I videogiocatori che, come il sottoscritto, cominciano ad avere una certa età (30 anni o giù di lì) si ricorderanno sicuramente il famoso “periodo casual” di Nintendo, esploso dopo il lancio di Wii sul mercato: in quell’occasione, il colosso nipponico era riuscito a portare i videogiochi anche dentro le case di persone che non ne avevano mai avuto esperienza prima di quel momento, sbriciolando ogni record di vendita, quando ancora gli smartphone erano solo un concetto fantascientifico. Prima di Wii tuttavia, si può affermare che sia stato il Nintendo DS, la console portatile della casa di Kyoto successiva allo storico Game Boy, a iniziare questa tendenza, che ha visto i suoi portabandiera in un paio di nomi noti che hanno segnato, nel bene e nel male, la storia dei videogiochi. Fra questi, spicca indubbiamente quello di Brain Training del Dr. Kawashima.
Uscito per la prima volta su Nintendo DS nel 2006, giunto anche sulla Virtual Console di Wii U otto anni dopo (nel 2014), e seguito da un paio di altri capitoli pubblicati su DS e 3DS, Brain Training del Dr. Kawashima (in originale con il celebre sottotitolo Quanti anni ha il tuo cervello?) è forse uno dei migliori esempi di videogioco educativo. Un prodotto che si caratterizzava per la presenza di minigiochi, basati sui test ideati dal neuroscienziato Ryuta Kawashima, atti a promuovere l’allenamento quotidiano del cervello, e che si rivolgeva a un target di tutte le età. Oggi, dopo quasi quindici anni dall’esordio della serie, Nintendo ci riprova e propone il primo capitolo anche su Switch in una versione aggiornata ed estesa, per poter usufruire delle specifiche hardware della sua ultima console ammiraglia. I test e le prove di abilità del Dr. Kawashima avranno retto il passare del tempo? Andiamo subito a scoprirlo!
- Titolo: Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch
- Piattaforma: Nintendo Switch
- Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
- Genere: Puzzle, Educativo
- Giocatori: 1-2
- Publisher: Nintendo
- Sviluppatore: Nintendo
- Lingua: Italiano (testi e doppiaggio)
- Data di uscita: 3 gennaio 2020
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: nella versione retail è incluso lo speciale stilo per Nintendo Switch
Abbiamo recensito Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch tramite una copia in nostro possesso.
Quanti anni ha il tuo cervello?
Per quelli che hanno giocato ad almeno un episodio del brand, l’avvio di Brain Training su Switch è come un ritorno a casa dopo tanto tempo. Ad accoglierci, dopo pochissimi secondi dall’avvio, troveremo infatti la simpatica faccia (in versione rigorosamente poligonale) del Dr. Kawashima, pronto a introdurci ai primi rudimenti. Una delle due macro-sezioni in cui si divide il gioco, denominata Allenamento Quotidiano, corrisponde quasi perfettamente alla modalità classica del capitolo originale per Nintendo DS, e, come dice il nome, rappresenta il fulcro dell’esperienza di allenamento del cervello. All’interno di questa sezione è possibile provare liberamente i singoli minigiochi proposti, non tutti accessibili fin da subito, in quanto quelli non disponibili inizialmente si sbloccano col passare dei giorni in cui ci si allena (in totale, vi serviranno 17 giorni di sessioni quotidiane, non necessariamente consecutive, per averli tutti).
Oppure sarà possibile cimentarsi nel famigerato Test dell’Età Cerebrale, una sequenza di tre prove basate, nell’ordine, su capacità di autocontrollo, velocità di elaborazione e memoria a breve termine, il cui risultato complessivo determinerà l’età del vostro cervello. Quanto più questa è vicina ai 20 anni, età nella quale il cervello si trova al massimo della sua forma (stando ai risultati delle ricerche del Dr. Kawashima), tanto più la vostra materia grigia risulterà giovane. Al completamento di ogni esercizio il professore vi farà mettere un timbro su un calendario, a testimoniare l’avvenuta pratica quotidiana. Potete trovare maggiori informazioni a riguardo sulla pagina ufficiale del gioco sul sito Nintendo.
La seconda sezione disponibile, la vera novità di questa riedizione per Nintendo Switch, è quella dell’Allenamento Veloce. Al suo interno, sono presenti sei minigiochi che richiedono tutti l’utilizzo del Joy-Con (necessario anche per alcune prove dell’allenamento quotidiano), e quasi tutti focalizzati sulla componente multigiocatore. È possibile infatti sfidare un amico a suon di test cerebrali, basta che ogni giocatore impugni un Joy-Con, lo schermo della console venga posto in modalità da tavolo, ed il gioco è fatto. Infine, è presente, all’interno dell’Allenamento Quotidiano, una terza sezione non ancora disponibile: si tratta dei Campionati Mondiali di Brain Training, e presumibilmente verrà rilasciata tramite un aggiornamento futuro. Siamo davvero curiosi di scoprire come verrà implementata.
Stai ottenendo progressi costanti!
Nonostante gli anni passati, il concept degli esercizi proposti da questa riedizione di Brain Training per Switch (ci riferiamo a entrambe le tipologie di allenamento) funziona ancora benissimo e propone minigiochi divertenti, impegnativi se affrontati con serietà, e capaci di mettere alla prova le più disparate capacità del cervello umano: memoria a breve termine, calcolo, velocità di elaborazione, autocontrollo, logica, vista, addirittura composizione musicale, visto che uno degli esercizi richiede di usare la console a mo’ di pianoforte. Troviamo anche il classico Sudoku e un minigioco, Sterminavirus, progettato apposta per rilassare la corteccia cerebrale e riposarsi così fra una prova e quella successiva. È consigliabile affrontare gli esercizi con un pennino touch, fornito con il gioco nel caso abbiate acquistato la versione fisica (che non è stato possibile testare in questa recensione, visto che ne abbiamo usato uno di terze parti), a eccezione di quelli che richiedono obbligatoriamente l’utilizzo del Joy-Con separato dalla console. Gli esercizi che hanno bisogno di tale periferica sono basati sul sensore IR, che sfruttano in maniera ineccepibile visto che si tratta di una tecnologia oramai consolidata, a patto di non trovarsi ovviamente in un ambiente troppo luminoso.
Esattamente come l’originale, Brain Training per Nintendo Switch è perfetto per brevi sessioni di gioco quotidiane, di massimo 15-20 minuti l’una. Il Dr. Kawashima stesso infatti, nella modalità Allenamento Quotidiano, ti incentiva a smettere di giocare o a prenderti una pausa dopo aver completato tre esercizi, ma ovviamente si può rifiutare senza problemi e proseguire. La proposta educativa di questo gioco rientra quindi nel casual gaming puro, senza alcuna accezione negativa nell’utilizzo del termine. Per quanto oramai la diffusione di smartphone e dispositivi mobile, completamente assenti nel periodo di massimo successo del capitolo originale, abbia messo a disposizione degli utenti migliaia di applicazioni (spesso gratuite) dal contenuto identico a quello di questo gioco, il fatto che si tratti di una produzione, per quanto minore, della grande N conferisce agli esercizi presenti un fascino e un valore indubbi.
Preparati ad allenare il cervello in tanti modi diversi con Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch! Mettiti alla prova con i nuovi esercizi, alcuni dei quali sfruttano la telecamera IR di movimento del Joy-Con destro, o con esercizi classici tratti da versioni di Brain Training precedenti, che puoi affrontare usando lo stilo o un dito.
Cimentati con un’ampia gamma di esercizi che sfruttano diversi stili di gioco. In alcuni dovrai tenere la console Nintendo Switch in verticale e usare lo stilo o un dito, mentre in altri sfrutterai la telecamera IR di movimento del Joy-Con destro, che rileva la forma delle tue dita.
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La tua età cerebrale non è proprio il massimo
Purtroppo questa riedizione, oltre ai problemi già presenti nella versione originale, presenta dei difetti che non si possono ignorare, visto il loro impatto diretto sull’esperienza di gioco. Al di là del prezzo proposto, inferiore allo standard (soprattutto per l’edizione fisica, che include anche il pennino), ma che forse poteva essere ancora più basso in relazione ai contenuti proposti, il primo vero problema di Brain Training per Nintendo Switch è che non è stato progettato per essere usufruito al meglio anche sulla versione Lite della console. Ciò appare subito evidente visto che in quest’ultima i Joy-Con non si possono staccare dal corpo principale. È comunque possibile affrontare anche in questo caso i minigiochi che richiedono il sensore IR presente nella parte inferiore della periferica, ma non si tratta del massimo della comodità.
Un altro problema abbastanza importante è legato al riconoscimento dei numeri e delle lettere scritti a mano con il pennino, o comunque con l’input del touch screen. A causa della natura capacitiva dello schermo della console e dell’ampia superficie del pennino (se paragonata a quella, per esempio, dei digitalizzatori attivi), il riconoscimento di alcuni caratteri avviene in maniera errata, costringendo il giocatore ad abituarsi a scriverli in un modo differente rispetto alle sue abitudini per poter correre ai ripari, e compromettendo il risultato finale dell’esercizio. Trattandosi di un gioco che spinge costantemente al miglioramento personale nelle singole prove proposte, si tratta di un difetto non da poco, ma forse era difficile riuscire a fare di più con le tecnologie disponibili sulla console.
A chi consigliamo Brain Training del Dr. Kawashima?
Brain Training è un prodotto consigliato a tutti quelli che sono alla ricerca di un “passatempo di qualità” made by Nintendo, capace di offrire una sana dose di divertimento, ma anche impegno quotidiano, e a tutti coloro che hanno giocato e adorato il capitolo originale (come il sottoscritto) o uno dei suoi seguiti, in quanto questa riedizione è esattamente come riprendere in mano un vecchio ricordo e assaporare tutta la nostalgia da esso suscitata. Il target di riferimento si è inevitabilmente alzato rispetto al principio, per via della già menzionata diffusione del casual gaming tramite smartphone e dispositivi mobile, ma questo non compromette in alcun modo la validità delle meccaniche proposte.
- Minigiochi divertenti e impegnativi
- Perfetto per brevi sessioni quotidiane
- Buon prezzo, soprattutto nell’edizione fisica…
- …Che poteva essere ancora più basso in relazione ai contenuti offerti
- Parecchi problemi nel riconoscimento della scrittura a mano
- Non progettato per essere usufruito su Nintendo Switch Lite
Brain Training del Dr. Kawashima
Un ritorno piacevole, ma si poteva fare di più
Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch è un vero e proprio tuffo nel passato per i gamer veterani che hanno provato e apprezzato le prime iterazioni del brand, e un’ottima occasione per i novizi per scoprire un prodotto che bene o male è diventato uno dei più riconoscibili della casa di Kyoto. Il concept di gioco e i minigiochi proposti mantengono intatta la loro validità e si aggiornano alle nuove specifiche hardware dell’ultima ammiraglia Nintendo, non senza qualche problema importante. Anche i contenuti offerti potevano essere maggiori in relazione al prezzo proposto (comunque molto buono), visto che tutti gli esercizi si sbloccano in fretta e rischiano di venire potenzialmente a noia dopo qualche settimana di allenamento. Non si tratta di difetti che vanno a incidere particolarmente sulla qualità del prodotto finale, che risulta divertente e piacevole, e ci auguriamo che Nintendo espanda la proposta del titolo attraverso aggiornamenti costanti e nuove funzionalità.