Resta aggiornato: iscriviti al canale Telegram
L’Arabia Saudita ha investito ben un miliardo di dollari in CAPCOM e nel publisher sudcoreano Nexon. La notizia arriva direttamente dal Public Investment Fund (PIF), che ora possiede all’incirca il 5% di entrambe le compagnie. Non si tratta del primo investimento del PIF nel settore gaming: già in precedenza il fondo sovrano aveva investito un valore pari a circa tre miliardi di dollari in azioni in alcune tra le principali compagnie di videogiochi (Activision Blizzard, Electronic Arts, e Take-Two Interactive).
Con un altro grande investimento, nel 2020 l’Arabia Saudita aveva ottenuto persino il 33% di SNK Corporation, rendendo lo Stato arabo il più importante azionista dell’azienda giapponese nota per le serie picchiaduro Samurai Showdown e The King of Fighters.
Lo scopo di tali investimenti, stando alle dichiarazione del principe ereditario Mohammed Bin Salaman, è quello di rendere l’economia del paese meno dipendente dal commercio del petrolio. A seguire la traduzione del messaggio presente sul sito ufficiale del PIF:
“Il nostro obiettivo è di diventare una potenza economica d’impatto globale e il più grande investitore del mondo, permettendo così lo sviluppo di nuovi settori e opportunità che tracceranno il futuro dell’economia mondiale, continuando il processo di trasformazione economica dell’Arabia Saudita”.
L’investimento, naturalmente, non ha mancato di causare dei dissensi. L’Arabia Saudita si porta infatti dietro uno storico di contravvenzioni ai diritti umani, tra cui il presunto omicidio del giornalista Jamal Kashoggi su ordine del principe ereditario.
Sembra comunque che il paese abbia colto l’importanza del settore gaming, la cui ascesa nel mercato globale è ormai assodata da tempo, e sia intenzionato a proseguire la sua politica di grandi investimenti nel settore.
Fonte: Bloomberg via Niche Gamer
