loro impronta.
Una strana decisione
Considerando titoli simili trasmessi su Crunchyroll in passato, l’anime di Takamine non avrebbe dovuto provocare un simile frastuono; i recenti Redo of Healer, Harem in the labyrinth of another world, o Interspace reviewers avevano fatto scintille peggiori! La differenza l’ha fatta il modo in cui è stato pubblicato: la piattaforma di Crunchyroll pone molta attenzione alla protezione delle tematiche “sensibili”, segnalando, come per i titoli precedentemente citati, quando i contenuti sono soggetti a restrizioni per un profilo inferiore ai 18 anni. Ma non solo: la piattaforma censure le scene di nudo anche per chi può accedere ai contenuti 18+. Tuttavia il primo episodio di Please Put Them On, Takamine-san è stato trasmesso integralmente, con le scene di nudo parziale in bella vista già a partire dal minuto due. Una scelta particolare, o forse un errore fatto in buona fede, che non avrà comunque fatto dispiacere agli utenti. Anzi, questa decisione ha paradossalmente fatto sì che un anime come questo, non certo un capolavoro, riscuotesse una popolarità esagerata già dal primo episodio, rendendo di fatto un possibile boomerang in un casale colpo di marketing.